Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 24/11/2011 alle 14:02

"Smultronstallet", "Il posto delle fragole" è uno splendido film datato 1957 del grande regista svedese Ingmar Bergman. Qualche sera fa me lo sono rivisto, sarà la decima volta, consapevole oramai di entrare, a pieno titolo, in una vera e propria 'ossessione'. L' opera è una struggente meditazione, sulla vita e sulla morte, che esalta altresì gli affetti ed i sentimenti intesi come valori 'centrali' dell' esistenza. Una pellicola incentrata sul passare del tempo, sui cambiamenti 'definitivi' che segnano il nostro 'percorso', sulle nostre paure, su come e perchè l'uomo, nella sua vita, si costruisce un' immagine di copertura, una maschera per affrontare le sue crisi e le sue ansie. Una storia che ci riporta ai ricordi infantili quelli che ancora oggi, seppure inconsapevolmente, hanno condizionato e guidano il nostro agire. Non sono di certo un intellettuale, ma ho amato ed amo questi capolavori perchè riescono ancora a commuovermi in modo profondo. Nel frattempo, su altra rete Tv, scorrevano le demenziali ed ipnotiche immagini del  'Grande Fratello'.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 38 commenti -
Uno dei miei film preferiti senatore, una vera perla della cinematografia. Su quello che propone la Tv in questi ultimi anni, e sarò vecchio nel ribadirlo, è meglio stendere un velo pietoso, pietosissimo.
Scritto da Borghi S. il 24/11/2011 alle 14:31
Che uomo delicato che è senatore.
Scritto da Pontida il 24/11/2011 alle 14:34
"Il presente è impalpabile,il fururo non c'è, quello che sempre rimane è il nostro passato". Goethe.
Scritto da sinistradeluso il 24/11/2011 alle 14:40
Non ho mai visto questo film ma mio papà, che è un brav'uomo ma un tantino burbero, mi ha detto che quando lo ha visto gli è venuto il "groppo in gola". Se lo dice uno come lui...Lo vedrò di sicuro.
Scritto da miriana il 24/11/2011 alle 14:46
Bel film senatore e bei pensieri. Solo che in questo Pd questa "roba" non verrà apprezzata, come lei, del resto, sa molto bene. Su @Pontida non vorrei sperecare nemmeno un decimo di secondo. Un vero essere ragliante.
Scritto da paperoga il 24/11/2011 alle 15:17
Non immaginavo, in tutta sincerità, che Bergman ed i"II poso delle fragoe" fosse un film sulle sue corde. Ne sono però felice e piacevolmente sorpreso.
Scritto da piero ribolzi il 24/11/2011 alle 15:26
Una volta il Valmaggia scrisse che @Pondida era come il pane e salame. Una delle poche cose giuste che ha scritto.
Scritto da un vendoliano doc il 24/11/2011 alle 15:52
Nel 1969 seguivo all'Aloysianum di Gallarate un corso di cineforum condotto dal critico Morando Morandini che ci ha proiettato "Il posto delle fragole" le cui immagini mi hanno colpito e fatto meditare sul tema del trascorrere del tempo,sulle maschere della persona per coprerire le sue incertezze,sulla paura della morte.Tema quest'ultimo ripreso efficacemente da Bergman nel "Settimo sigillo".Meravigliosi, altro che "Grande Fratello"
Scritto da Ravani il 24/11/2011 alle 15:57
Il bianco e nero del "Il settimo sigillo" con il protagonista che gioca a scacchi contro il il 'cavaliere della morte' sulla riva di un mare nero come la pece ed avvolti da un angosciante e cupo tramonto, sono, caro @Ravani, una delle più belle ed inquietanti immagini cinematografiche di sempre. In bianco e nero solo la magnifica Leni Riefenstahl, nel documentario "Olympia", ha saputo proporre immagini, ben più di vent'anni prima, altrettanto forti, efficaci ed intense.
Scritto da paolo rossi il 24/11/2011 alle 16:15
"Il posto delle fragole" è dove andrà a finire il senatore se continua in questo suo atteggiamento esageratamente critico nei confronti del suo partito (in ogni caso sempre meglio che finire nel "posto delle ortiche").
