Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 14/10/2012 alle 14:43

 Univa, l' associazione degli industriali varesini, per Como, Confesercenti, nella sostanza ed al netto del fumo, con la Lega, gli altri silenti, il Sindacato muto. Questo lo scenario del 'mondo lavorativo' territoriale sull' abolizione della nostra provincia e sulle 'prospettive' future. Mi pare emerga poca razionalità, più il desiderio di stare 'con chi vincerà', più preservare se stessi, i propri rapporti d' interesse spicci che quel sistema ecomomico che dovrebbero tutelare e rappresentare. Naturalmente, 'bacchettando' sempre la politica, il male di tutti i mali, loro sono sempre a posto, anche quando non riescono ad essere attori  e protagonisti di un bel niente.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 48 commenti -
Parole sante. Diciamo che questa profonda crisi che stiamo attraversando non trova impreparata ed inefficace solo la politica. Questi sodalizi autoreferenziali parlano tanto ma stanno sempre sotto il potere, senza iniziativa, senza idee senza niente di niente. Altro che la politica inefficace pur con le sue mille colpe e responsabilità..
Scritto da claudio colombo il 14/10/2012 alle 15:54
Nessuna sorpresa senatore, ci siamo accorti tutti di come funzionano certe cose.
Scritto da Borghi S. il 14/10/2012 alle 16:35
Pensare che le associazioni di categoria siano oggi capaci ed in grado di elaborare politiche innovative ed autonome e non di assunzione passiva del loro tradizionale e consueto atteggiamento di subalternità alla politica, è come credere che un elefante possa sciare.
Scritto da Ceresium il 14/10/2012 alle 17:03
Ma come no, un certo sistema associativo è, per passività ed incompetenza, più responsabile di questa nostra situazione di quanto non lo sia certa poiltica. Sempre d' accordo e succubi , sempre più dipendenti di chi comanda, non hanno mai fatto gli interessi veri delle loro migliaia di associati. Ora dovrebbero solo tacere e non dare consigli incoerenti e solo di parte. Non ne hanno quasi diritto.
Scritto da Giorgio Riva il 14/10/2012 alle 17:21
Che la Confesercenti sia allineata con la Lega si capisce da tempo. Non una novità, direi una conferma.
Scritto da alfredo- commerciante- il 14/10/2012 alle 17:37
C'è più povertà ed incapacità da parte delle associazioni imprenditoriali che della politica. Questo emerge dal mio discutere con cari amici, piccoli, piccolissimi, imprenditori che ora si sentono soli ed abbandonati. Certe idee, a traino di certa politica, sono demenziali. Speriamo che qualcuno se ne accorga e provveda, io stessa sono esterrefatta per l' arroganza di qualcuno nel criticare in ogni occasione la politica, di assumere atteggiamenti di santità senza poi avere idee ed iniziativa. Ha fatto bene senatore a sollevare con durezza questa problematica.
Scritto da miriana il 14/10/2012 alle 17:50
Ma di quale sistema delle imprese paliamo? Ognuno per conto suo, questa è la verità il resto è solo apparenza.
Scritto da pietro magni il 14/10/2012 alle 19:59
Com'è che tantissimi esponenti, dirigenti ecc. del suo partito scrivono sul blog di Adamoli e non sul suo? Com'è? Come è senatore, ci dica, siamo tutto orecchi.
Scritto da Ceresium il 14/10/2012 alle 20:09
Le associazioni imprenditoriali bacchettano, come lei dice, la politica ma sono ancor più responsabili loro, del degrado sociale che vediamo intorno a noi. Proposte in campo poco o niente, idee poche e critiche molte. Sono maestri saccenti che vivono in prima battuta la crisi ed i limiti di questi tempi scaricando facilmente solo sulla politica le responsabilità del mal funzionamento del nostro paese. La politica ha le sue, ma loro non sono certo indenni da gravi corresponsabilità rispetto a questo stato di cose
Scritto da mario macchi il 14/10/2012 alle 20:49
Semplicissimo @Ceresium, si vede che il blog di Giuseppe ha, per queste persone, maggiore appeal o semplicemente suscita più interesse. Anch'io, spesso, frequento gli altri blog politici tenuti e gestiti da esponenti del mio partito senza che questi mai o quasi mai, ricambino. Del resto il problema non è ricambiare ma fare ciò che ci si sente di fare. Comunque sia capita, succede e il fatto non mi toglie il sonno. Che si sentano superiori e/o non si vogliono sporcare le mani? Non credo, dai, ma, eventualmente, il problema è loro, di sicuro non mio. Io, a casa loro, quando posso e me la sento, scrivo volentieri e con piacere. Ma io sono ometto da Ambrogino d'Oro, loro non saprei.
