Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 18/8/2012 alle 13:25

 Che quello russo sia un regime totalitario e repressivo ce ne siamo accorti tutti da un pezzo. La recentissima condanna a due anni di galera per tre ragazzine componenti il 'mediocre' gruppo musicale punk denominato Pussy Riot, è solo l' ultima dimostrazione, e nemmeno fra le più gravi, di intolleranza ma anche di debolezza del dittatore Putin che, nella gestione del potere, è rimasto quello che è sempre stato: un capo, anzi, il capo del KGB. Alle giovincelle strimpellatrici è andata di lusso. I dissidenti veramente pericolosi, da quelle parti, vengono ammazzati sul pianerottolo di casa. Lui rimane il 'comunista sovietico' di una volta, con i soliti metodi, la solita arroganza, il solito tutto. Giusto uno come il Principe di Arcore poteva diventarne ed esserne amico fedele di affari contornati da allegre bevute, escort di lusso e vaccate varie. Il regime comunista non è scomparso, ha solo cambiato pelle. Gli americani, esportatori nel mondo di bontà e democrazia, credevano forse con il Colpo di Stato da loro promosso che ha ribaltato il buon riformista Gorbaciov mettendo a capo della nuova Russia un ubriacone della portata di Eltsin, di girare la situazione a loro favore? A distanza di qualche anno eccoli serviti.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 44 commenti -
Non condivido al cento per cento questo suo pensiero espresso nel post di oggi, ma le riconosco, anche per la posizione istituzionale che occupa, una buona dose di coraggio, onestà intellettuale ed una chiarezza che le fanno solo onore.
Scritto da Borghi S. il 18/8/2012 alle 13:36
Coraggioso senatore, non c'è dubbio, ma come può dire che dietro l' avvento di "penna bianca" Eltsin ci stavano gli States? Se uno come me la invita alla prudenza forse sarebbe il caso di tenerne conto.
Scritto da Adriano il 18/8/2012 alle 14:02
Senatore, lei e' un grande, se lo lasci dire. Onesto, coraggioso, libero. Per quanto riguarda le Pussy Riot ho fatto formale richiesta al Ministero di Grazia e Giustizia russo per avere in affidamento la Tolokonnikova. E' bellissima. Drogata quasi come le altre sue due compagne ma affascinante come nessuna. Lei pensa, senatore, che avro' risposta affermativa? Dopo tutto sono impotente.
Scritto da Claudio Ennam il 18/8/2012 alle 14:41
Caro @Adriano, non ci vuole molto, basta usare un po' di logica ed avere in dotazione una dose minima di buon senso.
Scritto da paolo rossi il 18/8/2012 alle 16:33
Paolo, non so se dietro Eltsin gli americani ci fossero già da “prima” , penso invece che certamente ci si sono piazzati con grande tempismo nel momento stesso in cui Eltsin è salito su quel “blindato”: non vedevano l’ora che qualcuno, dall’interno, staccasse la spina al “regime comunista”, convinti che sarebbe stato troppo pericoloso far uscire l’URSS dal comunismo col metodo “Gorbaciov “ , perché avrebbe potuto avallare l’idea che il “male assoluto” non risiedeva lì . Com’era possibile, infatti, che il “male assoluto" potesse generare il “bene”, seppure un bene relativo ? E così il sogno riformista di Gobaciov svanisce veloce nell’afa ( ma ci sarà l’afa a Mosca ? ) agostana di 21 anni fa. Paolo mi fa piacere che, anche se indirettamente, tu celebri oggi Gorbaciov, il leader della “perestrojka e della glasnost’ ” , delle riforme e della trasparenza. Non è quello di cui abbiamo bisogno anche noi, oggi ?
Scritto da giovanniderosa il 18/8/2012 alle 16:39
Viste le sue condizioni signor @Claudio Ennam, la Tolokonnikova, le spetta di diritto. L' inconveniente sta nel fatto che dovrà attendere un paio d'anni, forse meno e poi c'è l' appello, chissà. Comunque quando si ama profondamente tutto, ne sono certo, è superabile. Lei stia sereno, appena ho letto il suo commento ho attivato tutti i canali diplomatici possibili ed immaginabili. Sono un uomo di potere io, si sappia in giro, mica sono un 'Fracazzi da Velletri' qualsiasi.
