Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 22/6/2011 alle 08:15

Da sempre nei partiti, e non solo in quelli più 'consistenti', sono esistite ed hanno proliferato le famigerate 'correnti'. Venendo dalla D.C. so benissimo di cosa sto parlando, tanto è che a tratti la 'balena bianca' aveva assunto la connotazione di vera e propria confederazione. Identità di riferimento, certo, soprattutto inizialmente poi sempre più spesso aggregazioni di 'potere interno' e, nella migliore delle ipotesi, di 'posizionamento'. Nella dicci, naturalmente, questa condizione non è mai stata negata (un po' difficile), era 'cosa alla luce del sole', situazione che si trascinava dietro pregi e difetti , di fatto 'croce e delizia' di quel partito. Le correnti proliferavano in tutte le 'realtà politiche organizzate '. Nel PCI, per esempio, in pieno centralismo democratico, non avevano di certo visibilità ma c'erano e 'agivano'. Guai però a parlarne, l'ordine del silenzio assoluto era imperante e non trasgredibile, nessuna iniziativa in tal senso poteva avere pubblica visibilità, anzi, si negava la loro esistenza e tutte le concrete conseguenze legate a queste 'invisibili' presenze. Come avviene oggi, ma a distanza di secoli, nella Lega Nord (tra 'cerchi magici' ed altro), proprio nello stesso modo, come per altro ci è dato vedere in questi ultimi giorni. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 35 commenti -
Verissimo. Ed oggi come ieri quando la stampa denunciava e denuncia la loro esistenza o il loro sotterraneo ma intenso lavorio, i detentori del potere dentro quei partiti urlavano e urlano tutto il loro sdegno contro le assurde deformazioni dei media.
Scritto da Borghi S. il 22/6/2011 alle 08:56
Piuttosto di assistere alle vecchie democristianate dentro i partiti, meglio limitare l' esistenza e la crescita delle correnti, il più delle volte organizzazioni personali che minano la compattezza del partito di appartenenza. Faceva quindi bene il Pci di una volta, dove in ogni caso si dialogava e ci si confrontava e in qualche misura fa bene la Lega oggi.
Scritto da E.F. il 22/6/2011 alle 09:11
Le esagerazioni da questo punto di vista non vanno mai bene, anche nel pd. Però la democrazia interna è importante. Nella Lega quest' ultima condizione scarseggia, ma che dico, non esiste. Nel pd provinciale per esempio so che anche la componente degli ex-ds ha incominciato a trovarsi da quando molti militanti di quell' area lo hanno chiesto espressamente ai capoccia proprio perchè lei e quelli della sua area, caro senatore, si trovavano a discutere abitualmente e, come dice, alla luce del sole.
Scritto da Adriano il 22/6/2011 alle 09:25
Le democrazia interna è una cosa, le correnti sono un cancro. Il comportamento da questo punto di visa della Lega mi sembra positivo ed esemplare. Anche il Pci faceva in questo modo? Mi scusi, ma chi se ne frega, quello che non condividevo dei comunisti, per quello che mi riguarda, era la loro ideologia e la loro politica, non come andavano le cose al loro interno.
Scritto da Pontida il 22/6/2011 alle 09:36
Mentre gli elettori chiedono unità, alcuni si guardano l'ombelico. Se non si apre alla società ed alla partecipazione, ma si sceglie di vivere la politica nel'ottica di "club privati" si rimarrà autoreferenziali e si indebolirà il partito. Poi non piangiamo sul latte versato.
Scritto da A. Bianchi il 22/6/2011 alle 10:01
Condivido il commento di @A.Bianchi. A @Pontida vorrei invece dire semplicemente che non esiste una concezione di democrazia per quanto riguarda la vita all' interno di un partito ed un' altra per quanto riguarda la società.
Scritto da paolo rossi il 22/6/2011 alle 10:21
Negare l' esistenza di una vita anche movimentata all' interno dei partiti poteva forse andar bene nel PCI di trenta anni fa. Difficile oggi giudicare, con le condizioni odierne, un periodo storico così lontano. Oggi tutto questo non è più possibile. Nel PD questa situazione non sussiste anche se forse è individuabile qualche trascinamento. La Lega è invece verticistica ed antidemocratioca al suo interno, in una parola sola rigidamente piramidale ma alla fine i conti con la gente e con l' elettorato il movimento di Bossi li deve pu sempre fare.
Scritto da piero ribolzi il 22/6/2011 alle 12:42
Nella Lega è così, nel Pdl è come nel Pd. Vanno bene le correnti di pensiero ma la politica attualmente offre solo lotte intestine e divisioni quasi sempre personali. Non se ne puo' più a destra come, penso, a sinistra.
