Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 13/10/2012 alle 14:28

Il 17 febbario del 2010 scrissi un post a proposito del luogo dove, a Roma , venne assassinato Giulio Cesare. Era la sede provvisoria del senato romano, ma, in particolare, ubicazione della Curia di Pompeo. Luogo che dista 20 metri in linea d'aria, dalla mia pensione romana in Largo Argentina. Quando alla sera mi corico, quel 'posto' così vicino,  a pochi metri dalla mia finestra, giuro, mi fa sempre un certo effetto. Molti fra gli stessi romani pensano ancora che l' 'omicidio' sia avvenuto in zona Fori Imperiali! Dopo una puntata televisiva di Voyager, che ricordava luogo ed avvenimento, oggi un interessante articolo su Repubblica richiama opportunamente vicenda e sito interessato. Ebbene, in quello spazio denso di significato storico, di interesse planetario, non c'è un display, un cartello, un 'nonsocosa' che ricordi l' avvenimento e la figura dell' unico 'divin giulio' che io 'riconosca'. Responsabilità delle varie amministrazioni capitoline che si sono negli anni succedute, ma delitto del quale si è macchiato anche il Ministero dei Beni Culturali, la politica, e una classe dirigente mediocre ed ignorante, oltre che incapace di sfruttare' (per esempio turisticamente) enormi potenzialità culturali.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 29 commenti -
Tipicamente italiano caro senatore, duole proprio dirlo ma ripeto, tipicamente italiano.
Scritto da claudio colombo il 13/10/2012 alle 15:21
La cultura potrà forse dare da mangiare fino ad un certo punto, ma la sua cura e la sua preservazione segnano la civiltà di un popolo. Il suo post esprime un' idea proprio di profonda ignoranza ed è un esempio di povertà, quella di un paese che non sa nemmeno sfruttare le sua immensa storia ed il suo grande patrimonio, uno dei più significativi nel mondo intero.
Scritto da pietro magni il 13/10/2012 alle 15:32
L' incapacità di valorizzare un immenso patrimonio artistico e storico quale è quello italiano dimostra inettitudine e, come lei stesso dice, profonda ignoranza di una classe politica che dovrebbe essere pensionata mentre cerca vergognosamente, a destra come a sinistra, di riciclarsi.
Scritto da Marcello il 13/10/2012 alle 16:27
Ricordiamo pure "la vittima dell' attuale Largo Argentina", ma ricordiamo anche che era un despota, un assassino sanguinario. Del resto ha fatto la fine che si meritava. Poi mettiamo tutti i display che volete.
Scritto da Antonio il 13/10/2012 alle 16:39
Cassio Longino fu il primo congiurato a colpire Cesare. Quasi un secolo dopo un altro Cassio Longino trafisse un altro Cesare, quello dei cristiani di Palestina: Gesù.
Scritto da Claudio Ennam il 13/10/2012 alle 16:51
Se ogni luogo testimone di un evento storico della Capitale dovesse essere segnalato con un cartello, non riusciremmo piu' a camminare nel Centro. Il luogo veniva comunque gia' indicato nel corso delle visite guidate dell'area da almeno quindici anni. Che poi le recenti amministrazioni abbiano preferito inzeppare la citta' di cartelli pubblicitari che di indicazioni storico culturali e' un'altra questione.
Scritto da Lorenzo M. il 13/10/2012 alle 17:02
Quando recentemente ci sono andata io, a parte i pochi gatti rimasti dopo le 'retate', c'erano dei fiori. Fiori di campo, qualche rosa, molti appassiti e rinsecchiti. Nessun vaso d'acqua. Solo un ricordo lasciato da chi la storia la studia, invece che solo leggerla sui sussidiari. Sarà un rimpianto del condottiero che osò sfidare il Senato?
Scritto da Nicoletta il 13/10/2012 alle 18:40
Giulio Cesare,uomo crudele,privo di scrupoli e calcolatore,fu colui che uccise laRepubblica e instauro'la dittatura.Quello che in piccolo avrebbe voluto fare il cav,e ci sarebbe riuscito se non fosse stato per quei pochi che nelle opposizioni e nelle Istituzioni gli hanno fermamente sbarrato la strada.Il popolo era con lui.Il suo assassinio va ricordato come avvenimento storico(positivo)ed il luogo dove avvenne giustamente valorizzato ai fini turistici e culturali.Fa bene il Senatore a rammentarlo
Scritto da giovanni dotti il 13/10/2012 alle 18:54
Caro Paolo , nulla di nuovo purtroppo . All'estero hanno la capacità di valorizzare e sfruttare turisticamente luoghi e monumenti decisamente marginali per valore storico e artistico . In Italia non siamo capaci di dare importanza a ciò che è bello e storicamente rilevante , il nostro patrimonio artistico e paesaggistico è sottostimato dalle cattive amministrazioni locali e statali . Questa è l 'Italietta che non sa e forse non vuole crescere .
