Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 5/3/2012 alle 11:20

 La questione comincia a farsi spessa ed il voto delle primarie di Palermo non può passare come l' ennesimo incidente di percorso. Milano, Napoli, Cagliari, Genova ed ora il capoluogo siciliano, si perde ovunque. Il PD centralistico e romano annaspa ed esce sistematicamente sconfitto quel modello di partito fermo al passato. Rischiamo di essere residuali e conservatori nel centrosinistra se non sapremo mettere in campo con coraggio una politica diversa. Anche a livello locale, nella nostra provincia, qualche anno fa alle primarie interne vennero a votare  23.000 persone, in un partito che contava 4.000 iscritti. Una massa di persone interessate alle nostre idee ed al nostro progetto che, subito dopo l' evento, è stata totalmente ignorata perchè in tante realtà il possibile innesto di gente nuova faceva paura a chi deteneva nel partito tanti piccoli poterini locali. E' controproducente dire che c'è in tavola qualcosa di nuovo e poi proporre la solita minestra riscaldata e non basta rinnovare chiamando 'circoli' le vecchie 'sezioni' di partito degli anni settanta.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 49 commenti -
Bersani ed il Pd come re Mida che però quando toccano qualcosa... Un vero disastro, occorre riconoscere il fallimento di un modo di stare in campo prima ancora che di contenuti politici.
Scritto da claudio colombo il 5/3/2012 alle 11:58
Se questa classe dirigente nazionale e non solo nazionale del PD non sarà in grado di fare serena ma severa autocritica è finita. A casa nostra, a Cardano al Campo si è vinto perchè i due candidati erano esponenti Pd che si sono perfettamente divisi i voti. Se non si compattano bene ed in fretta alle elezioni è perso anche quel comune.
Scritto da una rottamatrice il 5/3/2012 alle 12:09
La Borsellino giusto una decina di giorni fa ha detto che tra Bersani e Vendola dalla torre avrebbe buttato giù il primo. E Bersani ha deciso subito di sostenarla. La Borsellino è stata candidata da anni ovunque, mi pare che ora sia parlamentare europeo. La gente vuole altro, non ci vuole molto a capirlo, salvo per il partito democratico, ormai questo è un fatto scontato. Altro che tirarci su le maniche è la testa che necessita di cure immediate.
Scritto da piero ribolzi il 5/3/2012 alle 12:23
Dovessi fare lo sciacallo, come molti "alleati" hanno fatto in altre occasioni, direi che l'accordo di Vasto ha dato prova di non tenere, di essere un fallimento, di non "sentire il polso". Direi che perde di vista le persone e il contesto generale. Direi che da l'impressione di mettere gli accordi presi altrove davanti alle idee ed al progetto. Ma non faccio lo sciacallo. Mi fermo alla semplice constatazione che c'è tanto da fare.
Scritto da FrancescoG. il 5/3/2012 alle 12:24
Non tutte le colpe sono attribuibili a Bersani anche se, complessivamente, tutta la classe dirigente del PD sembra non capire portata degli avvenimenti e situazione politico-sociale contingente. Qualcosa dovranno pur inventarsi sempre che non vogliano recitare il ruolo delle comparse.
Scritto da pietro magni il 5/3/2012 alle 12:52
La Borsellino era sostenuta anche da Vendola e Di Pietro. La verità vera è che la gente vuole facce nuove e cambiamento reale. Anche Vendola e Renzi possono diventare in un attimo vecchi.
Scritto da marcello il 5/3/2012 alle 13:00
Il modello politico che propone il pd sembra inadeguato rispetto ad una domanda sociale che ha in sè anche elementi di semplicità. Non si spiegherebbero gli ultimi risultati delle varie primarie che Bersani e c. hanno regolarmente perso. Occorre cogliere le istanze semplici che la gente solleva. Il segretario del pd non è da buttare da nessuna torre, non è cambiando continuamente il comandante che si vince, diciamo però che questa sistemicità della sconfitta deve far riflettere e deve produrre qualche forte cambiamento. La questione non è quella dei giovani o dei vecchi. Spiace dirlo ma l'immagine ed il modo di fare per esempio di un Fassina è, da questo punto di vista, significativo e deleterio, e stiamo parlando di un politico nuovo ed abbastanza giovane.