Scritto da Destramoderata il 22/6/2011 alle 13:00
Vanno bene le discussioni ed i confronti interni ma il pd, soprattutto in questa fase, deve fare uno sforzo per stare unito.
Scritto da Mario il 22/6/2011 alle 14:17
Ha perfettamente ragione @Adriano. Ricordo che durante l'ultimo congresso provinciale il gruppo che fa riferimento a lei, l'Area Franceschini si è riunito più volte, e a qualche riunione ho partecipato anch'io, dove si discuteva dei vari passaggi politici e delle trattative in corso. Magari erano tutte questioni interne e tattiche, ma in ogni caso erano utili per capire come stavano andando le cose. So, avendo parlato con qualche compagno, che questa trasparenza o questa situazione non c'era da altre parti. E' montata da parte di molti la polemica costringendo quindi anche chi non era abituato a condividere certe decisioni a trovarsi e a dare almeno qualche informazione. Una novità rispetto al passato. Con questo non voglio darle dei meriti particolari, per la verità non partecipo più ai suoi incontri avendo fatto scelte diverse, ma credo sia opportuno segnalare che effettivamente il Pd è cosa diversa rispetto anche agli stessi ds ed ha costretto qualcuno a maggiore democrazia interna. Il che non mi pare tanto negativo.
Scritto da una rottamatrice il 22/6/2011 alle 14:28
@Rottamatrice, c'è del vero in quello che dici ma non esageriamo. Così si da un' immagine sbagliata del Pd con i cattivi da una parte che detengono chissà quali segreti ed i buoni che dispensano notizie ed informazioni a tutti. Anzi sai cosa penso? Penso che in fondo non dico tanto, ma un po' di riservatezza non farebbe male a nessuno. Come in una famiglia, non è che tutto ma proprio tutto debba essere sempre messo in piazza. Questa è apparente democrazia e trasparenza, credimi.
Scritto da E.F. il 22/6/2011 alle 16:04
Mi sembra un post intelligente che dovrebbe aiutarci a capire quanto avviene anche nel Pd provinciale, nel senso che da quelle parti c'è ancora molto da fare. Devo dire però, nonostante questa mia critica, che mi piace il comportamento sobrio e serio del nuovo segretario Taricco. Non sono per buttare tutto in piazza, ci macherebbe ma nemmeno mi sento a favore di politiche chiuse e omertose, in particolare da parte di un partito che fa o che dovrebbe fare del confronto leale ed aperto uno dei suoi punti cardine.
Scritto da Miriana il 22/6/2011 alle 16:28
La componente diessina vera e propria non c'è dentro il Partito democratico a livello di monoblocco. Se non sbaglio Paolo nel tuo gruppo ci sono anche persone che provengono da quell' esperienza. Io sono io di quelli. Parlerei allora e per essere precisi, lo dico a qualche commentatore, di componente che fa riferimento a Daniele Marantelli, mi sembra più appropriato.
Scritto da Un amico d' Area il 22/6/2011 alle 17:33
Due giorni fa scrissi un commento "Come fanno dei lettori firmarsi col nomignolo "rottamatori"? Il progetto di Renzi e Civati "Prossima fermata Italia" è fallito, lo hanno ammesso i propositori. Provate a smentirmi." Attendo ancora una risposta, ma di nomignoli di ricicloni ne compaiono ancora. Comunque detesto le correnti attuali, le trovo personalistiche. Nella prima Repubblica c'era l'dea come elemento distintivo, non la persona.
Scritto da Loredana il 22/6/2011 alle 18:29
Credo che, come in tutte le questioni, ci voglia un po' di buonsenso ed equilibrio. La Lega è però un movimento dove il capo decide per tutti ed i sottocapi agiscono affinchè le sue determinazioni vengano eseguite. Poi, sotto sotto, anche loro se le suonano di santa ragione ma non bisogna darlo a vedere. In questo c'è molta ipocrisia. Non so bene nel Pd, nel vecchio PCI effettivamente la situazione era tremenda. All'esterno non doveva apparire alcun dissenso ma erano tempi obiettivamente diversi
Scritto da Claudio Colombo il 22/6/2011 alle 19:28
@Loredana. Mi firmo in questo modo perchè, nonostante l' esperienza dei rottamatori sia in parte conclusa, mi sento ancora così. Posso? C'è bisogno di un permesso speciale? Del resto diverse volte ho scritto che commento i blog o altro a titolo esclusivamente personale rappresentando solo e solo me stessa.
