Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 19/9/2014 alle 19:12

 La sostanziale abolizione dell' Art.18 è tema delicato e sensibile che divide profondamente (soprattutto il Pd). La questione in campo è duplice. Dare 'fiato' alle imprese salvaguardando i diritti di chi lavora. Conciliare i due 'aspetti' è possibile, ma politicamente molto complicato, soprattutto in questa fase. Da un lato la determinazione di fare tutto subito e senza tentennamenti (Renzi) come ci chiede per esempio il Fondo Monetario Internazionale, dall' altro considerare la 'tradizionale' difesa dei lavoratori. Dunque una gran brutta 'gatta da pelare'. Non sono affatto convinto che la sostanziale abolizione dell' Art. 18 possa risollevare le sorti del sistema delle imprese. Non credo sia questo il modo per rilanciarlo. Soprattutto per la piccola e media impresa occorre diminuire il costo del lavoro abbassando una tassazione tra le più alte ed 'esasperate' al mondo. Il sindacato, sull' altro versante, fa il suo mestiere, ma non può più pensare di essere concepito ed organizzato come negli anni '50. Concilare due posizioni così distanti è politicamente complicato. Sarebbe necessario scomodare un 'metodo' largamente in disuso dentro questa nostra politica, quello della 'mediazione'. La radicalizzazione di interessi e 'punti di vista' opposti va scongiurata se vogliamo realizzare una 'nuova politica riformista'; tutto questo soprattutto nell' interesse del Paese.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 83 commenti -
@paolo rossi, tralascio la parte che condivido, e le chiedo se realmente pensa che il sindacato ragioni come 50 anni fa??? Renzilvio, dice in un maldestro tentativo di auto difesa a quelli che sono contrari al suo/loro disegno: dove eravate durante questi anni di diffusa precarizzazione???
Scritto da disillusodallapolitica il 19/9/2014 alle 19:48
Caro Paolo,è certamente un bel problema! Pare che difendere la dignità dei lavoratori stia scivolando verso un crinale ideologico. Non mi rassegno certo a questa deriva le cui ragioni sono piuttosto evidenti. Ricordo a tutti, ma proprio a tutti, che IL LAVORO NON E' UNA MERCE e questa semplice constatazione dovrebbe aiutare a "pelare i gatti". Cordialità
Scritto da Mario Vergano il 19/9/2014 alle 20:05
Gli operai sarrebbero i primi a non volere il reintegro nella stessa azienda se ci fosse l'imbarazzo dedlla scelta di aziende che offrono lo stesso lavoro nella stessa Regione.,Se uno fa il cuoco,di ristoranti ne trova tanti,ma se fa l'operaio tessile o chimico ,non ci sono tante possiblita',quindi Renzi prima dia la possibilita' di fare crescere tante aziende simili e quando ci sara' piu' scelta gli operai sarannio i primi a volersene andare da dove sono stati licenziati .
Scritto da Marco De Rosa il 19/9/2014 alle 20:14
Paolo Rossi, e chi ha detto che Renzi non vuole mediare? E' la vecchia guardia dei DS nel PD che ha posizioni precostituite e pensa di rinascere. A loro brucia da morire essere relegati a minoranza etnica!
Scritto da una rottamatrice il 19/9/2014 alle 20:20
Sei il solito taia e medega, un democristiano docg.
Scritto da Veritas il 19/9/2014 alle 20:22
La sua, caro senatore, è una posizione di buon senso ed equilibrio politico. Anch'io ritengo che dare maggiore flessibilità alle aziende in termini di assunzioni-licenziamenti sia di per sè come dare l' aspirina ad un malato terminale. Anche le critiche al sindacato sono giuste e a me duole molto doverlo ammettere. A volte mi sembra un vecchio carrozzone. Sta cambiando la Chiesa grazie ad un grande Papa, che però al suo interno incontrerà resistenze micidiali, è cambiata la politica e il sindacato rimane fermo. Sono perplesso. Renzi è poco disposto alla mediazione ed il successo, a volte, può dare alla testa.
Scritto da claudio colombo il 19/9/2014 alle 20:45
@disillusodallapolitica, è chiaro che la mia è un po' una forzata provocazione che però contiene una sostanziale verità. Nessuno mette ovviamente in discussione la funzione del sindacato. In Italia, e non solo qui, ha tutelato e migliorato (di molto) le condizioni dei lavoratori tanto è che il nostro Paese, se ha fatto dei passi in avanti in tema di diritti ma anche di 'sostanza', lo deve in buona parte all' operato di questa indispensabile organizzazione democratica e sociale. Per altro, in anni passati, sono stato un suo iscritto, non me ne dolgo affatto, ne vado fiero. Il suo ruolo, dunque, non può e non deve cambiare, ma penso nel contempo che la sua struttura vada rimodernata e 'snellita'. Ti faccio un esempio in sintonia con quanto sostiene @claudio colombo. Ha una concezione organizzativa ed interna francamente obsoleta a fronte di un un mondo che, anche da quel punto di vista, ha fatto passi da gigante. Non è una questione di 'risorse' (che ci sono) è una questione di mentalità e quindi di scelte. Mi sembra un ambito meno disposto di altri all' autocritica e meno propenso a cambiare, e questo è un errore. Tutto qui.