Scritto da mario macchi il 5/3/2012 alle 13:44
Ho appena risposto sul blog di Adamoli al segretario cittadino del Pd intervenuto sulla vicenda primarie palermitane. Il problema sta nella capacità di mettere in campo un modo di far politica aperto con la gente, ricordando a lui ed ai suoi amici che a Varese la logica della politica dei quattro iscritti chiusi a decidere per il mondo intero non ha pagato e non paga. Altro che Bersani si, Bersani no. Si pensi a quello che si combina a casa propria. Sono convinta che nel capoluogo se il partito avess tenute aperte le antenne, l' Oprandi, guadagnando mesi di campagna elettorale, avrebbe vinto. Non c'è la controprova ma ci vuole poco per immaginarselo, basta leggere anche queste ultime vicende per capire. Che certi personaggi si ergano ora a professori della politica mi fa solo ridere. Del resto, nel segreto dell'urna, qualcuno è stato mandato a casa anche a Varese. Sarà anche questo un caso fortuito? E' sempre colpa degli altri?Quel che sorprende è la totale incapacità di autocritica, niente e poi niente, neanche un minimo ripensamento. Testoni come dei muli. Si potrà per molto andare avanti così?
Scritto da una rottamatrice il 5/3/2012 alle 14:03
Nei paesi Iberici dicono che "ogni sbaglio è così grande come l' uomo che lo commette".
Scritto da sinistradeluso il 5/3/2012 alle 14:42
Per l' amor di dio @una rottamatrice, hai ragione, ma non fare diventare la vicenda oprandiana di Varese un' ossessione. Che sia invece utile monito per il futuro e basta.
Scritto da paperoga il 5/3/2012 alle 15:13
Puittosto è significativo quello che Paolo descrive nel post a proposito delle primarie varesine di qualche anno fa. E' successo, a dire il vero, in tutto il Paese. Uno strumento di forza che aveva suscitato interesse non è stato metapolizzato ma soprattutto capitalizzato dal Pd della vecchia scuola, il Pd della sacralità chiusa ed unica degli iscritti che, per carità del signore, devono avere la loro importanza ma che se sono quattro gatti nel chiuso di una stanza dovrebbero pensare anche a quanti fratelli felini scorrazzano e zampettano liberi e gioiosi sui tetti. All' aria aperta!
Scritto da paperoga il 5/3/2012 alle 15:19
Ho scritto "metapolizzato" anzichè "metabolizzato". A dire la verità anche scritto nel primo modo, come neologismo, non è male e ci può stare.
Scritto da paperoga il 5/3/2012 alle 15:50
La situazione è complicata ed a Bersani non ne va bene una, ma la colpa è tutta sua. Entrare nel merito delle candidature palermitane è stato un errore di metodo e di tattica. Di metodo perchè le primarie non devono avere condizionamenti e sponsorizzazioni dall' alto di questo tipo, tattico perchè se ti schieri e perdi devi poi raccogliere i cocci sparsi da tutte le parti. La verità che Pierluigi voleva mettere il cappello su quella che sembrava una facile vittoria, scontata, ma ha sbagliato anche questa volta dimostrando i gravi limiti suoi e di tutta la sua squadra di soloni della politica. Hanno perso completamente il senso della realtà.
Scritto da Borghi S. il 5/3/2012 alle 16:03
"Hanno perso completamente il senso della realtà", caro @Borghi S., questo è l' aspetto preoccupante di tutta la vicenda. Non voglio fare il primo della classe ma, settimana scorsa e proprio ad alcuni cari colleghi siciliani ho detto testualmente che, premettendo la mia poca dimestichezza con le cose palermitane, "la Borsellino rischia di perdere perchè è una candidatura trita e ritrita, che ha stancato, che rischia di rappresentare qualcosa che vorrei definire 'di fermo' una scelta incurante di quell' evoluzione che, a Bolzano come a Palermo, il nostro elettorato chiede e soprattutto vuole vedere materializzarsi". "Impossibile che perda-la risposta- anche Vendola e Di Pietro sono con lei!". Al di là delle mie previsioni harrypotteriane, non si vuol proprio capire che il problema va oltre i nomi, oltre i Vendola i Renzi, o di chi volete voi. Loro possono raccogliere un umore, non provocarlo. La questione è che sta cambiando il vento ed occorre rendersene conto. Sul mio libro, che sta concorrendo meritatamente per il Premio Strega, ho riportato una bellissima frase di Aristotele: "Non possiamo cambiare il vento ma possiamo dispiegare le vele nella giusta maniera". Ancora un pò che andiamo avanti così ci ritroveremo anche senza vele e a quel punto non so, a remi, dove andremo a finire.
