Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 1/2/2014 alle 14:01

 "...Rivedo gli interlocutori e gli avversari con cui ho discusso e duellato per più di vent'anni dentro uno spazio pubblico ancora vitale e un costume democratico insieme nobile ed empio, e voglio parlare alla moltitudine sconosciuta cui è stata rubata la memoria, perchè un conto è dire che il passato è passato, ma fare come se non fosse mai esistito è il modo più sicuro di restarne prigionieri...". 

-Ricordati di vivere-   Claudio Martelli

Nel mio piccolo, da giovane e poi meno giovane diccì, ho avversato il PSI. Oggi il mio giudizio su quel partito si è in buona parte modificato. Gli anni passano, le esperienze, i successi e le delusioni personali, mi hanno 'meglio' forgiato. Ho sempre considerato Claudio Martelli un politico di fine e carismatica intelligenza.  Ai tempi lo stimavo, oggi lo considero un grande.

                                                               

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 34 commenti -
lo credo anch'io... a quando le primarie del PSI ...più che del PD o centrosinistra..a parte che non servirebbero...ma intendo a quando un ritorno convinto sulle scene ..di bei film..anche da rivedere...l'anima socialista è basilare e non può morire..altrimenti muore tutta la democrazia e la politica...
Scritto da zva il 1/2/2014 alle 15:05
Oddio senatore, PSI e Martellì non sono mai stati i miei prototipi di politica e politico. Sul' intelligenza va bene, poi dipende come si usa e nel caso specifico la memoria ci aiuta. Strano innamoramento il suo che, ovviamente, rispetto ma fatico un poco a comprendere.
Scritto da claudio colombo il 1/2/2014 alle 15:14
Leggero' quel libro, ma confesso che sono prevenuto e perplesso.
Scritto da mario macchi il 1/2/2014 alle 15:43
Aggiungo che Martelli ha dimostrato sempre furbizia ed intelligenza ma che la politica della -Milano da bere- interpretata dal PSI ha rovinato culturalmente, prima che politicamente, il nostro Paese. Del resto non può essere un caso se molti dei dirigenti socialisti di quei tempi sono finiti in Forza Italia.
Scritto da mario macchi il 1/2/2014 alle 15:52
Nooo, almeno Martelli nooo. Non basta essere fighetti per far politica.
Scritto da Ceresium il 1/2/2014 alle 16:43
Un conto e' il raffinato Martelli,un conto e' il PSI.
Scritto da Lao Tse il 1/2/2014 alle 17:15
Craxi ha pagato per tutti ma era un vero statista. Il PSI , al netto di errori e finanziamenti illeciti, ha segnato in modo nuovo e moderno il riformismo italiano. Piaccia o non piaccia andò così.
Scritto da nostalgia socialista il 1/2/2014 alle 17:28
Il PSI di Craxi e Martelli incarno' un riformismo modaiolo ed effimero. Ha ragione chi sostiene che in quel partito troviamo gli embrioni di Forza Italia. Definire il bel tenebroso Claudio, caro senatore, come un "grande" e' un po' troppo generoso da parte sua. Per altro, se ben ricordo, l'ex vice di Bettino ha subito anche lui una bella condanna a qualche annetto di carcere mitigata da una condizionale...
Scritto da pietro magni il 1/2/2014 alle 18:35
Errori quel PSI ne fece tanti. Il delirio di potere ed i tantissimi soldi che giravano, oltre che i rapporti con imprenditori interessatamente generosi con quelli del garofano, hanno fatto il resto. Ma quell'idea di una forza moderna, nuova e riformista, si , proprio quella della "Milano da bere"...non era in fondo tanto male.
Scritto da Borghi S. il 1/2/2014 alle 18:59
Andiamo bene, ho tra le tante cose letto che Martelli pensa che Renzi un po' assomigli al primo Craxi. Andiamo ancora meglio!!!! Che un ex democristiano come il senatore possa apprezzare, stimare e non so che altro, un socialista non mi sorprende affatto.
Scritto da Guevara il 1/2/2014 alle 21:02
Martelli era un N.2. Oggi tra RAgazzini della Fiesole, Dudu', BeppeMao sarebbe un Extraterrestre. I contemporanei, come disse una volta il Divo Giulio per spiegare ai tedeschi un Goria Premier, sono il prezzo che dobbiamo pagare al rinnovamento. E vai con la Ruota della fortuna!
