Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 15/3/2012 alle 20:29

 Stamane su La Repubblica l'impareggiabile Michele Serra, in uno dei suoi caustici interventi, conclude un ragionamento sulla 'comunicazione', sostenendo che "Sono i media grossolani a costruire un pubblico superficiale. L' alibi, poi, è accusare il pubblico di essere superficiale." Siamo dentro la logica del 'cane che si morde la coda'. Non vi è dubbio che nella nostra condizione culturale, nonostante le grandi potenzialità di un Paese come il nostro, vi sia innanzitutto una pessima situazione della scuola, ben oltre il recente 'danno gelminiano'. E' la politica ad avere clamorose responsabilità, ma in particolare da essa si deve ripartire per provocare un minimo di riscatto. I media hanno però la loro perchè si sono volgarmente appiattiti e conformati, perchè cercano solo la 'sensazione', lo scoop, l' audience. In particolare questa TV propone ogni giorno, in modo oramai sistematico, il suo angosciante 'spettacolo dell' indecenza' , provocando danni davvero irreparabili.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 43 commenti -
La cultura dipende dalla politica o il contrario? Da questa politica, in ogni caso, c'è da aspettarsi poco o niente. La cultura rimane invece una risorsa, sempre, anche quando è sopita, meglio dire, sotterrata.
Scritto da Borghi S. il 15/3/2012 alle 21:01
La politica ha quanto meno la possibilità di cambiare tanto. Non lo fa. Penso anch'io che il punto di partenza sia la scuola dove oggi non si educa, ci si arrangia. la qualità degli insegnanti, mediamente, è pari a quella dei politici: un disastro. Sbagliato forse guardare all' estero ma mi pare che le cose , fuori dall' Italia, vadano decisamente meglio.
Scritto da miriana il 15/3/2012 alle 21:28
L' Italia ha potenzialità culturali enormi ed uniche grazie alla sua "fortunata" storia. Non aver sfruttato pienamente queste possibilità rarissima è grave. La politica sta sul banco degli imputati, da molto tempo. La televisione, che da essa dipende in modo diretto, è solo lo specchio di questi tempi malandati.
Scritto da sinistradeluso il 15/3/2012 alle 22:04
io non riesco a parlare male della televisione, signor rossi. se vuole parlo male della de filippi ma della televisione no. se lei identifica la televisione con la de filippi allora ha ragione. ma la tv è molto altro. mia madre ha 106 anni e se non le ricordassi io che è viva lei non lo saprebbe da molto tempo. però segue la televisione e, a volte, è la televisione che segue lei, nel senso che la badante, una kirghisa catturata brada da me e da mio fratello molto tempo fa, trasporta la tv anche in camera di mia madre. è un sollievo per lei, povera donnina. io le parlo solo di fatture e dei molti modi in cui monti andrebbe ucciso mentre mio fratello ha perso l’uso della favella dopo il gol annullato a muntari e non le parla neanche più. Mio fratello è un pirla ma anche quel guardalinee non scherzava. Dicevo di mia madre, 106 anni in luglio, con una badante kirghisa, due figli falliti, uno dei quali pure pirla, la televisione è una compagnia irrinunciabile.
Scritto da Claudio Ennam il 15/3/2012 alle 22:22
Il signor @Claudio Ennam non ha torto. La televisione, per molte persone, è veramente una compagnia utile e preziosa. Rimane uno strumento pericoloso, che faccia cultura o che non la faccia perchè entra "direttamente" nella testa della gente. Pericolosa in particolare per le nuove generazioni. Fino a qualche decennio fa le cose erano diverse, ma l' americanizzazione televisiva e non televisiva avvenuta in Italia si è materializzata senza la necessaria mediazione in un contesto che meritava un' attenzione e sensibilità diverse, ma il diodenaro è il diodenaro. Il danno culturale procurato è stato ingente.
Scritto da claudio colombo il 16/3/2012 alle 08:01
La televisione siamo noi e non viceversa. Schopenhauer scriveva che "Dobbiamo usare indulgenza per ogni stoltezza, errore, vizio degli uomini, riflettendo che non ci troviamo davanti se non i nostri stessi errori, vizi e follie".