Scritto da paolo rossi il 5/3/2012 alle 16:21
ma la vogliono capire nel PD che la linea dei DS è superata? Dovunque continuano a non capire che la gente sceglie persone diverse dal solito schema?Se avessero candidato Molinari o Mirabelli candidato sindaco a Varese saremmo stati battuti, strabattuti direi, in modo impressionante. Ma il PD rifiuta ciò che è di rottura. Forse andrà la prossima volta a cercare qualche candidato che apparentemente sia della società civile ma che il realtà è ben allinea
Scritto da federico il 5/3/2012 alle 16:29
Cambiate Bersani e cambiate Marantelli. Se volete che il PD si rinnovi. Non è quesitone di età ma di agilità mentale. A ottant'anni si può essere più giovani di un trentenne. E nei due casi citati....direi che siamo fermi ai vecchissimi schemi cremliniani.
Scritto da Maurizio P. il 5/3/2012 alle 16:35
@Federico e @Maurizio P., ma cosa c'entra Marantelli. Può benissimo essere che, che su alcune questioni, la si possa pensare diversamente da lui, ma definirlo "cremliniano" è un' inammissibile forzatura, una provocazione. Così si fa solo sterile polemica personale e non si costruisce un dibattito minimamente utile e costruttivo.
Scritto da paolo rossi il 5/3/2012 alle 16:48
Per parlare e convincere le nuove generazioni di elettori è necessario correre il "rischio" di mettere in campo giovani leader che sappiano credibilmente comunicare e aggregare sul "nuovo progetto".Non si tratta di incolpare Bersani, Bindi o altri ma di prendere atto che bisogna voltare pagina con urgenza, senza espellere nessuno, ma avvalendosi del contributo e delle idee di tutti, soprattutto di quelle portate dalle nuove generazioni. E' realtà, non retorica. Vedremo...
Scritto da Ravani il 5/3/2012 alle 16:56
Credo non sia facile mantenere equilibrio in una fase di questo tipo, ma è obbligatorio per uscire da questa stasi. Il signor @Borghi S., che lei senatore ha opportunamente richiamato, ha perfettamente ragione quando parla di politica fuori dalla realtà, lontana dalle sensazioni della gente. Nel piccolissimo lo verifico anch'io tutti i giorni. Significativa infine la frase di Aristotele che lei ha richiamato e pubblicato sul suo libro "Mamma mia il blog." A proposito complimenti per questo suo lavoro davvero intelligente e carinissimo.
Scritto da miriana il 5/3/2012 alle 17:26
C'è ancora qualcosa da dire caro Paolo? C'è chi continua a finire con la macchina contro il muro credendo di poterlo abbattere. Magari prima o poi ci riuscirà anche ma il Go-Kart sarà ridotto a rottame. A Palermo Bersani è stato patetico. Forte dell' appoggio di Vendola e Di Pietro alla Borsellino, che si è candidata da anni per tutto, pensava di stavolta di salire sul cavallo vincente e di entrare trionfatore nelle mura della città. Mai intrommissione poteva essere così inopportuna. E' un piccolo leader buono per fare il direttore di una Coop: "Ragazzi, non sono mica qua a pettinare la maiala, vedete di sistemare il reparto ortofrutta che mi sembra un pò in disordine e niente lamentele, qui il capo sono io."
Scritto da ex-Margherita il 5/3/2012 alle 17:41
Sempre saggio @Ravani, grazie @Miriana.
Scritto da paolo rossi il 5/3/2012 alle 18:34
Stavolta ha sbagliato anche Vendola che perde quando stringe alleanza con quello che non ne azzecca una, il Bersani da Piacenza. Del resto buon sangue non mente. Il Pierluigi sta con D' Alema quello che, se non sbaglio, in Puglia e non solo da quelle parti, ne ha azzeccate ancora di meno. Anzi non ne ha azzeccata una che sia una. Però è il vero capo dei rottamatori. Come ha fatto fuori lui Veltroni non l' ha fatto fuori nessuno. Il problema è ricostruire, va beh, ma questo è un problema di Bersani, Baffetto cosa c'entra? La verità è che se questa gente non si accorge che, come cantavano i Matia Bazar qualche decennio fa "C'è tutto un mondo intorno che gira ogni giorno", il Pd continuerà a fare proposte inadeguate.
