Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 2/8/2014 alle 10:32

 L' on. Gero Grassi (proveniente dalla Dc) è il vice presidente del gruppo Pd alla Camera. Sta girando l' Italia presentando un suo lavoro di assemblaggio cronologico e non, degli atti processuali e dei documenti, oltre che testimonianze, della Commissione d' Inchiesta sul Caso Moro. Ieri sera era alla Festa Democratica della Schiranna. Su questa vicenda hanno scritto in molti (il giornalista Giovanni Bianconi del Corsera ha pubblicato negli anni libri interessantissimi). Il lavoro di Gero è incentrato solo e soltanto su documenti ufficiali. Nulla è lasciato alla fantasia, a soggettive supposizioni od interpretazioni. Aldo Moro poteva essere salvato. Ciò non è avvenuto perchè Servizi Segreti italiani ed esteri (CIA e KGB) personaggi politici (soprattutto della Dc), P2 di Gelli, e Gladio lo volevano morto. E così è andata. Ma importante è cogliere il contesto poltico di quegli anni. Quella che in realtà doveva essere stroncata era la politica di avvicinamento del PCI alla sfera governativa, la politica della solidarietà nazionale che aveva in Moro il suo artefice e protagonista. In quegli anni il Partito Comunista era elettoralmente a ridosso della Dc (pochi punti in percentuale in meno), il PCI governava importanti Regioni e la maggior parte delle grandi città italiane. La mancanza di 'alternanza politica' nel nostro Paese (unica condizione in paesi di democrazia occidentale) aveva bloccato il sistema democratico che non era in grado di autorigenerarsi (fattore K). Con Berlinguer quel partito stava però producendo una politica diversa, svincolata coraggiosamente dall' orbita sovietica (Eurocomunismo) ed avvicinatasi ad un' idea compiuta di democrazia occidentale. Moro sapeva bene che il PCI avrebbe, prima o poi, potuto ottenere consensi divenendo il primo partito del nostro Paese acquisendo quindi la possibilità  di 'governare'. Questa eventualità tutt' altro che teorica, andava considerata e compresa nella sua portata suggerendo l' elaborazione di una politica che ne evitasse pericolosi contraccolpi, da realizzarsi per gradi, favorendo e stimolando l' evoluzione dei comunisti attraverso una prima fase di inglobamento degli stessi (governo di solidarietà nazionale con l' astensione esterna del PCI), per poi arrivare ad un governo insieme ed eventualmente, in una fase ancor più lontana, raggiungere la condizione di una possibile alternanza politica anche in Italia. Ma i comunisti al governo non li volevano da una parte gli USA (impensabile per loro anche solo immaginare i comunisti al governo in un Paese della Nato) e dall' altra l' URSS (eravamo ai tempi di Breznev ed il PCUS non poteva permettersi di perdere il controllo di un partito-satellite così importante). Terribile congiunzione di interessi! In Italia, oltrettutto, parti politiche (come abbiamo detto soprattutto nella Dc), poteri forti (settori della finanza) e poteri occulti (massoneria, P2, Gladio) osteggiavano pesantemente quell' eventualità politica. Questo il quadro politico confermato dalle carte processuali e dal lavoro inteso ed approfondito della commissione d' inchiesta attraverso centinaia di precise testimonianze delineanti una situazione tanto chiara quanto drammatica. E poi c'è la famiglia Moro con quello che sapeva che ha deciso di rendere pubblico... Certo le BR ed il terrorismo italiano erano 'nostrani, per nascita e sviluppo ma, nel caso Moro in particolare, una regia più grande di loro ha avuto il sopravvento (il terrorista Alberto Franceschini, ha più volte sostenuto che Mario Moretti, allora capo delle Br, fosse un infiltrato dei servizi segreti, un fatto, oggi, per altro assodato). Il terrorismo è stato dunque anche strumento terrificante dei poteri forti esogeni alle organizzazioni terroristiche e quello di Aldo Moro, è stato un vero e proprio omicidio politico che oggi, molto tardivamente, delinea, nel silenzio assordante dei principali media, oggettive responsabilità personali e politiche di una gravità eccezionale. Non lo dice la fantasia galoppante di romanzieri specializzati in spy-story, lo dicono i fatti e le prove schiaccianti.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 113 commenti -
troppe questioni lasciate al caso a progredire in negativo...servono solo riforme strutturali ai vari livelli di sistemi...giorno per giorno recuperando il tempo perso, come la sovranità popolare
Scritto da zva il 2/8/2014 alle 11:02
Ciao Paolo , sto leggendo in questi giorni "I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia" di Ferdinando Imposimato . Te lo consiglio vivamente se non l'hai ancora letto . Molto molto interessante....
Scritto da Luca Fava il 2/8/2014 alle 11:29
Siete forti voi democristi, impiegate un po' di tempo ma poi sulle cose ci arrivate.
Scritto da Ceresium il 2/8/2014 alle 11:57
di strano ci può essere solo il titolo, Un assassinio politico, dato per certo che, comunque lo si veda, era un assassinio politico, oggi, ricorrenza della strage di Bologna, sarebbe più corretto riconoscere che TUTTE le stragi, cominciando da Piazza Fontana, ricordate Giannettini?,erano frutto della strategia della tensione, come abbiamo gridato per anni LA STRAGE è DI STATO, concorda senatore? si possono oggi riconoscere le colpe della DC?
Scritto da angelo motta il 2/8/2014 alle 11:58
Ciao zva, condivido le tue considerazioni e a proposito di sovranità popolare da recuperare,cosa ne pensi di cominciare dalla Repubblica Presidenziale(di diritto e non di "rovescio"... come quella odierna Napolitano-Renzi)?Alla francese o all'americana non importa,purché non sia all'amatriciana.... Grazie, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 2/8/2014 alle 13:19
Mi ricordo che il PSI, in quei terribili 55 giorni, fu l' unico partito che tentò una trattativa per salvare Aldo Moro.
Scritto da Federica Campi il 2/8/2014 alle 14:16
Alla luce dei fatti documentati parlare di stragi fasciste o di poteri occulti di destra è riduttivo e strumentale . Nella strategia della tensione sono coinvolti CIA , KGB e STASI , servizi israeliani e bulgari . Nei campi palestinesi sono stati addestrati sia NAR sia BR . GLADIO e la P2 coinvolgono davvero troppi personaggi ancora attivi nella vita politica e militare Italiana . I famosi elenchi di Gladio sono stati abilmente ritoccati prima di essere diffusi .
Scritto da Luca Fava il 2/8/2014 alle 14:54
Concordo pienamente caro @angelo motta, purtroppo. Certo, anche quella Dc ebbe responsabilità oggettive e gravissime. Dirette, attraverso qualche suo esponente, ma anche più generali, quindi politiche.
Scritto da paolo rossi il 2/8/2014 alle 14:56
Cara @Federica Campi. E' vero. Dagli atti, in particolare, si evince che Claudio Signorile, allora esponente di punta di quel PSI, incontrò in quei 55 giorni Franco Piperno, esponente dell' Autonomia che, a suo volta e sempre in quel periodo, si incontrò ed intrattenne rapporti con Valerio Morucci e con Adriana Faranda, carcerieri di Aldo Moro. Il PSI fu per la linea della trattativa sia per ragioni oggettivamentete 'umanitarie' ma anche politiche. La morsa stretta da Dc e Pci soffocava i socialisti che, rispetto nella fattispecie alla scelta della 'fermezza', scelsero la via della 'trattativa' anche per ragioni di spazio politico da occupare.
Scritto da paolo rossi il 2/8/2014 alle 15:00
@Luca Fava, caro Luca, certo! Esecutori materiali di molti tra quei tremendi attentati furono spesso esponenti dell' estrema destra o sinistra, così come in più casi accertato senza dubbio alcuno anche in via processuale. Costoro rappresentavano un comodo e sviante 'capro espiatorio' di una regia che ovviamente non si sporcava le mani, ma che 'conduceva le danze' da dietro le quinte. La classica storia vecchia-attuale dei 'burattini e burrattinai' (devo dire che rispetto in particolare alla strategia della tensione soprattutto i fascisti e la pista nera furono alquanto 'utili' per distogliere colpe e responsabilità diverse rispetto ai veri mandanti). Questa regia, a seconda dei casi, non era guidata solo dai servizi italiani, ma spesso esercitata da servizi segreti stranieri (CIA-KGB-MOSSAD- ecc. ecc.) che agivano ognuno per chiaramente proteggere e salvaguardare le proprie convenienze, ma che sempre, in caso di interessi comuni e convergenti, collaboravano fra loro alacremente. Queste collaborazioni sono spessissimo finite in vili atti terroristici pagati con la morte da migliaia di cittadini inermi ed innocenti.
