Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 15/6/2012 alle 09:47

Una considerazione contenuta in un commento che mi è arrivato via blog, mi ha fatto pensare ad un' ovvietà e cioè che in quest'ultimo decennio la rapida diffusione di Internet ha fatto sì che l' informazione divenisse autogestita sia nella sua produzione che nella sua fruizione. Si è dato vita ad un "face to face democracy" senza limiti e confini. Chiunque, in tempo reale, può sapere di tutto, ma anche far sapere di tutto. Si è quindi formata una 'comunità virtuale' in continuo movimento sottoposta ad aggregazioni e disgregazioni imprevedibili in cui cliccare fa 'conoscere'. In politica il dialogo tra elettori ed eletti si sviluppa e cresce sempre di più su piazze virtuali e bacheche globali in cui chiunque può esprimersi. Un' opportunità non più accessoria ma centrale, importante per la democrazia, un' occasione che ha ancora in sè ambiti inesplorati. Una 'Nuova Comunicazione' che dunque agisce come cardine essenziale della democrazia e del confronto e non come opzione periferica. Non tutti però ne hanno preso integrale coscienza.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 61 commenti -
Negli Stati Uniti la televisione per la prima volta vide la nascita, con il famoso dibattito elettorale in video, tra Kennedy e Nixon, di una vera nuova "agorà mediatica". Questa prima fase, durata quasi una quarantina d' anni, era legata ad una rinnovata informazione-comunicazione in cui però i -fruitori- rimanevano sostanzialmente passivi. Oggi, via internet, attraverso blog, facebook ecc. si è entrati in una dimensione diversa che è quella del contatto diretto e quindi del dialogo e del dibattito immediato, tra attori politici e cittadini-elettori. Una rivoluzione enorme, epocale che, in un lasso di tempo tutto sommato breve, è destinata a scalzare definitivamente strumenti obsoleti del far politica.
Scritto da Borghi S. il 15/6/2012 alle 10:10
Condivido il bel post ed il commento di @Borghi S. Quasi tutti i politici utilizzano e da parecchio tempo, questi strumenti. Il problema è che non cambiano il funzionamento e la vecchia struttura dei loro partiti di riferimento salvo rare eccezioni. E' come far correre Alonso su di una Balilla degli anni trenta, non vincerà mai. Il successo di Grillo è legato certo se non soprattutto ad una crisi della politica che favorisce le critiche ad un sistema superato, ma anche alla capacità e la forza di stare politicamente in rete.
Scritto da piero ribolzi il 15/6/2012 alle 10:38
@piero ribolzi ha ragione da vendere. Questi partiti sembrano vecchie ed inadeguate carrette. Nel PD qualcosa si muove ma è poca cosa. Se per esempio i circoli non sono altro che le vecchie sezioni DC-PCI vuol dire che siamo ancora fuori strada.
Scritto da una rottamatrice il 15/6/2012 alle 11:05
Picasso giustamente sosteneva che "i computer sono inutili perchè sanno darti solo risposte". Mai si sarebbe allora immaginato che sarebbero diventati strumenti di dialogo e quindi di democrazia.
Scritto da sinistradeluso il 15/6/2012 alle 11:18
in un precedente intervento sul blog avevo sottolineato l'importanza di internet nella comunicazione all'interno dei singoli comuni, con una legge elettorale meggioritaria come l'attuale, la necessita' di comunicare con trasparenze con i propri concittadini dovrebbe essere una occasione unica per i sindaci, purtroppo non posso che notare come cio non succede, basta farsi un giro sui siti dei singoli paesi per notarlo, anche dove i sindaci sono del pd
Scritto da angelo m il 15/6/2012 alle 11:41
Tutti gli strumenti di comunicazione sono validi, poi bisogna vedere come vengono utilizzati. Quel che è certo è che cambiano e non si può pensare di far politica buttando nel mare i propri messaggi dentro le bottiglie. E' vero, anche i partiti si devono adeguare e devono diventare strumenti diversi rispetto al passato. Rimangono ancora, PD incluso, luoghi chiusi, refrattari al cambiamento, autoreferenziali. Bisognerebbe cambiare.
