Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 6/2/2012 alle 09:25

 In GB un ministro si dimette per una multa. Precedentemente un' altra 'ministra' lo ha fatto perchè il marito aveva chiesto il rimborso per due film pornografici, anche negli States un altro uomo di governo ha dato le dimissioni per non aver 'regolarizzato' la sua colf ed in Germania, l' anno scorso, il ministro della difesa ha lasciato incarico e Parlamento per aver copiato, quindici anni prima, un quarto della sua tesi di laurea. E' pieno il mondo 'civile' e 'normale' di episodi di questo genere che, ai nostri occhi, abituati ad una politica nostrana irresponsabile ed autoreferenziale, sembrano 'esagerati', 'fuori luogo'. I politici dovrebbero essere quelli che danno l' esempio. Figuriamoci.  La nostra classe politica è lo specchio della sua società di riferimento? In parte sì. Di sicuro la politica è la prima ad essere malata, un ambito che necessita di un intervento curativo radicale. Da qualche parte bisognerà pur incominciare, prima che sia troppo tardi. Senza moralismi, ma con assoluta severità e rigore.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 30 commenti -
Rispetto a quanto avviene nei paesi normali, come da lei definiti, basterebbe molto ma molto meno per migliorare una situazione drammatica.
Scritto da marcello il 6/2/2012 alle 09:36
Aggiungo senatore che occorrono delle regole precise. Se ne parla molto, non si approva mai niente. Sono pessimista.
Scritto da marcello il 6/2/2012 alle 09:38
Da noi caro Rossi siamo al medioevo. In GB, per fare un esempio importante, Tony Blair a poco più di 50 ann,i ha smesso, dopo un decennio, di fare il Primo Ministro. Certamente ora è in giro per il mondo a tenere strapagate conferenze, ma nel suo paese è fuori definitivamente dal circuito politico. Da noi questo è impossibile. I Fini, i Casini, i D' Alema, i Veltroni, tra poco i Di Pietro ed i Maroni, ecc. ecc. (ce ne è per tutti gli schieramenti) vincono perdono, la cosa non ha la benchè minima importanza. Loro sono sempre lì e si sentono i migliori. Certo che i vogliono delle regole. Per esempio: tre legislature per tutti, senza deroghe. Uno poi, se il suo partito lo vuole, può fare per esempio il segretario ed anche per un tempo lungo (sarei per regole ferree anche dentro i partiti), ma a livello istituzionale tre giri e poi via... ricambio. Parliamo di 15 anni, non sono pochi. Da noi uno fa il Consigliere regionale per 10, 15 anni, poi il parlamentare per altri 15-20 anni, insieme parliamo di 30 anni e più! Ma che rinnovamento si può realizzare in questo modo?
Scritto da Borghi S. il 6/2/2012 alle 09:52
Tu stai all' occhio. Proponi le regole, poi le rispetti solo tu e ti fai fottere dai "furbetti del partitino". Con certa gente, anche nel PD, ci vuole il pugno duro e basta. Cambio discorso, fino ad un certo punto, ma che fine hanno fatto i vari: @Ranuccio, @Franco, @La portinaia, @Rottweiller, @Venere strabica, @Pontida, @destramoderata, @E.F., @un vendoliano doc, @Aspide, @un rottamatore, @Frank Slade, @un tuo amico destroso, @celtico, @Alice in wonderland e tanti tanti altri "minori" e non "minori" con i loro improvvisati nomignoli che ora dimentico? Si sono arenati di fronte alla semplice richiesta di una mail, che temerari!!! Certo che lo scomparso @Filippo Valmaggia, anche se se ne è andato disdegnando una doverosa spiegazione (lo avrà fatto privatamente di sicuro con te, Paolo) al confronto di questa pattuglia di ardimentosi , con la sua identità sempre in campo, sembra un eroe greco. Qualcuno ora si attrezzerà per rientrare, stanne certo, ma tanto ora tu bene sai come devi fare.
Scritto da paperoga il 6/2/2012 alle 10:06
Caro @paperoga, non ho colto l' allusione finale del tuo commento.Infatti non so "come o cosa dovrei fare". Se mi vuoi spiegare meglio... Per quanto riguarda i disaparecidos, penso che per qualcuno sia come tu dici, altri semplicemente sono persone che si sono stancate del blog. Comprensibile del resto, a volte mi sono stufato anch'io. Qualcuno per altro, @ranuccio e @franco, e prima ancora @Davide Ennam, mi pare, avevano annunciato, in tempi non sospetti, la volontà di allontanarsi). Per i "furbetti del quartierino", lo so che è tempo sprecato, ma ti inviterei a non esagerare ed uscire da una visione da 'guerriglia permanente interna'. @Filippo Valmaggia, infine, non mi ha dato alcuna spiegazione, neanche privatamente, a proposito della sua 'sparizione'. Lo ha fatto e basta. In verità non era tenuto nè obbligato a comportarsi diversamente. Sulla sua onestà intellettuale condivido il tuo pensiero, come ho scritto procurandomi anche pesanti critiche, e condivido da tempo.
