Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 16/11/2012 alle 07:47

 Non è trascurabile l' apporto della cultura cattolico democratica dentro il Pd. Anzi, è stata fondamentale per la sua fondazione. Ora non si tratta di 'ritrovare' al suo interno una 'nicchia di sopravvivenza' congelando alcun valori di fondo. Il Pd deve andare oltre il semplice confronto interno tra culture politiche differenti, divenendo un ambito di incontro politico che superi la rappresentazione canonica delle identità politiche originarie. Ripristinare infatti tout court antiche nostalgie identitarie rappresenterebbe una devianza imperdonabile. Il rischio diretto sarebbe quello di restaurare una struttura vetusta e superata culturalmente prima che sul piano politico, un apparato che oggi, alla luce delle trasformazioni in atto, non servirebbe più a nulla segnando tutta la sua inadeguatezza. Bisogna però essere chiari: quel che rimane del cattolicesimo democratico non può supinamente trasformarsi in una sorta di conversione socialdemocratica. Il progetto iniziale del Pd si è arenato e merita di essere recuperato. Credo, per esempio, sia coerente e giusto votare Bersani in queste primarie, ma il problema nodale rimane sul tappeto. In tutta la sua evidenza.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 51 commenti -
Non sono cattolico, non sono del PD quindi questo per me è un ragionamento distante ed incomprensibile. Penso però che quelle vecchie identità di riferimento abbiano perso consistenza ma soprattutto senso.
Scritto da Antonio il 16/11/2012 alle 09:06
Senatore buon dì, non si trasformi in quello che non è, un intellettualoide cattolico da strapazzo. Lo preferisco sui temi di attualità, soprattutto dopo un lungo silenzio. Se dovete sbrigare i vostri conti all' interno del PD fatelo in modo diverso, fatelo direttamente con chiarezza e non attraverso messaggi cifrati.
Scritto da Ceresium il 16/11/2012 alle 09:12
Non mi sembra una buona ragione porre dei distinguo con Bersani in questa fase elettorale interna al centrosinistra.
Scritto da Adriano il 16/11/2012 alle 13:31
@Ceresium, nessun affare interno da sbrigare, solo il richiamo di qualche idea perchè le identità non sono mai 'acqua che scivola sul granito', dovresti saperlo.
Scritto da paolo rossi il 16/11/2012 alle 14:06
Senatore Rossi, se proprio, come dicono nella sua Roma, "nun gliela fa" con gli ex diesse//socialdemocratici ed altro, c'è sempre Renzi.
Scritto da una rottamatrice il 16/11/2012 alle 14:19
P.S.: Ho fatto fatica a trovarvi. Non siete più su homepage di varesenews o ho visto male io?
Scritto da una rottamatrice il 16/11/2012 alle 14:21
Vuol far scappare quei pochi lettori affezionati che le rimangono? Mi spiacerebbe perchè spesso quello che scrive è criticabile ma sempre interessante.
Scritto da Guevara il 16/11/2012 alle 14:39
La vicenda della socialdemocrazia, per esempio quella nord europea, è una cosa, la conversione da comunisti a socialdemocratici avvenuta da una parte del PD, ex pds, ds, è un' altra cosa. Vorrei che se ne tenesse conto.
Scritto da Borghi S. il 16/11/2012 alle 15:01
Vengo da una storia e da una cultura politica diversa dalla sua, ma condivido l' onestà del ragionamento. A chi critica questo blog dico che oltre le apparenze, qui da lei c'è la capacità di spaziare tra un argomento e l' altro oltre che la presenza di autentica e spontanea imprevedibilità, un fatto molto positivo dentro una politica che sembra sempre più ferma per non dire ingessata.
Scritto da claudio colombo il 16/11/2012 alle 15:32
Con tutto l' affetto senatore, mi sembra una posizione contraddittoria. Da un lato si dice che nel Pd si deve instaurare un nuovo dialogo al di sopra delle vecchie identità di riferimento, dall' altro che quelle idee storiche e tradizionali dovrebbero essere ancora portatrici di valore aggiunto. Non capisco.