Scritto da claudio colombo il 15/6/2012 alle 11:44
Caro @angelo m dici bene. Anche per i comuni, soprattutto per quelli più piccoli, una buona comunicazione via 'sito', o via blog o quello che si vuole, avrebbe un' importanza capitale. Di informazione, di crescita della comunità nel suo insieme ecc. ecc. Purtroppo è vero, questa sensibilità e questa opportunità, è poco sfruttata anche da sindaci vicini o del Pd. Il blog gestito dai politici, in particolare, è uno strumento ancora criticato quando non disprezzato. Ho colleghi che arrivano assurdamente ad odiarlo, iscritti, che per l'utilizzo libero e poco ortodosso che ne faccio, mi osteggiano aspramente. A volte mi sembrano fuori dal mondo così rattrappiti dentro la loro 'scatola ermeticamente chiusa'. Considera che non sono di certo un esperto nè un fanatico di questi strumenti, ci sono arrivato tardi dopo aver faticosamente superato varie resistenze personali e che, per esempio, non ho facebook. Credo però che oggi la politica, supportata da contenuti e progetti, è persino pleonastico sottolnearlo, debba addirittura privilegiare mezzi di questo tipo.
Scritto da paolo rossi il 15/6/2012 alle 12:00
Mi scuso se esco dal seminato, ma devo una risposta alla @ rottamatrice che mi annovera tra coloro che disdegnano di scrivere su questo blog(commenti dedicati a Berlinguer). La cosa mi desta meraviglia in quanto ho postato un commento nel blog “la Sponsorizzazione” che non mi pare risalga a secoli fa ricevendo, tra l’altro una risposta dal nostro cortese anfitrione. Il fatto che mi si attribuisca importanza nel partito mi fa sorridere; sono un semplice iscritto, anche se ho ricoperto il “prestigioso” incarico di segretario del Circolo di Laveno Mombello per qualche anno. Pertanto, l’unico sostegno che posso dare al Senatore è il voto, qualora dovesse trovarsi candidato nel mio collegio, oltre naturalmente, la mia personale stima. Un’ultima considerazione: non provengo né dai Ds né dalla Margherita, e non ho neppure avuto il piacere di imbattermi personalmente con l’oste di questa cantina
Scritto da Angelo Eberli il 15/6/2012 alle 12:48
Affidare tutto al web è sbagliato, in politica il rapporto diretto ed umano è fondamentale. Certo che chi demonizza questi strumenti nella politica odierna capisce poco o niente.
Scritto da pietro magni il 15/6/2012 alle 12:54
Carissimo @Angelo Eberli. Forse @una rottamatrice è un tantino distratta. Oltre ai tuoi incarichi, per niente insignificanti, hai scritto qui spesso, sostenendo pensieri, se posso dire, 'utili' ed intelligenti'. Per questo ti ringrazio molto. Conosco la tua provenienza fuori da quella ds o 'margheritina'. Lo ritengo un fatto ed un 'vissuto politico' importante e significativo per il Pd. (Di certo non sai che, e non lo dico per 'piacerti', allora come cattolico di sinistra, alla fine degli anni settanta, volevo e sentivo forte la voglia di 'far politica'. Una scelta personalissima e non condizionata da nessuno. I comunisti non mi piacevano più di tanto, troppo dogmatici e, per come la pensavo, un po' settari. Un sabato mattina nel novembre del 1977, decisi di andare in via Gradisca, sede provinciale del PSI per avere informazioni su quel partito, potrei dire un partito che mi sembrava di sinistra ma non troppo! Non trovai nessuno, la sede era chiusa. Quello stesso giorno feci quindi un giro ed una ' capatina' in via Parravicini, sede della DC, e lì incontrai dei giovani, dei coetanei. Così nacque la mia militanza politica che, come spesso accade nella vita e non solo dunque in politica, è legata spesso se non soprattutto alla casualità. Credo si debba tenerne sempre conto). E' vero, non ci siamo mai incrociati ma, come ti ho scritto tempo fa, mi farebbe enorme piacere incontarti. L' oste è sempre pronto, anche in 'trasferta' dalla sua osteria, ad assaporare un buon gelato lavenese.
Scritto da paolo rossi il 15/6/2012 alle 13:08
E perchè no Facebook senatore? E' uno strumento utilissimo per chi fa politica. Ho comunque apprezzato particolarmente questo suo post brillante, come lo sono pienamente le risposte che ha dato ad alcuni commentatori.
Scritto da miriana il 15/6/2012 alle 13:43
Cara @miriana, Facebook è uno strumento importante. Per parteciparvi attivamente bisogna però avere e garantire del tempo ed una continuità che, sembrerà strano, soprattutto un politico non sempre ha. Molti miei colleghi delegano la sua gestione ad assistenti e/o collaboratori. Per quanto mi riguarda non lo farei mai e poi mai. Il mio segretario-assistente è molto bravo ma, considerando il carattere estremamente 'privato' della cosa, nemmeno a lui concedere una delega. Mettere in campo uno strumento del genere richiede e necessita presenza e partecipazione esclusivamente personale. Ammetto di non amare più di tanto uno strumento del genere ma lo affermo soprattutto per non parlare di Twitter che detesto per la semplificazione; un ambiente virtuale dove, In una riga, ci metti il mondo intero. Lo 'sloganismo' non fa proprio e per un vecchio bacucco come me.