Scritto da sinistradeluso il 5/3/2012 alle 18:48
Non me ne intendo tanto di politica, avverto solo che è tanto distante dalla comunità. L' esasperazione che c'è in giro si avverte in maniera netta ed è palpabile. Come uscirne dovete dirlo un po' voi cambiando registro. L' idea delle primarie americane mi piace purchè sia un' iniziativa di sostanza e non di spettacolo e se soprattutto riuscirete a dar corso alle istanze che vengono dal basso.
Scritto da marco il 5/3/2012 alle 19:50
Ok Rossi, ma che partito si deve costruire?
Scritto da Antonio il 5/3/2012 alle 19:54
M piace @sinistradeluso.
Scritto da Giorgio Riva il 5/3/2012 alle 20:02
Bravi i rottamatori che festeggiano tanto la sconfitta del PD! Cosa hanno fatto i vostri candidati invece? Rimboccatevi le maniche e scrivete meno sui blog, non è grazie ad internet che si vincono le primarie
Scritto da Pinuccio il 5/3/2012 alle 20:16
Ho sempre simpatizzato per una certa parte dei PD e cioè quella che veniva dai DS e da una certa storia politica. Non ho amato Veltroni ma riconosco che era riuscito ha mettere in campo una storia diversa che sembrava percorribile. Quello che sta avvenendo mi crea grande disagio per dover rimettere in discussione idee che ritenevo essere consolidate. Mi rendo conto che questo PD quello di Bersani, non ne azzecca una. Nelle ultime primarie è stata sistematicamente fatta la cosa peggiore. Ha ragione Senatore Rossi a sostenere che se cambia il vento e non ce ne si rende conto vuol dire avallare politiche slegate dal contesto sociale imboccando sempre la via della sconfitta sistematica.
Scritto da Adriano il 5/3/2012 alle 20:18
Si hai ragione @pinuccio, non si vince con internet ma qualche volta anche grazie ad internet. Quel che è certo, invece, è che si perde con il partito modello diesse o Bersani che dir si voglia, con il modello vecchia scuola, con la nostalgia per i soviet.
Scritto da una rottamatrice il 5/3/2012 alle 20:37
Caro @Antonio non ho verità preconfezionate e indubbiamente non è facile risponderti. Ci sto provando da mesi a 'ragionarci sopra', anche su questo blog. Veltroni è in questa fase, tra i big del mio partito, quello che più mi ha fatto arrabbiare per, come più volte ho sostenuto, la fragilità della sua azione e presenza politica, per la mancanza di attributi in alcuni momenti topici, per la discontinuità della sua politica. Detto questo io penso che il 'modello del Lingotto, riveduto è corretto perchè sembra passato un secolo invece di qualche anno, possa ancora essere un riferimento nuovo, originale ed adeguato.
Scritto da paolo rossi il 5/3/2012 alle 20:47
Rispetto alle nostre ultime performance "democratiche" ci sta bene un pensiero di Goethe: "Non cercare ti prego, alcunchè dietro i fenomeni. Essi sono di per sè la propria lezione". Stavolta @sinistradeluso è servito, il Bacio perugina me lo sono pappato io.
Scritto da paperoga il 5/3/2012 alle 21:27
Se anche quest' ultimo scivolone non produrrà qualche ripensamento vero saranno guai seri. A Genova, dopo la sconfitta, Bersani dichirò che andavano cambiate le regole delle primarie. Un uscita tanto comica quanto tragica comnque indicativa di uno stato confusionale, e ora? Quali le reazioni dell' illuminata dirigenza nazionale?
Scritto da Sergio il 5/3/2012 alle 21:57
È il fallimento scontato e annunciato della politica interpretata ancora alla vecchia maniera , sia chiaro il fallimento è traversale e riguarda anche la lega . Stiamo vivendo una stagione politica in cui l'entità maggiormente innovativa e riformatrice è il governo Monti
Scritto da Luca Fava il 5/3/2012 alle 22:00
Secondo una logica elementare prima si scelgono i programmi, frutto di una seria elaborazione in termini dialettici, poi le coalizioni necessarie per la realizzazione degli stessi. Finora lo sforzo è stato invece prodotto soltanto in modo estemporaneo in funzione di un successo immediato,mentre permangono divisioni, spaccature,personalismi, volontà di carriera dei membri degli apparati, a prescindere da qualunque esigenza di rinnovamento.