Scritto da una rottamatrice il 22/6/2011 alle 19:33
Penso che il Pd, nonostante risultati ancora traballanti, abbia fatto molto bene a chi proveniva da consolidate provenienze diverse. Si impara a convivere su un progetto politico comune, esaltante. Si sono un po' mischiate, anche se parzialmente, storie differenti. Anche in provincia di Varese. Vorrei parlare senza reticenze o paure di correnti interne, credo si possa. Devo constatare che dentro l' area cosi detta Franceschini ci sono persone provenienti dalla margherita, ds ed altro, così anche se forse meno, nel gruppo che fa riferimento ad Alfieri ed Adamol e anche nel gruppetto vicino alle posizioni di Rosy Bindi. Addirittura anche tra i famigerati rottamatori.Senza polemica ma come osservazione, per a corrente di Marantelli vicina alle posizioni di Bersani invece no. Mi sono informato bene perchè mi sembrava un po' assurdo o strano ma è effettivamente così. Quasi tutti di origine doc ds e prima pds e prima pci. Niente di male ma questo è probabile che qualcosa significhi. Non lo affermo per fare sterile polemica, mi sembra un' evidenza significativa.
Scritto da Marcello il 23/6/2011 alle 08:09
Senza polemica ma @Marcello ha ragione (a parte a Varese l' aggiunta al gruppo Marantelli-Tosi del segretario cittadino che stava con il senatore). E' un dato incontrovertibile, chiaro a tutti. E certa rigidità politica di certi compagni/amici/conoscenti si spiega, si spiega benissimo. Poi se volgiamo raccontarci altre storie facciamo pure ma non mi sembra che la cosa sia intellettualmente corretta.
Scritto da un rottamatore il 23/6/2011 alle 08:37
Caro @un rottamatore, la constatazione è in buona parte vera ma non ci vedo niente di trascendentale o di 'male'. In questa fase delicata abbiamo bisogno di discutere ma di non fare polemiche inutili. Inoltre certi passaggi interni da te evocati non trovano conferma. In un partito, in un' area, insomma in quello che vuoi, ci possono essere a volte ed in certi momenti, opinioni differenti e questo non deve essere, e per me non è, un problema o motivo di divisione. Non si puo' e non si deve semplificare superficialmente o con disarmante superficialità incasellare Tizio, Caio o Sempronio, al di là dei ruoli, per perniciosa comodità. Voglio sperare, in particolare, che simile atteggiamento non corrisponda a comode ed utili semplificazioni che tendono a creare divisioni fittizie quando non artificiali. Troppo facile, troppo scorretto, troppo brutto.
Scritto da paolo rossi il 23/6/2011 alle 08:52
Caro Senatore, si vede che lei è un furbo, se mi permette il termine che non vuole essere offensivo, ed intelligente ex-democristiano. La sua risposta al mio commento è un piccolo capolavoro di capziosa diplomazia edi arguzia. Ma tutti vedono , tutti parlano, tutti sanno ed anche i suoi giochi,-legittimi-, di equilibrismo politico in perfetto dicci -style, -la vostra è una grande scuola e lo dico senza ironia-, non reggono. Con la sincera ed immutata stima che nutro per lei.
Scritto da un rottamatore il 23/6/2011 alle 09:12
Caro @un rottamatore. Gli stili e le provenienze, in questo caso, contano poco o nulla. Ti ho detto la verità, la mia si capisce, che comunque non pretendo esportabile automaticamente e, soprattutto, che immagino, senza dover sprigionare o produrre particolare esercizio di fantasia, non valga per tutti.
Scritto da paolo rossi il 23/6/2011 alle 09:22
Concordo con Paolo Rossi. La mia richiesta era fatta per essere informata sull'esistenza o meno dell'area "Prossima fermata Italia" e sui loro progetti politici in vista della "diverbio" tra Civati e Renzi. Nessun attacco personale e nessuna voglia di polemiche. Il titolare del blog non sono io e tutti possono scrivere. Io pensavo di poter introdurre un tema poco discusso e a mio avviso interessante, se questo causa livore mi spiace. Il blog è politico: l'argomento principale è la politica
Scritto da Loredana il 23/6/2011 alle 09:22
Avverso alle correnti se diventano "partiti nei partiti", credo che ci possono stare in un partito ampio, democratico, aperto, nel quale è rappresentata la totalità della società. Con la conoscenza dei vari settori, condivisa, si fa una sintesi il più possibile utile a tutti. "Correnti" sarebbe un termine da aggiornare. Non sono compatibili con partiti verticistici o lideristici (in spagnolo, con riferimento ad alcuni populismi Latinoamericani. Con rispetto totale dei popoli latinoamericani).