Scritto da paolo rossi il 15/6/2012 alle 14:45
Questa è un'illusione. Si crea uno spazio e lo si colma di parole, e spesso la successione di queste non formano pensieri ma vuote considerazioni, banalità, sciocchezze. Non mi riferisco al suo blog, senatore, che considero molto ben fatto bensì alla rete in generale, un'invenzione per fotterci.
Scritto da Max Liberti il 15/6/2012 alle 15:57
La politica oggi non può non usare strumenti adeguati. Siamo ad un punto critico, pensare ai partiti come qualcosa che appartiene al secolo scorso è pazzia allo stato puro e dire che oggi i partiti siano strumenti adeguati alle rinnovate esigenze della gente e di una comunità, altrettanto.
Scritto da Luca Broggini il 15/6/2012 alle 16:16
Caro @Max Liberti, c'è assolutamente del vero in quel che scrivi. Ovvio che il tuo ragionamento vale ed è 'applicabile' a tutti i media a partire dalla televisione e via di seguito. Internet e dintorni rimangono comunque strumenti troppo preziosi ed utili per essere ignorati o addirittura boicottati. Bisognerebbe, questo sì, per quanto possibile, farne un uso intelligente e concederne una 'lettura' costantemente critica. Che questo poi sia sovente ambito raccoglitore, tra cose migliori, anche di un buon quantitativo di 'monnezza', non vi può essere dubbio alcuno.
Scritto da paolo rossi il 15/6/2012 alle 16:41
Fuori da quella che @Borghi S. ha giustamente definito "Agorà mediatica" oggi diventa pressochè impossibile incanalare la politica. Nel chiuso delle stanze delle sezioni o circoli che dir si voglia non si può avere l' esatta percezione di un mondo che cambia radicalmente e con una velocità impressionante.
Scritto da marcello il 15/6/2012 alle 17:30
Non vorrei che questi benedetti strumenti mediatici finissero per offuscare del tutto la democrazia reale e la politica che, vivaddio, sono ancora fatte di incontri/scontri, di dialogo, di discussione guardandosi nelle palle degli occhi. Questo rimane l' essenziale il resto è in più, è contorno, magari anche importante, ma tale deve rimanere. Perdere una dimensione della realtà delle cose può essere molto pericoloso e deviante. Sulla politica attenzione a non confondere i cittadini, i simpatizzanti di un determinato partito politico e gli iscritti che ovviamente hanno un ruolo e devono avere una condizione diversa dentro una struttura politica. Anche in questo caso mischiare tutto crea solo confusione di ruoli e di responsabiltà.
Scritto da mario macchi il 15/6/2012 alle 18:09
L'esercizio della democrazia va parametrato con l' inclusività. Se una democrazia è effettiva i cittadini partecipano in modo attivo alla vita pubblica. Il pensiero va subito alla democrazia ateniese. I cittadini sedevano in assemblea e decidevano anche se questo era un privilegio per pochi. Le cariche venivano addirittura fra questi sorteggiate. Molto tempo più avanti si è passati alla democrazia rappresentativa dove gli eletti venivano scelti dal popolo. Che oggi ci possa essere una sorta di seppure parziale ritorno al passato grazie alla "rete" ad una democrazia diretta è un fatto da considerare e non rifiutare a priori. E' chiaro che ci vorranno anni ed anni ma si può prevedere che si andrà sempre di più in questa direzione.
Scritto da Federica Campi il 15/6/2012 alle 19:16
Caro Paolo , il web ci regala , in qualsiasi momento un universo virtuale . Un contenitore infinito in cui possiamo trovare le peggiori nefandezze e cose meravigliose , un mondo parallelo che fino a pochi anni fa non avremmo mai pensato di poter avere . Una risorsa sociale che , a mio parere tende ad alienarci e distrarci dai problemi reali . La sfida vera è riuscire a connettere il mondo dei blog e dei social network alla realtà senza correre il rischio di fare tante parole e pochi fatti .
Scritto da Luca Fava il 15/6/2012 alle 19:43
Se anche una signora o signorina come @Federica Campi ci fa sti "pipponi" sulla democrazia vuole dire che siamo davvero alla frutta, anzi all' amaro.
