Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 25/4/2013 alle 12:41

 Forse a breve avremo un governo con a capo un politico giovane e preparato, ma non è la soluzione che volevo, questa rimane una necessità, l' unica via perseguibile guardando agli interessi del Paese. Non ho idea se questa opzione sia frutto di una ben 'calibrata strategia' che parte da lontano (ne avrei disgusto) o 'vincolo politico' dettato dalle condizioni che si sono determinate in quest' ultimo periodo. Certamente è più che un peso dover governare (dentro una maggioranza politica) con chi abbiamo pesantemente osteggiato fino a ieri. Quello che con certezza so è che il mio partito, a partire dalla fase finale della sua campagna elettorale, per passare al goffo tentativo di Bersani di creare una maggioranza ed infine alle vicende relative all' elezione del Capo dello Stato, non ne ha imbroccata una. Ora viviamo una tremenda lacerazione interna difficilmente 'cauterizzabile'. Segnali che suggerissero un reale e necessario cambio di marcia ne abbiamo ricevuti molti in questi ultimi periodi, ma abbiamo anche ingenuamente pensato che una verniciatina alla carrozzeria risolvesse tutto.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 72 commenti -
Ma guarda chi si rivede. Senatore sarò franco. Questo governo è il governo di Napolitano e dei poteri forti, poteri che prima di tutto devono salvaguardare se stessi, come sempre del resto solo che ora lo fanno più sfacciatamente. Il PD si è prestato a questa operazione e pagherà elettoralmente, questo almeno lo spero. Prevedo, e non tanto per voi dei quali non me ne importa un fico secco ma penso alla povera gente di questo povero paese, un periodo buio, anzi nero, ne porterete responsabilità.
Scritto da Ceresium il 25/4/2013 alle 13:46
Felice di rivederla in campo. Sono, come ben lei sa, riformista convinto che ha votato PD senza volerne essere militante od altro. La vostra fusione a freddo non ha pagato. Oltre le mille correnti e correntine interne nazionali e locali la verità rimane una sola: non possono convivere in un partito del genere due pensieri opposti, il pensiero di una sinistra tradizionale seppure camuffato benissimo insieme a parte degli ex dc, e un' idea nuova di politica. Vecchio e nuovo non sempre coesistono.
Scritto da Borghi S. il 25/4/2013 alle 14:13
Al netto di tutto mi pare che oggi nel PD l'unica alternativa realisticamente praticabile sia rappresentata da Renzi. Non mi sta bene, io sarò all' antica ma sono di sinistra, il berlusconismo di sinistra non mi interessa. La mia storia, e credo come me quella di tanti altri italiani, è diversa. Si fa un gran parlare di radici e soprattutto di valori, ecco io ho i miei. Sono antimoderno e contro il cambiamento? Il tutto è liquidabile in questo modo?
Scritto da antonio il 25/4/2013 alle 14:53
Si è detto che il PD era ed è un partito plurale dove si sono trovate, nel segno del riformismo, storie diverse. Adesso Bersani ha fallito e tocca a Renzi prenderne il posto. Lo stabilirà un congresso, questo è giusto, ma non si vedono alternative. A quel punto finalmente vedremo la qualità e l' onestà dei vecchi ds che ho visto, anche a livello locale, ingrossare la truppa con gente che fino a poco tempo fa stava con lei. Ora capisco. La pugnalata da lei ricevuta era stata studiata a tavolino!
Scritto da una rottamatrice il 25/4/2013 alle 15:40
Spiace che il PD si ritrovi in una situazione del genere e che paghi limiti ed incertezze dell' attuale politica più di altri, "chi piange dei suoi mal pianga se stesso". Le primarie hanno rinnovato solo a livello di superficie, non sono state aperte come probabilmente era lecito attendersi. Sono della vecchia guardia carissimo senatore, proporre un partito concepito come trenta, quaranta anni fa non può pagare. Su Renzi ho qualche perplessità ma francamente non si vede altro.
Scritto da claudio colombo il 25/4/2013 alle 17:13
Ho visto in questi giorni attraverso varie tv che l' on. Marantelli, in parlamento, stava sempre attaccato a Bersani, non lo mollava mai e lo seguiva ovunque. Il segretario del PD sembrava persino infastidito. Insomma, una sequenza di immagini fastidiose. Ora il nostro sarà pronto come sempre a salire sul prossimo cavallo vincente. Triste, molto triste, chissà se la neo on. gadda si è accorta di questa situazione o politicamente parlando, preferisce ancora l' ala protettrice del di lui?
Scritto da una rottamatrice il 25/4/2013 alle 17:40
Sono contento che sei tornato a scrivere. La mia impressione è che a sinistra vada chiarito un equivoco di fondo ed iniziale tra chi pensa ad un'area riformista di stampo socialdemocratico e chi in un' area diciamo liberal. Insieme queste due aree possono governare ma come partiti distinti e separati. Il tentativo che fu di Veltroni poteva starci ma era difficile da realizzare. In fondo non aveva torto D' Alema a vedere un centro-sinistra con un trattino bello evidente.
Scritto da piero ribolzi il 25/4/2013 alle 18:27
Grillo nella sostanza è di destra, è LA NUOVA DESTRA e voi vi siete accartocciati, vecchi ed incapaci di essere la più significativa forza politica di sinistra del paese. Vi voglio vedere ora governare con Berlusconi e company. Quel che è certo è che avete tradito i vostri impegni solenni con l' elettorato che vi ha dato il consenso.