Scritto da Giorgio Riva il 16/11/2012 alle 15:37
Le identità, caro @Giorgio Riva, non spariscono con atto notarile. Con il tempo possono trasformarsi e modificarsi, questo sì. Poi la politica determina, con la sua azione temporale, come queste stesse identità possono misurarsi quotidianamente con il contingente. E, a questo livello, ci possono essere idee differenti.
Scritto da paolo rossi il 16/11/2012 alle 16:02
Finalmente. Poi, se proprio insisti, puoi anche votare Bersani.
Scritto da ex-Margherita il 16/11/2012 alle 16:36
Dica la verità senatore. Con questo post ha mandato un invito esplicito ai suoi amici "della sua squadra", come ho letto sulla Prealpa, dentro il PD che, come sempre, e mi scuso per la poca finezza, non la cagano, non la cagano proprio.
Scritto da Ceresium il 16/11/2012 alle 16:59
Il fatto che qualche volta uno come lei non scriva per il mondo ma per gli addetti ai lavori non la trovo una tragedia.
Scritto da pietro magni il 16/11/2012 alle 17:42
Ma caro @Ceresium, io vivo questa vita con 'intensa' leggerezza. Sai cosa me ne frega di gente come te che cerca di provocarmi? E, anche se quel che dici fosse vero...
Scritto da paolo rossi il 16/11/2012 alle 17:50
Apprezzo quanto scrive@C.Colombo-h.15.32-Questo blog trattando argomenti anche molto diversi e' una palestra del confronto democratico consentendo ad ognuno di esporre liberam.le proprie idee.Per stare al tema proposto ripeto quel che ho gia'scritto in altro post come auspicio:che il PD riesca veram.ad amalgamare culture diverse con un'unico fine,quello della elevazione materiale e morale delle classi lavoratrici in un clima di liberta'e di giustizia sociale.Sul tipo del PartitoDem.americano.
Scritto da giovanni dotti il 16/11/2012 alle 18:08
Apprezzo quanto scrive@C.Colombo-h.15.32-Questo blog trattando argomenti anche molto diversi e' una palestra del confronto democratico consentendo ad ognuno di esporre liberam.le proprie idee.Per stare al tema proposto ripeto quel che ho gia'scritto in altro post come auspicio:che il PD riesca veram.ad amalgamare culture diverse con un'unico fine,quello della elevazione materiale e morale delle classi lavoratrici in un clima di liberta'e di giustizia sociale.Sul tipo del PartitoDem.americano.
Scritto da giovanni dotti il 16/11/2012 alle 18:08
Ed io ringrazio molto @claudio colombo e @giovanni dotti, quest' ultimo, un 'vero' socialista del quale apprezzo profondamente onestà intellettuale e spirito libero.
Scritto da paolo rossi il 16/11/2012 alle 18:14
Non provoco e sono serio senatore. Mi chiedo, non se la prenda, come mai tanti esponenti del suo partito non scrivono mai sul suo blog? Non parlo di Adamoli, che, oltre la forma, si capisce la detesta ignorandola volutamente perchè questo è chiaro anche ai sassi. Lei al massimo può pretendere di fare il suo maggiordomo. Mi domando, come mai tanti suoi amici di "corrente", ripeto che ho ho letto l' elenco di questi prodi (p miniscola) sulla Prealpa di qualche giorno fa, fanno altrettanto? Ho letto quell' elenco di profughi. Pochi, pochissimi di quella gente scrive sul suo blog. Non se la prenda ma la cosa salta subito all' occhio. Impari da Adamoli che è un leader che aggrega mediaticamente, lei invece, oltre noi soliti pirla, non riesce ad "andare".
Scritto da Ceresium il 16/11/2012 alle 18:30
Come hai ragione @Ceresium! Oltre ai soliti 'pirla' non riesco proprio ad andare.