Scritto da paolo rossi il 14/10/2012 alle 21:22
Ma che scoperta, da sempre queste strutture di categoria sono serve della politica. Con il tempo nulla è cambiato.
Scritto da Adriano il 14/10/2012 alle 21:41
Le associazioni di categoria criticano la politica quando chi governa non li sponsorizza a dovere , viceversa chiudono gli occhi con i partiti "amici". Non prevale certo la tutela degli interessi della categoria rappresentata bensì la volontà di far quadrare i conti e di ottenere potere e visibilità . I non politici si comportano spesso da politici navigati e corrotti ,
Scritto da Luca Fava il 14/10/2012 alle 23:59
Caro Sen.Rossi,non te la prendere,gli Italiani son fatti cosi',stanno silenziosi all'ombra della politica per trarne solo i vantaggi,senza troppa fatica: sornioni stanno alla finestra e aspettano che l'onda passi senza esserne travolti, sempre pronti poi a saltare sul carro del vincitore.Tu che sei un politico dovresti conoscerli i tuoi polli! Ma forse sei troppo utopista per capirlo ed entrare nel loro cervello.Speriamo che la CorteCostituz.blocchi il decreto,altrim.i furboni resteranno fregati
Scritto da giovanni dotti il 15/10/2012 alle 00:49
Le associazioni o aspettano sulla collina l' esito della battaglia o, se scendono in campo, è perchè hanno convenienza a schierarsi con una parte politica. E questo, come in diversi hanno detto, è il punto. Queste organizzazioni difendono il loro potere indipendentemente dai loro iscritti. Sono peggio di quella politica che loro criticano appena possono. Il discorso, forse con meno intensità, vale anche per il sindacato. Il rinnovamento non riguarda solo i politici, così come la stessa rottamazione dovrebbe essere estendibile a vari livelli.
Scritto da Angelo Bianchi il 15/10/2012 alle 08:46
Certo,dici bene@Angelo Bianchi, la "rottamazione" dovrebbe valere per tutti, non solo i politici. Due,tre mandati al massimo, poi a casa! Ma perche' finora non sono mai state fatte leggi siffatte???Dopo 10 o piu'anni non abbiamo piu' "rappresentanti" ma "padroni", in qualsiasi consesso o associazione. Ci vuole il ricambio, altrimenti la democrazia muore! Pretendiamolo dai futuri candidati alle politiche che mettano nei loro programmi elettorali un limite temporale per qualsiasi mandato elettivo
Scritto da giovanni dotti il 15/10/2012 alle 13:33
Caro @Angelo Bianchi ed altri. Sono il primo a critiare, quando è il caso, l' atteggiamento 'distaccato' , su alcuni temi che propone la politica, di alcune associazioni di categoria. Paragonarle allo scempio provocato da questa politica, o da una parte di essa, mi pare però eccessivo. Anche loro fanno quel che possono in una situazione economica e sociale di grande disagio. E' il clima generale del Paese, infatti, ad indicare una deriva perniciosa e di grande pericolo per la condizione dei suoi cittadini.
Scritto da paolo rossi il 15/10/2012 alle 13:37
@giovanni dotti, caro Giovanni, tre mandati senza deroghe di nessun genere mi sembrerebbe un' opzione ragionevole ma, ripeto, senza deroghe per nessuno, dal peone Paolo Rossi all' inarrivabile Massimo D' Alema. Non scommetterei ahimè nemmeno un centesimo sulla fattibilità concreta di questa proposta. Ah, dimenticavo, in questo caso dovrebbe valere la 'retroattività'. Altrimenti moltissime cariatidi della politica ce le ritroveremmo in Parlamento per altri 15 anni o giù di lì.
Scritto da paolo rossi il 15/10/2012 alle 13:42
Tre legislature. Guarda caso il peone Paolo Rossi ne ha fatte solo due, guarda caso ne potrebbe fare ancora un' altra, guarda caso...
Scritto da Ceresium il 15/10/2012 alle 14:09
Già la politica è divisa, certo che se anche fra associazioni ognuna va per conto suo...la vedo grigia, grigissima.
Scritto da marcello il 15/10/2012 alle 15:02
Ma la Lega dov'era in tutta questa vicenda? Ora propongono soluzioni astruse ma mi richiedo, dov'erano? Spero che la gente se ne ricordi. Io sono uno di quelli che in passato li ha votati. Ora non darei loro il mio consneso nemmeno se mi puntassero il fucile alla tempi.