Scritto da Guevara il 25/4/2013 alle 18:44
@una rottamatrice, per te Marantelli è un chiodo fisso, un incubo. Sei capace di andare oltre? Sarebbe ora.
Scritto da antonio il 25/4/2013 alle 19:44
In fondo ha ragione @Borghi S. Non è un dramma non fondere in un partito identità diverse. Il tentativo dei lingottiani era destinato a fallire. A parte il fumo iniziale, è finita come prevedibile. Andare avanti su quella linea è un grave errore. Ognuno faccia la sua parte nella parte del campo giusta mantenendo distinto ciò che non può essere forzatamente diviso.
Scritto da antonio il 25/4/2013 alle 19:51
Per Letta (ottima la scelta di Napolitano) si apre una stagione difficile se non impossibile, coniugare il diavolo e l'acqua santa. Non so se ci riuscira', ne dubito fortemente. Se qualche riformetta passera', non credo che il popolo di sinistra ne restera' soddisfatto. Il tempo delle RIFORME VERE non si profila ancora all'orizzonte: lavoratori e giovani rasssegnatevi, aspettate, e intanto invecchiate sereni e tranquilli perche'continueranno a prendervi per i fondelli ancora per un pezzo !
Scritto da giovanni dotti il 25/4/2013 alle 20:28
"E' morto il re, viva il re". Il Partito Democratico non c'è più carissimo Paolo, potrà mantenerne la sua forma, ma la sostanza quella proprio no, quella non ce più. Te ne devi finalmente fare una buona ragione amico mio.
Scritto da ex-Margherita il 25/4/2013 alle 20:39
@Renzo Mattei, pubblicherò il tuo commento, ma lo farò se eliminerai l' insulto contenuto. Si può esprimere il legittimo dissenso in modo diverso.
Scritto da paolo rossi il 25/4/2013 alle 21:14
Sono delusa dal pidi ma non condivido il ragionamento di @Antonio. In quel partito c'è tanta gente, che non ha mai aderito o votato in passato per nessun altro. E sono la maggior parte giovani!!! Questo è un piccolo grande patrimonio di persone magari incazzate ma che hanno aderito ad un NUOVO soggetto politico nel quale credevano. Mandare tutto all' aria mi pare sprecare energie e potenzialità. Vanno forse ascoltati maggiormente. Ciao a tutti
Scritto da camilla il 25/4/2013 alle 21:35
Forza senatore, ritorni in pista. Ce ne è bisogno!
Scritto da mario macchi il 25/4/2013 alle 22:14
cosa signignifica "non ho idea " "calibrata stradegia" ma per favore lasciamo perdere le dietrologie e sospetti . Che il PD ha una classe dirigente non adeguata e senza attributi si è capito benissmo altrimenti il movimento di Grillo non nasceva nemmeno.
Scritto da Pietro il 26/4/2013 alle 08:51
Di errori il PD ne ha commessi a tonnellate. L' immagine che ha dato è stata, in campagna elettorale, di essere il partito delle tasse e penalizzante i patrimoni degli italiani, e dal punto di vista politico, dopo l'elezioni, di essere un partito incoerente che si muove a zig zag. O cambiate pelle ritornando alle origini o, se fate i socialdemocratici vecchio stampo per non dire di peggio, in un paese come Italia, non avrete grande successo.
Scritto da Marcello il 26/4/2013 alle 11:18
Purtroppo non avevo visto male. I miei timori che il PD si trasformasse in una sorta di DS riveduti e corretti con qualche leggera modifica e nulla più, si sono materializzati.
Scritto da paperoga il 26/4/2013 alle 12:47
Purtroppo non avevo visto male. I miei timori che il PD si trasformasse in una sorta di DS riveduti e corretti con qualche leggera modifica e nulla più, si sono materializzati.
Scritto da paperoga il 26/4/2013 alle 12:47
Non so se si sia trattato di una ben calibrata strategia (molti indizi, tuttavia, me lo fanno temere),ma so che gli umori degli elettori e dei militanti del Pd che ho incontrato ieri nella ricorrenza del 25 aprile erano tra l'incredulo e il furibondo. Non uno che mi abbia detto che Rodotà non potesse essere votato. Alcuni mi hanno manifestato l'intenzione di non rinnovare la tessera. Io non so più che dire e mi trovo molto a disagio. E i 101 rimarranno al coperto insieme al/ai mandanti.
Scritto da Angelo Eberli il 26/4/2013 alle 12:51
@Pietro, non si tratta proprio di fare sterile dietrologia ma cercare di capire o, perlomeno, provarci. @Angelo Eberli, caro Angelo il tuo è l' imbarazzo che sto vivendo anch'io. In quest'ultima settimana ho beccato insulti di ogni genere. Bisogna capire certa esasperazione, ne abbiamo fatte di tutti i colori; in noi era stata riposta tanta fiducia. La rabbia ha quindi le sue 'ragioni', ma va superata con le proposte. Certo costruire, soprattutto in politica, è operazione lunga, faticosa e mai agevole, per distruggere basta un attimo.