Scritto da sinistradelusa il 16/3/2012 alle 08:23
Sono di una generazione strapassata ma per quanto mi riguarda preferisco una televisione controllata dai partiti che da gruppi privati. E' chiaro che se impera una cattiva politica sono guai, ma almeno avrei la sensazione di un minimo di controllo. Siccome una cosa del genere non è possibile, i privati alla Berlusca continueranno a fare i loro porci comodi e proporci programmi scadenti e squallidi. Consiglierei al signor @Claudio Ennam, per sua madre che ha varcato abbondantemente i cento (complimenti) la radio con la sua buona musica che l' accompagnerà ad un trapasso, speriamo ancora lontano, dolcemente e con la giusta leggerezza.
Scritto da mario macchi il 16/3/2012 alle 09:16
la ringrazio, signor macchi, il suo è un bel pensiero, gentile come lei. ma mia madre è completamente sorda. quando le parlo di fatture, monti e morti violente lo faccio per un mio sfogo; per lei è indifferente.
Scritto da Claudio Ennam il 16/3/2012 alle 10:58
@mario macchi scusa ma come si puó preferire una televisione controllata dai partiti ? Roba da regimi obsoleti . Io penso che le televisioni debbano essere libere e indipendenti così come tutti noi siamo liberi di non vedere la spazzatura che ci viene propinata . La scuola crea le basi e i presupposti per un popolo che sappia fare scelte consapevoli . Forse stupirò dicendo che intravedo nelle nuove generazione , almeno in parte , un barlume di maggio spessore culturale .
Scritto da Luca Fava il 16/3/2012 alle 12:48
Carissimo e cortese Sig. @Luca Fava. E' chiaro che non penso a questi partiti. Detto questo, ma lei lo sa meglio di me, le televisioni, soprattutto quelle di un certo livello, costano un'infinità di soldi. Chi ce li mette, e non sempre si capisce bene chi c'è dietro, non lo fa per filantropia. Poi il privato c'è e va bene così. In particolare parlavo però della televisione di Stato che non mi piacerebbe affatto essere più o meno direttamente controllata per esempio da una multinazionale che persegue solo e soltanto i suoi interessì. Sig. @Claudio Ennam, lei è molto simpatico, simpaticissimo ed arguto quanto pessimista, avvolto da una negatività "atroce". Ha però una dota rarissima, è coinvolgente. Un abbraccio fraterno, se posso.
Scritto da mario macchi il 16/3/2012 alle 13:34
@Non so se @Claudio Ennam esista veramente. Lo seguo da tempo sull' altra stazione di Stato. Lo amerei, e forse di più, anche se fosse solo frutto di un' intelligente ed originale fantasia.
Scritto da paperoga il 16/3/2012 alle 13:46
Chiedo scusa per alcuni errori nel commento precedente scritto decisamente di fretta .
Scritto da Luca fava il 16/3/2012 alle 13:46
Signor @Claudio Ennam, anch'io la seguo con simpatia. So, per sua ammissione, che è un ebreo non so se anche semi-ortodosso. Non la voglio per niente provocare, so di uscire dal post, ma è più forte di me ed approfitto della sua presenza sul mio blog preferito (nonostante tutto) chiedendole: pensa che i palestinesi siano tutti terroristi da emarginare come sta tentando di fare Casa Madre Israele?
Scritto da Guevara il 16/3/2012 alle 14:05
Non c'è dubbio alcuno. Questa idiosincrasia ideologica per la politica è sbagliata. Meglio che siano i partiti a controllare la tv di stato, nonostante tutto. Nell' ambito privato facciano ciò che vogliono ma sul pubblico...Certo è che questa politica è inquinata. Potrà essere cambiata?
Scritto da pietro magni il 16/3/2012 alle 14:48
La cultura passa anche attraverso la televisione che ha da sempre un potere persuasivo, ed effettivo, enorme. Chi deve controllare, o gestire, un potere di questo genere in una democrazia? Qualche volta bisognerebbe chiederselo per poi non piangere a vuoto sui danni che essa provoca.