Scritto da paolo rossi il 2/8/2014 alle 15:21
Per motivi diametralmente opposti sia l'estrema destra che l'estrema sinistra dovevano osteggiare fortemente la realizzazione del progetto di Moro , questo mix è risultato micidiale . Ben poco potevano fare i socialisti e pochi altri , era già tutto deciso . I poteri occulti , in quanto tali , agiscono anticipando di gran lunga i tempi della politica ufficiale . Sembra sempre fantapolitica ma guarda caso anni dopo emergono verità provate di cui spesso inconsapevolmente ne abbiamo fatto parte.
Scritto da Luca Fava il 2/8/2014 alle 15:40
In aggiunta al post vorrei ricordare un episodio quasi dimenticato. Berlinguer aveva da poco lanciato l'idea del 'compromesso storico' e, nel 1973, subì un attentato nel corso di una sua visita a Sofia, un attentato che lui stesso sospetto' di avere matrice sovietica. La sua auto venne investita da un camion carico di pietre. L'interprete che lo accompagnava morì sul colpo, due dirigenti del PCI bulgaro rimasero gravemente feriti come, in maniera più lieve, il politico italiano che, immediatamente, rientro' in Italia. Un incidente fortuito e casuale? Non lo fu mai per il segretario del PCI. Nel 1991, infatti e finalmente, la moglie di Berlinguer, signora Letizia, rivelo' la notizia all' Unità, una notizia tenuta per anni riservata ma che non consisteva semplicemente in quella dell'incidente (per altro nota nonostante da sempre minimizzata), quanto quella della convinzione netta ed assoluta del marito che quello fosse stato un attentato in piena regola voluto da Mosca. Pochi mesi dopo i giornalisti italiani Giovanni Fasanella e Corrado Incerti, si recarono a Sofia raccogliendo, nonostante fossero passati 18 anni, un impressionante numero di testimonianze documentate che avallavano chiaramente la tesi dell'attentato. Anche il segretario del PCI, per 'qualcuno', era un uomo scomodo, e soprattutto era inaccettabile e da stroncare la sua linea politica.
Scritto da paolo rossi il 2/8/2014 alle 16:18
Ho seguito con interesse la conferenza dell'on. Gero Grassi alla Schiranna. Sono rimasto esterefatto nel sentire quanti "servitori dello Stato" si sono fatti coinvolgere in quella vicenda. Tutta gente ai massimi livelli che avrebbe dovuto garantire la ricerca della verità e non coprirla. Oggi siamo in una situazione "strana" ma non poi tanto dissimile: niente stragi ma azione politica strisciante atta ad evitare che la Sinistra, anche se rinnovata e meno ideologizzata, possa governare da sola.
Scritto da giovanni dotti il 2/8/2014 alle 16:55
E' un intervento nel quale mi ci ritrovo pienamente. Ho letto anch'io diversi articoli di Bianconi sul Corriere della Sera che mi hanno creato un sacco di dubbi rispetto alle certezze che avevo su quell' avvenimento. In quei giorni drammatici ero convinto come tanti a sinistra che la risposta della fermezza fosse quella giusta "lo stato non tratta con i terroristi" ec. Molti uomini dello Stato invece trattavano e come trattavano, per disfarsi di Moro e della sua politica, questo è ormai chiaro.
Scritto da claudio colombo il 2/8/2014 alle 17:10
Leggo ora il commento aggiuntivo del senatore sulla vicenda dell' incidente di Berlinguer. Non avevo ancora trentanni e solo più tardi ricordo di aver sentito parlare del fatto che relegai ad un incidente d' auto capitato ad un Berlinguer piuttosto fortunato. Non sapevo che la convinzione del segretario del PCI fosse quella che dopo è emersa. Oggi, all' alba dei settantanni, non faccio fatica a crederci.
Scritto da claudio colombo il 2/8/2014 alle 17:18
Mi torna alla mente un episodio dell’epoca in cui ero un giovane DC. Se non ricordo male era un fine estate del 1968. Aristide Marchetti (deputato di fresca nomina) mi aveva chiesto di accompagnarlo al “De Filippi” ad un incontro con Aldo Moro. (Al momento Moro non ricopriva alcun incarico di rilievo né istituzionale né di partito: era all’opposizione). In quell’occasione, Moro espresse, sia pure col suo linguaggio alquanto criptico, l’ineluttabilità di una convergenza (parallela?) col PCI. Traducendo: nel prossimo futuro il partito comunista dovrà essere associato al governo del Paese. Non eravamo folla a quel convegno; infatti ricordo che ebbi l’onore, io pivellino, di una stretta di mano con l’On. Moro. Al ritorno, sulla mia lussuosa cinquecento, vidi Marchetti, che sapevo essere sulle posizioni morotee, alquanto pensieroso. Gliene chiesi il motivo. Questa fu la sua risposta: “Condivido il suo pensiero, ma non si rende conto dell’azzardo. L’ammazzeranno: farà la fine del mio amico Mattei”. L’infausto vaticinio si sarebbe consumato 10 anni dopo. A quell’epoca militavo nel PSI ed ero tra i pochi contrari alla trattativa. Ora che i misteri cominciano a dipanarsi, lo sarei ancora? Spero proprio che un simile dilemma non si ripresenti.
Scritto da Angelo Eberli il 2/8/2014 alle 18:24
Non ero a conoscenza dell' iniziativa ed oggi non ho letto niente dell' incontro sui quotidiani e nemmeno sui giornali web, ma solo l' interessante post odierno di Paolo. L' argomento non viene molto considerato a livello nazionale, perchè l' episodio è lontano nel tempo e soprattutto in quanto è scomodo. Peccato che anche a livello locale preferiscano parlare soprattutto di bombe d' acqua, concorsi fotografici e gelatterie. E poi ci si domanda come mai le cose vanno male! Poveri noi!
Scritto da piero ribolzi il 2/8/2014 alle 19:37
Ma gli esponenti di quel PCI, Napolitano in testa, quelli della linea della fermezza e della non trattativa con i terroristi, quelli li', come mai sono ancora totalmente silenti sulla vicenda? Nessun ripensamento, niente autocritica nonostante i fatti adesso siano chiari per tutti. INDECENTI, come sempre, sono sempre gli stessi e non si smentiscono mai. Almeno qualcuno dei DC ha cantato fuori dal coro.
Scritto da nostalgiasocialista il 2/8/2014 alle 20:52
Di questi tempi è semplice asserire che la linea della fermezza fu un errore, ma oggi abbiamo elementi per giudicare che invece, durante il rapimento ed uccisione di Moro, nessuno poteva avere. Giusto dire che fu un errore ma in quella primavera del 1978 trattare con i brigatisti sarebbe stato un segno di resa, almeno quella era la convinzione politica durante quelle convulse giornate. Trovo grave, questo si, che oggi non si parli con chiarezza definitiva di quelle gravi connivenze, come è inconcepibile, da parte di qualcuno, di non sapere o volere fare autocritica. Sui socialisti di quel tempo ho dei dubbi. La loro posizione fu molto strumentale, cercavano spazio fuori dalla presa di posizione dei fautori della linea contro qualsiasi trattativa, ed i loro rapporti con gli autonomi furono poco chiari per non dire preoccupanti.
Scritto da mario macchi il 2/8/2014 alle 22:46
Ma quale linea della fermezza ! Gladio , di cui facevano parte alcuni politici allora al governo , era a conoscenza dell'esistenza del covo br di via Gradoli e della presenza di agenti del KGB che pedinavano Moro da mesi . Sia i servizi segreti ufficiali sia Gladio avevano l'ordine di chiudere gli occhi davanti agli indizi sui preparativi dell'azione terroristica . Definirlo omicidio di stato non è un azzardo . La CIA e il KGB con i loro rispettivi amici hanno voluto che accadesse e così fu.