Scritto da paolo rossi il 6/2/2012 alle 10:29
La politica italiana è primitiva.
Scritto da una rottamatrice il 6/2/2012 alle 10:56
Dai senatore, non fare il furbo con me che hai capito benissimo. Invece credevo che, almeno in forma privata con l' invio di un commento al blog da non pubblicare, il @Filippo Valmaggia ti avesse in qualche misura motivato la sua decisione di sparire. Strano, devi averlo fatto incazzare per qualcosa di grosso. Continuava a scrivere che ti stimava molto ecc. ecc. ecc.... Non lo sapremo mai, ma sopravviveremo allo stesso.
Scritto da paperoga il 6/2/2012 alle 11:04
Per cambiare le cose in Italia dovranno passare almeno venti anni. Bisogna però incominciare da una scuola che oggi è vecchia e superata. Tutto dipende dall' educazione.
Scritto da pietro magni il 6/2/2012 alle 11:20
Qualche giorno fa si parlava di cortocircuito. Non vi è dubbio che uno scossone è necessario. Io alle prossime elezioni andrò a votare solo per qualche candidato che conosco e stimo personalmente,in caso contrario me ne starò a casa.
Scritto da claudio colombo il 6/2/2012 alle 14:48
Signor @claudio colombo, non creda che non andrà a votare l' 80% dei cittadini. Ci sarà una flessione, aumenteranno le schede nulle e bianche ma, grosso modo, non cambierà molto. Penso sia meglio dare un segnale ai partiti più forti e votare per un partito-movimento che incarni con forza la protesta. Un' opzione che non ho mai considerato ma che alle prossime elezioni prenderò seriamente in esame, proprio io che consigliavo sempre di votare la forza politica più consistente all' interno di ogni singolo schieramento. Forse, se così avvenisse, qualcuno nei vari partiti si sveglierà. Non vedo altre soluzioni.
Scritto da mario macchi il 6/2/2012 alle 14:58
Certo, ha ragione il signor @pietro magni, parte tutto dalla scuola, uno scuola che questa politica non vuole cambiare. Chissà, forse prima o poi saranno gli studenti a rendersene veramente conto e allora qualcosa potrebbe modificare. Purtroppo certe rivoluzioni dal basso sono rare nella storia dell' uomo.Il PD aveva introdotto qualche novità sostanziale e voleva, alla sua nascita, realizzare un cambiamento ma certi vecchi sono duri a morire a partire da quelli che hai intorno. Naturalmente è una metafora, quelli che abbiamo la fortuna di avere nelle nostre case e nelle nostre famiglie teniamoceli stretti. Parlo ovviamente di un altro genere di vecchi.
Scritto da miriana il 6/2/2012 alle 16:43
Sono posizioni più volte manifestate a sinistra del vostro PD, sono le posizioni di sinistra, una sinistra anche dura, di lotta, posizioni alle quali voi avete rinunciato in nome di un riformismo che non c'è, impalpabile ed evanescente quanto la vostra politica. La vicende dell' emancipazione e del progresso, del resto, storicamente si sa dove stanno, non c'è niente da inventare se non seguire il corso forte della Storia con la esse maiuscola.E' la lotta al capitalismo, la lotta al mondialismo economico. Si può farlo senza imbracciare le armi, si può e si deve farlo con la democrazia, che è il più grande strumento nelle mani dei più deboli, ma si deve partire, subito. HASTA LA VICTORIA SIEMPRE.
Scritto da Guevara il 6/2/2012 alle 16:59
Sono di frettissima ma voglio risponderti velocemente @Guevara. Mi piace il tuo spirito indomito da 'gladiatore comunista' (se posso forzatamente accostare due termini quasi antitetici), lo rispetto ma, alla fine, sei solo e semplicemente un vecchio romantico e nostalgico. Non ti mando a quel paese perchè un poco mi assomigli. La verità è che sei fermo al '68, ed ancora ti aggiri inquieto tra vecchie e decrepite aule della Sorbonne. Sono passati 44 anni, caro amico mio, e quelle aule sono oramai vuote. La Storia ha fatto il suo corso riservando giustamente a quel periodo un capitolo speciale. Ma, a differenza di quel che si puo' pensare, la Storia non sempre è ripetibile... come certi amori.
