Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 21/6/2013 alle 15:20

 Ho rivisto, dopo anni, un mio vecchio amico di vita politica. Un 'quasi' mio coetaneo che mi iniziò ad essa nel lontano 1977 e che considero il mio primo vero 'maestro'. Ora fa tutt'altro, mi ha fatto piacere rincontrarlo tanto è che anche antichi dissapori sono svaniti in un attimo. Così, inevitabilmente, siamo tornati agli anni di quel 'giovane' appassionato impegno culturale e civile. La 'sinistra sociale DC', quello l' ambito ed il perimetro che ha davvero contornato una nostra vera e propria grande passione. Quando ritornano intensamente certi ricordi forse, molto semplicemente, significa che stai invecchiando. Ma quelli sono stati per me, e per molti della mia generazione, anni vissuti intensamente, formativi, in una parola sola 'indelebili'. Oggi la politica è ben altro, ma se non avessi vissuto quell' esperienza sarei un uomo diverso, sicuramente più povero.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 8 commenti -
Caro Paolo, tu dici di stare invecchiando, io lo sono già e ho vissuto prima di te quella meravigliosa esperienza nella "sinistra sociale DC" con grande passione ideale che mi ha forgiato e arricchito per sem- pre di grandi valori permettendomi di essere meno povero nella vita. L'impegno e la tensione etica di allora ha sbattuto purtroppo contro la cruda realtà della politica, rendendo vani i nostri ambiziosi e ingenui tentativi di cambiare il mondo.Ma noi continuiamo ancora!
Scritto da Ravani il 21/6/2013 alle 16:06
Conosco il personaggio e la tua e vostra storia politica non è poi così tanto lontana dalla mia.
Scritto da ex-Margherita il 21/6/2013 alle 18:07
In quegli anni frequentavo una sinistra vera, di lotta, stavo da tutt' altra parte, ma comunque provo rispetto per la tua storia senatore, di sicuro mi permetto azzardare molto di più di quelli che l' hanno vissuta con te e che oggi non ti e non la cagano più. Nella vita il problema non è cambiare ma tenere in mano il proprio "filo rosso" (si fa per dire, il colore conta relativamente) in coerenza con le proprie radici.
Scritto da Ceresium il 21/6/2013 alle 18:33
Il proprio passato politico e meno politico non va mai rinnegato ma allo stesso tempo non può e non deve rappresentare una palla al piede per un futuro che può anche essere molto diverso. Ogni tempo ha le sue "cose". Bello ricordare gli anni andati, anche con affetto, mai e poi mai rimpiangerli.
Scritto da paperoga il 21/6/2013 alle 19:21
Tanto rispetto per questa storia ma per me sinistra sociale della democrazia cristiana o di altro, comunque sia, è quasi uguale a destra, magari moderata, ma sempre DESTRA. Forse sono un sempliciotto, un impertinente marxista presuntuoso ma la vivo e sento in questo modo.
Scritto da Guevara il 21/6/2013 alle 20:41
Le proprie radici e la loro conservazione rappresentano la salvezza per potere oggi impostare, in modo diverso, una nuova e buona politica.
Scritto da claudio colombo il 21/6/2013 alle 22:08
Ritornare al proprio passato non è mai negativo ma, sempre, una ricchezza.
Scritto da mario macchi il 21/6/2013 alle 22:20
Luce Irigaray, Sontag,, Muraro e la sua Guglielmina, Effe e Il pane e le rose in uno scaffale polveroso della libreria,le speranze di una femminilità compiuta sono la mia giovinezza. Le donne ancora alle prese con una società a loro avversa sono la mia avanzata maturità, ma vedo anche tante giovani donne consapevoli e determinate e ciò mi rallegra.
Scritto da La timida il 22/6/2013 alle 09:06
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