Scritto da paolo rossi il 18/8/2012 alle 16:47
Carissimo @giovanniderosa, hai ragione, in questa circostanza ho celebrato 'indirettamente' Gorbaciov, ma il 3 marzo 2011, in occasione del suo ottantesimo compleanno (2 marzo 1931), ho scritto un post su colui che è stato e rimane un grandissimo uomo politico.
Scritto da paolo rossi il 18/8/2012 alle 17:00
Senatore, Putin è una meretrice. Nomen Omen.
Scritto da Ceresium il 18/8/2012 alle 17:24
Spregevole Putin ma almeno quanto l' afroamericano Obama che, grazie allo strapotere economico-finanziario statunitense, sta affamando mezza Europa.
Scritto da Antonio il 18/8/2012 alle 18:17
Caro Paolo , il lupo perde il pelo ma non il vizio . Le nefandezze della dittatura comunista fanno parte del DNA politico russo . Il riformista Gorbaciov sembra un angioletto a confronto , ma sempre comunista era . Il comunismo è morto , consegnamo i suoi orrori alla storia . Con buona pace di chi auspica un ritorno improbabile di uno dei peggiori fallimenti politici dell' umanità . Chi non è d'accordo può sempre chiedere asilo politico alla Corea del Nord . Avanti c'è posto.
Scritto da Luca Fava il 18/8/2012 alle 18:35
@Antonio, forse "affamare" è dire obiettivamente troppo. @Luca Fava è vero, ma nella vecchia Unione Sovietica, tutti erano comunisti, senza eccezione alcuna, non vi erano altre possibilità. Gorbaciov ha avuto il grande merito di introdurre un profilo riformista, di per lo meno allentare la presa di un regime dittatoriale e despota, di aprire nuove prospettive, di cambiare. Credimi, non è stata poca cosa. La Russia che vedo oggi, anche se certi paragoni sono sempre forzati se non impropri, mi pare peggiore: più ingiusta, più violenta, più pericolosa. Se penso infine alla da te citata Corea del Nord mi viene da ridere se non fosse che è uno dei regimi più violenti e sanguinari al mondo. Il nuovo regnante comunista, giunto al vertice per discendenza diretta alla morte del vecchio papi, è un bamboccione obeso con lo sguardo da mastino napoletano, uno sguardo gelido che guarda nel vuoto, assente. Un boa grasso. Non mi sentirei di certo tranquillo ad avere alle spalle un 'coso' del genere.
Scritto da paolo rossi il 18/8/2012 alle 19:12
Interessante pomeridiano post di Adamoli che in sostanza ironicamente sostiene -tra varie cosette- che anche voi nominati non volete cambiare questa bella legge elettorale perchè così vi parate il fondoschiena. La penso come lui anche se ritengo che con le preferenze era anche peggio. O il candidato aveva i soldi, e tanti, per la campagna elettorale o si faceva finanziare da qualche filantropo interessato. Per la Regione è ancora così.
Scritto da Ceresium il 18/8/2012 alle 19:59
Caro @Ceresium, sei fuori tema. Comunque sia questa legge elettorale targata Lega e PdL, è bene sempre ricordarlo, è orrenda e va cambiata anche se fa 'comodo', oltre ai buoni propositi contenuti nelle consuete e formali dichiarazioni pubbliche, a tutto (e dico tutto) questo nostro 'sistema-apparato politico. Sulle preferenze c'è del vero in quel che dici, ma poter scegliere un proprio candidato è sempre buona cosa anche in presenza di qualche controindicazione. Altro non saprei che dirti se non che diversi fra i più tenaci, critici, duri e 'scandalizzati' nei confronti di noi 'nominati', vorrebbero tanto stare al nostro posto, lo farebbero con stile e senza imbarazzo alcuno, te lo assicuro.