Scritto da paolo rossi il 19/9/2014 alle 20:58
Caro @Mario Vergano, intanto è un piacere ritrovarti e poi...condivido in toto.
Scritto da paolo rossi il 19/9/2014 alle 21:09
Il renzismo è roba di destra, mi sembra chiaro perchè molti elettori del pd di Matteo siano arrivati da quella parte.
Scritto da Antonio il 19/9/2014 alle 21:16
Mi si lasci scrivere. Non si può mettere in discussione il ruolo del sindacato, ma ogni tanto è lecito criticarlo. La CGIL, in particolare, è stata per anni espressione diretta di un partito politico, molto più di UIL o, soprattutto, CISL. Da simpatizzante ed elettrice socialista ho sempre aderito a quest' ultima. Probabilmente la mia è considerazione ignorante, ma ho la netta impressione che la CGIL sia ancora un po' ferma a posizioni ideologiche. Come alcuni nostalgici nel PD. Non a caso tutti ex comunisti.
Scritto da Federica Campi il 19/9/2014 alle 21:34
@paolo rossi, la questione non è il cambiamento perchè questo è inevitabile, anche per i sindacati. Piuttosto è importante capire se l'aspirina data da una graziosa infermiera sia più efficace di una presa da un'altra, di aspetto decisamente sgradevole (malato terminale). Il mercato del lavoro, per i giovani supera qualsisi possibilità di barriera per il licenziamento, mi risulta che non per questo i giovani abbiano facilità di accesso al mondo del lavoro ed a volte è anche poco conveniente.
Scritto da disillusodallapolitica il 19/9/2014 alle 21:50
Renzi fa un po' lo spaccone-innovatore, il Sindacato non è diverso dai tempi della mia gioventù. Mettili uno di fronte all' altro e la frittata è fatta. C'è purtroppo poco margine per la mediazione quando in campo ci sono due rigidità.
Scritto da mario macchi il 19/9/2014 alle 22:04
Poche storie. Renzi sta cambiando la politica di questo paese, per adesso e fino a prova contraria, anche con un grande consenso popolare. Qualcuno deve farsene una ragione.
Scritto da Giorgio Riva il 19/9/2014 alle 22:40
Il Fondo Monetario Internazionale è una faccia della finanza mondiale saldamente nelle mani di una oligarchia spietata e cinica che se ne sbatte le palle dei poveri, figuriamoci dei lavoratori. Renzi è il suo agente italiano. Indossa un nuovo sgargiante abito di circostanza, una meraviglia paragonato ai lugubri e grigi doppiopetto di democristiana memoria, ma questa è l' unica differenza.
Scritto da Ceresium il 20/9/2014 alle 00:07
Basta guardare quello che avviene all'estero per capire che, in questo caso, Renzi ha torto. Che da sinistra e dal segretario del più importante partito italiano e di centro sinistra partano critiche dure al sindacato lo posso trovare utile ed anche giusto.
Scritto da Borghi S. il 20/9/2014 alle 09:51
Ciao Sen..orevole, osa anche tu "dove osano le aquile"e scrivi(che non significa condividi..) di "terza via"tra capitalismo e marxismo,cioè di quella "Socializzazione ".....che toglierebbe tutte "le gatte da pelare"innanzitutto ai lavoratori,poi agli imprenditori(volendolo)ed anche a Renzi(volendolo..). Buona riflessione.. Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 20/9/2014 alle 10:02
partiamo dall'equità che si è persa e parliamo pure di pensioni..ma di quelle alte smussandole per quelle basse, oppure dei costi assurdi dei partiti o della partitocrazia..ora anche sotto forma di rimborsi anticipati, poi estendiamo le ricev. fiscali e detraibili almeno una parte, oltre fermare gli armamenti e attivare da subito la green economy e il riciclaggio dalla differenziata generalizzato e non trasportato in altre regioni; grazie con un cordiale saluto, la filosofia politica ha stancato
Scritto da zva il 20/9/2014 alle 10:13
Va bene, mediare si può mediare ma rimane allucinante che un Presidente del Consiglio segretario del più grande partito italiano, un partito teoricamente di sinistra, pensi che con l'abolizione del' art. 18 si possa favorire la ripresa economica. Si buttano nel cesso dei diritti per fare che cosa? Lo trovo veramente assurdo e antidemocratico.