Scritto da Massimo Cova il 15/10/2012 alle 16:21
La condizione evidente è quella di un sistema inadeguato. La politica ha le sue colpe, le principali, ma la cosi detta società civile cosa faceva? Latitava? Le organizzazioni imprenditoriali fanno il loro mestiere ed è più facile che stiano con chi vince e comanda che con chi si oppone, ma in provincia di Varese sono sempre state, con stili e modi diversi, subalterni alla politica. Cagnolini da guardia. Lega e Pdl stavano fallendo ovunque e loro non se ne sono accorti o dormivano sonni profondi. Ricordarselo è utile. Ora indicare solo la politica come la responsabile dello sfacelo è facile.
Scritto da sinistradeluso il 15/10/2012 alle 16:40
Forse tardivamente ma gli industriali varesini propongono una provincia di Varese, con Como ed Altomilanase, non mi sembra a occhio e croce una cattiva idea.
Scritto da Giorgio Riva il 15/10/2012 alle 18:29
@Giorgio Riva, la proposta degli industriali in sè non è certo oscena, ma quasi impossibile da realizzarsi. L' Altomilanese vuole stare con Milano, così come Saronno e Busto Arsizio, forse solo Gallarate nicchia. A pensarci bene un passaggio di tutto il territorio provinciale, comune per comune, con Milano, sarebbe forse meno coerente dal punto di vista territoriale, ma più utile e fattibile dal punto di vista operativo e politico. Penso sia importante per tutti mantenere intatta, nella scelta che si farà, un' identità provinciale che come ha detto il senatore, anche se attraverso rivalità e campanilismi vari, sta in piedi da 85 anni. Inoltre, anche dentro un contesto di area metropolitana, 900.000 abitanti, migliaia di imprese e centinaia di comuni, se compatti ed uniti, avrebbero un peso non indifferente che limiterebbe quella "Milano centricità" qui e da altre parti evocata come spauracchio da molti.
Scritto da claudio colombo il 15/10/2012 alle 19:21
Quella che non si capisce è la posizione del PD di Varese, non si capisce forse perchè non c'è, tutti in ordine sparso.
Scritto da Andrea Zocchi il 15/10/2012 alle 20:50
Penso che non riuscire a sfruttare il momento comatoso del centrodestra e della Lega, significhi evidenziare tutti i limiti di una sinistra litigiosa e sfilacciata, incapace, in un momento del genere, di svettare e prendere in mano l' iniziativa.
Scritto da Osvaldo il 15/10/2012 alle 21:31
Questo è un Paese di destra @Osvaldo, culturalmente di destra, sperare nei miracoli o quasi, non è però impossibile. La sinistra intanto faccia la sua parte, fino in fondo, poi vediamo.
Scritto da Adriano il 15/10/2012 alle 21:43
L' On. Marco Reguzzoni sostiene sulla provincia la stessa tesi degli industriali. Penso però che il suo unico scopo sia quello di prendere una posizione comunque diversa da quella ufficiale della Lega.
Scritto da Dario Busto Arsizio il 16/10/2012 alle 08:14
Condivido il ragionamento contenuto nel commento di @claudio colombo.
Scritto da paolo rossi il 16/10/2012 alle 14:15
Ditemi cosa non stia in piedi del fascismo. L'architettura razionalista è magnifica; abbiamo molti esempi qui a Milano ma ve ne sono anche a Brescia, Torino e, naturalmente, a Roma. E poi la Mostra del cinema di Venezia; la provincia di Varese; l'Enciclopedia Treccani; l'olio di ricino, usato anche per le moto; Marinetti, Burri, Boccioni, Pirandello; le otto ore lavorative, la Previdenza Sociale (ora è molto meno previdente ma non per colpa del fascismo). Non è rimasta in piedi la bastonatura, ed è un vero peccato.
Scritto da Claudio Ennam il 16/10/2012 alle 15:37
L' architettura razionalista, signor @Claudio Ennam, è un mio pallino. La mia non è una passione 'ideologica' ma la valorizzazione di un patrimonio culturale e la constatatazione che anche Varese, provincia dal 1927, ne è interessante testimonianza, attraverso opere di enorme qualità architettonica: la Piazza Monte Grappa, le Poste, l' Ospedale Psichiatrico (uno dei primi in europa concepiti con una struttura centrale e con padiglioni 'periferici), il quartiere, Belfiore, la Questura. Proposi al comune di valorizzare queste 'strutture'. L' amministrazione civica (di centro destra) rispose con il silenzio, e sui giornali in diversi scrissero che altre erano i siti turistico culturali da valorizzare. Qualcuno aggiunse che questa proposta avrebbe in qualche misura esaltato il 'ventennio' (ignoranti!). Ricordo addirittura che una trentina d'anni fa un noto professionista varesino propose l' abbattimento della Torre Civica perchè simbolo del fascismo. Con le dovute proporzioni, come distruggere il Colosseo perchè in quel luogo vennero uccise delle persone.