Scritto da paolo rossi il 6/2/2012 alle 17:20
Guevara, non si può stare a sinistra come cent'anni fa. Questo è il vero problema di una sinistra, conservatrice ed immobile.
Scritto da sinistradeluso il 6/2/2012 alle 20:25
@Guevara mi è simpatico perchè, per lo meno, non fa finta di non essere comunista e soprattutto se ne sta fuori dal PD. Conosco diessini del PD che comunisti lo sono ancora, in pieno. I danni che producono sono irreparabili.
Scritto da ex-Margherita il 6/2/2012 alle 21:11
Mentre l'inglese si dimette per una falsa dichiarazione su una multa, Lusi sostiene che l'espulsione dal PD è un atto volutamente infamante. Parla di sentenza senza processo, dopo aver ammesso un uso "curioso" dei fondi e aver promesso di renderli. (chiedo scusa, ma la lingua batte dove il dente duole). Ne abbiamo di strada da fare. Mi auguro che, dovendo viverla, la crisi politica ed economica sia quanto meno terapeutica.
Scritto da FrancescoG. il 7/2/2012 alle 13:56
Ieri sera, lunedì 8, ero al De Filippi di Varese. Ho ascoltato Fassina e non mi pare che abbia assunto particolarmente posizioni ostili al governo Monti. La mia impressione è che la polemica sia tutta dentro al Partito Democratico. In un intervento gli è stata presentata la questione che riassumo così: nel PD sulla questione del lavoro c'è una linea Fassina e c'è una linea Ichino, che cosa avrebbe da dire Fassina? Fassina ha replicato che non esiste una linea Fassina: nel PD c'è una linea Ichino e c'è una linea del Partito. E dopo questo po' po' di diplomatizzazione della dialettica interna del partito ci ha spiegato lo stato dell'arte: oso dire che si è barcamenato tra il cerchio della demagogia e del burocratismo sindacale e la botte del sostegno a un governo a cui non c'è alternativa. Venerdì sera Ichino sarà a Gallarate (tra gli organizzatori il circolo Garibaldi di cui mi pregio far parte) e penso che gli riproporremo la questione. Lunedì il Corriere apriva con un articolo di Galli Della Loggia in cui si denuncia il fallimento della politica italiana e l'inerzia dei partiti annichiliti dagli eventi. Concordo e approvo.
Scritto da ulderico monti il 7/2/2012 alle 16:06
Il principio di responsabilità risponde a una forte connotazione morale di principi e d'azione. Nella nostra società, caratterizzata dall'individualismo sfrenato e dal culto dell'apparenza, della disinvoltura,dell'interesse senza limiti, la classe politica, fatte le debite eccezioni, non è che lo specchio di una maggioranza di cittadini senza più termini e strumenti di giudizio.
Scritto da Ornitorinco il 7/2/2012 alle 17:24
L' argomento non mi eletrizza, ma certamente fa specie notare che tanti grilli parlanti siano spariti di fronte alla necessità di accompagnare una mail ai loro commenti. Forse un po' di "pulizia" era necessaria.
Scritto da una rottamatrice il 7/2/2012 alle 21:29
Splendida, sulla vicenda, "L' amaca" di Michele Serra oggi su la Repubblica.
Scritto da paperoga il 8/2/2012 alle 08:06
@ex-Margherita, ho capito che non sei del PD ma eviterei di dividere tutto, soprattutto in questo periodo, tra presunti buoni e presunti cattivi. E' innegabile che il progetto iniziale di questo partito si sia arenato, ma la questione non è riducibile rozzamente tra ex ds (i conservatopri) contro gli ex margheritini (gli innovatori). Le cose non stanno in questo modo e le semplificazioni partigiane non portano a nulla di buono. Su questa questione mi piacerebbe sentire l' opinione del senatore Rossi.
Scritto da claudio colombo il 8/2/2012 alle 08:24
Ti rispondo volentieri caro @claudio colombo. Intanrto considero il tuo come un ragionamento alquanto sensato. Conservazione ed innovazione sono certamente presenti nel Pd, ma non classificabili rigidamente attraverso la logica delle vecchie 'provenienze di origine'. L' atteggiamento interpretativo e la lettura di @ex-Margherita non regge, è fuorviante e, dal mio punto di vista, non corrisponde ad una realtà invece, assai più complessa. Questi due 'atteggiamenti' sono ampiamente trasversali dentro il partito come, oltretutto, certe vicende, ma non solo, ci suggerirebbero pensare.