Scritto da Luca Fava il 2/8/2014 alle 23:52
ciao Aldo...non ti curar di lor ma guarda e passa...nel senso che bisogna rigar dritto per rimettere in carreggiata o sulla retta via la barca.. Italia..tutto il resto è noia..destro o sinistrorso che sia..a buon intenditor poche parole..inutile ripetere poemi..o tergiversare..o vedrem le stelle come fosse sempre la notte di S. Lorenzo...grazie..staremo a vedere
Scritto da zva il 3/8/2014 alle 00:00
Riprendendo il mio commento precedente e quello di @NOSTALGIA SOCIALISTA ed analizzando le vicende politiche recenti mi sento di affermare che oggi ci troviamo in una situazione simile a quella di allora, molti politici della c.d. linea della "fermezza" occupano ancora posizioni di rilievo ed hanno abilmente giocato perché andassero in porto sia l'elezione di Napolitano a Pres.Repubblica sia il c.d. "governo delle larghe intese", boicottando qualsiasi possibile accordo con altre forze politiche
Scritto da giovanni dotti il 3/8/2014 alle 10:05
Tutto vero caro @Luca Fava, e le auto che ostruivano via Fani facendo si che la 128 di Moretti bloccasse con facilità la strada nel corso dell'attentato, intestate ai servizi segreti? E i quattro appartamenti in via Gradoli di proprietà degli stessi? E i due individui su un Honda, presente sul luogo del rapimento e dalla quale spararono contro agenti di scorta, motocicletta sempre di proprietà dei Servizi? Ed i cento colpi esplosi contro il convoglio che uccisero tutti ma non sfiorarono Moro? e Radio Citta' Futura di Roma che diede notizia dell'attentato mezz'ora prima che avvenisse (tutto documentato!). E l' Uffciale che bussò in via Gradoli una prima volta e che, trovandolo chiuso, disse agli altri agenti di lasciar perdere iscritto alla P2? Ed i vertici dei Servizi iscritti alla stessa Loggia massonica? E Cossiga (pace all'anima sua) Ministro degli interni che disse alla moglie di Moro, che a sua volta chiese di via Gradoli' che quella via a Roma non esisteva (nei verbali ufficiali la signora Moro dichiarò che in quel momento sentite le mille rassicurazioni del Ministro, ebbe la certezza di non vedere più suo marito)? e...,e..., e...Ce ne sarebbe da scrivere per ore ed ore, tutto documentato, tutto agli atti, tutto ufficiale, tutto scritto, zero fantasia, supposizioni od altro. Uno schifo e fa ancora più schifo che oggi, a distanza di oltre 30 da quegli avvenimenti, si possano ancora avere dei dubbi.
Scritto da paolo rossi il 3/8/2014 alle 10:21
nessun dubbio invece per quanto concerne il necessario o prioritario su cui concentrarsi...per maggiore o sufficiente ridistribuzione ed equità socio economica e fiscale, per la cittadinanza, con vera lungimiranza e presa di posizione ad oltranza eliminando ogni abnorme discrepanza nociva al concetto di civiltà animata da spirito sociale, partendo dal quotidiano fino ad arrivare a macchia d'olio ai massimi sistemi, di concerto già migliorando il presente senza più politicanza inconcludente, cord
Scritto da zva il 3/8/2014 alle 11:05
Vero caro senatore, non si possono avere dubbi che nessuno, all'inizio, poteva avere perché ci hanno propinato quello che volevano. E' stato opportuno da parte sua ricordare l'attentato a Berlinguer a firma KGB come lo stesso leader comunista ha confermato alla moglie e solo a pochi intimi, ma ricordiamo anche le minacce di Kissinger a Moro durante una sua visita in USA quando, di fronte all' insistenza di Moro circa il suo progetto politico, gli disse di stare attento e che l' avrebbe pagata...
Scritto da pietro magni il 3/8/2014 alle 11:10
@mario macchi, i socialisti intrapresero una posizione contro la fermezza per convenienza politica? E chi se ne frega, la verità è che furono gli unici che cercarono di salvare Moro abbandonato innanzitutto da quelli del suo partito e dai soliti comunisti tutti dotati dei loro paraocchi d'ordinanza. Da socialista non ho mai amato politicamente e del tutto Craxi, ma non è un caso che, di tutti i leader della prima repubblica, fu l'unico a pagare, l'unico reietto, l'unico ladro, l'unico. La verità che è che dava fastidio, che era autonomo e scomodissimo. Un particolare che trovo interessante. Sono andato a leggermi la storia dell'attentato nel 1973 di Sofia contro Berlinguer. L' unico politico che dopo le dichiarazioni della moglie del leader del Pci si interessò indagando sulla vicenda fu Bettino Craxi...
Scritto da nostalgiasocialista il 3/8/2014 alle 11:27
Condivido l'ultimo commento di NOSTALGIASOCIALISTA, Craxi avrà commesso tanti errori, ma con lui l'Italia era diventata una Nazione che contava nel mondo. Dopo Moro e Craxi l'Italia è andata sempre più indietro nella considerazione internazionale, ora praticamente siamo solo una ruota di scorta dell'Europa e chissà se con Renzi ce la faremo a risalire la china.
Scritto da giovanni dotti il 3/8/2014 alle 13:14
Non ho mai nascosto il mio voto al PSI, un voto che era convinto perchè intravedevo, proprio in quel partito guidato da un giovane Craxi, la capacità e la voglia di essere un partito riformista e moderno interprete di una sinistra già in quei tempi post-ideologica, in sintonia con le grandi socialdemocrazie europee che hanno molto bene governato in quegli anni. Poi il potere, le deformazioni della politica, gli errori commessi hanno divorato quella politica ed i suoi uomini. Ma Craxi è stato un ottimo uomo di governo ed un grande politico. La storia ed il tempo lo giudicheranno diversamente da come è per ora avvenuto.
Scritto da Federica Campi il 3/8/2014 alle 13:58
Su Craxi vorrei aggigere la sua capacità di essere italiano, europeo ed equidistante in politica estera. Il caso più eclatante fu quello di Sigonella quanto da Premier rifiutò di cedere alle prepotenze degli americani, abituati, fino ad allora, a fare del e nel nostro Paese quello che volevano. Un' opposizione ai più forti che pochi anni dopo lo portò alla rovina, unitamente, questo è sicuro, a deprecabili errori che ha commesso. Vero quel che scrive @nostalgiasocialista, lui fu l' unico a pagare, ma fu anche l'unico che alla Camera disse su tangengentoli una verità che tutti conoscevano ma nessuno era disposto ad ammettere dentro una melma di ipocrisia e viltà senza limiti, comunisti puliti ed onesti in prima fila nel loro colpevole silenzio. L' avrà anche fatto perchè ormai era con le spalle al muro ma lo ha fatto mentre tutti gli altri leader, anche loro in quelle identiche condizioni, tacquero e lo lasciarono solo al suo destino. Per questo, nonostante mie profonde divergenze politiche e personali, provo per lui non pena e nemmeno pietà, ma sincera ammirazione e deferente rispetto.
Scritto da Federica Campi il 3/8/2014 alle 14:12
Ciao zva, condivido. Basta parlare solo di massimi sistemi,ma concentriamoci sul quotidiano,cercando il modo,per esempio, di fare mettere insieme pranzo e cena a chi letteralmente non ci riesce. Io faccio parte di un'associazione di servizio che aiuta anche le mense dei poveri cittadine,tu avrai qualche altro riferimento ; bene! Facciamoci venire un'idea comune e mettiamola in pratica,per dimostrare che c'è chi fa e chi invita"coraggiosamente" gli altri a fare.. Cordialmente, Aldo Passarell
Scritto da aldo passarello il 3/8/2014 alle 14:13
@nostalgia socialista, nel 1978 ero un giovanissimo di estrema sinistra con idee deviate da una buona dose di fanatismo ideologico che però, anche se in modo approssimativo, apprezzava l'iniziativa assunta dai socialisti. Detto questo esaltare quel PSI è fuori luogo, come bestemmiare a Lourdes. Stiamo parlando di un partito ai cui vertici erano posizionati e ne erano dirigenti, decine di iscritti alla P2, si compagno, proprio quella P2 che voleva, ed ha ottenuto, Moro morto. Tutto quel sistema politico, finanziario, nazionale ed internazionale è moralmente, qualcuno anche qualcosa di più, responsabile di quel delitto e del omicidio di quei poveri "operai" meridionali della scorta che facevano un mestiere che detestavo rasentando l'odio, ma che adesso mi rendo conto essere stati solo dei poveri sfruttati che per quattro soldi si sono fatti macellare per volontà assassina da una regia ancora più vomitevole dei killer di via Fani.
Scritto da Ceresium il 3/8/2014 alle 15:00
@aldo passarello, con il rispetto in questi casi dovuto, ma chi se ne frega delle tue iniziative del o con l'Oratorio. Qui si sta parlando di altro, te ne sei accorto? Come se adesso io scrivessi di Formula Uno. Piuttosto sulla vicenda alla quale stiamo in molti dedicando pensieri e parole da due giorni, immagino dal tuo distaccato punto di vista come poveri allocchi, non hai niente da dire?
Scritto da Ceresium il 3/8/2014 alle 15:08
Caro Ceresium, il tuo intervento mi fa capire di aver colto nel segno.. Oggi,è preferibile dedicare "pensieri e parole"ad un passato rispettabile ed inquietante, che nuove chiavi di lettura per quanto interessanti,.non potranno comunque modificare o al presente, che con una "convergenza parallela" potremmo rendere migliore,preoccupandoci di più di servizi e di meno di "servizi segreti"..? P.S. Cos'è l'oratorio..? Cordialmente, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 3/8/2014 alle 16:21
Lo ha già scritto qualcuno. Lungi da me giustificare la linea della fermezza, ma in quel periodo e con le informazioni in possesso della gente che altro si doveva e poteva fare. Oggi che le nubi si sono diradate possiamo dire che quella scelta fu un tragico errore ed ammettere che le responsabilità più evidenti di quanto avvenne furono quelle di alcuni dentro la DC.
Scritto da ex-Margherita il 3/8/2014 alle 16:31
Siamo proprio così sicuri che una linea diversa da quella delle fermezza, ovvero quella della trattativa, avrebbe salvato la vita di Aldo Moro? Una trattativa palese dello Stato con una compagine di "anti Stato" non dissimile da una trattativa con la mafia? Con quali ricadute? Una sicura capitolazione dello "Stato di Diritto" con le mani in alto al cospetto di criminali? Inoltre: troppi interrogativi, a cominciare dalle strane quanto anacronistiche sedute spiritiche.
Scritto da Angelo Eberli il 3/8/2014 alle 17:25
Digitate su un qualsiasi motore di ricerca "assassinio di Olof Palme". Anche l' omicidio del grande primo ministro socialista svedese, avvenuto nel febbraio del 1986, rivela aspetti interessanti collegati ai fatti di casa nostra. Conosco la vicenda, ho lavorato per anni da quelle parti, ma per vostra comodità è meglio scegliere internet. Se poi volete approfondire la questione un' altra piccola chicca. Digitate "Cossiga Remondino". Quest'ultimo era un giornalista ficcanaso della RAI Tv.
Scritto da Borghi S. il 3/8/2014 alle 17:38
Caro @Angelo Eberli, non ho certezze circa la bontà o meno della cosiddetta 'linea della fermezza'. Dico solo che un' azione diversa (Fanfani fu uno dei pochi leader democristiani che, in qualche misura, la perseguì) avrebbe forse concesso una doverosa speranza di vita al Presidente della Dc. Aldo Moro salvo sarebbe però risultato scomodo a molti, troppi. Di certo la politica della 'solidarietà nazionale' con il graduale avvicinamento del PCI alla sfera governativa, non sarebbe stata spazzata via tanto facilmente e così in fretta. Senza di lui fu stroncata, come tutti dovremmo ricordare, in un amen, come desideravano, prevedevano e volevano i registi occulti dell'operazione. Una trattativa con le Br avrebbe indebolito e messo allo sbando e reso vulnerabile lo Stato ed il Paese? Con la tragica uscita di scena di Moro è stato sicuramente peggio.
Scritto da paolo rossi il 3/8/2014 alle 18:08
Caro Paolo, le mie non possono che essere domande retoriche alle quali non sono in grado di dare risposta. Così come le tue condivisibili argomentazioni si basano solo sui “se” che non possono fare Storia. Ti confesso che mi suscita ancora angosciosi interrogativi la predizione di Aristide Marchetti di cui ho riferito in un precedente commento.
Scritto da Angelo Eberli il 3/8/2014 alle 19:30
Ho seguito il consiglio di @Borghi S. Me lo potevo immaginare ma leggere certe cose è sempre sconvolgente!
Scritto da paperoga il 3/8/2014 alle 19:30
@Angelo Eberli, su quale fosse la scelta giusta tra la linea della fermezza o quella della trattativa hai ragione. Ognuno tende ad alimentare la propria convinzione. Quello che inquieta sono i fatti, le testimonianze, le contraddizioni evidenti e provate, le vicende 'certificate', insomma, in una parola (anzi, frase) sola, tutto quanto è contenuto negli atti e nella documentazione relativa ai processi Moro ed alla Commissione d' Inchiesta. L' On. Gero Grassi, ha dato a questo materiale, come qualche giornalista e taluni magistrati prima di lui, semplicemente un ordine cronologico. Dunque non si tratta di esprimere supposizioni, azzardare ipotesi, avventurarsi in teorie astruse o quant'altro; non siamo in questo campo. Devo dirti quindi che, rispetto ad una doverosa ed attenta valutazione oltre che approfondita analisi di quanto ormai ufficializzato (come mi pare giusto fare in questi casi), purtroppo non si possono avere molti dubbi su una storia tragica, non l' unica nel nostro Paese, che può lasciarci solo e soltanto sgomenti ed attoniti. Naturalmente la vivo con un' intensità 'partigiana' avendo vissuto quei momenti a 20 anni e, proprio in quei giorni, da sei mesi (lo ricordo molto bene) iscritto al movimento giovanile della dc. Capisco ed è inevitabile che soprattutto per i giovani di oggi il sentimento rispetto agli avvenimenti di allora sia un po' diverso. Noi però abbiamo il dovere di contribuire come possiamo al ripristino della verità e sollecitare un minimo di memoria storica che possa essere utile per il nostro futuro e per quello delle nuove generazioni.
Scritto da paolo rossi il 3/8/2014 alle 21:04
Sono un anarchico all' antica, quindi pur sempre un gentiluomo. A una signora come @Federica Campi dico quindi che a tutti può capitare di prendere un abbaglio, a me capita spesso, temo mi succederà ancora. Al signor @nostalgiasocialista dico invece, tienitela tutta. Buona notte.
Scritto da Ceresium il 3/8/2014 alle 23:18
A @Ceresium non dovrei rispondere. Ricordo a lui come ad altri, che il PSI, a differenza di tutti, PCI incluso, ebbe sempre un atteggiamento sensibile, di ascolto ed attenzione per tutto il "movimentismo" che si agitava nell' estrema sinistra e dintorni. Un atteggiamento culturale e metodologico prima ancora che politico. Infine una parola su Olof Palme, un politico di grande spessore eliminato dai soliti ignoti perché anche lui libero ed autonomo e soprattutto scomodissimo.
Scritto da nostalgiasocialista il 4/8/2014 alle 11:47
Insisto, di questa vicenda se ne parla poco o niente. In Tv ci propinano di tutto, possibile che non si sia tornati sul caso Moro con un inchiesta giornalistica degna di questo nome? Nebbia assoluta anche a livello locale. L' incontro alla Festa del PD con l' on. Grassi non è stato pubblicizzato, tanto meno il suo esito. Colpa degli organizzatori? I media che bacchettano tutti, concentrandosi soprattutto su quanto fa audience e basta, hanno intenzione o no di elevare il loro lavoro? Non credo.
Scritto da piero ribolzi il 4/8/2014 alle 12:58
I media hanno sempre avuto padroni che esercitano il loro stato @piero ribolzi. La deontologia professionale, quasi sempre, vale finché questi ultimi non ti dicono di fermarti perché hai pestato qualche piedino. Se decidi di bruciare lo stop è incidente sicuro. Ti lamenti del livello locale? Ma dai il termine provincialismo significherà pure qualcosa. I mass-media sono interessati alla vendita, all'audience, se anche sul web la news più cliccata è quello della zucca nell' orto della sciura Cesira...
Scritto da Ceresium il 4/8/2014 alle 15:57
E già tremendo valutare separatamente di atti terroristici e le violenze che hanno infangato per anni il nostro Paese. Diventa terrificante quando i pezzi si mettono insieme rendendosi conto, senza possibilità di errore, che dietro ad episodi tanto efferati ci sia stata una regia politica che molto spesso rivela nomi e cognomi.