Scritto da paolo rossi il 16/11/2012 alle 19:01
@Ceresium. Aggregare viene da gregge e l'unico pecorone qui sei tu. Non vedo pirla su questo blog ma un gruppo scelto di commentatori. Il fatto che non ci siano "tecnici politici" è un vantaggio e giova alla comprensione. Guarda quello di Adamoli. Un post (economico) come quello sui dazi ha riscosso poco entusiasmo: quaranta commenti, e di questi io ne ho scritti, come ha rilevato la mia biografa @Mafalda/@Billa@Alice in wonderland , ben nove. Quando l'attenzione si sposta su sedie, poltrone, poltroncine, favori e favoritismi, saltano fuori anche dai tombini e i commenti si contano a centinaia.
Scritto da Claudio Ennam il 16/11/2012 alle 19:53
Tra i blog politici ne seguo qualcuno, ma scrivo qualche volta solo sul suo, caro senatore. Non saprei fare raffronti. Il suo blog in ogni caso mi piace perchè mi sembra sincero, originale, pulito. Certo @Ceresium non mi sembra molto carino, sempre pieno di vuoto ed inutile livore nei confronti del mondo intero, mentre il signor @Claudio Ennam, che di certo non la pensa come lei, questo è chiaro, è sempre gentile nei suoi confronti. Lo apprezzo non solo per questo, ma perchè è un uomo che ha idee molto chiare, coraggiose e trasgressive, anche se magari non sempre condivisibili. Penso la stimi, e ho capito che da parte sua questa stima è ricambiata, oltre reciproche convinzioni. Sulla "biografa" ufficiale del signor Claudio, che mi fa sempre ridere con le sue battute esilaranti, non so, ma è tempo che seguo questi blog e penso che quello che sostiene sia plausibile, non me ne voglia la o l' interessato che ai tempi apprezzavo moltissimo.
Scritto da miriana il 16/11/2012 alle 21:17
Vengo da un' altra storia ma apprezzo le persone oneste e coerenti.
Scritto da mario macchi il 16/11/2012 alle 22:59
Direi istintivamente che sono d'accordo con Paolo. Eppure pongo una questione: se il P.D. è nato per superare in una sintesi superiore le vecchie appartenenze (e superare non significa rottamare, almeno per uno che in piccolo parte interpreta la vita con categorie hegeliane), si tratta di non mortificare nè i cattolici democratici nè i socialdemocratici (intendendo con questa accezione tutti coloro che provenendo o meno da un 'esperienza D.S-P.D.S.-P.C.I. riconoscono che la prospettiva corretta era e forse è quella del riformismo socialista.). In altri termini, posto che i cattolici democratici fanno riferimento alla dottrina sociale della chiesa, mentre i "socialdemocratici" si richiamano, presumo, a tutto ciò che vi può essere di socialismo non marxista, il punto oggi è che, valori a parte, nè la dottrina sociale della chiesa, nè i sacri testi del socialismo non marxista, si possono assumere tout court come strumenti guida per affrontare le gravi questioni di oggi. Allora, per farla breve (ma ci sarebbe bisogno di un lungo excursus), usando anche un pizzico di sano pragmatismo, che non significa assenza di valori (ma un conto sono i valori, un conto le linee programmatiche politiche, culturali, economiche e sociali), dovremmo riuscire, tornando ad Hegel, a trovare la giusta sintesi, senza alcuna rottamazione, tra il cattolicesimo democratico ed il socialismo riformista presenti nel P.D., senza peraltro trascurare qualche altra componente, come quella liberale. Guardando avanti, la sintesi credo sia possibile, voltandoci troppo verso -chi ce l'ha- il proprio passato, finiremo nelle secche dell'impotenza politica.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 16/11/2012 alle 23:08
L' esperienza del cattolicesimo democratico, si manifestava soprattutto all' interno della democrazia cristiana. Rappresenta una concezione laica della politica, non confessionale, aperta, ed è qualcosa di più di una semplice corrente politica interna di partito (quindi anche nel pd) come qualcuno mi pare ha erroneamente travisato.