Scritto da paolo rossi il 18/8/2012 alle 20:26
Si senatore va bene tutto quello che vuole ma questa legge va davvero modificata in modo radicale. Non mi sembra ci sia l' intenzione di farlo e nemmeno la possibilità di un accordo politico visto le posizioni così distanti. Se non si farà nulla per Grillo si aprirà un' autostrada. Poi non saprà governare e tutti i bla bla del mondo però porterà in parlamento qualche centinaio di suoi ultras e allora la voglio vedere come va a finire. Dimenticavo onore alle Pussy Riot.
Scritto da una rottamatrice il 18/8/2012 alle 20:52
Tornerei alla Russia di Putin per dire che l' amicizia di Berlusconi con un politico spregiudicato di questa portata è uno schifo ed uno scandalo in un paese, il nostro, dove su queste cose non si scandalizza più nessuno. Un segnale di disfacimento. Lo Zar del Kgb è stato però sempre eletto, elezioni truccate? Non so fino a che punto.
Scritto da marcello il 18/8/2012 alle 22:31
Sono convinto che la Russia sia un paese in cui la democrazia non è ancora compiuta, sono convinto che Putin sia un personaggio discutibile, ma sono altrettanto convinto che il regime comunista sovietico fosse cento volte peggio. Una volta di un processo come quello alla Pussy Riot non ne avremo neanche sentito parlare. Insomma senatore, sbaglia anche lei se liquida la faccenda dicendo che oggi siamo di fronte ad "un regime totalitario e repressivo", punto e basta, non è proprio così.
Scritto da Giorgio Riva il 19/8/2012 alle 08:56
Il signor @Giorgio Riva, un socialdemocratico italiano, il partito di Saragat, Tanassi, Nicolazzi e Longo (remember the group) analizza gli avvenimenti stando a pelo d' acqua. Basterebbe una maschera ed un boccaglio, non necessariamente roba di marca, un costo quindi contenuto ed abbordabile, ed immergere, con licenza parlando, ll testone qualche decimetro sotto quel pelo lì. Gli si aprirebbe un mondo del tutto sconosciuto.
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 09:45
Richiamo opportuno quello di @Giorgio Riva anche se ribadisco che un ex-capo del KGB non può guidare un Paese che con certi metodi. La Russia formalmente appare come 'democratica': libere elezioni, possibilità di dissentire, ma rimane un regime 'semi-militare' dove chi si oppone viene liquidato, annientato, ucciso (per la verità è avvenuto ed avviene anche in 'occidente', come una volta si definiva la nostra parte del mondo, dove sono stati ammazzati presidenti americani, premier svedesi, magistrati, politici, giornalisti scomodi, forse qualche Papa onesto ed innovatore più del dovuto, e via ...). Domanda banale ed ingenua: è meglio governare e farsi gli affari propri con la sempre pesante etichettatura di 'regime dittatoriale' o fare altrettanto dentro un bel alone di 'parvenza democratica?'. Risposta scontata. A Mosca non siamo certo alla brutalità organizzata e soffocante del regime sovietico, alla concretizzazione delle tesi di Orwell con il suo 'Grande Fratello'. Per questo 'l' appunto' di Riva è da accettare e lo faccio, anche se, e da questo punto di vista insisto, la sofisticazione e l' odierna condizione culturale e sociale, costringe a molta attenzione, costringe qualcuno ad essere 'despota democratico'. La Russia è partner economico di mezzo mondo, enormi risorse ed interessi girano e transitano da quelle parti, in tanti hanno interesse a chiudere un occhio, anzi due, e per i più 'fortunati' anche tre. Nel post ho dato a Putin del 'comunista', forse ho sbagliato, quanto meno non mi interessa chi sia e/o cosa senta da questo punto di vista nel cuore, cerco di guardare e limitarmi ai fatti e, fin quando potrò e riuscirò, di ragionare con la mia testa.