Scritto da paolo rossi il 26/4/2013 alle 14:07
I commenti di Pietro,Marcello,Paperoga e altri mi pare colgano nel segno. La disillusione di molti,soprattutto dei giovani e'evidente,come pure l'inadeguatezza e il pressapochismo di una classe dirigente che ha clamorosam.fallito il suo compito,non solo al presente ma anche negli anni passati.Altrim.Il 5*****non sarebbe neanche esistito.Urge il ricambio ai vertici del partito,basta con le candidature"riservate"dei notabili,si dia spazio alle classi piu'giovani che hanno piu'entusiasmo e passione.
Scritto da giovanni dotti il 26/4/2013 alle 14:13
Normalità, ci vorrebbe normalità. In Italia abbiamo gli autonomisti-separatisti e macroregionalisti della Lega, una destra a guida di un ricco latifondista milanese, una sinistra che si finge nuova ma che adotta i metodi politici degli anni cinquanta e un comico che raccoglie un quarto dell' elettorato italiano. Normalità, ci vorrebbe normalità.
Scritto da Giorgio Riva il 26/4/2013 alle 15:06
Su quello che avviene a Roma forse noi militanti locali possiamo incidere poco, ma sul livello provinciale qualche possibilità in più di cambiare c'è. Penso che ci sia anche qui bisogno di un rinnovamento radicale. e mi permetto di pensare che anche lei condivida.
Scritto da Elena il 26/4/2013 alle 16:18
Notevole Enrico Letta! Ha trasformato lo streaming con i grillini in un capolavoro di scauting politico. Non hanno avuto neppure il tempo di ribadire che non voteranno la fiducia per dover poi aprire ai provvedimenti del futuro governo. E quello " Scongelatevi " li ha messi a nudo.
Scritto da La timida il 26/4/2013 alle 17:38
Cara @La timida: perfetto. E sì che condivido @Elena, c'è bisogno di cambiamenti un po' ovunque. Penso però che più che una questione di uomini (c'è anche quella), vadano rinnovati radicalmente, a tutte le latitudini, metodi e comportamenti politici. C'è bisogno di un Congresso nel quale si confrontino apertamente idee e finanche posizioni diverse (se ci sono). L' assillo che non si debba spaccare il partito ed in ragione di ciò soprassedere sistematicamente ad una discussione vera, non esiste più e non può esistere. Nessuno vuole ed ambisce ad un partito diviso, ma anche lo sterile unanimismo di facciata, che ha spesso caratterizzato alcuni nostri ambiti, genera equivoci pericolosi. Non è un dramma se in un partito si confrontino dialetticamente una maggioranza ed una minoranza. Questo può e potrà accadere, non è detto sia un dramma. In passato 'il chiodo fisso' dell' unità a tutti costi ha impoverito il partito. Sono il primo a fare ammenda di un comportamento che, in passato, anch'io ho assunto.
Scritto da paolo rossi il 26/4/2013 alle 21:43
L' altra volta si è voluto a tutti costi trovate l' intesa unitaria su FabrizioTaricco strozzando il dibattito interno e qualsiasi discussione in nome dell' unità del partito. In quell' occasione tu sei stato uno dei protagonisti di quella scelta. Ti comporterai ancora in questo modo o finalmente sei rinsavito?
Scritto da Pdvarese il 27/4/2013 alle 10:24
Caro @Pdvarese, l' altra volta, come ho già detto, probabilmente ho sbagliato non tanto rispetto alla scelta dell' attuale segretario provinciale che era e rimane una brava persona, ma in considerazione del metodo adottato. L' unità del partito è auspicabile, ma deve nascere dopo un percorso di discussione e confronto che parta dal basso e non il contrario. L' ossessione dell' unità a tutti i costi può mortificare un dibattito che è sempre fondamentale e che rimane prioritario. Da allora sono cambiate molte cose nel partito, anche a livello provinciale. Tenere insieme il Pd rimane un obiettivo importante, ma solo se sussistono le condizioni politiche per farlo ed attraverso un coinvolgimento di tutti i militanti a partire dai circoli. Piuttosto che l' appiattimento di fronte all' emergenza, in condizioni di posizioni differenti in campo, non è un dramma la presenza interna di una maggioranza e di una minoranza. L' importante e che ciò avvenga sulla politica e non su rivalità più o meno personali. Con il nostro Pd varesino non dobbiamo avere paura di essere leali, critici e, se necessario, anche severi. Sulla carta quest'ultimo ha ottenuto anche risultati significativi, penso per esempio ai quattro parlamentari eletti, più frutto di casualità che altro. Per quanto mi riguarda sono attualmente fuori da tutto e non ho nessun incarico nè sono particolare riferimento per qualcuno. Parteciperò quindi solo al dibattito congressuale che si terrà nel mio circolo.
Scritto da paolo rossi il 27/4/2013 alle 12:39
Caro Paolo, rimani il primo dei non eletti alla Camera dei Deputati, te ne sei dimenticato?
Scritto da ex-Margherita il 27/4/2013 alle 13:24
Non me ne sono dimenticato caro @ex-Margherita, ma quella è una condizione non un ruolo.
Scritto da paolo rossi il 27/4/2013 alle 14:08
Qualcuno mi sa dire dove sono andati a finire i parlamentari nazionali e regionali della nostra provincia? Dopo le elezioni chi li ha piu'visti e sentiti? Sembrano essersi eclissati,hanno intascato i nostri voti e poi stop; saranno anche occupati a Roma o a MI ma sarebbe auspicabile che in un momento disastroso e difficile come il presente colloquiassero con la base dei loro elettori anche a distanza attraverso i loro emissari se non possono farlo di persona. Vorremmo conoscere il loro pensiero!
Scritto da giovanni dotti il 27/4/2013 alle 14:28
Ma come @giovanni dotti, sei distratto! Per esempio oggi l' on. Marantelli è su tutti i giornali locali immortalato fuori dalla sede del PD di Varese imbrattata dalle temibili avanguardie fasciste. "Meno male che Daniele c'è". Ritto e con sguardo severo davanti a quelle ignobili scritte, il nostro pontiere d' assalto ci indica il cammino ed ha il merito di infondere sicurezza alle disorientate masse proletarie della nostra sempre fulgida e progressista provincia sconvolte dall' increscioso avvenimento.
Scritto da Ceresium il 27/4/2013 alle 18:23
@Ceresium, fai poco lo spiritoso, meno male che qualcuno si è prontamente indignato mettendoci la faccia. Se poi questo qualcuno è un parlamentare può solo essere una nota di merito.
Scritto da un democratico il 27/4/2013 alle 18:57
Caro e simpatico@Ceresium, intendevo che venissero a parlarci nelle sedi opportune della situazione politica nazionale e regionale e del loro pensiero rispetto alle soluzioni possibili. O li rivedremo solo nella campagna elettorale delle prossime elezioni??
Scritto da giovanni dotti il 27/4/2013 alle 20:33
@giovanni dotti, la mia era ovviamente una provocazione. Penso che un parlamentare debba fare ed esserci concretamente, non vendere fumo a quintali magnificando se stesso. Ma abbiamo visto come sono andate le vostre primarie manipolate dalla struttura di partito. Hanno vinto persone affiliate ad un gruppo di potere più qualcuno che si è aggregato, quelli come Rossi vanno a casa. Il senatore non ha bisogno della mia solidarietà, sulla politica , come dissi in passato, sto così a sinistra che sono di destra, quindi distante da lui anni luce, ma so riconoscere, se posso esprimere un parere personale, una persona seria da un barlafus.
Scritto da Ceresium il 27/4/2013 alle 22:00
@Ceresium cerca di stare sulla politica e non sulla provocazione gratuita. Non è nemmeno il momento.
Scritto da un democratico il 28/4/2013 alle 08:26
E' tutto ok senatore, ma non si può essere favorevoli un po' si e un po' a questo governo, mi scusi tanto, ma uno che è stato per anni in parlamento dovrebbe esprimere una posizione più netta.
Scritto da Adriano il 28/4/2013 alle 09:04
Il PD non è affar mio. Certo che se il reggente fino al vostro congresso, da quanto si legge, sarà Epifani, non si sceglierà, dentro la sinistra, un uomo di equilibrio, ma un personaggio di parte. Volete perpetrare gli errori fatti fino ad oggi? Prego, accomodatevi, ma tutto questo è assurdo oltre che masochistico!!!
Scritto da ex-Margherita il 28/4/2013 alle 12:52
Caro @Adriano, ho fatto politica per diversi anni e ne ho davvero viste di tutti i colori. Il mio ininfluente 'pensiero' sul governo di Enrico Letta non so quanto sia netto, ma certamente mi pare chiaro. Non mi sono mai piaciute le ammucchiate politiche, penso che un Paese NORMALE, animato da forze politiche NORMALI, ci debba essere una politica NORMALE. Quando in campo ci sono partiti antropologicamente diversi con idee e progetti differenti, non potrà mai essere soddisfacente e fino in fondo digeribile il 'minestrone politico'. Capisco che in questo momento non c'erano alternative praticabili se non il voto, per altro ancora con il Porcellum e quindi con altissime probabilità di essere ancora del tutto inutile. Mi chiedo: c'è forse o no una responsabilità da parte di questa politica rispetto alla situazione che si è determinata? Ed il PD in questo senso può dire di non avere alcuna responsabilità? E allora che questo governo faccia velocemente poche cose ma buone, a partire da una nuova legge elettorale che dia la possibilità a chi vince di governare ed introducendo alcuni interventi-puntello rispetto ad una situazione economica che solo con un eufemismo possiamo definire come precaria. Stop. Questo sarebbe già moltissimo. Oltre non si può e non si deve andare.
Scritto da paolo rossi il 28/4/2013 alle 14:09
Caro @ex-Margherita, di voci, in queste occasioni, ne girano sempre tante, direi troppe. Non sempre il 'vox populi vox Dei' trova poi puntuale riscontro. Calma e sangue freddo. Fino a poche ore fa il toto ministri da parte della stampa e dei media impazzava, ne avessero imbroccata mezza. Se vuoi il mio pensiero su Epifani, per quel che conta e costa esternarlo, non lo trovo adatto ad occupare un incarico del genere.
Scritto da paolo rossi il 28/4/2013 alle 14:32
Caro Paolo,tornando al post e uscendo da marantelli,fin troppo in evidenza,credo che l'urgenza e la necessita'abbiano reso praticabile un disegno che parte da lontano.L'emergenza economica e occupazionale,la diatriba sul finanziamento pubblico dei partiti,la legge elettorale sono bisogni dietro cui si nascondono costruzioni di alleanze fondate sulle stesse basi e lobbies,con nomi diversi,del precente governo Monti. La crisi interna del Pd e'si'conseguenza,ma anche il primo motore di.....