Scritto da Gianni Bassetto il 1/2/2014 alle 22:11
Vorrei precisare. Tangentopoli ha scoperchiato le malefatte di un' intera classe politica ma non ha riguardato solo i socialisti. Il sistema di finanziamento della politica era occulto e diffuso, coinvolgeva anche i comunisi seppur in forma e con modalità diverse. Craxi, tra i grandi leader, ha pagato più di tutti non perché fosse il più corrotto. Parte della Magistratura ha agito politicamente, un dato credo inconfutabile. Non rivaluto il PSI, dico però che negli anni ottanta ha rappresentato, tentando di coniugare tradizione, identità e riformismo con la rapida evoluzione della società, una novità interessante che allora, io per primo, valutai superficialmente. Questo, naturalmente, non significa contestare le sentenze emesse dalla Giustizia.
Scritto da paolo rossi il 1/2/2014 alle 23:33
Rivalutare quel PSI mi sembra un'assurdità. Certo che tutto il sistema, quasi come oggi, era marcio fino al midollo, ma Craxi ed i suoi ne sono stati inqualificabile punta di diamante.
Scritto da Antonio il 2/2/2014 alle 00:26
Per socialisti il sottoscritto intende Pietro Nenni, Sandro Pertini, Riccardo Lombardi ed il meno conosciuto Michele Achilli. Craxi, Martelli, Berlusconi e tutto il resto, sono un'altra roba.
Scritto da un democratico il 2/2/2014 alle 12:38
Incredibile che lei riabiliti quel PSI. La lontananza dalla politica porta fino a questo punto alla bevitura del cervello?
Scritto da Giorgio il 2/2/2014 alle 13:22
Il PSI, nel bene e nel male, e' stato dentro il suo tempo, in movimento costante tra limiti, errori e genialità. Per primo ha colto l' importanza politica e strategica dell'immagine e dei media. La scenografia del congresso 1987 prima e 1989 poi con il tempio greco e dopo con la mitica piramide, sono stati interventi strutturali ma anche politici, di immagine e di avanguardia. Quel tentativo di ammodernare nei contenuti e non solo, la politica, merita riconoscimento. Libertà, garantismo e riformismo potevano rappresentare un futuro dignitoso per il nostro Paese. Ai super conservatori e bacchettoni della sinistra italiana, alla Chiesa, tutto questo dava fastidio. Incapaci di capire i cambiamenti, il nuovo ed il moderno che avanzava inesorabile ed impetuoso, questi ultra-tradizionalisti, fermi al passato, hanno, attraverso varie complicità, preferito scegliere la via dell' ascia distruttrice. Berlusconi, su queste macerie, ha solo recuperato qualcosa. Il Cavaliere, bravo mediaticamente, rimane non dal punto di vista mediatico e dell' immagine bensì nella sostanza politica e degli interessi da tutelare, un conservatore. Ottimo senatore, la sua onestà intellettuale merita apprezzamento, chi l'ha conosciuta mi aveva detto di questa qualità sempre più rara.
Scritto da Sergio il 2/2/2014 alle 13:50
Non ho mai amato i socialisti, tanto distanti dalla mia cultura politica. Ho però apprezzato il valore assoluto di certi uomini. Martelli e' uno di questi.
Scritto da ex-Margherita il 2/2/2014 alle 14:22
Ricordo bene, quando da giovane votavo per il PCI e mia madre per il PSI di Craxi, non capivo la scelta di mia madre, lei mi spiego che aveva fiducia in Craxi. Dico questo perchè da allora la politica è sempre più scivolata verso la persona o l'individuo lasciando alle spalle i contenuti. Ora, anche gli ex PCI hanno il loro capo carismatico da seguire e probabilmente da rivalutare, tra decenni.
Scritto da disillusodallapolitica il 2/2/2014 alle 14:42
Craxi no buono. Capacità ed intelligenze non si discutono, ma quel partito socialista ha incarnato il peggio della cultura dell'effimero, Martelli ovviamente incluso.
Scritto da paperoga il 2/2/2014 alle 18:44
Ho un ricordo negativo del PSI nel suo disastrato percorso finale. Il tentativo di proporre un terzo polo laico e riformista tra dc e pci non era un azzardo. Lo affermo dall'esterno, da persona che non ha mai capito molto di politica nonostante la sua professione. Martelli è stato ed è un uomo di un fascino irresistibile. Un bello intelligente, una rarità per il genere maschile.
Scritto da Federica Campi il 2/2/2014 alle 20:09
Ognuno è libero di fare come crede. Ho notato però che alcuni frequentatori del blog di dichiarata fede o ex fede socialista, che altre volte ci hanno deliziato e dato lezioni, su questo argomento hanno girato molto alla larga. Che caso!
Scritto da ex-Margherita il 3/2/2014 alle 14:50
@Sergio(13,50):ottimo commento.Personalm.riponevo fiducia in Martelli dopo la caduta di Craxi.La sua uscita di scena ha profondam.deluso me e molti altri,che speravamo nella possibilità di continuare l'esperienza del rinnovam.socialista emendata dalle malefatte dell'ultimo craxismo.Che il berlusconismo ha proseguito in peggio.Peccato davvero, si sarebbe potuto cambiare l'Italia,invece si è distrutto un Partito dalla nobile tradizione centenaria e si è aperta la strada ad arrivisti senza scrupolo
Scritto da giovanni dotti il 3/2/2014 alle 15:23
Sono uno degli ex socialisti frequentatori di questo blog. Non credo di essere tra coloro che danno lezione a tutti, mi limito ad esprimere il mio pensiero. Riguardo al tema in discussione posso dire che sono stato molto critico sull’ultimo periodo della storia del partito socialista. Critico al punto di rassegnare le dimissioni da segretario cittadino del PSI di Laveno Mombello e di non aver rinnovato la tessera prima delle vicende giudiziarie che hanno travolto quella formazione politica. Imputo a Craxi (e non alla magistratura) la responsabilità di aver portato il PSI a quella fine ingloriosa. Ritengo che anche Martelli non sia affatto scevro da colpe. Non era certo una mammoletta inconsapevole. Certo, e qui mi trovo d’accordo col nostro anfitrione, rispetto a certi politici odierni, Martelli appare un gigante. Poi mi è stato detto da persona che reputo degna di fede, che il libro è molto ben scritto. Quello che proprio mi crea sconforto è il vedere tante persone che non disdegnavano l’appellativo di “compagno” confluire nella destra berlusconiana. Quando mi capita di chieder loro spiegazioni per un tale salto di collocazione politica, mi sento rispondere: “Non vedi come ci hanno trattato”? A me questa risposta, sembra del tutto inconsistente.
Scritto da Angelo Eberli il 3/2/2014 alle 18:54
@Angelo Eberli, caro Angelo, mi è facile condividere il tuo pensiero e ben conosco il tuo percorso politico cristallino, contrassegnato da scelte sempre ideali e coerenti. Il libro di Claudio Martelli, un'autobiografia, e' scritto davvero molto bene e ricostruisce una storia personale e politica in modo esemplare, senza sconti a quel PSI ed a se stesso. Che Martelli fosse 'responsabile politico' e non solo, in tragiche e convulse vicende finali di quel partito, mi pare evidente. Qualcuno potrà dire che è troppo facile riconoscere tardivamente errori commessi . Al ex vicesegretario dei socialisti riconosco però grande dignità politica, capacità di analisi approfondita e non banale. In uno scenario mediamente squallido come e' quello che stiamo attraversando, in piena 'cultura dell'apparenza', l'ex giovane dalle belle speranze del PSI mi sembra onesto intellettualmente ed a tratti geniale. Un uomo di 71 anni che fa i conti con la sua vita non per redimersi ma per liberarsi da un'ossessione. Non lo trovo patetico ma, viceversa, alquanto apprezzabile. Ciao.
Scritto da paolo rossi il 3/2/2014 alle 23:37
Martelli racconta il suo "amarcord" con raffinatezza. Le ferite ancora aperte, gli stereotipi sedimentati, "il duello a sinistra" mai risolto e il dramma della diaspora tormentano i socialisti. Lo zoccolo duro, che si assottiglia sempre più, resiste alle sirene del PD, moltissimi sono seduti sulla riva del fiume, molti sono stati spinti tra le braccia del Cavaliere. Per capire sto leggendo " Il PSI nella crisi della prima repubblica" a cura di Acquaviva e Covatta e ....ritorna la memoria.
Scritto da La timida il 4/2/2014 alle 10:29
@La timida ed altri. Potete dire quello che volete, la verità è che il PD, per voi inquinato da troppi ex-comunisti, è un partito pieno di difficoltà ma autenticamente riformista, l' esperienza invece del psi, che definirei riformaiola, è miseramente fallita, Si è sciolta per inconsistenza come neve al sole e una ragione ci sarà se molti dei suoi dirigenti, militanti ed elettori sono confluiti con la destra di forza italia e di Berlusconi. Altro che avere la puzza al naso nei confronti del PD.
Scritto da un democratico il 4/2/2014 alle 12:25
@ un democratico. Gli altri chi sarebbero? Se si riferisce al sottoscritto, ritengo che non abbia capito il senso del mio intervento. Non solo non ho la puzza al naso nei confronti del Pd al quale sono iscritto, ma sono anche stato il primo "portavoce" del circolo del mio paese. Se questa è puzza al naso, non so che altro dire. @ ex Margherita. Di lezioni ne ho date tante, ma nella scuola media di Laveno. Ormai pensionato, mi limito a dare lezioni di matematica fisica o altro ai miei nipoti. Dal momento che non ho mai ritenuto di possedere la “verità”, mai mi verrebbe in mente di parlare “ex cathedra” su questo o altri blog.
Scritto da Angelo Eberli il 4/2/2014 alle 14:23
Errori politici sicuram. ne ha fatti il PSI di Craxi (e Martelli) se le cose sono andate a finire come tutti sappiamo. Il fatto che molti suoi esponenti,a vari livelli,siano confluiti in F.I.e ci siano rimasti significa che degli ideali socialisti se ne fregavano proprio e che erano interessati solo ai vantaggi personali(carriere e posti ben remunerati)che il partito poteva loro assicurare. Questo spiega perché in tanti si erano avvicinati al PSI e nel momento della disfatta lo hanno abbandonato
Scritto da giovanni dotti il 4/2/2014 alle 14:31
@Angelo Eberli, hai ragione ma sei una mosca bianca. L' odio dei socialisti nei confronti di tutto quanto stava alla loro sinistra, la frenesie ed i vantaggi del potere, la cultura dell' immagine, la "Milano da bere" degli anni ottanta, sono tutte condizioni, o meglio, situazioni che hanno spostato il PSI a destra tradendo una storia ed un ideale. Questo va detto con estrema chiarezza se no in questo paese vale tutto ed il contrario di tutto. Oggi quel PSI, salvo eccezioni, si chiana Forza Italia.
Scritto da Guevara il 4/2/2014 alle 16:12
L'unico di "loro" ,veramente raffinato del valore di 10 Martelli, che e' sempre riuscito a galleggiare fino ad oggi, con intelligenza e indipendenza e senza mai compromettersi troppo con la vincente Forza Italia, e' sicuramente Giuliano Amato.
Scritto da Lao Tse il 4/2/2014 alle 21:27
Caro Rossi, la lontananza dalla politica attiva la sta facendo regredire. Esaltare un politico come Martelli ne è la conferma.
Scritto da paolo il rosso il 5/2/2014 alle 11:33
@Lao Tse, grazie a Bettino Craxi il furbo e scaltro Giuliano Amato ha avuto nella sua carriera politica diversi evidenti vantaggi. Difficile credere che non conoscesse certe situazioni. La differenza con Martelli è che quest' ultimo non ha negato responsabilità precise. Il "Dottor Sottile" nel momento del naufragio, è saltato rapido giù dalla nave pensando solo a salvare se stesso. Non è un caso che sia finito immediatamente sulla scialuppa dei Ds.
Scritto da nostalgia socialista il 5/2/2014 alle 13:58
@ nostalgia socialista, condivido.
Scritto da La timida il 6/2/2014 alle 10:09
Puoi anche non rispondermi @nostalgia socialista, ma tanto per capire per chi voti adesso che non c'è più il psi di Bettino?
Scritto da paolo il rosso il 6/2/2014 alle 13:51
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