Scritto da FrancescoG. il 23/6/2011 alle 09:45
Penso che le sue posizioni, caro senatore Rossi, seppure supportate da capacità politica ed equilibrio, non siano gradite dalla vecchia guardia come tutti la definiamo. E' iniziata una campagna atta ad isolarlo dentro il Pd, penso non abbia bisogno di sentirselo dire, anzi di screditarLa. Stravecchia, utile consuetitine già in voga ai tempi del pci e della dc. Ma i tempi cambiano e questo gioca a Suo favore. Questo blog poi sta diventando ingombrante e fastidioso. Non lo sopportano perchè libero ed aperto e per questo danno segni di intolleranza.
Scritto da Sergio B. il 23/6/2011 alle 09:46
@ Loredana, Paolo Rossi. Mi pare che Prossima Fermata Italia avesse buone intuizioni e potenzialità. Tolta un pò di vena polemica e di pregiudizi/dietrologie (che a volte compaiono anche nel blog), credo potesse dare un apporto positivo. OT:i cittadini con il voto hanno detto di essere stanchi di parole e vogliono i fatti.Oggi i media parlano molto di tattica, riposizionamenti, bisignanismo.Anche d'altro (economia,stato sociale), ma le prime cose urlano di più. Non è il massimo.
Scritto da FrancescoG. il 23/6/2011 alle 09:54
Solo a titolo informativo. Non ho pubblicato un paio di commenti davvero un po' pesanti. Dentro c'erano anche delle considerazioni accettabili, non c'è dubbio, ma i riferimenti alle persone firmati da anonimi, soprattutto se di quel tenore, non possono essere pubblicati o, per lo meno, mi sono preso l' iniziativa di decidere in tal senso. Se cortesemente gli interessati volessero 'stemperarli', non ci sarà, come sempre del resto, alcun problema alla pubblicazione.
Scritto da paolo rossi il 23/6/2011 alle 10:19
Domanda di tecnica politica al senatore. L'IDV è una corrente del PDL?
Scritto da Filippo Valmaggia il 23/6/2011 alle 11:31
Caro @Filippo Valmaggia: non ancora.
Scritto da paolo rossi il 23/6/2011 alle 16:45
Altre domande tecniche ma non (soltanto) inerenti alla politica. Da dove proviene la corrente d'aria che spira sotto le gonne delle signore? Mi riferisco al manifesto "cambia il vento" ideato dal PD romano per promuovere la Festa dell'Unità a Roma. Ma il rispetto per le donne? Volato via?
Scritto da Filippo Valmaggia il 23/6/2011 alle 17:36
Verissimo @Filippo Valmaggia , forse 'anche da quelle parti' (dove se ne parla molto) di rispetto per le donne non se ne vede a quintali.
Scritto da paolo rossi il 23/6/2011 alle 18:06
Caro senatore, non c’è che dire, riesci sempre a scatenare un dibattito serrato e questo mi fa piacere, perché giova alla vitalità del blog e di un certo modo di concepire la politica, consente agli spiriti liberi di volare anche senz’ali (tanta è la libertà del tuo blog) ed a quelli più critici di avere uno “sfogatoio” da trasformare, all’occorrenza, in “arena virtuale ” per per sfide dialettiche in punta di fioretto (tralascio il gossip e gli insulti): complimenti! Premesso ciò e aggiunto che condivido molte delle osservazioni degli amici di questo blog, soprattutto quando mettono a nudo i limiti di un correntismo che cristallizza appartenenze e provenienze, rende asfittico il dibattito politico-culturale e appare intento soprattutto ad alimentare rendite politiche piuttosto (usato correttamente e non alla “lombarda”) che far politica a 360°. Personalmente non amo le “correnti” organizzate, strutturate e verticiste: a mio avviso sono destinate, prima o poi, a diventare corpi opachi, zone d’ombra impenetrabili ove si sviluppa l’interesse particolare, personale, di guppo o clan vissuto come preminente rispetto all’interesse stesso del Paese, a cui invece è finalizzata, per Costituzione, l’attività dei Partiti. Sono però molto favorevole alla valorizzazione e perfino alla enfatizzazione della ricchezza culturale, sociale e generazionale del partito come palestra di formazione politica e fucina di idee. Sono per la piena e libera vita delle AREE CULTURALI che nascono e vivono tra un congresso e l’altro, che magari esauriscono la loro funzione col congresso stesso o che invece la perpetuano perché ritengono di poter in questo modo, meglio contribuire alla vita del partito