Scritto da paolo rossi il 16/10/2012 alle 17:28
Senatore, non sapevo di questa sua passione. Mi compiaccio. L'antifascismo è stupido e porta ad aberrazioni come quelle da lei citate. Non bisognerebbe essere antiniente, se non antipedofili, antiviolenze, anticomunisti. Insomma, anti tutte le porcherie di questo mondo.
Scritto da Claudio Ennam il 16/10/2012 alle 20:04
Senatore , non si sbilanci troppo nel simpatizzare per qualcosa che ha a che fare col ventennio ! I suoi compagni potrebbero tirare le orecchie .....
Scritto da Celtico il 16/10/2012 alle 23:45
@Celtico, non mettere zizzania, ne ho già adosso qualche chilo. Mica ho espresso apprezzamento per il ventennio. Solo non mi piace certo 'paraocchismo' di maniera. Quello che di buono è stato fatto va riconosciuto. Comunque non sono tipo che si fa tirare le orecchie tanto facilmente, soprattutto su un argomento di questo genere.
Scritto da paolo rossi il 17/10/2012 alle 08:31
@senatore Rossi ,guardo sempre basita i muretti rotondi intorno alla fontana di Piazza Montegrappa, ho constato il degrado di casa Malaparte di Adalberto Libera a Capri, l'indifferenza per i capolavori di Terragni a Como. Mi spiace citare Parigi, ma lì trascorro molto tempo per lavoro. La rassegna dei disegni di Adalberto Libera al Beaubourg è stata considerata un importante avvenimento culturale. Le segnalo "Architettura italiana sotto il Fascismo" di Carlo Melograni - Bollati Boringhieri.
Scritto da La timida il 17/10/2012 alle 13:45
Grazie @La timida, consiglio interessante. A volte è sorprendente l' ignoranza e la pochezza che ci circonda. In California girano riveste con il nome del Conte Panza e della sua splendida villa e collezione a Biumo Superiore. Qui da noi in molti ne ignorano addirittura l' esistenza. Avevo proposto al comune un riconoscimento pubblico a questo uomo scomparso qualche anno fa. Naturalmente zero assoluto. Se un sito del genere fosse ubicato che ne so, a Stabio, nella vicina Svizzera, ci sarebbero ogni giorno migliaia di visitatori a fare la fila per ammirare una collezione unica al mondo. Da noi pochi visitatori alla settimana, si contano sulle dita di una mano, ma noi siamo a Varese. Colgo l' occasione per segnalare la bellissima mostra a cura dell' Ordine degli Architetti della provincia di Varese, dedicata al grande architetto Brunella scomparso tragicamente ancora giovane nel 1982, che ha lasciato a Varese, ed in alcuni comuni limitrofi, alcune costruzioni di grande livello qualitativo ed artistico.
Scritto da paolo rossi il 17/10/2012 alle 14:39
Rileggendo velocemente il mio ultimo commento mi sono accorto di non aver colpevolmente scritto il nome di questo grande profesionista che con le sue opere ha qualificato l' architettura e Varese : Luciano, Luciano Brunella.
Scritto da paolo rossi il 17/10/2012 alle 14:53
Complimenti a@C.Ennam per le brillanti provocazioni.Leggendole mi mettono di buon umore, come pure certe pungenti e azzeccate risposte del Sen.a certi commenti guittoneschi di@Ceresium, il "miles gloriosus"delle battaglie perse! Tutto sommato danno vivacita' e brillantezza al blog, e fanno scordare per un momento il pantano in cui ci troviamo e da cui annaspando cerchiamo di tirarci fuori. A volte mi sembra di vivere in un paese irreale, quello delle rane di Aristofane o dei balocchi diPinocchio
Scritto da giovanni dotti il 17/10/2012 alle 15:03
Secondo una commentatrice che scrive sul blog di Adamoli, fra i vari nickname che adotterei (almeno una decina, sempre secondo quella commentatrice) io utilizzerei anche quello di @La timida. Questa è timida ma l'altra è scema.
Scritto da Claudio Ennam il 17/10/2012 alle 16:06
Senatore non va bene scrivere sul blog di @Claudio Ennam le cose che scrive in semi sintonia con il sarto de Milan. Il partito ha notato il tuo atteggiamento compagno Rossi, il partito ha notato un atteggiamento che non piace. Il partito la sta controllando.