Scritto da Aspide il 24/11/2011 alle 17:34
Per la verità @Aspide c' è chi (tu sei fra questi), è attratto irresistibilmente dal bellissimo film del neorealismo russo: "Il posto delle boasce". Ne parleremo in modo approfondito e diffuso. Questo capolavoro, che ti sta così tanto a cuore, lo merita ampiamente.
Scritto da paolo rossi il 24/11/2011 alle 17:47
cara aspide NON capisci proprio nulla! guardati pure il Grande Fratello e soprattutto evita certi commenti... caro Senatore, grazie invece di ricordarci anche questi film. Anch'io l'ho rivisto non so quante volte. Ai nostri (penso di inglobare anche lei tra i cinquantenni e oltre) tempi fortunatamente c'era ancora l'oratorio coi suoi cineforum ,,, e forse abbiamo imparato molto di più da loro che non dalla TV. grazie di esistere
Scritto da daniela vanoli il 24/11/2011 alle 18:14
Un film che piace ricordare anche a me, profondo e struggente. Un grazie infinito per avercelo ricordato.
Scritto da claudio colombo il 24/11/2011 alle 22:07
Cara @daniela vanoli, grazie a te e di cuore. Effettivamente sono del 1958. Quel film l' ho visto la prima volta che avevo circa 10 anni e, con le stesse emozioni, me lo sono goduto, sempre con un nodo alla gola, diverse altre volte. L' ultima qualche serata fa.
Scritto da paolo rossi il 24/11/2011 alle 22:23
@piero ribolzi xè veneto.
Scritto da Aspide il 24/11/2011 alle 22:42
Senatore, il film è bellissimo ma vorremmo che lei si occupasse soprattutto d'altro.
Scritto da E.F. il 24/11/2011 alle 23:59
Stasera più che l'Osteria mi sembra il Circolo dell'Oratorio, buoni sentimenti per tutti.( I peggiori osservano da fuori) .Non che faccia male per carità ma temo che l'affrontare la vita richieda un atteggiamento assai più complesso.Il volemose bene,a tutti i costi non paga, o paga forse solo per chi (Il posto tra le fragole" l'ha già conquistato. Ma forse è solo perchè io quel film l'ho visto davvero troppi anni fa e non ricordo bene le emozioni che mi può aver suscitato.
Scritto da Venere strabica il 25/11/2011 alle 00:23
Cara @Venere strabica, non mi pare che i "buoni sentimenti" siano siano da considerare così retorici ed, inoltre, robetta da oratorio. Scusa se mi permetto, ma leggi con più attenzione i commenti. Alcuni non mi sembrano, il tuo incluso, così lusinghieri. Chi sostiene però che in Osteria ci sia solo rissa e sottocultura, analizza la frequentazione ed i fatti di questo "locale" in modo un pò sbrigativo.
Scritto da miriana il 25/11/2011 alle 09:41
Caro Paolo, per certi ex-comunisti travestiti da @Venere strabica o altro, i "buoni sentimenti" sono imperdonabili debolezze. Tu sbagli, inutile dare perle ai porci.
Scritto da ex-Margherita il 25/11/2011 alle 10:09
Parliamoci chiaro senatore: quando sul suo blog si discute animatamente qualcuno dice che il suo è un blog rissoso, quando i temi e la situazione sono tranquilli quello stesso "qualcuno" afferma, come ha fatto la @Venere strabica, che qui c'è buonismo scontato. Anche i bambini hanno capito che chi è scappato da questo blog sdegnato-a per il livello infimo (e tutti sappiamo chi è) ogni tanto, sotto altra veste, fa capolino, ma sempre e comunque per criticare, ma sempre e comunque con un nickname. Brutto atteggiamento e negativo modo di fare. Poi sulle opinioni penso si debba prendere di tutto, ma certi giochetti infantili sarebbe meglio evitarli anche se, per far questo, occorre quello stile e quel buongusto che pochi possiedono.
Scritto da mario macchi il 25/11/2011 alle 10:24
Ridateci gli @ex-Bustocchi & Legnanesi.