Scritto da Marcello il 17/11/2012 alle 09:25
@Mariuccio Bianchi. Un partito prêt-à-porter, moderno, duttile che tenga conto di tutte le richieste, che sappia rivolgersi a una platea più ampia possibile è l'ideale. La sua è un'ottima ricetta: 60 % di cattolicesimo democratico, 30% di socialdemocrazia, 10% di liberalismo. Le chiedo, chef, non sarebbe possibile togliere una cucchiaiata di cattolici e aumentare quella dei liberali? Magari un pizzico di socialdemocrazia in meno e una noce di fascismo in più. Sa, per accontentare un po' tutti i gusti. Ma c’è anche un menù à la carte o è solo a prezzo fisso, come per i camionisti?
Scritto da Claudio Ennam il 17/11/2012 alle 09:48
a claudio ennam. Che dire di fronte alla sua "saggezza" e di fronte al suo humour? Nulla, se non che qualche altra e più corposa argomentazione non avrebbe guastato.
Scritto da Mariuccio Bianchi il 17/11/2012 alle 13:57
@Mariuccio Bianchi. Cosa vuole, signor Bianchi, io non sono un politologo e cerco di stare nelle mie mutande. La cosa che mi stupisce, e mi stupisco dal 1960, che persino uno come me riceve la cartella elettorale. Non so nulla, non capisco nulla e sono chiamato, insieme ad altri milioni di elettori, a decidere sul destino del mio Paese. Non sara' una fregatura la democrazia, cosi' com'e' concepita? Oppure ci fanno credere di decidere per poi fotterci meglio? Dica, signor Bianchi, dica.
Scritto da Claudio Ennam il 17/11/2012 alle 14:20
A proposito di laicità: -...Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli."Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perchè non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di' a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare". Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: "Ipocriti, perchè volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo". Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: "Questa immagine e l' iscrizione di chi sono?". Gli risposero: Di Cesare". Allora disse loro: " Rendete dunque a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio". A queste parole rimasero meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono-. (Matteo 22,21)
Scritto da ex-Margherita il 17/11/2012 alle 15:57
Non condivido l' opinione di @Antonio. Le cose vanno male perchè oggi l' azione della politica manca di valori di riferimento ed è improntata solo ed esclusivamente sui sondaggi. Questa americanizzazione snatura la nostra storia e la nostra tradizione politica.
Scritto da Massimo Cova il 17/11/2012 alle 16:58
@ex-Margherita, amen.
Scritto da Ceresium il 18/11/2012 alle 08:36
Ho rispetto per i cattolici senatore, non per la Chiesa, un sistema "storico" di potere, di trame oscure, di sopraffazione, di violenze inaudite e, dulcis in fundo, di perversione. Quel mondo ha partorito i don Milani ma anche i Marcinkus, e sono sempre stati i secondi a comandare.
Scritto da Guevara il 18/11/2012 alle 09:06
Dov'è sparito @Mariuccio Bianchi? In qualche laghetto della Valganna mentre pescava? Ho posto quesiti importanti. Speravo rispondesse, argomentasse. Invece, niente. Canna in spalla e via per cavedani. Non si fa. Però se proprio si pescano, si puliscono e si offrono.
Scritto da Claudio Ennam il 18/11/2012 alle 10:30
Non sono d'accordo, e se il PD va al Governo la presenza della cultura cattolica sarà azzerata: unioni civili, adozioni di bimbi da parte di gay e lesbliche, cittadinanza a tutti..... Forza Grillo.
Scritto da GIANNI BASSETTO il 18/11/2012 alle 13:45
Sottoscrivo @Guevara.
Scritto da Antonio il 18/11/2012 alle 16:03
@GIANNI BASSETTO, perchè Grillo, invece.....!!!!
Scritto da Giorgio Riva il 18/11/2012 alle 17:06
Sottoscrivo @Guevara.