Scritto da paolo rossi il 19/8/2012 alle 10:08
@Ceresium etichetta, assegna voti, decide chi è buono e chi non lo è. Il fatto che lo faccia simpaticamente e con un' intelligenza che traspare nei suoi commenti, non lo autorizza a superare certi limiti. Per la cronaca, e perchè non vorrei che qualcuno pensasse che questo uomo di lago mi conosca, dichiaro che non sono stato socialdemocratico, mai votato per loro. Ma pensa un po' te, tutta gente che stava per me troppo a sinistra, figuriamoci dove stavo io. Penso di essere stato abbastanza chiaro Ceresium, stavo dall' altra parte del campo ed oggi dico quel che penso, da moderato, mettendo però e per esempio sui blog ed a differenza tua, la mia faccia ed il mio vero nome e cognome.
Scritto da Giorgio Riva il 19/8/2012 alle 10:39
1976. L' anno della mia patente e soprattutto l'anno della mia maggiore età, sono passati 36 anni, sono grandicello. @Giorgio Riva vuol farmi credere che quello è il suo vero nome e cognome. "Ma mi faccia il piacere" urlava ridacchiando il grande Totò. 10-100-1000 volte meglio un onesto anonimo.
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 11:21
@Ceresium è scorretto alla radice. Senatore intervenga, ne va del buon andamento del suo blog.
Scritto da Giorgio Riva il 19/8/2012 alle 11:50
Allora caro il mio @Giorgio Riva. Sul blog scrivono, ovviamente, persone che conosco ed altre che non conosco. Per quanto concrene i primi, alcuni utilizzano nickname perchè liberamente vogliono mantenere l' anonimato, ma la loro identità mi è nota, altri firmano i commenti con il loro vero nome e cognome. Tutto questo vale, in buona sostanza, anche per la 'seconda' categoria. C'è anche chi, un paio, utilizza addirittura più nickname. Una situazione che non mi fa certo impazzire dalla gioia, ma chi conosce come me, anche superficialmente, il mondo del blog sa che è pratica abbastanza diffusa, bella o brutta che sia. Caro Riva, non ti conosco personalmente (forse di vista, ma non ne sono sicuro), ma ho la tua mail. Spero di essere stato esaustivo, ora forse meglio 'tornare a bomba'.
Scritto da paolo rossi il 19/8/2012 alle 12:20
In questo momento, sull'Altopiano di Asiago, mi piace ricordare il barone Ungern von Sternberg, un baltico di origine tedesca (nessuno e' perfetto) che massacrava i bolscevichi come io mangio cavolotti al vapore. Senatore, perche' non vien su a trovarmi? Dove sta passando le vacanze? Non sara' mica un segreto? Ho visto Monti in jeans. Fa schifo. Lui le vacanze proprio non le dovrebbe fare. Per via dei jeans, credo.
Scritto da Claudio Ennam il 19/8/2012 alle 12:41
Signor @Claudio Ennam, verrei di corsa ma ho, purtroppo, una settimana un poco delicata e difficile dal punto di vista famigliare, non posso muovermi. I jeans 'li tengo pure io' e nonostante qualche chiletto di troppo riesco ancora ad indossarli con decenza. Poi, non si offenda, ma ho il giustificato timore che non si farebbe trovare ed imbattermi eventualmente ed in alternativa in quei pratoni con Monti anzichè con lei non è in cima ai miei desiderata. L' uomo me lo vedrò a Roma, a distanza naturalmente, non son tipo che cerca la sua slanciata figura per lisciarli il pelo.
Scritto da paolo rossi il 19/8/2012 alle 12:54
Lo so, senatore, lei non e' mica quel tal Letta di tal fatta che detto fatto ha scritto a Monti su un pizzino "Presidente, sono qui con il culo per aria. faccia di me quello che vuole".
Scritto da Claudio Ennam il 19/8/2012 alle 13:19
Subito a Mario Monti "La Martinella del Broletto", è nato, è nato a Varese, è dei nostri, è uno della nostra città, della nostra provincia e allora, tutti in fila con fuori mezzo metro di lingua. Del PD salvo senz' altro lei senatore e pochi altri, StefanoTosi, Alfieri per esempio, poi vedo tanta nebbia. Che classe politica di saltimbanchi da paese!!