Scritto da Ceresium il 17/10/2012 alle 17:30
Bene @Ceresium, quando vuoi sai anche essere simpatico. Se invece ho capito male e dicevi seriamente: parola turna indrè.
Scritto da paolo rossi il 17/10/2012 alle 19:46
La prego, sig@ Ennam, non entri in depressione. Mantenga il suo spirito caustico: vorrei continuare a divertirmi.
Scritto da La timida il 18/10/2012 alle 10:41
@La timida. Io non sono in depressione, io sono la depressione. Vorrei vedere lei al mio posto. Anzi, non vorrei perché mi è simpatica. Lei è bella, giovane e le sue gambe sono agili. Porta gli occhiali solo per vezzo, parla inglese correntemente, non ha paura di volare e ha passato parte delle sue ultime vacanze negli States. Lei non può essere depressa e non può capire.
Scritto da Claudio Ennam il 18/10/2012 alle 13:58
Leggo oggi su VareseNews che il gruppo consigliare del PD di Varese città propone sulla questione, una provincia il cui perno sarà l' attuale capoluogo. Parliamo di un territorio con 150.000 abitanti. Per me un' assurdità, ma noto che questa è una proposta diversa dalla sua. Siete sempre in sintonia fra di voi, vero? Ho letto anche che siete già in fermento per le prossime elezioni comunali. Farete le primarie o calerete sempre dall' alto la vostra candidatura a sindaco?
Scritto da Ceresium il 18/10/2012 alle 14:16
@Ceresium, per quanto mi riguarda qualsiasi seria proposta che possa evitare l' assorbimento di Varese e del suo territorio (o, peggio, di una sua parte) con la nascente provincia pedemontana a guida Como, è una proposta da considerare. Continuo a pensare che l' adesione di tutti i comuni della nostra attuale provincia con Milano possa essere un' opzione per lo meno interessante. Siamo un partito con i suoi limiti e difetti ma certamente plurale. Il gruppo consigliare del PD cittadino è bene che faccia una sua proposta. Per quanto riguarda le 'primarie pd' di Varese per scegliere il candidato sindaco, di che cosa stiamo parlando? E' caduta l' attuale giunta? Fontana si candiderà a Presidente della Regione o in Parlamento? E' una scelta ufficiale? Tienimi informato, ti prego, non sono a conoscenza di quanto sia successo in questi ultimi giorni? In verità questi mi sembrano discorsi a dir poco prematuri sempre che si faccia ancora politica con un minimo di serietà. Non sono contrario alle primarie, anzi, ma non sono per una loro applicazione automatica. L' ultima volta, per esempio, non le abbiamo 'utilizzate', ma mi sembra che il risultato sia stato comunque buono. Se invece vogliamo correre tutti dietro l' onda a prescindere da qualsiasi serio ed aperto ragionamento politico...
Scritto da paolo rossi il 18/10/2012 alle 14:57
Qualche anno fa pensavo che Varese potesse giovarsi di un accorpamento con Bellinzona e il Canton Ticino. Ora, con l'accordo fiscale fra Svizzera e Italia in vista, e la conseguente crisi emorragica delle banche ticinesi, la parte italiana della Confederazione elvetica tornerà a essere eminentemente agreste e pastorale. Meglio Como, piuttosto.
Scritto da Claudio Ennam il 18/10/2012 alle 15:22
Volesse il cielo, sig @ Ennam, che fosse così. Come vede ho espresso un desiderio irrealizzabile. Le auguro una piacevole serata.
Scritto da La timida il 18/10/2012 alle 16:17
Caro signor @Claudio Ennam, tralasciando improbabili aggregazioni varesine con Paesi extracomunitari (opzione impossibile per evidenti ragioni), finire con Como sarebbe pura follia anche se è la via che il mio stesso partito, a parte quello di Varese città, non mi pare osteggi come meriterebbe ma, anzi, favorisca in una logica 'scendilettesca' che non riesco ad accettare.
Scritto da paolo rossi il 18/10/2012 alle 20:51
@caroSen.PaoloRossi,il problema e' stato ampiam.discusso,non resta che sperare che la decisione del Governo venga stoppata dalla Corte Costituz.e il tutto venga rinviato alla prossima legislatura.Nell'attesa pretendiamo da tutti i candidati una chiara esposizione della loro posizione su questo importante tema politico-istituzionale. Tu sai gia'come la penso io: piuttost che il solito pastrocchio all'italiana preferisco,con Adamoli, l'abolizione di tutte le province (e VA nell'area metropolitana)
Scritto da giovanni dotti il 19/10/2012 alle 13:39
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