Scritto da miriana il 16/3/2012 alle 15:07
mi è difficile rispondere a tutti, ma ringrazio tutti per le parole di simpatia che esprimono nei miei riguardi. al signor guevara rispondo sì, penso che i palestinesi siano tutti da emarginare; e rispondo no, non penso che i palestinesi siano tutti terroristi. però non vorrei più parlarne. tra l'altro sono ignorante in materia e non sono ortodosso. neanche semi ortodosso. sono solo semimunito, da cui deriva la parola scimunito, stupido.
Scritto da Claudio Ennam il 16/3/2012 alle 15:13
Apprezzo la sua sincerità caro @Claudio Ennam, anche di fronte a certe domande, per mille ragioni, 'difficili' e forse finanche provocatorie. Non è da tutti, mi creda. Glielo dice un povero parlamentare della repubblica italiana, quindi un 'povero pirla'.
Scritto da paolo rossi il 16/3/2012 alle 16:04
Senatore, non faccia sempre la finta di essere quello che ha scritto al nostro signor @Claudio Ennam. Detto così sembra quasi un suo piccolo vezzo.
Scritto da Guevara il 16/3/2012 alle 16:35
Caro @Luca Fava, tutta la vita meglio la politica. Voglio sapere sempre di che morte devo morire.
Scritto da piero ribolzi il 16/3/2012 alle 17:16
Ho visto, per puro caso e ci tengo a dirlo, un programma con la De Filippi in cui degli anziani ballavano, cantavano, amoreggiavano e litigavano goffamente per questioni di cuore davanti alle telecamere. Una cosa mai vista, triste, offensiva per la dignità dell' amore e dell' invecchiamento. Un programma che fa pensare al Grande fratello o all' Isola dei Famosi come a delle proposte-tv della Sorbona di Parigi. Un disastro spaziale senza confini!!!
Scritto da Federica Campi il 16/3/2012 alle 17:35
La televisione ed i media hanno, da sempre, un peso ed un potere enorme spesso gestito dentro una condizione di finta indipendenza. Non è di moda, lo so, ma io, per quanto riguarda le televisioni di stato, ad altro preferisco di gran lunga la presenza dei partiti.
Scritto da marcello il 16/3/2012 alle 18:19
La politica ha già fatto troppi danni. lo dice uno di sinistra, quindi teoricamente sensibile a ciò che è "pubblico". Meglio i privati. So che chi sta dietro una certa televisione farà i suoi interessi ma, appunto, lo so, mi regolo e va bene così. Soprattutto non mi illudo che un partito dietro e dentro un media "statale" possa difendere i miei.
Scritto da Adriano il 16/3/2012 alle 18:54
L' occupazione dei partiti, che hanno un ruolo importante e riconosciuto, è stata capillare, asfissiante e selvaggia. E i selvaggi, in particolare, sono sempre pericolosi. L' abbraccio del privato è, per molti, conseguenza di un orrendo pubblico.
Scritto da una rottamatrice il 16/3/2012 alle 19:32
L' ultima parola del mio commento e cioè "pubblico", andava travirgolettata altrimenti il senso potrebbe essere equivocato. Chiedo venia.
Scritto da una rottamatrice il 16/3/2012 alle 20:08
Al di là del controllo delle tv d stato, che rappresenta un aspetto fondamentale, il problema è proporre programmi, anche leggeri ed intrattenimento, ma di qualità. Noi, da sempre, non facciamo altro che importare asetticamente tutto ciò che arriva soprattutto dagli Stati Uniti. Alcune proposte sono accettabili, la maggior parte è feccia. Il fatto è che una televisione dovrebbe caratterizzarsi in considerazione della propria cultura e storia locale cosa che è da anni quasi completamente trascurata. Paradossalmente negli anni sessanta e settanta c'era più genuinità e meno scopiazzatura. Non è un caso che la qualità della tv italiana in bianco e nero di quegli anni, era di buon livello rispetto al resto. Certo è che troppi programmi sono veramente un obbrobrio per quel che rimane della mente umana.