Scritto da una rottamatrice il 19/8/2012 alle 13:34
@Claudio Ennam lei o è pazzo o nazi, altra possibilità? Potrebbe essere entrambe le cose. Di certo non è ebreo. Il Barone Ungern von Sternberg, detto il "Barone Nero", era un noto sanguinario antisemita. Per un ebreo citarlo nei termini esaltanti come quelli ricamati nel suo commentino è "fisiologicamente" impossibile, come per l' intolleranza alimentare che ne so, per il peperone. Se ingerito dall' allergico-intollerante anche in minima quantità, subito si propagano macchie in ogni angolo del corpo che si gonfia a dismisura, appunto, in ogni dove. Si rischia l' immediato soffocamento. Occorre, in tempi rapidissimi, intervenire con una sostenuta dose di cortisone da iniettare in vena. Se lei fosse veramente ebreo dopo pochi minuti dal suo scritto verserebbe già a terra morto stecchito o nella migliore delle ipotesi, agonizzante, (sempre se non in vicinanza di un pronto soccorso o ambulatorio medico dove correre ai primi ed immediati sintomi) con una scia di liquido verde color cavoletto belga, in copiosa fuoriuscita da una bocca a quel punto irrimediabilmente storta e tumefatta. Siccome temo che ce l' avremo ancora tra i coglionie per diverso tempo molto...lei non è ebreo.
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 13:58
C'è un "molto" nel finale del mio commento in più. Un regalo. Tanto il sarto de Milan "capito benissimo mi ha."
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 14:21
@Ceresium. Così come mi piace la parte bianca di Obama, mi piace anche la quota antibolscevica del “barone sanguinario”, se lei avesse letto il libro di Vladimir Pozner anziche’ affidarsi alla solo Wikipedia, saprebbe che cosi’ era detto, e non “barone nero”. Sono un Ebreo atipico, se ne sara' accorto anche lei che e' d'intelligenza mediocre.
Scritto da Claudio Ennam il 19/8/2012 alle 14:42
Mi accontento @Claudio Ennam, mi accontento. Intelligenza "mediocre" non è poi malvagio nella sua scala di valori che vede in cima solo lei e gli altri, per dirla alla Fantozzi, "merdaccia". Utlizzo spesso e senza vergogna Wiki, si dal caso però (so che non ci crederà ma non me ne fotte un cazzo) che ho strappato, anche se riconosco a fatica, a metà degli anni ottanta, per il solo amore dei miei, una laurea in Lettere e Filosofia all' Università in quel di Milano proprio con una tesi sulla "Rivoluzione d' Ottobre" (un lavoro che ha contribuito anch'esso al mio profondo anticomunismo ma da una prospettiva molto differente dalla sua). Qualche ricordo c'è ancora. Comunque torniamo al sodo, ho toccato il nervo scoperto. Se lei è ebreo giuro che faccio dieci volte, nudo, il giro di piazza S. Babila a Milano ("S.Babila ore venti", apri il culo e stringi i denti) con un cartello recitante in rigorosa scritta rosso vermiglio: "Un reduce indiano metropolitano". Si che bello, proprio, la gloriosa piazza S.Babila, frequentata da quel ardimentoso e belante gregge fascista, in anni mitici, forgianti (o "fognanti", come dimenticare, a questo proposito, il periodico culturale "La voce della fogna") tempi unici, irripetibili. Un posticino pieno di educande, di intelligenze sopraffine, un sito di onore e gloria, che marchia la storia, un ambiente che mi sa anche lei conosceva bene negli anni settanta. Claudione, dimel, sum drè a sbagliam?
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 14:59
A volte alcuni duetti sono anche divertenti però non vanno bene quando diventano ripetitivi e quando si allontanano sistematicamente dalla proposta contenuta nel post scritto dal senatore. La mia è una semplice, e forse anche trascurabile, opinione.