Scritto da mario macchi il 25/11/2011 alle 10:31
Non volevo intervenire ma 'dai ragazzi' (sto diventando bersaniano), con tutto quello che (giustamente) è stato ospitato (e che ospiterò finchè vivrà) su questo blog, le considerazioni, che trovo pacate, di @Venere strabica non meritano proprio giudizi tanto severi. Caspita, ha detto la sua e, perdio, ci sta tutta. Passiamo oltre per favore.
Scritto da paolo rossi il 25/11/2011 alle 10:42
Non intervengo spesso ma questa volta lo faccio per dire che il senatore ha ragione. Le critiche ci stanno e vanno accettate. Del resto mi pare che Rossi quando deve rispondere in maniera dura non si tira indietro ma che, al tempo stesso, sa accettare anche le freddure e appunto le critiche che ogni tanto arrivano. Questo mi piace.
Scritto da Marcello il 25/11/2011 alle 11:07
Inutile sta qui a menarsela caro senatore, gli argomenti sdolcinati e intrisi di sentimento non piacciono, meglio la rissa. Anche il mitico @Filippo Valmaggia, l suo amico di estrema destra, è silente e...non a caso.
Scritto da Aspide il 25/11/2011 alle 13:59
Il Senatore, e lo ringrazio, non è mai scontato nelle sue proposte. Le provocazioni di @Aspide e company sono invece le solite. La@Venere strabica, è la riedizione rivista e corretta di @Mafalda. Che palle e che noia in certi commenti.
Scritto da una rottamatrice il 25/11/2011 alle 16:16
Sono sicuramente più cinofilo che cinefilo , ma devo dire che sono colpito da l'intensità e il coinvolgimento con cui commenti i film d'autore . Ci conosciamo da una vita ( davvero tanto !! ) ma non ho mai saputo di questa tua passione . Forse le nostre frequentazioni erano prevalentemente in ambito scolastico e ancor meglio ludico . È proprio vero che anche i vecchi amici non si conoscono mai abbastanza !
Scritto da Luca Fava il 25/11/2011 alle 16:29
In coerenza con il mio nome non seguirò l' indicazione del senatore @Venere strabica è incomprensibile , votata all' insegnamento è donna che dal pulpito spara sentenze come fosse respirare. Rimane una copia già vista e conforme all' originale. Nulla di nuovo sotto il sole.
Scritto da paperoga il 25/11/2011 alle 16:32
Mosso dal commosso post che Paolo Rossi ci ha proposto, ho tentato di rivedere alcune delle opere di Ingmar Bergman, che conservo nella mia piccola cineteca: Il settimo sigillo, La fontana della Vergine e, appunto, Il posto delle fragole. Altre ne ricordo, quali Come in uno specchio e Persona... Confesso che sono stato costretto, ad ogni tentativo, a recedere colpito da un'angoscia incolmabile. Giunto come sono al dodicesimo settennio, dopo la morte che mi ha separato dalla mia fanciulla di Luino – che conobbi più di sessant'anni fa – ho subito una sorta di mutazione irrazionale che mi impedisce di accettare rappresentazioni di dolore e di sofferenza, di male e di morte. Così come fu irrazionale le fede nelle magnifiche sorti e progressive che mi illusero per tanta parte della mia vita. Sarebbe qui inopportuno dilatare il discorso alla eterna questione del bene e del male e se sia accettabile concepire “quella forza che vuole il male e opera sempre il bene”. Confido che andrò ai verdi pascoli e alle placide acque del salmo 23. Ho conforto guardando la letizia dei bambini.
Scritto da ulderico monti il 25/11/2011 alle 18:39
A commuovermi profondamente è il tuo commento caro @ulderico monti. Comprendo la reazione e colgo, se posso dire, la purezza cristallina dei tuoi sentimenti. Entrando nel particolare, ci sono opere cimematografiche e non (la musica per esempio) che fatico a rivedere (o risentire) perchè immediatamente soffocato da un' insopportabile nostalgia (sto male fisicamente). Io non vivo mai nel presente, ma nel passato. Brutta storia carissimo amico.