Scritto da Guevara il 15/6/2012 alle 19:58
Signor @Guevara, l' ignoranza è una brutta condizione ma non è malattia incurabile, basta un minimo di disponibilità e di volontà da parte del "paziente" e ci si può riprendere. Sulla cafonaggine invece è più difficile intervenire perchè di solito è più radicata e profonda, a volte animica, ma anche a questo livello si può sempre fare qualcosa. Forza Che, non tutte le speranze son perdute.
Scritto da Federica Campi il 16/6/2012 alle 08:40
La democrazia rimane tale, gli strumenti che possono agevolarla quelli si modificano rapidamente nel tempo. Oggi la Rete è qualcosa di più, informazione immediata, confronto e contatto globale e tutto il resto che ormai conosciamo bene. Non considerare tutto ciò rispetto ad un' evoluzione della politica e delle sue strutture vuol dire essere fuori dal mondo che cambia. Oltre tutto i primi a coglierne la rivoluzionaria portata se ne avvantaggeranno.
Scritto da Giorgio Riva il 16/6/2012 alle 09:39
Con Adamoli sei stato uno dei primi a credere nel blog politico ma mentre l' ex- Consigliere regionale è sempre stato più sulla politica tradizionale e si è sbilanciato raramente mantenendo un discreto equilibrio, tu le hai sparate in maniera per qualcuno eccessiva. Di certo non hai fatto un blog di corrente e questo ha dato fastidio, poi hai martellato gli ex-comunisti o diesse che siano e questa libertà ha dato ancora più fastidio, poi non sei uno da caserma introuppato od intruppabile. Logico che i tuoi ex amici ti stiano alla larga. Sono già saltati sul carro che ritengono vincente.
Scritto da ex-Margherita il 16/6/2012 alle 10:10
Caro ex-Margherita, spesso apprezzo i tuoi interventi, anche quelli critici. Mi permetto però di darti un consiglio: non vedere le cose come alla stadio, mettendoci soprattutto tifo calcistico. La situazione non sta affatto in questo modo, ma è molto più "tranquilla", e serena di certo non catastrofica. Come Pd abbiamo già diversi problemi, evitiamo di aggiungerne altri. La partecipazione o meno ad un blog con i commenti è significativa, ma non determinante. Il dato dei lettori ai blog di Varesepolitica è importante e quindi davvero confortante. Questo mi basta. Almeno per ora.
Scritto da paolo rossi il 16/6/2012 alle 11:39
Stronchiamo sul nascere polemiche tediose e stupide. Sono un ex-PCI, un ex-PDS, un ex-DS, ho fin da subito apprezzato Paolo Rossi ed il suo blog per la sua schiettezza e per la sua onestà intellettuale. Poi si può pensarla diversamente. Con lui mi è capitato raramente, comunque sempre nel più assoluto rispetto.
Scritto da Adriano il 16/6/2012 alle 13:08
@ Federica Campi. Ai tempi da lei citati, vigeva anche la possibilità di allontanare per 10 anni chi veniva considerato pericoloso per la democrazia scrivendo il suo nome sull'ostrakon. Qualcuno fu immeritatamente vittima di questa pratica. Ma quanto sarebbe opportuno poterlo fare oggi utilizzando,anziché un coccio, i più immediati sistemi che ci offre la rete? Magari per chi si ostina a (s)governare la Lombardia?
Scritto da Angelo Eberli il 16/6/2012 alle 13:32
Ma cosa hai da temere caro Paolo, pensa sollanto all' affetto di chi ti conosce, ti apprezza e vuole bene.
Scritto da anonimomanontroppo il 16/6/2012 alle 13:45
@Federica Campi non ignorerà che nella democratica Atene di allora votavano solo i cittadini; le cittadine, invece, non potevano votare. Vigeva la schiavitù, e poi erano quattro gatti. Come si dice, se la tenga pure quella democrazia.
Scritto da max liberti il 16/6/2012 alle 15:41
Caro signor @Max Liberti. Le ricordo che stiamo parlando della Grecia di 500 ed oltre anni prima di Cristo. Certo, schiavi e donne non votavano, certo, quella democrazia era una democrazia "elitaria", e alcune categorie non avevano nessuna possibilità di partecipare al "potere", ma quello ateniese fu in assoluto il primo governo democratico nella storia dell' Occidente. E' importante saperlo e considerarlo. Forse la mia è una devianza da anziana insegnante, ma per capire appieno certi fenomeni occorre storicizzarli e collocare fatti ed avvenimenti nel loro tempo e nella loro giusta dimensione. Solo allora potremo capire, altrimenti corriamo il rischio di semplificare il ragionamento in modo arbitrario e distorto. Certo che oggi mi terrei l' attuale "democrazia" rispetto a quella ateniese, ma allora quella era una condizione assolutamente rivoluzionaria ed avanzata, sicuramente anticipatrice.