Scritto da Marcello il 4/8/2014 alle 17:20
sto contribuendo nell'ambito del mio paese, in Valceresio ma inteso anche in un'ottica globale, per quanto possibile almeno per focalizzare i mali in attesa che poi le relative cure abbiano effetto, naturalmente con spirito sociale fondamentale; grazie
Scritto da zva il 4/8/2014 alle 17:38
La ricostruzione di quel momento politico delineata sul blog dal senatore mi sembra precisa e pertinente, così come puntualizzato anche da diversi commenti. Su chi e perché ha voluto morto Moro è di una chiarezza assoluta e DOCUMENTATA!!! Sono passati 36 anni e c'è in giro ancora molta gente impunita e qualche brigatista alla Moretti, che potrebbe parlare ma che ormai dubito lo farà.
Scritto da Guevara il 4/8/2014 alle 17:57
Bravo zva, come me,sei uscito fuori tema,ma hai centrato il vero tema.
Scritto da aldo passarello il 4/8/2014 alle 18:49
@aldo passarello, mio zio inscatola le pesche di Monate e, pensa un po', mio cugino gioca a calcio nella Vergiatese. Buona serata.
Scritto da Ceresium il 4/8/2014 alle 19:28
Ma qualcuno a Renzi, la storia del nostro paese la può spiegare per favore. Ieri il sacerdote ha fatto una meravigliosa predica, di cosa deve fare un buon credente: prendersi cura dell'altro. Fatelo per cortesia, prendetevi cura di Renzi!
Scritto da disillusodallapolitica il 4/8/2014 alle 19:28
Ma qualcuno a Renzi, la storia del nostro paese la può spiegare per favore. Ieri il sacerdote ha fatto una meravigliosa predica, di cosa deve fare un buon credente: prendersi cura dell'altro. Fatelo per cortesia, prendetevi cura di Renzi!
Scritto da disillusodallapolitica il 4/8/2014 alle 19:28
grazie Aldo ..detto da te...anche se per ora non ci conosciamo ancora personalmente..comunque io non mi formalizzo normalmente o facilmente, cercando solo discorsi utili ..al presente..spassionatamente ..cordialmente
Scritto da zva il 4/8/2014 alle 19:53
Non sapevo di quest'incontro alla Schiranna ( per mia indolenza, evidentemente) e mi dispiace molto non avervi partecipato. Un sentito grazie a Paolo che col suo post ha sopperito ad una mia carenza e ha riempito un generale e grave silenzio dei media, e grazie a tutti per i vs commenti e le loro personali interessanti rivelazioni.
Scritto da giovanniderosa il 5/8/2014 alle 08:25
Caro signor @Angelo Eberli, mi piacerebbe, per pura curiosità personale e senza ovviamente alcun obbligo da parte sua, capire quali siano state le ragioni del suo "passaggio" dalla DC al PSI. Lo trovo interessante e se posso dire, una scelta particolare. Seguo da anni il blog del senatore, quindi anche i suoi puntuali commenti. Per quel che lei scrive, pur non conoscendola, sono convinto che la sua sia stata una scelta esclusivamente politica. Da qui la mia disinteressata curiosità. Grazie.
Scritto da pietro magni il 5/8/2014 alle 10:04
Ciao Ceresium, me ne regali una confezione?..... Magari con la scusa ci conosciamo... Buona giornata, Aldo
Scritto da aldo passarello il 5/8/2014 alle 10:40
Bravo zva, il passato bisogna rispettarlo,certo,ma bisogna concentrarsi sopratutto sul presente..cosa non facile......... Ciao, Aldo
Scritto da aldo passarello il 5/8/2014 alle 12:12
La verità è un'altra. Nella vicenda Moro ci saranno state anche ingerenze di Servizi Segreti italiani ed esteri ma le Br erano una frangia impazzita dell'estrema sinistra italiana, una frangia fanatica e pericolosa. Anche a certa attuale sinistra fa comodo, ex comunisti in testa, liberarsi di un legame ideologico imbarazzante e scaricare responsabilità ed addirittura mandanti, soprattutto sulla Democrazia Cristiana e su servizi segreti stranieri. Lo trovo vergognoso.
Scritto da EXDC il 5/8/2014 alle 15:04
Ok @Aldo Passarello, il passato va rispettarlo ed il presente conta molto. Mi permetto però di aggiungere che il passato, in particolare quel passato, meriterebbe più attenzione di quanto fin ora avvenuto perché da li' possiamo comprendere meglio questo presente e magari prospettare un futuro migliore. Mi permetta poi questa domanda. Nei numerosi suoi interventi su questo post lei non ha espresso opinioni sull' argomento ed ha un po' divagato. La mia è un' interpretazione maliziosa? Libero naturalmente di non rispondermi.
Scritto da claudio colombo il 5/8/2014 alle 15:41
@EXDC, che rispetto agli avvenimenti, almeno da parte di certa sinistra, possano esserci state interpretazioni di comodo e volutamente 'forzate', non c'è dubbio. Per la verità nessuno ha mai negato che le Br fossero 'ideologicamente di sinistra', sia per origine e provenienza dei suoi uomini, come per la deformata e parossistica interpretazione del pensiero marxista-leninista. Detto ciò rimangono oggettive contraddizioni, fatti documentati, ingerenze indebite, e, complessivamente, una regia che chiama in causa molti di coloro 'scomodati' anche qui in alcuni precisi commenti.
Scritto da paolo rossi il 5/8/2014 alle 17:59
@EXDC, quelli come te, per la causa, negherebbero anche l'esistenza del Dom de Milan. Come i comunisti. Siete il rovescio della stessa medaglia.
Scritto da Ceresium il 5/8/2014 alle 21:55
@EXDC non mi stupisce che le frange un pò più morbide dell'estrema sinistra tendano a scaricare chi ha praticato la lotta armata , bisogna però ammettere che le BR , i NUCLEI ARMATI PROLETARI , PRIMA LINEA e pochi altri erano tutti coinvolti con i servizi segreti di vari paesi e con gruppi eversivi stranieri . Questo oramai è provato ampiamente così come sono provati i coinvolgimenti dei gruppi di estrema destra con servizi segreti e organizzazioni paramilitari . Ognuno difende la sua verità
Scritto da Luca Fava il 5/8/2014 alle 22:04
Egregio Sig.Colombo, mi creda,io vorrei risponderLe,ma prima mi dia un "aiutino": cosa intende per"interpretazione maliziosa"?. Modestissimo Suo, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 5/8/2014 alle 22:35
Signor @Aldo Passarello, "interpretazione maliziosa" nel senso che il suo non esprimersi sulla vicenda forse sottende una non condivisione della tesi di una "regia" dei servizi segreti od altro dietro l' affare Moro. Un dissenso sul post e su alcuni commenti che magari legittimamente non aveva voglia di manifestare. Niente più di questo, di certo non era mia intenzione provocarla, ci mancherebbe. Buona serata.
Scritto da claudio colombo il 5/8/2014 alle 22:46
@ceresium da quando ti sei definito anarchico mi sei più simpatico . Pensavo fossi un incallito cattocomunista , meglio così . Qualche tuo collega magari esagerando un po' mi definirebbe fascista , certo ideologicamente sono agli antipodi del tuo pensiero ma nonostante ciò leggo sempre con piacere i tuoi commenti spesso centrati e ironici . Bravo fió va avanti inscì !
Scritto da Luca Fava il 5/8/2014 alle 23:06
@Luca Fava, dico "anarchico" attribuendomi una definizione che mi sta stretta e che preferisco darmi piuttosto che siano altri a farlo. Non mi considero di sinistra o destra nel senso tradizionale del termine (forse sono un po' iconoclasta). Vengo dall'estrema sinistra della fine anni settanta per "casualità", come è capitato a tanti, anche a destra (quelle scelte sono più casuali che animiche e fra le due cose fatico a vederci un nesso), ma non nego la mia convinzione di quei tempi. Oggi stiamo in un' altra epoca. Da tantissimi anni seguo la politica disincantato, per un interesse remoto, una dipendenza piu romantica che altro. Non voto da una vita, ma questa scelta granitica non mi impedisce di riconoscere per esempio l' onestà intellettuale di gente come il senatore.
Scritto da Ceresium il 6/8/2014 alle 09:10
@Ceresium, tutto è casuale, anche la vita. Solo il libero arbitrio sottrae un po' di terreno al caso.
Scritto da Veritas il 6/8/2014 alle 11:21
non ci si può ridurre a definire un popolo, allo sbando sotto il profilo socio economico magari arrivando al colmo delle guerre, quando le vere colpe sono di pochi..squilibrati o incapaci di ripristinare l'equità ai vari livelli, se non guerrafondai, ma quello che preoccupa è l'indifferenza o la mancanza di volontà globale per far smettere con urgenza, forse per paura di innescare una guerra ad oltranza; comunque di belligeranza e spese per gli armamenti ..ne abbiamo già abbastanza...grazie..
Scritto da zva il 6/8/2014 alle 11:46
https://www.facebook.com/SoloGossip.it/photos/a.200934663268739.55683.112795755415964/802974366398096/?type=1&relevant_count=1
Scritto da zva il 6/8/2014 alle 12:00
@Veritas, hai rispolverato i vecchi studi risalenti alla tua frequentazione della Facoltà di Filosofia presso la Libera Università di Curiglia con Monteviasco?
Scritto da Ceresium il 6/8/2014 alle 12:19
@Ceresium. Si.
Scritto da Veritas il 6/8/2014 alle 13:07
Gentile @ pietro magni. Non ho difficoltà a soddisfare la sua curiosità. Sono cresciuto in una famiglia cattolica e l’unico punto di aggregazione del mio piccolo paese era la parrocchia. Da qui un percorso quasi obbligato verso le sponde democristiane. All’età di venti anni sono entrato nel movimento giovanile della DC dove ho, tra gli altri, conosciuto tra i giovani, Giuseppe Adamoli e tra quelli in età matura, Aristide Marchetti: forse l’unico politico da me conosciuto e frequentato che annovero tra i miei Maestri. Le potrà suonare strano, ma la persona che ha più contribuito a determinare il mio cambiamento di percorso è stato un teologo che ha partecipato ai lavori conciliari e mi ha gratificato della sua amicizia: Ambrogio Valsecchi, prematuramente scomparso. Mi ha insegnato a pensare con la mia testa e a rifuggire dalle impostazioni dogmatiche. (Se non lo conosce può fare una ricerca su internet). Il punto di rottura con la DC è stata la crociata fanfaniana contro il divorzio: non sopportavo lo stravolgimento irrazionale che voleva far passare il divorzio non come una facoltà, bensì un obbligo; (alcuni fieri oppositori dell’epoca, da me conosciuti, se ne sono poi avvalsi). Politicamente, vedevo nel PSI una formazione che mi sembrava più attenta ai principi di libertà e uguaglianza: da lì la mia adesione a quel partito avendo come figura di riferimento Riccardo Lombardi. Vista poi la deriva intrapresa con la segreteria di Craxi, e i contrasti col segretario provinciale Facchini i cui “fasti” penso molti ricordino, mi sono dimesso nonostante ricoprissi la carica di segretario cittadino (prima degli arresti). Sono rimasto per anni un “senza partito”. La nascita del Pd mi ha fatto riavvicinare alla Politica. Non le nascondo il mio stupore nel constatare quanti pochi ex socialisti ci fossero alle prime riunioni. Dove poi li abbiamo visti lo sappiamo, con rammarico, entrambi. Ps. Mi rendo conto di aver tediato molti, ma, avendomi chiesto quasi una biografia, pure amando la sintesi, non sono stato capace di condensare il mio scritto più di quanto ho fatto. Chiedo scusa all’amico @ Paolo Rossi e ai lettori del blog.
Scritto da Angelo Eberli il 6/8/2014 alle 14:24
Caro @Angelo Eberli, di che cosa ti dovresti scusare? Conosco bene il tuo percorso politico perché siamo amici e ne abbiamo parlato.Ti ringrazio, invece, perché trovo la tua vicenda politica particolarmente interessante; credo lo possa essere anche per altri. Ancor più 'significativa' perché squisitamente politica. Con tanta gente che dentro e fuori ai partiti 'saltella' da una parte all'altra solo per ragioni di spazi da occupare, trovo che queste vicende meritino, oggi più che mai, una particolare attenzione. E, fammi aggiungere, grazie due volte. Mettere sempre nome e cognome in calce ai propri commenti sul blog e, anche se a fronte nel caso di una richiesta garbata da parte di un commentatore, raccontare a tutti la propria storia personale e politica, è sempre un gesto di disponibilità che apprezzo moltissimo.
Scritto da paolo rossi il 6/8/2014 alle 14:42
Caro Sig.Claudio Colombo, ho la buona abitudine di rispettare qualsiasi argomento e chiunque lo tratti,semmai non intervengo o,come in questo caso, lascio trasparire il mio dissenso,sperando di non ingenerare malizia nei pensieri di chicchessia........... Ora, comunque, Le chiedo spassionatamente: sapere se i registi dell'omicidio Moro erano agenti segreti o palesi,aiuta,per esempio,a capire perché il ministro Madia,prima illude e poi beffa 4000 insegnanti? Cordialmente, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 6/8/2014 alle 15:12
@Aldo Passarello, Lei ha il sacrosanto diritto di non rispondere alla mia domanda, non di prendermi in giro. La questione dei 4000 insegnanti gabbati dal governo non è irrilevante, ma ovviamente non ha nulla a che vedere con l'argomento che adesso stiamo affrontando. Mettere insieme questioni diverse per sviare mi sembra puerile. Nessun problema, non volevo stanarla, pensavo di aprire un dialogo ma per farlo ci vogliono almeno due volontà. Per quanto mi riguarda il discorso con Lei è chiuso.
Scritto da claudio colombo il 6/8/2014 alle 16:49
@Angelo Eberli, faccio mie le belle parole del senatore. Cambiare in politica, quando lo si fa con convinzione per scelte legate ai contenuti, merita un rispetto particolare. La ringrazio di cuore.
Scritto da pietro magni il 6/8/2014 alle 18:03
@aldo passarello, ho anche un cognato che vende stufe in Val Trompia. Secondo me c'è un legame diretto tra il suo lavoro e "L' Affare Moro". Potremmo approfondire la faccenda.
Scritto da Ceresium il 6/8/2014 alle 19:29
Caro Sig.Colombo, me ne farò una ragine. Mi dispiace solo che ci siamo beccati tra volatili.. Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 6/8/2014 alle 20:26
@aldo passarello, il tuo ultimo commento ti fa recuperare al volo almeno 10 punti. Lo vedi che quando vuoi sai anche essere spiritoso? E' che non ti applichi.
Scritto da Ceresium il 7/8/2014 alle 01:18
Caro Ceresium, tu,invece.ti applichi troppo,ma non sai tenere i segreti! Che c'azzecca ora, scrivere di tuo cognato che vende stufe in Val Trompia..? Sai bene che nei giorni del rapimento Moro io ero nel bresciano,proprio da quelle parti..... Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 7/8/2014 alle 09:49
Confesso di essere ignorante in materia ma mi sono applicata, grazie al post ho leggiucchiato un po' , mi sono documentata ed ho letto con attenzione i vari commenti. Mi rendo conto che la mia generazione possiede una forte spinta di rinnovamento ed è sostanzialmente onesta e pulita, ma non conosce la storia dell'altro ieri. Un limite che andrebbe superato perché la conoscenza di certe dinamiche passate può aiutare molto questa democrazia e sviluppare la crescita della nostra società.
Scritto da una rottamatrice il 7/8/2014 alle 11:25
Leggi, ma leggi bene @una rottamatrice, se no anche tu penserai che Moro sia stato fatto fuori dalla DC e non dai comunisti delle Brigate Rosse.
Scritto da EXDC il 7/8/2014 alle 12:41
@EXDC, grazie, so ragionare con la mia testa e quel che ho visto e capito mi basta ed avanza.
Scritto da una rottamatrice il 7/8/2014 alle 16:18
Scusate ma ve la state raccontando su fra quattro gatti. Una ventina di persone che girano intorno alle stesse menate. Se gente di sinistra pensa che Moro sia stato ammazzato per volere di una parte della DC , CIA, KKB che è una vecchia e ripetitiva solfa, ma ci può stare, che lo facciano ex democristiani come l' onorevole ed altri mi sembra grave.
Scritto da Veritas il 7/8/2014 alle 17:16
@Veritas, se la cosa ti infastidisce, nessuno ti obbliga a soffermarti presso questi lidi. Il mare è grande, si possono trovare diversi approdi. Per quanto riguarda il resto togliti il paraocchi e poi, eventualmente (ma sottolineo 'eventualmente') ne riparliamo.