e al raggiungimento dei suoi obiettivi politici. Non mi piacciono correnti o aree la cui “ragione” è rappresentata principalmente dall’identità religiosa o ideologica o dalla provenienza ( exDC, exPC , ex PSI, ex, ex …) , perché sono convinto che la nostra ricchezza sta nella capacità di mescolarci e, soprattutto, nella capacità di agire e pensare laicamente. Tutti infatti ( credenti e non ) abbiamo il dovere, in quanto democratici, di avere un approccio laico rispetto ai problemi che la società ci pone. Laici vuol dire non condizionati dalle nostre convinzioni religiose, ma profondamente ispirati dai Valori di solidarietà, pace, accoglienza, multiculturalità, multietnicità, rispetto dei diritti personali per tutti, a partire dai più deboli, sanciti dal Manifesto dei Valori che il nostro partito si è dato . Vorrei che nelle diverse Aree, vivesse l’essenza di questi Valori, interpretata attraverso le sensibilità frutto di specifiche esperienze, e interessi culturali, di singoli democratici o gruppi che scoprono tra loro affinità che travalicano gli interessi contingenti e personali. Aree culturali quindi che tra un congresso e l’altro, non fanno guerra di posizione ma alimentano il dibattito sui grandi e piccoli temi della politica, fornendo alla leadership del partito ed ai suoi livelli esecutivi stimoli politici e spunti di riflessione in vista di decisioni politiche più forti e più condivise . MI piace immaginare che gli amici di questo blog e l’AreaDem ( che tu Paolo rappresenti ed a cui io e molti di loro aderiamo) ad un certo punto , STUFI di parlare e sparlare di Tizio e Caio o dell’intero gruppo dirigente ( dibattito su cui, seppur con diverse varianti, siamo impantanati da mesi o forse da un anno ), comincino a dibattere di politica vera e diventino motore per l’organizzazione di eventi pubblici. Da più parti è stato rilevato che la nostra è l’unica Area in cui è avvenuto una reale e profondo rimescolamento di culture e provenienze politiche ed io stesso ne sono convinto: ebbene, diamo valore a questa ricchezza, partiamo da questo dato per contagiare l’intero Partito, perché in esso soprattutto viva la ricchezza che viviamo noi. Facciamolo, con convegni, iniziative politiche e culturali su temi locali e nazionali, facciamolo nel modo più alto e con la massima apertura , vincendo le timidezze e i complessi di inferiorità ( numerica o rappresentativa ) che spesso ci affliggono. Andiamo oltre le nostre pur trasparenti e aperte riunioni. I temi su cui dibattere sono tanti , si tratta di scegliere quelli più vicini al nostro territorio ed alla sensibilità di AREADEM e su di essi organizzare 2 o 3 seminari all’anno, aperti, pubblici, ricchi di dibattito alto, con la partecipazione di esperti non necessariamente politici e non necessariamente di partito o di area. Senza questa prospettiva, ho paura che anche il tuo vivacissimo blog a lungo andare rischierebbe di atrofizzarsi. Sono stato lungo, lo so: non mandatemi a quel paese : l’ho già fatto io.
Scritto da giovanniderosa il 23/6/2011 alle 22:26
Grazie @giovanniderosa, come sempre, per l' utile e preziosissimo contributo.
Scritto da paolo rossi il 23/6/2011 alle 23:10
Caro Paolo Prossima Fermata Italia non è chiusa ma anzi continua. Continua perchè oltre alla fermata della Leopolda c'è ne sono state altre compresa Varese. Continua nei libri, perchè anche alla schiranna si possono acquistare i libri scritti da 2 Rottamatori Varesini. Ma continua anche nel sito Prossima Fermata Italia. Ma questa non è una corrente e solamente uno spazio formate da tante persone che qualche volta la pensano in maniera diversa ed altre in maniera uguale con un piccolo risultato:
Scritto da Francesco Calò il 24/6/2011 alle 23:58
la Sintesi.
Scritto da Francesco Calò il 24/6/2011 alle 23:58
Grazie @Francesco Calo', vi seguo con attenzione e simpatia.
Scritto da paolo rossi il 25/6/2011 alle 00:09
Archivi:
Ultimi post:
(30/4/2017 - 23:56)
(18/3/2017 - 23:20)
(26/2/2017 - 12:05)
(19/2/2017 - 21:29)
(31/1/2017 - 23:46)
(14/1/2017 - 00:03)
(2/1/2017 - 12:35)
(28/12/2016 - 00:49)
(5/12/2016 - 00:46)
(26/11/2016 - 12:34)
Links: