Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 20/7/2013 alle 08:08

 All' inizio del settecento Varese poteva contare su un buon numero di attività commerciali concentrate soprattutto nell' allora Corso Maggiore (l'attuale Corso Matteotti). A queste vanno aggiunte numerose bancallelle di ambulanti che stanziavano nel cuore del borgo. Quest' ultima presenza costituiva un notevole intralcio alla 'viabilità'. Cesare Parravicini, un eminente bosino di quei tempi, insieme ad altri 'amministratori', per decongestionare vie e piazze, lanciò l' idea di costruire in piazza S. Martino, quindi a ridosso del centro, un nuovo edificio a più piani, con un porticato e con 'spazi' da destinare agli ambulanti. Un specie di 'supermercato' dell' epoca. I mercanti varesini, prima ancora della sua realizzazione, capirono subito che, strappati dalle vie più 'trafficate', avrebbero sicuramente registrato un calo delle vendite. Bollarono quell' idea come 'Malpensata'. Ma si sa, da sempre i politici quando decidono raramente tornano sui loro passi. La struttura venne innalzata i negozi affittati ed aperti. Fu un fiasco. Dopo nemmeno un anno i contratti vennero quasi tutti disdetti. I consumatori, in quel sito, proprio non ci volevano andare (ben altra sorte, qualche secolo più avanti, toccherà ai centri commerciali posizionati fuori dai centri urbani). Alle autorità municipali non restò che chiudere "La Malpensata" destinando quell' edificio ad uso scolastico. Venne abbattuto nel 1929 per far posto all' attuale Tribunale. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 13 commenti -
Cambia il mondo ma politici e commercianti sono sempre gli stessi.
Scritto da Ceresium il 20/7/2013 alle 08:59
Gustose queste storielle della sua Varese anche se io vorrei vederlo tornare alla politica.
Scritto da claudio colombo il 20/7/2013 alle 09:42
Interessanti queste storie sulla tua città. La memoria per le vicende andate dei luoghi dove si vive sono utili per meglio comprendere la nostra realtà attuale.
Scritto da piero ribolzi il 20/7/2013 alle 12:29
Ah non c'è dubbio @Ceresium. I politici in particolare, come abbiamo letto anche in questa storia de "La malpensata", anche quando capiscono che la situazione sta andando a rotoli, vanno avanti, testardi come muli, fino a quando non finiscono per picchiare il musone contro il muro. Che siano dei masochisti? Chissà perchè ma mi viene in mente l' attuale Partito Democratico.
Scritto da pietro magni il 20/7/2013 alle 15:26
Caro senatore per me può scrivere ciò che desidera. Certo che nel frattempo la sua area di riferimento nel PD varesino, da quando i suoi amici le hanno staccato la spina, grazie alla nuova brillante leaderschip dei vari Gadda, Carignola e Molinari, è sparita adagiando quel poco che è rimasto a casa Diesse.
Scritto da una rottamatrice il 20/7/2013 alle 16:10
Non credo che Gadda abbia una collocazione ideologica o politica ben definita(se mai ne abbia una).La sua e' un'azione ad ampio raggio,prima con area democratica, poi si smarca con i giovani non piu' giovani turchi e ora,dopo i suoi rapporti col pacifismo e con l'ambiente non tardera' ad affrontare il congresso con l'outsider pippo civati. Beh, da qualche parte dovra' pur stare, tutti gli altri posti sono gia' occupati.....
Scritto da moltopiu'chedeluso il 20/7/2013 alle 16:49
@Una rottamatrice (totalmente fuori tema) ormai azzanna da tigre senza denti.
Scritto da un democratico il 20/7/2013 alle 17:29
@un democratico, vuol dire che anche tu sei fuori tema. Comunque sempre meglio tigre senza denti che toro...
Scritto da una rottamatrice il 20/7/2013 alle 18:43
Mi piacerebbe qualche intervento politico in più del senatore anche se questi "passaggi storici" sono più che gradevoli.
Scritto da mario macchi il 21/7/2013 alle 10:04
Invece a ma piace questo nuovo corso. Meno commentabile, questo è chiaro, ma interessante e piacevole. Dopo quanto è avvenuto fa solo bene il senatore a prendersi una pausa e trascurare il commento politico. Qualche volta occorre disintossicarsi.
Scritto da camilla il 21/7/2013 alle 15:46
Cara @Camilla, intanto non chiamarmi senatore, lo sono stato, ora non lo sono più. A te ed ad altri volevo dire che non ho affatto abbandonato l' interesse per la politica. In questo momento "non la faccio", tutto qui. Cosa riserverà il futuro non è dato sapere. Questo mio stop, momentaneo o molto più probabilmente definitivo, non esprimere certo distanza da essa.
Scritto da paolo rossi il 21/7/2013 alle 18:29
In ogni caso tu per noi sei "il senatore", per definizione.
Scritto da fighterfox il 21/7/2013 alle 19:49
Volendo stare in tema posso dire che, in quel particolare caso, forse i politici erano troppo avanti e avevano visto giusto. Se a Laveno fosse sempre giorno di mercato, che a volte frequento perché si possono trovare merci difficilmente reperibili altrove, credo proprio che mi trasferirei: troppa la congestione di traffico. Fortunatamente il mercato c’è solo di martedì e io risiedo fuori dal centro. Immagino le bestemmie di quelli che non sono liberi di uscire di casa con la propria auto. Mi rendo conto di aver fatto una lunga digressione che molto probabilmente non interessa a nessuno e me ne scuso. Ma mi preme una sottolineatura: troppo spesso, sollevando dubbi su alcune scelte politiche o “riforme” discutibili, ci si sente rispondere: “indietro non si torna”! È proprio necessario andare a sbattere?
Scritto da Angelo Eberli il 21/7/2013 alle 20:15
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