Scritto da paolo rossi il 7/8/2014 alle 18:09
Per molti dc è difficile accettare l' idea che tra loro ci fossero aiuto registi, attori protagonisti e comparse, a vario titolo e grado, partecipanti ai lavori del film "Non salvate il soldato Moro". Con il passar del tempo, fatti e misfatti sono però venuti a galla in modo chiaro. A livello locale mi piacerebbe conoscere l' autorevole opinione sullo scottante argomento del gestore democristiano di indirizzo moroteo dell'altro canale blog, ma ho letto che ha deciso di chiudere baracca e burattini e inoltre ho capito che non ama entrare in questa osteria. Fastidioso farsi impregnare gli abiti della festa dal odore di fritto.
Scritto da Ceresium il 8/8/2014 alle 08:28
Penso che si debba ringraziare molto anche l'On.Grassi. Un'iniziativa illuminate e coraggiosa. Almeno fino ad una ventina di anni fa, ammesso che si fossero avuti in quegli anni tutti i documenti relativi al rapimento ed uccisione di Moro, -e ricordiamo con l' occasione anche gli uomini della scorta barbaramente trucidati,- un lavoro del genere mi sa che non avrebbe potuto nemmeno imbastirlo, o avrebbero fatto di tutto per impedirne lo svolgimento.
Scritto da piero ribolzi il 8/8/2014 alle 09:56
Ho anch'io da poco finito di leggere, come ' amico @Luca Fava, "I 55 giorni che hanno cambiato l'Italia" di Ferdinando Imposimato, il magistrato che in Italia ha seguito diversi processi di mafia e di terrorismo nonché giudice istruttore dei processi Moro. Ho letto gli atti di questo processo e le testimonianze raccolte nella commissione d'inchiesta oltre che, come già accennato, "Aspettando la sentenza" di Giovanni Bianconi del Corriere della Sera oltre che diversi altri articoli e libri del bravo e documentato giornalista romano. Il lavoro di Imposimato è puntuale e preciso, 'parte da lontano' fornendo un quadro importante dentro il quale si incastrano gli avvenimenti. Ne consiglio vivamente la lettura a chi fosse interessato procedere ad un approfondimento della vicenda. Se ce ne fosse bisogno diciamo che "apre gli occhi". Anche in questo caso vengono forniti dati e documenti ufficiali, dichiarazioni specifiche e 'certificate' ai processi e fatti formalmente propri dalla commissione d'inchiesta. Le supposizioni che lo stesso autore azzarda non sono sono mai vaghe o semplicemente teoriche, ma solo conseguenza di informazioni non smentite e non smentibili già di per conto loro inquietanti e gravi per le implicazioni politiche ed il coinvolgimento diretto di molti personaggi pubblici politici, militari o altro che siano. Alla fine di tutto non è complicato e difficile fare "due più due". Mi piacerebbe tanto e vorrei che queste fossero storie di tanti romanzi di spy story che amo molto e divoro ma, purtroppo, qui siamo in una dimensione assai diversa, quella della realtà.
Scritto da paolo rossi il 8/8/2014 alle 18:00
Mi scuso per gli errori presenti nel mio ultimo commento. Sto scrivendo in fretta e dal cellulare. Credo però che il contenuto sia chiaro.
Scritto da paolo rossi il 8/8/2014 alle 18:25
Già fatto sen, comunque quest'anno in ferie niente roba che mi fa girare le balle, in acqua voglio nuotare, non fare il motoscafo. Andrò su qualche romanzo rosa, concilia magnificamente il sonno sul mio vecchio materassino Pirelli.
Scritto da Ceresium il 8/8/2014 alle 19:26
Caro Blog, sono convinto che le rivelazioni postume siano utili solo a chi le fa. Vedo però, che in molti si appassionano ancora al caso Moro, come se ciò possa servire a cambiare il corso della storia. Per questo, metto in palio una copia della PRAVDA DI MOSCA dello scorso Otto Luglio,da me preso nella capitale russa,tra quelli che si avvicineranno di più alla verità su motivi e mandanti del delitto; esclusi dal concorso Agatha Christie ed il Commissario Montalbano... Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 8/8/2014 alle 21:23
Me lo lasci dire @Aldo Passarello. Il suo è soltanto spirito fuori luogo.
Scritto da pietro magni il 8/8/2014 alle 22:21
Mio nonno paterno era un uomo di montagna, non nel senso "escursionistico". La sua famiglia ci viveva da generazioni. Ero piccolo ed il sabato e la domenica si andava da lui e dalla nonna. Faceva la legna nei boschi che poi caricava in groppa al suo mulo al quale era molto affezionato. In paese gli amici, in particolare quando si trovavano insieme in osteria davanti ad un buon bicchiere di vino, lo prendevano in giro per via del suo povero animale che, oltre ad essere "testone" come notoriamente tutti i suoi simili, era molto piu' "indietro di cottura" rispetto agli altri equini della zona: un mulo veramente cocciuto e stupido che non rispondeva alle sollecitazioni e scalciava di continuo in modo istintivo. Ah già, quasi dimenticavo, il suo nome era Aldo.
Scritto da Ceresium il 8/8/2014 alle 23:02
A VOLTE LA REALTA' SUPERA LA FANTASIA. E' proprio il caso di affermarlo sentendo le rivelazioni(sicure e controllate)che emergono dalle carte processuali e dalle Commissioni d'inchiesta,e lo sconcerto aumenta pensando ai depistaggi messi in atto da eminenti personaggi dello Stato per confondere le acque e coprire la verità. Molti dei quali sono ancor oggi in circolaz. e probabilm. remano contro il Governo Renzi per impedire che possa governare da solo ma debba avvalersi del concorso delle destre
Scritto da giovanni dotti il 8/8/2014 alle 23:31
Signor @Passarello, perchè nascondere la testa nella sabbia? Rimane scoperto altro.
Scritto da ex-Margherita il 9/8/2014 alle 09:45
Caro Blog, ringrazio il cortese Ceresium per l'alta considerazione che mostra di avere nei miei confronti e per la sua gioia scrivo che preferisco vivere un giorno da mulo, che cento anni da pecora... Al buon Magni faccio notare che sull'argomento un po di alcool non guasta,altrimenti tra agenti segreti,pezzi deviati dello stato ed altre simili dolcezze, si rischia di farsi venire il diabete.. Buona giornata, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 9/8/2014 alle 09:58
Signor @Aldo Passarello, risposta simpatica, l' accetto. Rimango dell'idea che, come in diversi hanno scritto, ricercare una verità del passato rimane un' azione doverosa per non alimentare nebbia su nebbia e magari, grazie ad una visione più nitida, costruire un mondo migliore. Buona giornata e sia sempre, se posso permettermi di suggerirle, aperto e desideroso della verità quanto intelligente e spiritoso, qualità che, a naso, non le mancano.
Scritto da pietro magni il 9/8/2014 alle 14:57
Gentile ex-Margherita, a volte nascondere la testa sotto una spessa coltre di sabbia fa bene,per abituarsi a convivere con quella impercettibile, ma molto tossica che ogni giorno respiriamo e che ci stordisce senza che ce ne accorgiamo; che poi "altro" rimanga fuori ci sta tutta,chissà quante tempeste accecanti provocherei altrimenti..,sempre involontariamente,se non riuscissi a controllarlo........ Cordialmente, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 9/8/2014 alle 15:18
Fuori tema. Ora che una giovane deputata varesina è intervenuta pubblicamente chiedendo a gran voce, e soprattutto sui media, alla Farnesina il massimo impegno per liberare Vanessa e Greta le due ragazze rapite in Siria, ci sentiamo tutti più tranquilli. Al Ministero degli Esteri aspettavano questa decisiva sollecitazione per mettersi finalmente sulla strada giusta. La nostra parlamentare è una che ha capito subito come funzionano le cose -conta il fumo poco l' arrosto- tanto da spostare i riflettori su di sè lasciando questa volta a bocca asciutta l' Onorevole di varese, l' ex amico dei leghisti per intenderci, fino a ieri un mago in queste cose. Come si dice in questi casi, il compagno ha trovato pane per i suoi denti. Con il sen. Rossi, ora on. poteva dormire sonni tranquilli come quelli di un bebè, ronf, ronf, ronf.