Scritto da fighterfox il 28/4/2013 alle 14:39
...questo nuovo corso politico.Napolitano non e' il vero ed unico attore politico del momento, piuttosto Berlusconi e alti ambienti politici che possono staccare la spina al bisogno, e Letta (pur competente figura), non e'il vero presidente ma solo il nipote del Etta gran commis,quindi sottoposto al cavaliere.Il Passaggio per il pd e'complesso,il partito e'senza guida,e se Letta poteva traghettare da vicesegretario fino al congresso,ora non puo'essere piu'il garante interno tra le correnti.....
Scritto da fighterfox il 28/4/2013 alle 14:47
…un partito che entra in un governo ,dopo aver quasi vinto le elezioni,con una posizione interna di divisione e quindi di debolezza per l'esterno e gia'perdente ancor prima di iniziare.Una serie infinita di errori dalle primarie ad oggi hanno minato definitivamente la credibilita'del partito di fronte agli iscritti e agli elettori,oggi giustamente inferociti.Errori imperdonabili di tutta la classe dirigente,di come sono state fatte le liste,di come viene gestita la disciplina di partito.
Scritto da fighterfox il 28/4/2013 alle 15:00
Purtroppo parole sante @figherfox!
Scritto da claudio colombo il 28/4/2013 alle 15:55
La politica italiana sta annaspando da anni. Sinistra, destra, centro, una grande confusione. Non c'è nessun dubbio sul fatto che debba cambiare, anche se il rinnovamento immagino non possa essere rappresentato da Grillo e dalle sue truppe. Questo governo è presieduto da un politico abbastanza giovane ma già collaudato, ha tra i suoi rappresentanti diversi giovani e molte donne, come non si era mai visto. Mi sembra un buon debutto che rincuora dopo due mesi di caos politico ed anni di politica precaria ed insufficiente. Certamente questa maggioranza eterogenea non potrà durare a lungo ma forse potrà cambiare l' attuale pessima legge elettorale portandoci nella normalità come lei senatore ha più volte invocato. E' anche necessario assumere alcune decisioni, meglio dire iniziative concrete, in materia economica per dare un poco di respiro al sistema Italia ridotto al lumicino. Mi limito a sperarlo ardentemente soprattutto per le nuove generazioni che non vedono sbocchi ed orizzonti. Un fallimento ora ci porterebbe nel baratro e questa volta non è il solito ammonimento un tantino pesante di quelli della mia generazione.
Scritto da Federica Campi il 28/4/2013 alle 19:24
Ribadisco,aver vinto anche per poco le elezioni,non ha pagato nella spartizione neo-cencelliana dei posti e dei ministeri chiave:il pdl ha avuto la meglio con interno,trasporti,salute.Quest ultima scelta sulla lorenzin non si capisce con quale precipua competenza...comunque il pd esce distrutto e paga un prezzo altissimo per la presidenza del consiglio assegnata a Letta,del resto un nipotino ...unici contenti i "giovani turchi"che si fanno pagare la fiducia con un piccolo ministero,l ambiente..
Scritto da fighterfox il 29/4/2013 alle 00:06
@fighterbox non condivido. Non so come andrà questo governo, spero faccia velocemente poche cose ma buone a partire dalla nuova legge elettorale. Detto questo guardando gli spazi assegnati non mi pare proprio che il vostro partito, in questa fase, sia messo poi così male. Il Presidente della Repubblica, quello del Consiglio, il Presidente del Senato e qualche ministro sono del PD. Per me avete avuto fin troppo.
Scritto da Giorgio il 29/4/2013 alle 12:12
Discorso diccì quello di Letta. E' stato abile, ma ipocrita. Sembra che questo minestrone sia il meglio del meglio per l' Italia. Ho dei dubbi, questo può essere solo un Governo d' emergenza dalla scadenza di sei, sette mesi per fare la legge elettorale e poco d' altro. hanno già mischiato le carte in tavola. Se adesso ce lo vendono come il miglior prodotto possibile, se parlano di una sua durata fino alla naturale scadenza o quasi, sorge più di un dubbio e si evidenzia in tutta la sua sfacciataggine la sceneggiata messa in atto negli ultimi mesi. Questo Esecutivo probabilmente va bene all' Europa dei padroni, per dirla all' antica, alle loro finanze, ai loro traffici, non certo agli italiani. In nome dell' unica via possibile, del "non abbiamo alternative", nella storia, si sono fatte porcate indicibili (e naturalmente, come sempre, sulle disgrazie c'è sempre chi si è riempito la panza). Comunque sia vuol dire che ce l' hanno messa nel...E l' opposizione rimane nelle mani di un comico capocurva e dei suoi ultras, una pattuglietta insignificante di ex-fascisti, i rivoluzionari di Vendola e, forse, un po' di Lega (ma solo poco, poco, tanto per salvare la faccia tra i barbari del nord). Da tutto il paese democratico si alza forte un grido collettivo: "Grazie piddì!"
Scritto da Ceresium il 29/4/2013 alle 20:51
Basta leggersi i curricula dei nomi dei principali attori politici di questo governo per capire come mai da piu'di vent anni non sia possibile costruire un governo di centrosinistra autentico e riformista in questo paese e quindi come mai ne'Bersani ne'Renzi(al momento)avrebbero mai potuto realizzarlo.Scuole economiche(Andreatta,Bocconi),potentati istituzionali(banca d italia),lobbies finanziarie (st &poor's,aspen istitute,buildenberg),unitamente a nepotismi e correnti,bloccano ogni cambiamento.