Scritto da marcello il 19/8/2012 alle 16:51
Post interessante senatore. Non credo, come altri, che la situazione attuale in Russia possa essere paragonata al vecchio regime comunista anche se sono individuabili affinità comportamentali. Quel che è incontrovertibile è la gestione Putin, autoritaria ed arrogante. Fino a che non si dimostra che le elezioni in quel paese sono state taroccate bisogna riconoscere il consenso della popolazione a questo nuovo zar. Mi sembra che il signor @Luca Fava ha sostenuto che i comunisti sono tutti uguali e che quindi anche Gorbaciov in fondo lo era, inutile disquisire. Non la penso così, non credo sia gusto semplificare, appiccicare etichette e magliette varie, Bisognerebbe evitare di leggere la storia contemporanea in maniera approssimativa. I meriti del vecchio leader sono evidenti. Introdurre elementi di reale rinnovamento in quel vecchio e sclerotizzato sistema ha rappresentato un atto di coraggio. Gorbaciov è stato velocemente estromesso, ma quello che hanno combinato i suoi successori dimostra la loro pochezza al cospetto di un grandissimo politico che la storia riconoscerà come tale.
Scritto da claudio colombo il 19/8/2012 alle 17:11
Tutti sul blog di Adamoli a sostenere il nostro "boom boom" Mancini, pardon, Paolini.
Scritto da Ceresium il 19/8/2012 alle 19:26
Le aristocrazie russe(Zar, capi del PC, oligarchi vari) hanno da sempre pochi scrupoli. La tradizione continua. D'altra parte,dopo il disastro degli anni '90,i russi danno merito a Putin di aver riportato il loro paese ad avere un peso intenazionale. Pagano caro in termini di libertà e diritti. Abituati,pazienti,forti,sopportano. Non durerà per sempre. Su Gorbaciov: a nessuno nei grandi paesi è mai stato CONCESSO di provare la sintesi tra democrazia,liberalismo e socialismo. Chiedere a Thatcher.
Scritto da FrancescoG. il 20/8/2012 alle 09:09
Caro Senatore trovo , per la prima volta, volgari alcuni passaggi di questo post, me ne dispaccio per la stima che ho sempre riposto nell'autore.
Scritto da Gianni Bassetto il 20/8/2012 alle 18:47
Mi spiace @Gianni Bassetto, a volte capita, ma, a prescindere, apprezzo molto la tua sincerità. Mi auguro che la maggioranza dei miei post sia di tuo gradimento.
Scritto da paolo rossi il 20/8/2012 alle 20:34
La ridicola vicenda delle Pussy Riot è un buon intrattenimento estivo per mezza popolazione del pianeta. Sotto l'ombrellone, ci si indigna per le "cantanti ant-Putin" senza neppure sapere di cosa si stia parlando. In due parole, si tratta di tre tizie autonominatesi "Rivolta della passerina" che mostrano le chiappe canterellando contro il governo. Esattamente come fa Sara Tommasi. L'ultima volta è successo in una chiesa, e il prete ha chiamato le guardie, come sarebbe accaduto in ogni Paese del mondo.  Immaginatevi la Tommasi che si scopre il didietro nel Duomo di Milano: finirebbe arrestata, ma nessuna delle anime belle si sognerebbe di scrivere che la colpa è di Mario Monti dittatore. O forse sì, se a qualche governo straniero facesse comodo far passare Sara Tommasi per una povera vittima della perversa e illiberale dittatura italiana. Magari avremmo appelli mondiali per liberare la povera Sara, che ha mostrato il culo in chiesa ma lo ha fatto solo per sensibilizzare l'opinione pubblica contro l'efferata dittatura. Monti crocifisso sul New York Times per Sara Tommasi. Neanche ai tempi del Berlusca, una roba simile. Intanto, però, Julian Assange è chiuso in un'ambasciata e i Paesi democratici fanno carta straccia del diritto internazionale pur di metterlo in gattabuia. Anche lui protestava contro qualcosa, ma lo faceva in modo assai più raffinato che mostrando il culo e cantando canzoncine da varietà: lo faceva informando il mondo con dati, fatti e documenti. E' accusato di stupro dal suo democraticissimo Paese, la Svezia, nonché accusato di spionaggio dagli States che se ne fregano dell'asilo politico concesso dall'Ecuador e lo vogliono processare a ogni costo. Un' "accusa sproporzionata", quella verso le Pussy Riot. Invece, quella verso Assange? Provate ora ad immaginare se Putin si fosse spinto a tanto, con le sue Sara Tommasi locali. E provate ad immaginare che forse vi siete bevuti l'ennesima pagliacciata dell'indignazione-spettacolo, inflittaci dai professionisti ben remunerati dell'indignazione globale.