Scritto da paolo rossi il 25/11/2011 alle 18:57
@Luca Fava, caro Luca, ognuno ha e vive le sue passioni più o meno recondite. Ma, per fare onore al mio diffuso cognome, in realtà un pò 'dozzinale', non sono esperto di un bel niente. Conosco gente che ti arricchisce solo a 'sentirli parlare un minuto'. Adoro l' arte, la pittura (ho dipinto per anni), la musica (suonavo in un gruppo), la letteratura, il cinema ma sono sempre rimasto in superficie (forse con eccezione per la musica degli anni '70). Insomma a 53 anni non ho una vera specializzazione. Per questo faccio politica! (scherzo...ma non troppo).
Scritto da paolo rossi il 25/11/2011 alle 19:03
Caro Paolo , è bello sentirsi liberi di esprimere le proprie passioni senza la preoccupazione di voler essere "esperti" . Fai bene .
Scritto da Luca Fava il 25/11/2011 alle 20:25
Magari prendo un abbaglio, ma Lei sembra una persona molto onesta che non vuole apparire diversa o migliore da quello che è. Penso che per un politico questo sia un pregio rarissimo. I suoi interventi sono sempre un piacere, mai banali, mai scontati, fatti di un' originalità spontanea e vera, semplici ed intelligenti.
Scritto da Adriano il 25/11/2011 alle 20:43
Condivido il pensiero positivo che molti hanno su di Lei espresso. Sul piano squisitamente politico mi permetta di dirle che le sue posizioni, anche non quelle rigidamente politiche, sembrano alquanto distanti da quelle del Partito Democratico.
Scritto da destramoderata il 25/11/2011 alle 21:35
Non voglio tornarci nè polemizzare più del dovuto, ma @Venere strabica ragiona da nostalgica della bandiera rossa. Una delle tante sorelline della scomparsa @Mafalda (scomparsa da queste parti, perchè sul blog di Adamoli la nostra intellettuale organica è viva e vegeta visto che dispensa il suo sapere ogni dì).
Scritto da un rottamatore il 25/11/2011 alle 22:42
Caro Senatore, andando oltre "Il posto delle fragole", proprio stasera un uccellino informato, sebbene un poco malizioso, mi ha detto che a giorni uscirà un suo libro. Ma come, dico io, non ne ha parlato sul suo blog? Poco cortese nei confronti dei suoi amici commentatori e poi, anche Lei, come tanti altri superambiziosi, si butta in un' avventura editoriale? Non c'è in questo un pizzico di presunzione e di "provincialismo" (visto che Lei dice di odiarlo?) Ma la domanda fondamentale è un altra: corrisponde a verità la notizia che è giunta alle mie candide e piccole orecchie?
Scritto da E.F. il 26/11/2011 alle 00:00
Non partecipo tanto alla vita dei blog noto però che, alla fine, tutti questi commenti, tra anonimi, nickname e tutto il resto, sembrano numerosi, ma in realtà, sono espressione del solito gruppetto chiuso formato da un massimo di 15-20 persone.
Scritto da un sindacalista pd il 26/11/2011 alle 09:11
La nostalgia è un male sottile. Il ritorno (nostos) doloroso (algos) al passato. Bisogna rifuggire la nostalgia e non voltarsi mai indietro. Orfeo si volse all’uscita del Regno di Ade e perse per la seconda volta la moglie Euridice. La moglie di Lot si volse per guardare l’incendio della città biblica e fu trasformata in una statua di sale. Non possiamo impedire che il passato ci avvolga in un eterno presente ma continuiamo il nostro cammino, senza indugi, verso il Grande Nulla.
Scritto da Filippo Valmaggia il 26/11/2011 alle 09:20
Caro @Filippo Valmaggia, con 'eleganza' ed in modo forbito, hai ancor di più accentuato una mia convinzione. La nostalgia è però una malattia e così va trattata,'complicata', difficile e lunga da curarsi. A @un sindacalista pd voglio dire che ha perfettamente ragione, i blog possono essere letti da tanti (fino ad ora ho avuto questa fortuna) ma, in genere, sono commentati dai soliti avventori l' Osteria. Un siffàtto esercizio pubblico non è il mondo, solo un suo piccolissimo frammento che però, a volte, aiuta a capire.
Scritto da paolo rossi il 26/11/2011 alle 11:46
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