Scritto da Veritas il 9/8/2014 alle 15:39
Carissimo Sig.Magni, viviamo in una città dove di nebbia ce n'è molta poca,non vorrei perdere questo privilegio cercando,per esempio, la verità sul delitto Moro tra le "rivelazioni" di chi proviene da un palazzo romano,forse non a caso battezzato "il porto delle nebbie". Per tale ragione dovrei astenermi dal partecipare a questo dibattito,ma non lo faccio per poter continuare ad avere il piacere di misurarmi con gente del suo spessore e di idee diverse dalle mie. Grazie, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 9/8/2014 alle 16:40
@Veritas, non dovrei neanche risponderti, e non tanto perchè sei fuori tema. Con uno della tua risma lo farò per l' ultima volta. Quando un politico, nella fattispecie un parlamentare, su una qualsiasi vicenda è silente non va bene, quando interviene è solo per mettersi in mostra. Dovresti darti una regolatina alle valvole, se ce le hai. Fino a quando in giro c'è gente che ragiona in questo modo non sarà facile uscire dal pantano nel quale, tra l' altro, possono sguazzare e si trovano a loro agio unicamente esseri del tuo calibro.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2014 alle 17:30
Caro @Aldo Passarello, a queste latitudini il dissenso è ben accolto salvo quando, e non è il tuo caso, si vomitano cattiverie e basta. Permettimi un unico appunto. Non è che tutto quello che arriva dai palazzi romani sia feccia. Nella mia attività parlamentare ho avuto modo di conoscere anche persone (di schieramenti e partiti diversi) assolutamente oneste, intelligenti e, in una parola sola, perbene. Sulla vicenda Moro sei libero di avere le tue opinioni. Ti chiedo solo e mi permetto di consigliarti, se hai tempo e voglia, di approfondire la vicenda, non dare nulla per scontato (questo vale per qualsiasi tesi pro o contro). Penso sia importante anche per uno come te che, da quel che scrivi, sembri persona sensibile, ed appunto, anche tu perbene.
Scritto da paolo rossi il 9/8/2014 alle 17:38
L' aria romana ha incattivito l' onorevole nei confronti dei commentatori scomodi ma lo ha addolcito come un agnellino verso le parlamentari dalle treccine bionde che, un po' di tempo fa, gli hanno fatto le scarpe. Do you remember PRIMARIE?
Scritto da Veritas il 9/8/2014 alle 22:47
Al buon Passarello, cui spirito e intelligenza non mancano, vorrei dire di usarle meglio queste doti e di non fare sempre e solo il PROVOCATORE
Scritto da GIO il 10/8/2014 alle 08:29
A parte rare eccezioni tipo l' on. Grassi che non conoscevo, lo stesso senatore e pochi altri, un democristiano è un democristiano. Difficile possa ammettere che il suo partito sull'omicidio di Aldo Moro ed il massacro da carneficina della sua scorta, possa esserne coinvolto direttamente od indirettamente. Il DNA politico in questo, è determinante. Non conosco @ Aldo Passarello ma, ad occhio e croce, viene anche lui da quelle lande.
Scritto da Guevara il 10/8/2014 alle 09:43
Anni luce mi separano da @Guevara, ma è difficile dargli torto. Sul' argomento l'omertà politica vale anche e soprattutto per i comunisti, rispetto ai DC parecchio più inquadrati. Del resto per stare a casa nostra, anche il massimo esponente moroteo della nostra provincia, Giuseppe Adamoli, che conosco bene per essere stato con lui nella Margherita, non ha mai azzardato un minimo dubbio rispetto ad ipotesi diverse da quelle conosciute.
Scritto da ex-Margherita il 10/8/2014 alle 10:27
Ciao GIO, più carino nei miei riguardi no, vero? E..Guevara,sei convinto che io sia democristiano?Acqua..acqua,riprova..sarai più fortunato. Buona Domenica, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 10/8/2014 alle 12:53
Caro @ex-Margherita, anni fa (dovresti ricordartelo), come segretario provinciale della Margherita, invitai a Varese Guido Bodrato (alla fine degli anni '70 uno dei più stretti collaboratori del segretario nazionale Dc Benigno Zaccagnini) per presentare il suo libro: "Moro, la Dc e il terrorismo". Ricordo molto bene che, nel corso del mio intervento, citai un volume appena uscito di Sabina Rossa, mia amica e collega al Senato (figlia del sindacalista Guido ucciso dalle Br nel gennaio del 1979) intitolato: Guido Rossa, mio padre. Rammento perfettamente che chiesi all'autorevole esponente di quella Dc, se ritenesse possibile che, dietro alla sanguinosa vicenda del rapimento ed uccisione del leader democristiano, ci potesse essere una regia occulta o di appoggio, ed anche un' eventuale 'presenza' dei servizi italiani o esteri (nel suo libro Sabina, nella fattispecie a proposito della morte del padre, lo affermava con chiarezza dopo aver tra l' altro coraggiosamente, incontrato in carcere, senza mai 'perdonarere' gli assassini di suo papà). Bodrato si rabbuiò negando risentito quell'ipotesi. Rimasi male. Tre giorni dopo, tornato a Roma, chiesi a Giuseppe Pisanu, senatore di Forza Italia, ma ai tempi dei tragici avvenimenti Capo della Segreteria politica di Zaccagnini, se nell' occasione del mio incontro varesino l' avessi "sparata troppo grossa". Mi diede invece completamente ragione confermando, in particolare, la partecipazione dei Servizi alla vicenda, e non tanto per tentare di salvare il prigioniero. Lo dico a @Guevara. Come vedi non tutti, anche ai vertici di quella Dc, la pensavano e la pensano allo stesso modo.
Scritto da paolo rossi il 10/8/2014 alle 14:19
@Aldo Passarello, pensa che quasi speravo tu provenissi dalle fangose e viscide lande democristiane, ma sono uomo di mondo e non c'è limite al peggio!
Scritto da Guevara il 10/8/2014 alle 15:53
Caro Guevara, non sottovalutarti.... Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 10/8/2014 alle 16:43
Caro Onorevole, mi piacerebbe approfondire,ma quando si va alla ricerca della Verità....e non di una verità ,bisogna scavare,scavare sapendo dove e come ,non limitarsi ad abbracciare teorie altrui,per quanto autorevoli e supportate,riuscire a scoprire qualcosa di veramente nuovo che metta in discussione le passate conclusioni,interessate,suggerite,imposte,di comodo..come vuoi tu e fare riaprire il caso.. Se come Parlamentare ti andrà di farlo,mi avrai accanto... Ciao, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 10/8/2014 alle 17:52
Caro Aldo Passarello, hai ragione, si deve cercare la verità, non la propria o la più comoda o perfino quella che conforta una nostra tesi precostituita. Sulla vicenda che stiamo 'affrontando' da giorni, non ho in mano certezze matematiche, solo una serie di 'riscontri' che mi hanno aperto la mente. Credimi la seguo da anni, per curiosità, passione, ricerca (appunto) della verità. Come ho già detto, oltre a varie pubblicazioni, ho analizzato con attenzione scrupolosa il materiale relativo alla Commissione Moro. Sarei contento di cambiare idea da subito, ma temo di non poterlo fare, troppe contraddizioni, troppi silenzi e vuoti. Grazie comunque per il tuo contributo, a volte anche scherzoso (ne abbiamo bisogno tutti) , su questo blog. Penso sia utile avere qui opinioni diverse e penso altresì sia doveroso rispettarle senza per questo dovere necessariamente 'cambiare idea'. Altra cosa sono invece gli anonimi provocatori cafoni e maleducati (pochi, per a verità, ma buoni). Il blog è un luogo di incontro e di dialogo anche fra persone che la pensano diversamente fra loro. Del resto da queste parti non avvertiamo la necessita di costruire alcun soggetto politico insieme, ma, più semplicemente, aprire un onesto e speriamo utile confronto. Buona serata.
Scritto da paolo rossi il 10/8/2014 alle 19:11
Illustre Onorevole, mi consenta...... anche se non mi chiamo Silvio,continui a promuovere il dibattito con equilibrio,senza dare peso a chi non si "scopre"; prima o poi si deciderà a migrare su di un qualche blog veneto....a fare l'Anonimo Veneziano. Buona serata, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 10/8/2014 alle 20:42
USA e URSS in questa storia come in altre hanno certatalmente a che fare per interessi che spesso sono convergenti quando si decide di spartire il bottino. Gli Stati Uniti sono nati dalla Massoneria, potere occulto che li ha sempre guidati. Volete che su questa faccenda non abbiamo avuto a che fare? Siamo sottomessi, non coglioni.
Scritto da Antonio il 11/8/2014 alle 10:30
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