Scritto da Federica Campi il 16/6/2012 alle 16:37
Grazie di cuore caro @anonimomanontroppo, ma, dal punto di vista politico, non ho niente da temere. Il posto per caso? Fino ad un certo punto, non ne sono per niente attaccato nonostante tutti i benefici collaterali, per la verità non così materiali come potrebbe far supporre. Certo amo molto ll mestiere che faccio, ne sono finanche profondamente onorato, ma nella vita ci sono altre cose importanti. Mi piace comunque sapere che anche nell' ambito tumultuoso della politica c'è qualcuno che mi vuole bene.
Scritto da paolo rossi il 16/6/2012 alle 17:18
Ostrakon caro signor @Angelo Eberli, sembrerebbe veneto stretto, ma deriva, come lei sa bene, appunto dal greco, conghiglia, ostrica, da cui ostracismo...chiuso. Nella politica italiana ci sarebbe bisogno per molti di tantissimo ostrakon, un allontanamento dalla vita politica, ma non solo per miseri dieci anni, bensì un allontanamento perpetuo. Sogni di un mondo irrealizzabile.
Scritto da Federica Campi il 16/6/2012 alle 17:52
Sei sempre stato un idealista caro Paolo, uno pulito, per questo ti rispetto nonostante le nostre posizioni rimangono piuttosto distanti. Non è più questione di destra o di sinistra, ovviamente. In politica conta ancora credere i qualcosa o tutti dobbiamo conformarci a questo effimero sistema mediatico e pseudo-culturale fatto ed impregnato di interessi esclusivamente personali? La nostra generazione ha perso, oggi non c'è più niente e siamo anche noi responsabili di questo vuoto.
Scritto da un tuo amico (ex) destroso il 16/6/2012 alle 19:23
Se la democrazia occidentale di oggi viene definita incompiuta, quella di cui parla lei, professoressa Campi, è un vero aborto. Il concetto di democrazia fa a pugni con quello di elite e Pericle fu un vero despota.
Scritto da Max Liberti il 16/6/2012 alle 20:52
Forse signor @Max Liberti non ha idea di come fosse il mondo di quei periodi. Pericle un despote? Certamente, ma allora era il meglio che poteva esserci in circolazione. Studi di più, caro Liberti e poi magari ne riparliamo.
Scritto da Federica Campi il 16/6/2012 alle 22:37
E' lei che deve studiare, Federica, forse la smetterà di scrivere frasi fatte e luoghi comuni. "La democrazia ateniese", "erano altri tempi", "non ci sono più le mezze stagioni". Studi la storia cinese del medesimo periodo e la confronti con quella greca, poi vediamo se scriverà ancora "@Max Liberti non ha idea di come fosse il mondo di quei periodi." Federica, un consiglio da chi ne sa più di lei: esplori oltre "lo stagno di rane" del Mediterraneo, poi, fra qualche anno, forse, capirà.
Scritto da Max Liberti il 17/6/2012 alle 07:17
Signor @Max Liberti è già cattivo di prima mattina? Poi sull' argomento non scriverò più per non tediare i lettori di questo blog, ma lei è un po' saccentello et permaloso. Può anche essere che la sottoscritta si serva qualche volta di "luoghi comuni" o "frasi fatte", del resto, per usarne subito un' altra, "nessuno è perfetto." In uno dei miei mie commenti di ieri sulla questione della democrazia ho scritto del "primo governo democratico nella storia dell' Occidente". Evidente a chiunque che mi riferissi al mondo conosciuto. Legga con più attenzione, caro amico. Se per caso non dovesse comprendere il concetto c'è sempre Wikipedia che è perfetta per quelli come lei.
Scritto da Federica Campi il 17/6/2012 alle 07:52
Federica la Saputella è egocentrica oltre che eurocentrica. In quale "asilino" insegna, madama? Poveri bimbi...
Scritto da Max Liberti il 17/6/2012 alle 08:25
@Federica Campi e @Max Liberti. Un vero peccato vedere due persone intelligenti (perchè si capisce che lo sono) che su un blog, di prima mattina, se le suonano con il fioretto. Chissà cosa succederà, verso sera, quando estrarranno il macete.
Scritto da paperoga il 17/6/2012 alle 10:12
La politica si fa ancora con il contatto personale e diretto, ma non più come nel passato, anche recente. Qualche volta non la penso come lei caro senatore, ma apprezzo molto il suo blog perchè non è banale, perchè è vario e soprattutto mi piace il fatto che lei non è un politico con i paraocchi, perchè è anticonformista e, mi sembra, abbastanza libero di dire sempre ciò che pensa. Basta complimenti, buona giornata.