Scritto da Livio Ghiringhelli il 6/3/2012 alle 08:26
Non impazzisco per Monti ma la fotografia rapida che ha fatto @Luca Fava è assolutamente condivisibile. Dopo di Supermario qualcosa forse modificherà il sistema politico italiano. Del resto in tre mesi ne ha già prodotti di cambiamenti e la gente se ne è resa conto. Lasciare Monti nelle mani di Casini sarebbe deleterio per tutti.
Scritto da una rottamatrice il 6/3/2012 alle 09:22
Leggo che c'è maretta nel PD, almeno servisse a fare un po' di chiarezza, a prendere qualche posizione chiara ed intelligente. Riesco ancora ad augurarmelo, conoscendomi e di questi tempi per me è già qualcosa.
Scritto da claudio colombo il 6/3/2012 alle 10:05
Non voglio dare consigli al PD che ne fa anche a meno, ma il problema del vostro partito è che è privo di chiarezza identitaria da una parte e dall' altra non riesce ad essere moderno ed intercettare il pensiero prima e il voto dopo, delle nuove generazioni. Un po' Monti ma non troppo, un po' di sinistra ma non troppo, un po' riformisti ma non troppo e con i -non troppo- non si va da nessuna parte.
Scritto da Guevara il 6/3/2012 alle 10:49
Sei tanto simpatico, caro @ex-Margherita quanto fazioso. Bersani ha sbagliato molto, ma è politico di grande esperienza, consistente e serio. Poi si può mandarlo anche a lavorare alle Coop ma non riconoscere il valore degli uomini è sbagliato.
Scritto da Adriano il 6/3/2012 alle 11:00
Dopo Palermo nel PD tra veltroniani, ex-ppi di Fioroni, ed ora Lettiani e Franceschiniani sembra stia nascendo un intesa più contro Bersani che a favore di un disegno politico. Non so se questo è la risposta giusta o la via per risolvere una situazione interna drammatica, da fine esperienza.
Scritto da mario macchi il 6/3/2012 alle 12:12
Caro @mario macchi, la giusta reazione a questo difficile 'stato di cose' non è rovesciare Bersani per eleggere l' ennesimo segretario del partito. La risposta è interrogarsi in profondità su che Pd desideriamo, come vogliamo collocarlo nello scenario sociale e culturale del paese, cosa concretamente abbiamo intenzione di fare e quindi qualche progetto per migliorare la società in cui viviamo. Poi si facciano all' interno tutte le alleanza che si vogliono. Mi rendo conto che questo pensiero, finanche ingenuo, rappresenti un metodo di procedere difficile da concretizzare, che rovescia un modo di agire vecchio e consolidato. Se non riusciremo però a chiarire questi passaggi di fondo, se non scioglieremo questi nodi, ci troveremo fatalmente di fronte ad un' esperienza politica non solo fallimentare, ma esaurita nonostante sia nata, dentro tanti entusiasmi e speranze, appena l'altro ieri. Per me rappresenterebbe una sconfitta letale della mia esperienza politica. Una di quelle botte che non ti rimettono in piedi tanto facilmente.
Scritto da paolo rossi il 6/3/2012 alle 12:28
Siete, e non date l' idea, di un partito lacerato e diviso. Non che la dialettica ed il confronto interno vadano uniformati ed appiattiti, le sfumature diverse ci stanno. La questione è quella che sta alla base. O costruite un partito di sinistra, chiamatelo anche di derivazione socialdemocratica, organizzato tradizionalmente salvo qualche ritocco, o sperimentate la via di un partito post ideologico popolare e riformista. lo sapete anche voi che questa è la situazione reale, poi i gruppi si posizionano per il potere interno facendo finta di vedere due modi di essere che sono nei fatti inconciliabili. Tutti i mali attuali nascono da qui. Il tentare di tenere tutto insieme è stato un' esperimento, dovete riconoscere che non ha funzionato.
Scritto da Giorgio il 6/3/2012 alle 13:34
Ci sono tempi in cui bisogna avere il coraggio e la forza di prendere decisioni radicali. Questa dirigenza del PD mi sembra troppo debole e piegata su se stessa per poterlo fare. Anche chi aveva suscitato qualche speranza si è assopito. Penso al "mio" Renzi che dopo la fiammata iniziale ultimamente parla poco e con moderazione anglosassone. Come i suoi referenti varesini che dopo un botto iniziale ora dormono tra le braccia calde ed accoglienti di una tradizionale vecchia corrente democristiana. Se si può dire e senza offesa per nessuno questo è il mio pensiero.