Scritto da Claudio Ennam il 18/11/2012 alle 17:09
La Chiesa ed i poteri forti sono un tutt'uno. Ricordate Papa Luciani, Giovanni Paolo I, che voleva fare pulizia in Vaticano non appena eletto? Era un uomo onesto che aveva troppa fretta di usare la ramazza. Così fece, fin da subito, attraverso alcune scelte interne contro un potere corrotto e collegato a massoneria e schifezze varie. Ricorderete che il periodo era quello della P2 di Gelli, di Marcinkus e ricorderete anche che, stranamente, quel Papa pulito e semplice (per questo è stato eletto, pensavano di maneggiarlo) è morto guardate un po', dopo 33 giorni dalla sua elezione, senza che venisse fatta alcuna autopsia. E' stato ammazzato, questo appare chiarissimo. Anch'io ho, non grande ma grandissimo rispetto ed ammirazione per certi cattolici scomodi alla Don Milani alla Don Mazzolari ed altri. Tutta gente che è stata però emarginata, tagliata fuori e anche derisa. La Chiesa è sopraffazione, potere corrotto come ha scritto, più o meno, @Guevara, come si fa a dargli torto? Mi dica lei senatore che spesso osteggio ma che apprezzo sempre per coerenza e moralità dentro quel suo mondo vecchio e ammuffito.
Scritto da Adriano il 18/11/2012 alle 18:19
Perchè Grillo?, perchè li manda a casa tutti. (mi spiace solo per il buon Paolo, ma per il resto Iene docet).
Scritto da GIANNI BASSETTO il 18/11/2012 alle 18:29
Caro @Adriano, forse ti sembrerà strano, ma condivido integralmente il tuo pensiero. Consiglio, a questo proposito e se posso, due libri assai diversi fra loro ma alquanto interessanti, anzi, utilissimi ad aprire le nostre troppo 'offuscate' menti. "In nome di Dio" -La morte di Papa Luciani- del cattolicissimo scrittore irlandese David Yallop (1984) e "Obbedienza e libertà" - Critica e rinnovamento della coscienza cristiana- del teologo e docente Vito Mancuso (2012).
Scritto da paolo rossi il 18/11/2012 alle 18:53
Caro @GIANNI BASSETTO, anche la Lega del cappio doveva mandare a casa tutti. Poi è scoppiata dentro le sue deficienze e le sue contraddizioni, ed i poteri che doveva distruggere, sono invece stati suoi alleati e continuano nel dominare lo scenario politico-economico del Paese.
Scritto da claudio colombo il 18/11/2012 alle 19:47
Considerando come vanno le cose negliultimitempi(Pimarie farsa in Lombardia e Primarie presidenziali nazionali del PD)mi chiedo se non sarebbe stato meglio mantenere distinti,ma non divisi,gli originari partiti di appartenenza con le loro identita',con la convergenza in una coalizione al momento delle elezioni.L'esempio di Fini confluito acriticam.nel PDL e poi staccatosi traumaticam.e'emblematica di una convivenza difficile e spesso conflittuale,che non giova a nessuno e origina solo confusione
Scritto da giovanni dotti il 18/11/2012 alle 20:29
Sono banalissimo. Semplice. Ho quattro valori in testa che voglio trasferire, passando dal cuore, alle mani.Alla politica servono gli orizzonti ideali, altrimenti è una gestione dell'esistente.Troppo poco. Sono con grandi aspirazioni si riescono a fare, quanto meno, cose medie. Molti cattolici sono stati a guardare nel post-tangentopoli (anche dopo il '78). Una sana laicità si è persa nel dibattito tra laicisti e clericali-per-motivi-elettorali. Questo, a mio avviso, un tema su cui riflettere.
Scritto da FrancescoG. il 19/11/2012 alle 13:02
@FrancescoG, di questi tempi avere "quattro valori in testa" è già essere passi e passi avanti rispetto alla media, altro che banale!