Scritto da Sergio il 17/6/2012 alle 11:14
La capacità portante delle arene,l'efficacia del dibattito,la responsabilità dei partecipanti,la riduzione ad un semplice plebiscito,lo scarto di conoscenza per cui le nuove tecnologie rischiano di allargare le distanze sociali sono le critiche alla democrazia elettronica. Il mio pseudonimo rispecchia la critica di Maldonado che nell'anonimato della rete vede una perdita di responsabilità politica
Scritto da La timida il 17/6/2012 alle 11:21
Un grazie infinito a @Sergio, che altro dire? Carissima @La timida, ben tornata. Condivido ogni parola del tuo commento. Verissimo. Il rischio è proprio quello che hai sottolineato anche se penso, per dire un' ovvietà, che per la politica la Rete sia ormai divenuta uno strumento irrinunciabile e prezioso. Certo la possibilità di 'devianze' e di pericolosi 'fuori pista' c'è in pieno. Il tutto deve essere infatti maneggiato con molta cura e prudenza, ma la faccenda non è così semplice.
Scritto da paolo rossi il 17/6/2012 alle 11:39
Vado fuori tema e me ne scuso. Trovo clamoroso e scandaloso che nessuno, alla recente Assemblea di chiusura della Margherita, abbia contestato Rutelli e il sen. Bianco e gli altri capoccia del partito del fiore. Al di là dei ladri e degli aspetti giudiziari, queste persone sono responsabili di aver messo lì il Lusi e di non aver controllato nè lui nè l' amministrazione di milioni e milioni di euro. Siccome tutti i gruppi organizzati di quel partito avranno beneficiato della "generosità" Lusi, si sono organizzati ed hanno controllato l' Assemblea narcotizzandola. Nessuna critica a chi ha gestito. Andavano invece tirati giù dal palco i veri responsabili ma capi bastone hanno gestito e placato il dissenso. Bravi, ma come mai? Che schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Scritto da Antonio il 17/6/2012 alle 12:25
Si è vero @Antonio, sei fuori tema ma ti 'rispondo' comunque. La fine della Margherita con l' Assemblea di sabato è stata ingloriosa per un partito positivo, innovatore e moderno quale "il partito del fiore" come tu lo hai chiamato. Il primo a mettere insieme, intorno ad un progetto politico comune, storie, percorsi ed identità di riferimento diversi. Una sorta di Pd-bonsai come ho sempre detto. Sulla vicenda ho già scritto. Lusi sarà giudicato da un Tribunale, non sta a me farlo. Avrebbero però dovuto pagare sul piano politico, questo sì, i responsabili del partito a partire dal segretario nazionale Rutelli (ormai uscito dal centrosinistra sic!) ma l'hanno fatta tutti franca. Almeno per ora. Sul andamento delle cose e di quell' incontro hai, con ogni probabilità, piena ragione. Non vi ho partecipato solo perchè bloccato a casa da un serio incidente ad una gamba che mi ha immobilizzato. Se fossi stato presente mi sarei indignato e non avrei di certo votato a favore di nessun bilancio (ma scherziamo!). Quello che avevo da dire sulla vicenda l'ho fatto pubblicamente, amareggiato, deluso, sconfitto ma senza rimorsi e con estrema chiarezza.
Scritto da paolo rossi il 17/6/2012 alle 13:09
E' vero, ieri a Roma, all' ultima assemblea della Margherita, c'è stato il biscotto.
Scritto da ex-Margherita il 17/6/2012 alle 13:43
Rutelli è riuscito a cavarsela? Che vergogna, che vergogna. Non dico sul piano giudiziario, a quel livello vedrà e farà o non farà la Magistratura, ma sul piano politico uno che ha messo Lusi in quel posto e non ha controllato cosa facesse meriterebbe l' impiccagione. Naturalmente nessuna autocritica, figuiamoci! Una settimana fa ho sentito a radio Rai 2 sua moglie, l' ineffabile Palombelli, discutere per un ora con i suoi ospiti radiofonici, tema: l' infedeltà in politica. Che faccia tosta. Suo marito ha fatto il giro delle sette chiese. Dai radicali, ai verdi, all' Asinello insieme a Di Pietro, alla Margherita poi Pd dal quale è uscito per poi fondare l' API mollando tutii i suoi ex amici. Il senatore e suo collega Bianco, ex sindaco di Catania ex Ministro degli Interni dicono le cronache che prendesse 5.000 euro al mese come Presidente della Margherita per non fare niente, nè una riunione nè un incontro giacchè il partito della Margherita da due anni era congelato e non ha fatto la minima attività politica. Insomma una specie di vitalizio. Questa gente andava contestata ma nessuno ha detto niente o aperto bocca. Forse che tutti prendevano la loro parte ed era meglio stare muti e buoni? Ma certo che è così, che brutta storia, che schifezza assoluta, che meschinità. Sono stati presi per i fondelli gli elettori e gli iscritti della Margherita, solita infima carne da macello.