Scritto da Max Liberti il 20/8/2012 alle 20:51
@Max Liberti, su Putin non cambio idea neanche di un millimetro. Sulla vicenda Julian Assange (come sul resto) più ci penso, più ragiono (o cerco di farlo), 'maledetto' amico mio, e più credo tu abbia ragione.
Scritto da paolo rossi il 20/8/2012 alle 21:47
Mi piace sempre il ragionamento intelligente di @Francesco G.
Scritto da paolo rossi il 20/8/2012 alle 21:51
@ Max Liberti e Paolo Rossi. Volevo chiedere un parere sulla vicenda Assange. Ma avevo finito i caratteri :-). UK e USA si stanno muovendo parecchio ed il fatto fa pensare. Il problema russo è la concentrazione di potere. Quello delle Pussy Riot è un caso che risuona, di certo non è il più grave. Simbolico, ha anche portato più di qualche tensione all'interno della chiesa ortodossa. PS: ringrazio per le buone parole :-)
Scritto da FrancescoG. il 21/8/2012 alle 15:34
Caro @FrancescoG., non abbiamo elementi sufficienti per valutare analiticamente e con precisione la 'vicenda Assange'. Dobbiamo accontentarci delle informazioni che possediamo e che, a volte, ci propinano non con disinteresse. Vivo i tuoi stessi 'timori' e 'sospetti'. Certamente l' accanimento nei suoi confronti, in particolare americano ed inglese, mi sembra eccessivo e mi insospettisce non poco. Vedere trame e complotti sempre ed ovunque sarà quasi maniacale, ma ingurgitare tutto in modo acritico, lo trovo altrettanto sbagliato.
Scritto da paolo rossi il 21/8/2012 alle 21:00
Caro @FrancescoG., non abbiamo elementi sufficienti per valutare analiticamente e con precisione la 'vicenda Assange'. Dobbiamo accontentarci delle informazioni che possediamo e che, a volte, ci propinano non con disinteresse. Vivo i tuoi stessi 'timori' e 'sospetti'. Certamente l' accanimento nei suoi confronti, in particolare americano ed inglese, mi sembra eccessivo e mi insospettisce non poco. Vedere trame e complotti sempre ed ovunque sarà quasi maniacale, ma ingurgitare tutto in modo acritico, lo trovo altrettanto sbagliato.  ;-)
Scritto da Max Liberti il 22/8/2012 alle 12:31
@ Paolo Rossi e @ Max Liberti. Siamo d'accordo :-) Equilibrio. Anche perchè, tanto per arricchire la trama, gli avvocati di Assange tirano le argomentazioni per i capelli, il presidente dell'Ecuador non è il califfo della libertà, molti collaboratori di Wikileaks pare si siano allontanati per contrasti di fondo con il "cò bianc". Pare si sia autoproclamato capo del gruppo, ad esempio. Insomma, un bel pasticcio. Più da intelligence che da lettori. Di certo c'è che mancano dati. Un saluto.
Scritto da FrancescoG. il 23/8/2012 alle 15:44
Ho sempre sostenuto e confermo che quello sovietico era un regime dittatoriale limitante l' individuo e pessimo per la collettività. Oggi mi pare che la situazione sia peggiorata con la finta democrazia di Putin.
Scritto da Guevara il 24/8/2012 alle 07:53
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