Scritto da Giorgio Riva il 17/3/2012 alle 08:57
Caro Paolo , dagli scandali nella sanità a Massa Carrara in cui è coinvolto il centro sinistra alle tangenti della regione Lombardia che coinvolgono PDL e LEGA al caso Lusi nella Margherita , l'elenco potrebbe continuare, si evince che la corruzione e il malcostume non si fermano mai . Da libero cittadino ed elettore non voglio più dare in pasto la tv di stato a forze politiche colluse e corrotte .
Scritto da Luca Fava il 17/3/2012 alle 10:57
@Luca Fava, carissimo Luca, hai perfettamente ragione anche se il problema non è dare in pasto la tv di Stato, od altro, alla politica. La questione è cambiare, se ci si riuscirà, questa politica. Il potere c'è e va occupato e gestito. Certo, dipende come, ma non possiamo aprioristicamente consegnarlo, ed a cuor leggero, a chicchessia.
Scritto da paolo rossi il 17/3/2012 alle 12:55
Caro amico,"chicchessia" puó fare meglio o peggio di chi occupa posizioni di potere da anni . Il problema è che il popolo non è messo nelle condizioni di fare scelte serene e consapevoli . Votiamo ció che la macchina elettorale ci vende in modo fumoso e ingannevole . Noi cittadini ci troviamo sempre più spesso ad inveire contro coloro che abbiamo votato con speranza e convinzione e ció non è bello . I politici per ottenere rispetto dovrebbero dimostrare in concreto di essere capaci e competenti
Scritto da Luca Fava il 17/3/2012 alle 13:26
Mi sa che sull' argomento vale i pensiero di Sartre: "Le cose sono esattamente come appaiono e dietro di esse...non c'è nulla."
Scritto da sinistradeluso il 17/3/2012 alle 13:34
Scusa Paolo ma che c'azzeccano i giornali e le tv con l'indecenza di taluni spettacoli politici doverosamente riportati: Lusi Lusi...
Scritto da PIPPO CANAIA il 17/3/2012 alle 14:29
Caro @PIPPO CANAIA, ci azzeccano poco o niente. Effettivamente certi spettacoli offerti dalla politica sono davvero insuperabili nella loro indecenza.
Scritto da paolo rossi il 17/3/2012 alle 18:03
Giuste le dure critiche di @Luca Fava alla politica, ma alla democrazia non mi pare ci possa essere una valida alternativa. Almeno per ora. A meno che uno sia un nostalgico e allora...qualche alternativa ci sarebbe.
Scritto da Guevara il 17/3/2012 alle 18:49
Se non cambia questa politica non si modificheranno media e televisione. Ne sono sicuro.
Scritto da Sergio il 18/3/2012 alle 11:12
Io avrei un’idea: la televisione per tutti. Si ampliano i margini dello schermo, si abbatte con un mazzuolo lo schermo stesso lasciando solo la cornice, si raccolgono i cocci riponendoli nell’apposito contenitore per la differenziata e si dà inizio allo spettacolo. Ognuno può inventarsi soggetto, sceneggiatura e interpretazione. Tv per i bambini, dalle 16.00 alle 19.00. Non avete tempo per fare la gallina Tric Trac con i pulcini Robby e Quattordici? Demandate tutto alla vostra colf delle isole Andamane, la quale, con i propri figlioletti, potrà intrattenere i vostri. Alle 20.00 il telegiornale. Le notizie fanno sempre schifo, sono depressive e allora cambiatele. Il vostro faccione racconterà alla famiglia riunita come il mondo sia bello, maccondiron dirondello. Potreste informare che monti fa gli interessi della gente e che vuole nazionalizzare le banche affinché prestino i soldi a tasso zero a tutte le aziende e a tutte le famiglie. Ore 23.00. Porno. Gli uomini che non abbiano una moglie come la mia: Magilla Gorilla liberata, possono chiedere alle proprie mogli delle meravigliose evoluzioni, purché rigorosamente circoscritte nei pollici televisivi. Le donne che non abbiano come mariti uomini come me: un disgustoso essere deforme, potranno avere un cubista con perizoma gonfio vero. Tutto estremamente volgare ma almeno si risparmia il canone.