Scritto da fighterfox il 29/4/2013 alle 22:07
Pienamente d'accordo con il pensiero espresso da @fighterfox, questa è l' Italia, un posto dove l riformismo fa paura e un posto dove i veri riformisti, qualche volta, ci hanno anche rimesso la pelle. Coloro che vogliono cambiare le cose gradatamente sono temuti dai potentati finanziari perchè questi ultimi sanno bene che i primi ce la potrebbero anche fare a cambiare le cose ed a realizzare una società più giusta. A questa gente vanno invece bene gli estremismi, utopici ed inefficaci nella sostanza politica. Addirittura fanno il loro gioco. Tutto questo provoca senso di frustrazione e tanta amarezza. L' Italia è un Paese che non vuole cambiare. Ora non so Letta cosa potrà fare, è un politico capace, ma siamo di fronte ad un pateracchio, un calderone, un' accozzaglia politica che non può reggere. Ha ragione credo @Ceresium quando sostiene che questa emergenza dovrebbe essere gestita da un governo per poco e per fare la legge elettorale e poco altro. Come si fa ad affidare il nostro paese ad una maggioranza, perchè di maggioranza stiamo parlando, con dentro PD ed il caimano combattuto aspramente fino ad ieri? Come si fa? Qualcuno me lo può spiegare? Sono soltanto un vecchio rebambì all' antica?
Scritto da pietro magni il 29/4/2013 alle 22:22
@fighterfox,@Ceresium e @P.Magni, concordo con le vostre acute osservazioni. Al momento forse il popolo applaude, ma poi col tempo si accorgera'della fregatura. La protesta viene artatamente contenuta e soffocata col perbenismo di un governo di larghe intese, ma prima o poi e' prevedibile che scoppiera' quando le masse popolari capiranno di esser state ancora una volta prese per i fondelli. Possibile che la dirigenza del P.D.non lo capisca? Evidentem.ha interesse a sostenere questo pateracchio !
Scritto da giovanni dotti il 30/4/2013 alle 09:05
@Pietro Magni, il problema è il tuo PD che cambia linea politica a 360 gradi, stravolge tutta una campagna elettorale, non convoca il suo apparato decidendo, in nome della governabilità, di unirsi a zio caiman. Balle non ce ne sono. E a livello locale i vostro leader scimmiottano penosamente quelli nazionali. Ho letto su varesenews che il pontiere Marantelli pochi giorni fa avrebbe avuto un' importante incontro riservato con Maroni. Non metto in dubbio l' incontro ma realisticamente secondo lei se a livello nazionale la Lega vuole stringere accordi e confrontarsi con il PD, deve passare dal parlamentare varesino? E' quello che ci hanno sempre venduto i nostri, anzi vostri, eroi a livello locale, una pena e voi abboccate ancora all' amo.
Scritto da Antonio il 30/4/2013 alle 19:08
Sono molti gli incazzati nel PD, anche tra i militanti, le proteste salgono e la critica pesante sale, anche a livello provinciale. Il Senatore è oltre tutto sparito dalla circolazione, io penso che anche quest' ultimo sia un aspetto negativo per il partito.
Scritto da Adriano il 30/4/2013 alle 19:54
Caro @Adriano nel Caucaso c'è un detto popolare che recita: "il cane abbaia, il vento soffia, la carovana va avanti".
Scritto da paolo rossi il 30/4/2013 alle 20:16
Mao scriveva,anche se tale pensatore non è esattamente nel mio percorso formativo:--"grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente"--
Scritto da fighterfox il 30/4/2013 alle 20:35
1*MAGGIO: un Primo Maggio cosi'non me lo sarei mai aspettato! col caimano resuscitato dal P.D.! Bravissimi i dirigenti romani,sempre pronti all'INCIUCIO,scimmiottati vergognosam.dai dirigenti locali(come ben dice@Antonio)sempre pronti a digerire e giustificare qualsiasi operazione(anche suicida per il partito)imposta dall'alto e ad allinearsi come soldatini alla c.d."disciplina di partito"(=carrierismo puro!). Bella e "gioiosa macchina da guerra" lanciata verso sempre nuove sconfitte! Peccato c
Scritto da giovanni dotti il 1/5/2013 alle 10:13
(Segue) PECCATO CHE A SMENARCI SIANO SEMPRE I POVERACCI ED I LAVORATORI ONESTI, cioe' quelle categorie sociali che dite di voler tutelare !
Scritto da giovanni dotti il 1/5/2013 alle 10:17
Mi ha colpito molto l' intervento di @pietro magni, soprattutto quanto scritto sul riformismo e sulle reali difficoltà per i politici che l' hanno e che lo sostengono oltre l' etichetta (oggi tutti si dicono riformisti!). E' avvenuto nella recente storia mondiale. Di tutti questi è stato irrimediabilmente sconfitto, lasciando però un solco indelebile (come si diceva una volta), anche il più grande ed illuminato uomo politico del secolo scorso, Michail Sergeevic GORBACEV. Raramente mi sono trovato e mi capita di esaltare un personaggio politico, per giunta proveniente da un regime comunista, un leader che ha in buona parte cambiato la sua obsoleta società e lavorato concretamente per la pace nel mondo prima di essere annientato dalle forze della reazione (sempre come si diceva una volta).