Scritto da Pietro il 17/6/2012 alle 16:15
Quella della Margherita, tutto sommato, è una storia fra ex-democristiani e poco più. Non è che potevate combinare qualcosa di particolarmente buono.
Scritto da Guevara il 17/6/2012 alle 18:00
Forse il tuo 'ragionamento' @Guevara, se possiamo elevarlo ad una definizione di questo genere, è un po' semplicistico, comunque tagliato giù' a fette molto grosse.
Scritto da paolo rossi il 18/6/2012 alle 08:33
@Guevara è dentro la sua parte di attore consumato. Il copione è quello, non è uno che può improvvisare. Lasciatelo lavorare in pace.
Scritto da paperoga il 18/6/2012 alle 09:05
Caro senatore, ll signor @Caludio Ennam, come promesso, non scrive più sul suo blog per un contrasto che ha avuto con il signor Colombo. Peccato perchè mi era simpatico anche se a volte, nel linguaggio, eccessivo. Naturalmente non pretendo e non ho diritto ad una specificazione anche perchè lo ha già fatto. Ho notato però che in quest' ultimo anno, almeno 5 o 6 persone fino a tempo fa assidue presenze dalle sue parti, non scrivono più, senza aver avuto apparenti contrasti con lei. Mi chiedo come mai e sinceramente non so darmi una risposta.
Scritto da miriana il 19/6/2012 alle 09:25
Neanch'io so dami una risposta cara @miriana e, a dire la verità, più di tanto non va cercata. Succede spesso nel mondo del blog, ed è condizione, entro certe 'misure', abbastanza frequente, direi... 'fisiologica'. Ci sono gli afficionados, ma anche a questo livello può durare solo per un periodo, c'è chi arriva entusiasta, morde per un po' e dopo sparisce, chi torna per poi volatizzarsi di nuovo e chi magari si ripresenta dopo un certo lasso di tempo con uno o più 'nuovi' nickname, chi partecipa saltuariamente e chi commenta con tempi del tutto 'sincopati', chi viceversa garantisce un presenza da orologio svizzero, insomma, di tutto e di più ed i casi che possono essere annoverati sono davvero innumerevoli. 'Una scatola' con un suo fascino, molto libera ed intrigante che ti deve ovviamente piacere ma della quale non ti devi mai innamorare.
Scritto da paolo rossi il 19/6/2012 alle 10:28
Scrivo di rado sui blog, quasi esclusivamente sul suo. Ho verificato con attenzione che fra fissi, saltuari doppioni e nickname vari tra i blog di Varesepolitica, i più commentati sono, in ordine, quello di Adamoli ed il suo, gli altri seguono a lunga distanza. I commentatori sostanzialmente sono però più o meno sempre gli stessi, parliamo di un centinaio al massimo. Per questo dico che, pur considerando l' utilità di chi commenta, il dato di lettori è quello realmente interessante. So inoltre per certo essere un dato notevole. Naturalmente questo non inficia la qualità dei dibattiti e dei confronti che a volte si sviluppano in modo interessante ma sempre nell' ambito di una cerchia ristretta.
Scritto da marcello il 19/6/2012 alle 11:10
L’intercessione di una donna, seppur velata, discreta, anche solo implicita, è irresistibile. Almeno per me. Scrivo. Rispondo. Se il signor Colombo m’inviasse, ginocchioni, le sue scuse e si prostrasse quel tanto che basta per umiliarsi, io lo perdonerei. Il senatore ha fatto poco per difendermi e questo dimostra la sua indipendenza e la sua… incoscienza. Sono ebreo, portatore (in)sano di un potere riconosciuto, sebbene spesso sopravvalutato. La Camera è Nostra e anche il salotto, cioè il Senato ma Paolo Rossi del Potere costituito se ne frega. E’ forte di suo, indipendente, libero. Per questo lo ammiro. Per questo torno a scrivere sul suo blog e anche perché sono, da sempre, segretamente innamorato di Miriana. Meglio, dell’idea che mi sono fatto di lei. Spero non le risulti una sorta di stalking, non lo è assolutamente. Sono un vecchiaccio orripilante ma sono corretto e so stare al mio posto: un retrobottega unto, pieno di ricordi, di fatture, di conti, di sogni inconfessati, di speranze disattese.