Scritto da Luca Fava il 13/10/2012 alle 19:31
Ma @Lorenzo M., non stiamo parlando di cartelloni 4 metri x 4. Basta poco, pochissimo. Come avviene all' estero, del resto. Se è stato per esempio e senza andar lontani, nella 'nostra' vicina Svizzera, si sarà reso conto di quello che voglio dire. La zona per altro è sporca e trascurata. Anche a questo livello non ci vuole molto per invertire uno stato di cose e tentare di divenire civili.
Scritto da paolo rossi il 13/10/2012 alle 19:44
Riportare Cesare ai giorni nostri, considerarlo un nemico della democrazia e paragonarlo a Berlusconi??? Bip! Bip! Bip! Così il senatore non mi può censurare.
Scritto da Claudio Ennam il 13/10/2012 alle 20:11
L' Italia potrebbe vivere del suo patrimonio artistico e culturale. Non credo ci sia molto da aggiungere.
Scritto da Giorgio Riva il 13/10/2012 alle 21:10
Se non siamo nemmeno in grado di sfruttare quello che ci evidenzia con il resto del mondo qualche problemino ci sarà pure. Signor @giovanni dotti, io sono abbastanza giovane e probabilmente ingenua, ma so che la storia ricorda Giulio Cesare come un grande romano, un grande politico e condottiero. Uno che ha fatto grande Roma ed il bene dei suoi concittadini oltre che di quelli annessi. Non vorrà farmi credere che la pseudo democrazia e Repubblica di quei tempi fossero migliori di lui. Forse è meglio non ragionare con le nostre coordinate precostituite e rigidissime.
Scritto da camilla il 13/10/2012 alle 21:25
E allora invece di parlare, la parte buona della politica, se ancora c'è, faccia qualche proposta concreta. Basta piagnistei!
Scritto da Adriano il 13/10/2012 alle 21:35
Signor @Claudio Ennam, sono un uomo di sinistra, un ex-comunista, un operaio. Tra un po,' speriamo, andrò anche in pensione. Sono soprattutto una persona semplice, certamente ignorante al suo cospetto. Spieghi anche a me, non ho capito cosa voleva dire nel suo commento, dove voleva andare a parare?
Scritto da Adriano il 13/10/2012 alle 21:41
@Adriano. Per me, in parte, ha già risposto l'intelligente @camilla. Il riferimento a Berlusconi lo ha fatto @giovanni dotti nel suo commento delle 18.54. Un paragone talmente risibile che ho replicato con dei bip!, per autocensura. Lei mi è simpatico, @Adriano, perché è di sinistra e soprattutto perché è un operaio. Buona serata.
Scritto da Claudio Ennam il 13/10/2012 alle 22:37
Cara@Camilla,la storia e' ben diversa da come ce l'hanno propinata:se e' vero che la democrazia nella Roma repubblicana stava morendo,Cesare non fece nulla per difenderla,anzi le diede il colpo di grazia,fu il suo affossatore.Per calcolo politico e smisurato egocentrismo.Elimino' cinicamente chiunque gli sbarrasse la strada e porto'Roma verso il dispotismo imperiale.La Storia lo riporta come un"grande".Ma a quale prezzo tanti "grandi" si sono conquistati un posto nella Storia? Ci pensi e capira'
Scritto da giovanni dotti il 14/10/2012 alle 08:42
Nel nord europa valorizzano le "testimonianze della storia" non solo perchè, effettivamente, ne possono vantare poche rispetto per esempio a quanto offerto dal bacino mediterraneo, ma perchè, nonostante le origini, oggi sono popoli e comunità nettamente più "civili" di noi, con un rispetto per la "cosa pubblica" che noi ci sogniamo e che viene impartito, inculcato o quello che volete voi, ai bambini fin da subito, prima, piccolissimi, dalle famiglie e poi dalla scuola.