Scritto da paolo rossi il 1/5/2013 alle 11:59
100 ok senatore su Gorbaciov. Il lavoro del politico "riformista", è il più difficile di tutti, incontra difficoltà enormi perchè chi detiene potere ed ha interessi, non ha nessuna intenzione di rinunciarci. Il cambiamento radicale, non può funzionare in una società come quella dei nostri tempi, il cambiamento passo-passo, graduale, questo sì. Quindi per questa ragione fa paura e trova oppositori disposti a tutto per annientarlo, come ben dovremo sapere. leggendo la storia dei popoli ed in particolare del nostro. Tutte considerazioni che valgono anche per il piccolo ambito o nucleo "democratico", in cui viviamo, di famiglia, di società, di politica.
Scritto da Borghi S. il 1/5/2013 alle 14:21
Riformismo o non riformismo. Non so. Anche il PSI di Craxi si diceva riformista ed era un' avanguardia conservatrice della futura Forza Italia. La nostra bella penisola è piena di riformisti che non cambiano nemmeno le mutande alla mattina, di loro onestamente non so che farmene. Riformismo è una parola vuota, vaga, senza un valore preciso, ha una funzione cosmetica come il cerone che non cambia i connotati, è come un capo di moda, tanto effimero quanto secondario. Chiaro che in una società come la nostra serve come biglietto da visita, serve per entrare, ma non è niente se non un lasciapassare incapace ed impossibilitato a migliorare le condizioni della gente e di un popolo. Faccio un esempio: l' euro è una conquista riformista? Io so che anni fa con due milioni una persona non dico fosse benestante, ma stava benone, oggi con i corrispettivi mille euro una famiglia fa quasi la fame. Dentro questa situazione oggettiva, che ognuno di noi può facilmente valutare semplicemente 'ricordando', c'è dentro, a copertura mediatica, questa politica asservita ai famigerati (esistenti) "poteri forti", mondiali, europei italiani, poteri finanziari ovviamente. E la chiamano "politica riformista", fate un po' voi. Buon primo maggio, su coraggio!
Scritto da Ceresium il 1/5/2013 alle 14:29
Primo maggio un po' sotto tono, anche a Varese e non poteva essere diversamente. In piazza, in bella vista, anche un po' d' apparatino del PD locale, vecchi giaguari un po' spennacchaiti insieme a giovani leonesse che credono di incarnare il rinnovamento solamente per via della carta d' identità, gesù mio! Non ho però visto il loro leader massimo. Distratta o forse il nostro sarà in Crimea a scrollarsi di dosso le tossine accumulate nelle ultime estenuanti trattative romane che hanno portato alla formazione del governo?. Avanti compagni se il partito è in mano ai giovani/ vecchi turchi siamo a cavallo... di un somarello però.
Scritto da una rottamatrice il 1/5/2013 alle 16:28
Sul PD condivido, ma @una rottamatrice, che palle che sei!
Scritto da Antonio il 1/5/2013 alle 19:26
@Caro @Antonio, cosa c'è che non va. Siete proprio una grande famiglia chiusa, chiusa. Solo voi e tra di voi potete farvi certe critiche? Questo l'ho capito bene ed ho visto che c'è chi si è adattato subito ad un certo clima sperando nell' accoglienza. Una sciarpetta rossa al collo e via in piazza con la nuova sinistra più vecchia e patetica di quella di prima, mah....non so in questo modo dove si andrà a finire.
Scritto da una rottamatrice il 1/5/2013 alle 20:20
Solo adesso leggo @Ceresium. Bravo e simpatico.
Scritto da Guevara il 2/5/2013 alle 21:50
Trovo anch’io che @ ceresium questa volta abbia smesso i panni del provocatore ad ogni costo e abbia fatto un’analisi politica degna di considerazione. Posso perfino dargli ragione, io ex socialista, (mai Craxiano), sul fatto che il “decisionismo” di quel periodo possa considerarsi prodromico all’avvento del berlusconismo. Una cosa mi preme chiarire. Quando negli anni 70/80 si parlava di riforme, si trattava di cambiamenti che attribuivano benefici ai cittadini. In altri termini, la parola “riforme” aveva una connotazione progressista: termine che per alcuni (chissà perché) oggi suona blasfemo. Di questi tempi il vocabolo ha perso quella connotazione semantica: oggi “riforme” significa “lacrime e sangue”. Almeno chi è al potere abbia il coraggio di chiamare le cose col proprio nome: così, anche solo per il buon gusto di non prenderci in giro.
Scritto da Angelo Eberli il 3/5/2013 alle 12:50
Ho sempre pensato che in politica i cambiamenti graduali fossero gli unici, dentro una cultura ed una politica quale la nostra, in grado di segnare il cambiamento. Mi sono accorta che i nemici del rinnovamento hanno avuto gioco facile contro di esso. Ho apprezzato a questo proposito il commento del senatore su Gorbaciov e sulla sua vita politica che ammetto di conoscere in maniera approssimativa. Oggi credo che un cambiamento, anche dentro il PD, non possa che essere radicale e profondo. Ne va della sua vita a Varese come a Roma fino a Ragusa. Non so se oggi ce ne sia consapevolezza. Non penso nemmeno che il rinnovamento si realizzi semplicemente attraverso quattro giovani messi in mostra ed esposti per giustificare o coprire uno status conservatore. Se per esempio nella nostra dimensione locale una giovane come l' on. Gadda, una che vedevo in modo molto positivo e che ho anche difeso personalmente da considerazioni negative che ritenevo sbagliate, va a braccetto con Marantelli, che rappresenta un rispettabile ma vecchio modo di fare politica, significa che qualche cosa non funziona. Lo dico da giovane e senza polemica alcuna per una persona probabilmente mal consigliata.