Scritto da una rottamatrice il 6/3/2012 alle 14:08
Cara @una rottamatrice, tempo fa in una riunione d' Area (obbligatorio scomodare una sorta di eufemismo) per aver parlato bene, proprio su questo blog (evidentemente nonostante tutto letto con attenzione anche da molti fra gli addetti ai lavori), di uno dei giovani capi dei rottamatori bosini, e non della loro posizione politica sostenuta nel partito, sono stato redarguito ed offeso da amici-compagni di cordata. Questi sono purtroppo clima e tolleranza vigenti. Passerò quindi, ancora una volta, per un supporter della rottamazione. Non me ne dolgo, anzi non me ne frega niente. Sono persona abbastanza libera, dunque contino a dire e sostenere senza nessun problema quel che penso. I rottamatori ai piedi del Sacro Monte non hanno bisogno di difensori, nemmeno di quelli d' Ufficio, solo ti inviterei a non confondere grossolanamento rapporti, ed affinità politiche (che possono essere anche intensi) con appartenenze organiche. So bene dove vuoi 'andare a parare' ed a cosa ti riferisci, (il Pd in tal senso è come un paesino gira tutto, pettegolezzo incluso insieme anche a qualche verità) ma 'tagliare tutto con il falcetto' non è certo utile a nessuno e non si fa un bel servizio alla politica, soprattutto in questi periodi.
Scritto da paolo rossi il 6/3/2012 alle 14:37
Bè insomma senatore, mi scusi, ma lei invoca moderazione e prudenza quando mi sembra invece dentro il suo partito molto duro ed aggressivo. Non che faccia male, sono affari suoi, solo che non si può "predicare in un modo e razzolare in un altro." In questo la sua origine democristiana si vede in tutto il suo splendore. Con autentica stima.
Scritto da Guevara il 6/3/2012 alle 15:13
@Guevara, il DNA si può nascondere ma non cancellare. Meno male che Rossi non ha mai provato a farlo, a differenza di altri, e qui, per rispetto alle cose che ha scritto il senatore oggi, mi fermo.
Scritto da ex-Margherita il 6/3/2012 alle 15:49
@Guevara è un barricadero gentiluomo, un uomo di altri tempi, un uomo di altri mondi, che sia un alieno?
Scritto da paperoga il 6/3/2012 alle 16:13
@Guevara è un barricadero gentiluomo, un uomo di altri tempi, un uomo di altri mondi, che sia un alieno?
Scritto da paperoga il 6/3/2012 alle 16:13
@paperoga, vieni a tirare la lima con me e poi ne parliamo, altro che alieno.
Scritto da Guevara il 6/3/2012 alle 18:59
Caro Paolo, sai bene quanto stimi Adamoli, ma a volte è proprio un zic ingeneroso. Ho visitato oggi ripetutamente il canale più nobile delle nostre emittenti democratiche e ho letto, a fronte dei soliti due pirla che hanno sempre voglia di infangarti, le tue sincere parole di riconoscenza nei suoi confronti. Non si è scomodato di certo a ringraziarti nè a difenderti dall' orda di cattiveria gratuita che ti è arrivata addoso. Non era obbligato a farlo, questo è sicuro, i guanti bianchi a contatto con il fango si sporcano e gli aristrocratici con i guanti lordati non sono mai visione edificante, ma sono certo che a situazione rovesciata tu, semplice avventore da osteria, lo avresti fatto.
Scritto da paperoga il 6/3/2012 alle 22:43
Caro @paperoga, anche questa volta ti sbagli. Adamoli, sul suo blog, è sempre intervenuto censurando tempestivamente quei due o tre pirla come tu dici, che sometime si sono divertiti a denigrarmi. No sta a me giustificarlo, ma stasera all' Emirates Stadium c' era Arsenal-Milan di Champions con i londinesi che quasi quasi recuperavamo lo 0-4 dell' andata al Meazza (per la cronaca è finita 3 a 0 per i Gunners). Giuseppe si sa, è un milanista sfegatato (nessuno è perfetto) è non avrà avuto molto tempo per altre amenità incollato, come di certo sarà stato, davanti alla tv. Visto l' andamento dell' incontro, al massimo avrà qualche volta lasciato frettolosamente il divano (mi sa a dire il vero che deve essere stato un continuo avanti-indietro) per la toilette.
Scritto da paolo rossi il 6/3/2012 alle 23:16
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