Scritto da paolo rossi il 8/2/2012 alle 08:58
Capisco molto bene, caro Paolo la tua necessaria diplomazia, comprendo anche che non tutti siano fatti allo stesso modo e che, anche rispetto al tema conservazione-innovazione, ci sia trasversalità. Rimango dell' idea politica che la posizione degli ex ds sia, in linea di massima, conservativa e chiusa, salvo naturalmente qualche rarissima eccezione.
Scritto da ex-Margherita il 8/2/2012 alle 14:01
Condivido l'opinione di Claudio Colombo e il commento che ne fa Paolo Rossi. La situazione è complessa e lo è talmente, a parer mio, da essere ormai inestricabile. Se guardiamo all'Europa, come è necessario fare, notiamo che la soluzione politica del nostro centrosinistra non ha riscontri in nessun'altra democrazia. Il forzato connubio di culture politiche differenti – cristiano sociale e socialdemocratica - non ha riscontro in Europa e, per quanto generoso possa essere stato l'intento originario, dovremo prendere atto che non ha funzionato e a ragione ritenere che non funzionerà. L'errore interpretativo è annidato nel ragionare con la testa volta all'indietro, in termini di ex, comunisti e democristiani: non di questo si tratta! Le due culture politiche che permeano le democrazie europee hanno storia, culture, divenire differenti, il chè non significa l'impossibilità di collaborare alla costruzione di una democrazia efficiente ed efficace, che operi per la dignità della persona e la giustizia sociale. E' certamente lecito auspicare un laboratorio politico e culturale che tenti nuove soluzioni e indichi strade differenti, ma una esperienza radicata nella storia d'Europa, decenni di libera e pacifica competizione tra partiti di ispirazione cristiana e partiti socialdemocratici non può essere liquidata impunemente. Sarebbe, anzi è da troppo tempo, un atto di insopportabile arroganza, senza costrutto, come è dimostrato dalla persistente condizione di crisi, senza sbocchi prevedibili, in cui il nostro centrosinistra langue.
Scritto da ulderico monti il 8/2/2012 alle 14:30
Leggo sui giornali di oggi che il Senatore Lusi, ieiri, si è presentato in aula al Senato. Non so con che faccia, non so se era una provocazione, una sfida, una reazione. Cosa ne pensa senatore? Lei è uno degli ex-margheritini che è andato a strongerli la mano esprimendo solidarietà, spero solo, umana?
Scritto da Borghi S. il 9/2/2012 alle 08:06
Caro @Borghi S., non posso sapere quali siano le ragioni che hanno spinto il Sen. Lusi a presentarsi ieri in Aula. So come avrei di certo reagito io trovandomi in una sirtuazione del genere. Da reo confesso avrei dato immediatamente le dimissioni dal Senato ma si sa, non faccio testo e, inoltre, faccio parte della categoria dei 'coglioni'. Umanamente sono dispiaciuto? Ora non lo sono affatto, ma devo metabolizzare la cosa. Di certo sul piano 'politico' non lo perdonerò mai. Ieri, nonostante conosca bene Luigi Lusi, non me la sono porpio sentita di stringere mani. Confesso che sentivo più che altro la voglia di far partire uno schiaffo (e che cazzo!). Nei due anni di Margherita ho versato, come altri, migliaia di euro nelle sue casse nazionali. La fine che hanno fatto quei soldini pare evidenziarsi con chiarezza. Tutti i giorni, o quasi, devo sorbirmi insulti per il mestiere che faccio, per amor di dio, ho avuto ed ho le mie belle 'soddisfazioni', ma sono e 'rimango' un tantino deluso e, soprattutto, nervoso...
Scritto da paolo rossi il 9/2/2012 alle 08:33
Non se la prenda senatore, non ne vale la pena. Occorre invece cambiare questa politica e lei, con pochi altri (ma buoni), è attrezzato per farlo.
Scritto da piero ribolzi il 9/2/2012 alle 10:22
Ovvia! ma ci si vuol far credere che quel signore s'è fatto fuori 26 miliardi di lire tutto da solo?
Scritto da ulderico monti il 9/2/2012 alle 11:39
Caro @ulderico monti, come ho già scritto i casi sono due. O la dirigenza della Margherita era composta da veri "fresconi" o...
Scritto da paolo rossi il 9/2/2012 alle 13:02
Ma secondo te, senatore Paolo. la capobastone @Mafalda con tutti i suoi seguaci, legge ancora il tuo blog?
Scritto da paperoga il 10/2/2012 alle 13:34
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