Scritto da una rottamatrice il 3/5/2013 alle 16:52
Sono cominciate le prime schioppettate all'assemblea provinciale del pd,e forse una nuova resa dei conti.Il segretario provinciale,dopo lettura di una breve relazione,ha annunciato di non ricandidarsi.Poi una lunga sequenza di interventi per dirci chi siamo,dove eravamo e che fine o futuro avremo.una sequenza di enunciazioni di disgusto per cio'che e` successo e nuove promesse e inviti all'unita`,quasi una chimera.Si scopre che Gadda e Senaldi hanno affondato marini e il segretario.viva il pd.
Scritto da il liquidatore il 4/5/2013 alle 01:37
@il liquidatore, va bene, ma sarebbe stato più utile a tutti se, nell' occasione che descrivi, ti fossi firmato con nome e cognome. Il PD è un partito che ha bisogno di trasparenza e di un po' di coraggio anche e soprattutto fra i suoi componenti.
Scritto da mario macchi il 4/5/2013 alle 08:47
egr sig mario macchi, non si parli di trasparenza, per favore, sono da poco passate quelle famose 48 ore in cui 101 persone hanno affondato il partito, il segretario e il padre fondatore. E' vero, il mandato per il deputato, con questa legge, è solo verso se stessi, non per il proprio elettorato, ma per costoro la trasparenza esiste o non esiste? Dove sono finiti?Magari ora, dopo aver messo in stallo il paese e ridicolizzato il PD se ne stanno a godere di un posto di ministro o sottosegretario.
Scritto da il liquidatore il 4/5/2013 alle 09:38
Sono di altra estrazione politica ma Marini sarebbe stato un ottimo Presidente della Repubblica, un ex-sindacalista poteva rappresentare una novità significativa. Nel PD lo hanno segato, i rinnovatori! Spiace che adesso vengano fuori certi nomi di chi ha votato contro ma meglio così, è bene sapere subito con chi si ha a che fare.
Scritto da piero ribolzi il 4/5/2013 alle 09:43
.Si è passati dall'eccesso dei partiti originari, DC e PC, in cui tra le varie correnti si discuteva anche con animosità, ma allafine si riponeva,seppure temporaneamente, fiducia nel segretario e nelle scelte del direttivo.Ora il segretario fa una proposta e, il giorno seguente, la stessa viene smentita attraverso la stampa, dal rappresentante di un corrente contrapposta.Ma come si può andare avanti così?Vi sarebbe stato un luogo e un tempo, il congresso. Si è distrutto il lavoro degli iscritti.
Scritto da il liquidatore il 4/5/2013 alle 09:47
Ci sono epoche in cui le Nazioni sono sconvolte da mali così grandi, che si presenta ai loro pensieri l’idea di un radicale cambiamento della costituzione politica. Noi , invece, stiamo vivendo l'epoca che Toqueville definisce " il tempo degli intrighi e dei piccoli partiti; grandi quei partiti politici che si rifanno più ai principi che alle loro conseguenze, alle questioni generali e non ai casi particolari, alle idee e non agli uomini. Questi partiti hanno, in genere, tratti più nobili, passioni più generose, convinzioni più salde, un modo più franco ed ardito degli altri. L’interesse particolare, che gioca sempre un ruolo grandissimo nelle passioni politiche , si nasconde, qui, più abilmente sotto il velo dell’interesse pubblico, talvolta, riesce anche a celarsi alla vista di coloro che anima e fa agire. I piccoli partiti, invece, sono di solito senza fede politica, poiché non si sentono nobilitati e sostenuti da grandi obiettivi; il loro carattere è improntato d’un egoismo che si manifesta in ciascuno dei loro atti. Si entusiasmano sempre a freddo, il loro linguaggio è violento, ma la loro azione è timida e incerta. I mezzi che adoperano sono meschini, come gli scopi che si propongono. Da ciò deriva che, quando da una rivoluzione violenta succede un periodo di calma, i grandi uomini sembrano sparire all’improvviso e gli animi sembrano rinchiudersi in sé stessi". Quindi, la domanda che pongo è: quale futuro per i Democratici? far finalmente nascere il PD (MAI NATO) e farlo diventare un grande partito che, per riprendere Toqueville , sconvolga la società e non si limiti ad agitarla come fanno solo i piccoli; gli uni la lacerano e gli altri la depravano; i primi talvolta la salvano scuotendola, i secondi la turbano sempre senza profitto. Questo Paese ha avuto grandi partiti che oggi non esistono più; essa ne ha guadagnato molto in felicità, ma non in moralità. Per fare tutto ciò è assolutamente necessario un concreto e radicale cambiamento negli usi, costumi, modi di fare politica con un altrettanto radicale rinnovamento di quei politici che si sono dimostrati non all'altezza delle grandi sfide che abbiamo davanti riducendo questa Nazione ad un ruolo da gregaria in campo internazionale e portando alla povertà i nostri figli.
Scritto da #RESETPD il 4/5/2013 alle 13:28
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