Scritto da Borghi S. il 14/10/2012 alle 09:01
@C.Ennam, a volte in poche righe non si puo'esprimere compiutamente un pensiero.Sta all'interlocutore intelligente comprenderne il senso.Ho solo voluto dire, per chi non l'avesse capito, che il cav. nella sua smodata ambizione si paragonava probabilm.a certi personaggi illustri della Storia, non intendevo affatto fare parallelismi alla Plutarco. C'e'infatti un abisso tra la meschinita'dell'uno e la grandezza degli altri. Credo che cio' risulti chiaro ormai a tutti, sia detrattori che sostenitori
Scritto da giovanni dotti il 14/10/2012 alle 09:28
Caro signor @giovanni dotti, conosco bene la differenza tra democrazia e dittatura anche se mi sembra meno netta di quanto crediamo. Discutiamo dei tempi di Giulio Cesare, ebbene forse la differenza tra dittatura e democrazia era ancora meno evidente. I suoi assassini erano dei liberatori e meglio di lui? Non credo. Dopo di lui la sua gente ha prosperato? Proprio no. Giulio Cesare è stato un grande che ha fatto grande la sua terra e la sua gente, gli altri non so. Di che democrazia di quei tempi vogliamo parlare. Credo che se una democrazia non garantisce giustizia sociale, pari opportunità pace e prosperità possiamo parlare di essa in modo positivo?
Scritto da camilla il 14/10/2012 alle 10:16
@giovanni dotti. "Grande" non è una categoria morale. Alessandro Magno, Cesare, Gengis Khan, Napoleone, Hitler, Mao furono grandi, grandissimi eppure qualche morto lo lasciaro sul campo. E qualcuno anche nei campi.
Scritto da Claudio Ennam il 14/10/2012 alle 10:23
@camilla sta giganteggiando. E' proprio vero che le donne escono alla distanza, sornione, senza rappresentarsi troppo, senza recitare. Cerchiamo di imparare da loro. Per @giovanni dotti e per me è ormai tardi ma per gli altri c'è sempre tempo.
Scritto da Claudio Ennam il 14/10/2012 alle 10:27
Cara@Camilla,per certi versi ha ragione,anch'io mi chiedo spesso se oggi siamo ancora in democrazia,visto come vanno le cose. Gli assassini di Giulio Cesare erano dei liberatori? Non lo so, so solo che credevano di esserlo, hanno poi fatto una brutta fine.Sono morti per un'IDEA! Lei mi dira' "per niente",hanno fatto solo casino,tanto la dittatura era inevitabile,era ormai instillata nel cervello del popolo.Ma si vive anche per l'UTOPIA, per la Citta'del Sole di Campanella e di T.Moro,per sognare
Scritto da giovanni dotti il 14/10/2012 alle 10:58
Oddio anche la giovane e dolce @camilla una piccola camerata? Speriamo di no, speriamo di non essermi ancora ripreso dalla sbornia di ieri sera (lo dico per buona pace di @Claudio Ennam, in realtà bevo con moderazione democristiana).
Scritto da Ceresium il 14/10/2012 alle 11:54
Bel post, originale ed interessante, come sempre.
Scritto da mario macchi il 14/10/2012 alle 12:27
Fuori tema. Noto che il suo collega Marantelli ottiene titoli cubitali e grandi spazi sul foglio parrocchiale varesino, mentre lei, al massimo, qualche articoletto defilato al massimo con il suo faccione in primo piano. Propone la provincia di Varese con Milano e neanche la cagano, su questo argomento anche varesenews l' ha ignorata, si è fatto superare anche da Adamoli che su questa proposta è arrivato dopo di lei ma sembra che sostenesse la posizione da 10 anni e tutti a dargli retta!!!. Come mai? Se lo è chiesto senatore? Ci pensi senatore, se lo chieda senatore, bla bla bla senatore.
Scritto da Ceresium il 14/10/2012 alle 13:35
@Ceresium, molto semplicemente si vede che in giro c'è gente più brava di me. Capita.
Scritto da paolo rossi il 14/10/2012 alle 14:11
@Rossi. Che l'area di Torre Argentina sia ridotta male sono d'accordo anche io, ci mancherebbe. Con la cartellonistica facevo riferimento a quegli impianti spacciati per "mappe turistico culturali", autorizzate non si sa come dalla Sovrintendenza, e piazzate ovunque in Centro, dal Colosseo a San Giovanni, passando per Piazza di Spagna: da una parte una cartina stradale, dall'altra un manifesto pubblicitario. Il primo lato lasciato sporco e in rovina, il secondo lustro e pulito.
Scritto da Lorenzo M. il 15/10/2012 alle 10:21
@Lorenzo M., sono pienamente d' accordo con lei.
Scritto da paolo rossi il 15/10/2012 alle 13:32
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