Scritto da Antonio il 20/11/2012 alle 08:23
Ben dice@Francesco G. Senza prospettive ideali la politica si limita alla (cattiva) gestione dell'esistente, ciascuno "pro domo sua". Questo e' avvenuto anche nella Sinistra, purtroppo. Chissa' se riuscira' a risalire la china! Forse, ma con l'apporto di tanta gente perbene che ancora, nonostante tutto, esiste in questo sfigato paese. Non disperiamo e "tirem inanz"!
Scritto da giovanni dotti il 20/11/2012 alle 13:47
Ah, i cattolici democratici, grandi affabulatori ma poi, se si scende nel pratico, i valori di riferimento vanno a farsi benedire, anche nelle piccole cose. Anche lei ha usufruito del pass della casta per girare e parcheggiare comodamente nel centro di Varés?
Scritto da Ceresium il 20/11/2012 alle 15:16
@Ceresium, no. Trovo comunque 'fuori luogo' questa stupida provocazione.
Scritto da paolo rossi il 20/11/2012 alle 16:03
@Ceresium:Tutto va bene, ma il Senatore al pass avrebbe avuto comunque diritto,se non altro per il ruolo istituzionale che occupa e per ragioni di sicurezza quando gira in citta'.Se non rispettiamo almeno le Istituzioni e chi le rappresenta (purtroppo spesso indegnamente,ma non mi sembra sia questo il caso del ns.Senatore)dove finira'questa nostra ancor fragile e confusa democrazia?Piu' che con vantaggi materiali,con rispetto e considerazione si dovrebbero onorare i ns.rappresentanti istituzion.
Scritto da giovanni dotti il 20/11/2012 alle 16:40
@giovanni dotti, la categoria del senatore usufruisce di vari privilegi ma, in questo paese, non è la sola e nemmeno la peggiore. Magrissima consolazione. Mi va bene il rispetto per le istituzioni anche se dovrebbe esserci reciprocità. In questo senso c' è poco da commentare. Su Rossi ho già scritto che è un mio avversario, anche se il sottoscritto non fa politica attiva, rimanendo però una persona rispettabile.
Scritto da Ceresium il 21/11/2012 alle 08:30
Forza senatore, via con un altro post se no le bagnano il naso. Da tempo scrivo solo sul suo blog, da altre parti mi sono un po' rotto i coglioni. Dovrebbe sentirsi onorato. Dopo tutto sono un estremista di sinistra. Un appunto: non è elegante che uomo del pd scriva su un blog di destradestradestra come quello di @Claudio Ennam, il sarto de Milan, anche se per quanto mi riguarda può cimentarsi anche su quello di Satana. Per me rimane una pratica stridente. A Claudione piace misurarsi con il salotto buono di Adamoli, si orgasma. Da quel prestigioso pulpito ha anche sostenuto, con quella delicatezza che si riserva solo ai veri amici, che lei scrive come un cagnaccio. Bisogna in qualche modo accreditarsi dentro l' elite, bisogna meritarsi di stare in quell' ambiente di livello superiore. Lei se ne stia buono buonino nella sua modesta serie B. Sia sereno e tranquillo, qualche volta il suo amico verrà a trovarlo. Una pacca sulle spalle e alè. Ognuno di noi ha un amico un po' limitato al quale si vuole sempre bene. Buona serata.
Scritto da Ceresium il 21/11/2012 alle 20:37
@Ceresium, su una cosa hai ragione (in questo senso mi ha bonariamente rimproverato anche Giovanni Dotti) dovrei postare con maggiore frequenza. E' che scrivo solo quando ne ho voglia, come è altrettanto vero che commento i post di @Claudio Ennam sul suo blog. Per questo non devo giustificarmi con nessuno, nemmeno con la mia adorata gatta di stretta fede bersaniana. Colgo pienamente la tua consueta e perniciosa provocazione, ma Ennam non si è espresso nei miei confronti come dici. Il suo mi è parso un appunto sincero e garbato che, ahimè, troppo spesso corrisponde a verità.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2012 alle 21:19
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