Scritto da Claudio Ennam il 18/3/2012 alle 16:10
Che bello Signor @Claudio Ennam. Quello che descrive lei è il paradiso terrestre.
Scritto da paperoga il 18/3/2012 alle 17:30
Caro il mio @Claudio Ennam, pochi credono alla tua deformità fisica. Forse è quella mentale a preoccupare di più. Ma dove le vengono certe idee?
Scritto da Guevara il 18/3/2012 alle 18:18
non so cosa dirle, signor guevara, io vedo il mondo come lo vedono i cavalli e ho la stessa percezione del mio corpo di quella che hanno loro del loro. se c'è un buco dove passa la mia testa, io mi avventuro, incurante di avere dietro di me, o sotto di me, fa lo stesso, un corpaccione vasto e molle. poi vedo tutto blu ma non è il viagra che ho provato e che mi fa come l'acqua fresca: niente. scusi ma adesso devo andare, mi aspettano otto sofficini al formaggio. e' pur sempre domenica.
Scritto da Claudio Ennam il 18/3/2012 alle 19:25
A già perchè le tue idee invece caro @Guevara...questo signor @Claudio Ennam è invece soprendente e lirico. Per me una piacevole scoperta.
Scritto da ex-Margherita il 18/3/2012 alle 19:38
Caro@ex-Margherita, sottoscrivo condividendo integralmente. Il signor @Claudio Ennam scrive molto bene ed è portatore sano di una sublime comicità rara a trovarsi: quella nera.
Scritto da paolo rossi il 18/3/2012 alle 20:02
Qualche volta, @sinistradeluso, Sartre si sbagliava anche lui.
Scritto da Guevara il 19/3/2012 alle 07:26
Martedì 20 marzo 2012, ore 7,28, TG1: il cronista commenta la strage alla scuola ebraica in Francia e annuncia che il livello di vigilanza è stato alzato anche nelle scuole frequentare da allievi "NORMALI". Intendendo ovviamente che i NORMALI siano i NON EBREI e passando il messaggio che gli EBREI siano ANORMALI. Anche questo blog fu - in tempi recenti - infestato da un nazista che faceva sfoggio del suo antisemitismo. Molti frequentatori del blog si squilinguivano per l'intelligenza e l'ironia e la cultura del mostruoso insetto. L'abbiamo qui combattuto a faccia aperta in pochissimi!
Scritto da ulderico monti il 20/3/2012 alle 11:27
Caro Sig. @ulderico monti. Pochi, forse nessuno, su questo blog o su quello di Adamoli hanno sostenuto o simpatizzato con le tesi del Sig.Valmaggia (perchè era evidentemente a lui che faceva riferimento nel suo commento). In molto hanno sostenuto che era una persona intelligente e che era dotato di una "penna invidiabile", il sottoscritto tra questi. Ho tanti difetti, ma buona memoria. In tanti hanno aperto una discussione con lui, qualcuno ha anche "civettato" con il sciur Filippo. Comunque sia andata, diciamo che si era aperto un rapporto via blog. Non è il suo caso, riconosco la sua durezza e chiarezza nel rapporto aperto con quel signore. Mi auguro però che non si confondano i piani perchè ciò rappresenterebbe una caduta di stile. Lo stesso senatore Rossi ed anche Adamoli hanno spesso colloquiato cordialmente con quel personaggio pur non condividendone le idee. Una colpa? Un reato o cos'altro? Per quanto riguarda i tragici e sconcertanti avvenimenti francesi di queste ore, occorre fare attenzione. I nazisti rimangono feccia e bestialità, mi pare scontato ed evidente, ma dietro a certi attentati qualche volta hanno anche loro rappresentato un "capro espiatorio". Voglio essere chiaro e ribadire "qualche volta" che non è sempre. Occorre misura e buon senso se vogliamo sconfiggere certo virus malato e pericoloso.
Scritto da paperoga il 20/3/2012 alle 13:56
Posso condividere @paperoga, ma qualche eccessiva tolleranza c'è stata, bisogna ammetterlo.
Scritto da Guevara il 20/3/2012 alle 15:28
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