Scritto da Claudio Ennam il 19/6/2012 alle 11:17
Esatto @marcello.
Scritto da paolo rossi il 19/6/2012 alle 11:33
Signor @Claudio Ennam, per me se torna a scrivere anche su "the dark side of the moon" è solo un vero piacere come già ho avuto modo di dichiarare pubblicamente (contro il pensiero di qualche isolato intollerante). Non l'ho difesa abbastanza? Suvvia, qualche volta non lo faccio nemmeno per me (non si dimentichi che rimango un permaloso e quindi da questo punto di vista abbastanza reattivo). Lei per altro è dotato di unghie affilate come coltelli, loquacità intellettuale e padronanza assoluta della penna (o tastiera). Non ha bisogno di difensori di alcun genere, mi creda, si arrangia benissimo da solo. Ad occhio e croce direi più avvocato che sarto.
Scritto da paolo rossi il 19/6/2012 alle 11:41
Certo che lei @Ennam è un bel tipo. Mena fendenti a destra ed a manca con una libertà assoluta e fa la vergine oltraggiata quando qualcuno critica un suo pensiero. Ovvio che del suo perdono non so che farmene ma non creda che la disprezzi come pensa. Ho detto la mia a lei non è piaciuta ed è passato all' insulto che ho rigettato caricando la dose. Una cosa sia chiara. Io me la sono presa con lei mica con gli ebrei. Possibile però che quando qualcuno la critica lei si trincera sempre dietro quella storia di dolore come se questo fosse anche una sorta di salvacondotto personale per tutte le stronzate, o meno stronzate che spara?. Se lei ha detto una pirlata e qualcuno le tira un calcio nel fondo schiena lo prenda, reagisca se vuole ma lasci stare gli ebrei che nel caso non hanno nulla a che fare.
Scritto da claudio colombo il 19/6/2012 alle 13:06
Mi scusi se mi permetto signor @Claudio Ennam, lei è un uomo intelligente e pertanto non può di sicuro innamorarsi tanto facilmente. Non si offenderà se le dico che non credo alla storia del vecchio, grasso e decrepito vecchio ebreo che puzza di cavolo bollito come la sua casa. Rimane un personaggio unico, molto interessante e, a modo suo, di grande fascino.
Scritto da miriana il 19/6/2012 alle 13:51
Interessante l 'iniziativa della Associazione che fa a capo ad Alessandro Alfieri come si evince dal programma riportato oggi nel suo blog. Mi sembra che quello sia un gruppo di persone molto aperto ed attivo. Vedo tra l' altro che ci sono alcuni suoi colleghi pd del senato che interverranno ma che lei, varesino, non è annoverato fra i partecipanti al convegno come nemmeno non c'è Giuseppe Adamoli che parlamentare non è ma che è ancora un autorevole rappresentante politico locale, sentivo dire, vicino proprio all' Alfieri.
Scritto da Luca Broggini il 19/6/2012 alle 17:25
O bella @Luca Broggini, la tua è una considerazione un po' ingenua. Adamoli è in vacanza come riportato sul suo blog e quello di Alfieri è semplicemente un convegno o un' iniziativa, di corrente. Non è cambiato nulla, tutto deve essere sotto controllo come ai vecchi tempi della Dc anni settanta, ottanta. Tutti parlano di rinnovamento, di cambiamento ecc. ma poi alla fine è meglio andare sulle vecchie abitudini politiche che sono più sicure e che si vede portano ancora qualche vantaggio. Possono fare quel che credono, questo è ovvio, tranne venire a fare paternali varie e spacciarsi per innovatori.
Scritto da Adriano il 19/6/2012 alle 18:12
Dentro il deserto di questo partito ritornato un po' diessino, caro @Adriano penso che iniziative come quella proposta da Alfieri e c. siano da apprezzare più che demonizzare. Chi non è interessato starà a casa. Tutto mi sembra molto semplice.
Scritto da una rottamatrice il 19/6/2012 alle 19:11
@Adriano, ha ragione @una rottamatrice. A parte non aver colpevomente invitato il senatore alla sua iniziativa, ma questo Alfieri, che male fa? Si ha paura di chi mette nella mischia qualche idea?
Scritto da Sergio il 19/6/2012 alle 21:08
Niente di male le riunioni o i convegni di corrente, ma quando tutto un lavoro politico finisce lì, non per il partito ma per una piccola parte di esso, quando il lavoro è più personale che di squadra, ecco, questo non va bene, va malissimo.
Scritto da Antonio il 20/6/2012 alle 08:33
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