Scritto da Adriano il 20/9/2014 alle 10:26
Come ho già detto vengo da una storia di sinistra classica e non sono purtroppo un ragazzino. Ho accettato ed accolto con favore la politica riformista di Renzi. Assicuro che, per uno con la mia storia, non è stata una passeggiata, ma lo ho fatto con convinzione. Condivido anche la critica al sindacato che, come dicono in caso analoghi i giovani, "ci sta tutta". Ecco, detto questo l'abolizione del' Art. 18 non mi va giù, non riesco a digerire un boccone del genere, nemmeno con il bicarbonato.
Scritto da pietro magni il 20/9/2014 alle 10:52
La penso come te caro Paolo. Ci vorrebbero da entrambe le parti buonsenso e capacità di mediazione, cose che non ci sono più.
Scritto da piero ribolzi il 20/9/2014 alle 12:51
Coloro che oggi plaudono al cambiamento di Renzilvio, potrebbero spiegare perchè quando Silvio osava tanto, era il vs bersaglio politico.
Scritto da disillusodallapolitica il 20/9/2014 alle 13:24
Non facciamola tanto complicata. Chi sta contro i lavoratori e vuole eliminarne diritti fondamentali non può essere di sinistra. In fondo è molto semplice.
Scritto da Guevara il 20/9/2014 alle 13:39
Vorrei aggiungere che solo dieci giorni fa la posizione del trasformista Matteo in materia era diversa. Garantiva di qui, rassicurava dall'altra parte. Lui è cosi', politicamente falso. Ricordate le pacche sulle spalle a Letta ed il "stai sereno e tranquillo" a poche ore dalla pugnalata alle spalle? Mi dite che affidabilità può avere un personaggio del genere? Come ci si può fidare di un soggetto tanto ambiguo? Che qualcuno mi illumini, se ci riesce.
Scritto da Guevara il 20/9/2014 alle 13:59
La sinistra interna del PD, chiamiamola in questo modo, in quest' ultimo annetto è uscita con le ossa rotta in ogni dove. In più Renzi con le europee, ha portato a casa uno straordinario risultato elettorale appiattendoli ancora di più. Speriamo che ora il premier usi il cervello e non dia spazio al rigurgito di questi conservatori. Su questa vicenda credo debba mediare e non prestare il fianco a gente che potrebbe sempre rigenerarsi.
Scritto da ex-Margherita il 20/9/2014 alle 15:29
Ciao Guevara, nemmeno di Destra... Aldn Passarello
Scritto da aldo passarello il 20/9/2014 alle 15:54
Le opinioni diverse ci stanno tutte, ma dentro il PD, dentro cioè un partito di sinistra ed oltre Renzi, come si fa ad accettare che vengano negati dei diritti a chi lavora? Caro Renzi non è una questione di ideologia, è questione di principi e di tutela dei più deboli. Sono allibito per la leggerezza incosciente di questo uomo. Vabbè prendere i voti moderati ma fare una politica di parte e nemmeno moderata ma di destra, mi sembra davvero troppo. In più facendo così si spacca tutto, che incoscienza!
Scritto da sindacalista non comunista il 20/9/2014 alle 16:00
L’abolizione dell’art. 18 rappresenta senza ombra di dubbio una riduzione dei diritti che i lavoratori hanno conquistato faticosamente. Affermare che facilitando il licenziamento si creino posti di lavoro mi sembra un ossimoro frutto di pura ideologia. La tecnologia sta sostituendo forza lavoro, la finanza è diventata la nuova divinità a cui offrire sacrifici umani: soldi per fare soldi, per fare altri soldi per i soliti pochi. Come uscirne? Creando lavoro e retribuendolo in modo decente. Ridare a chi lavora fiducia nel futuro. Solo a questo punto gli 80 € verranno spesi e non “tesaurizzati” per l’incubo di dover fronteggiare un futuro incerto. A chi si venderanno i prodotti innovativi (sempre ammesso che in Italia si riesca a crearli) se la maggioranza delle persone non avrà capacità di spesa? E cosa succederà quando finirà (è solo questione di tempo) l’anomalo “welfare” italiano, frutto delle pensioni dei genitori o dei nonni?
Scritto da Angelo Eberli il 20/9/2014 alle 16:57
La critica è giusta. Ha ragione chi ha detto che in Italia si è rinnovato tutto meno che il sindacato. La sua struttura è obsoleta, CGIL in primis, con la sua rigidità ideologica e la sua dispersione di energie. Del lavoro "precarizzato" se ne sono sempre fregati, difendere l' esistente e stop. Sono stati e sono ancora miopi. Fatta questa premessa non si può pretendere che in questa occasione se ne stiano muti rinunciando al loro mestiere, ad un ruolo. E un leader non deve mai tirare troppo la corda, deve ragionare se vuole essere tale. Se Renzi lo sarà lo vedremo presto. Io ci conto, ma oggi come oggi non metterei la mano sul fuoco.
Scritto da paperoga il 20/9/2014 alle 17:17
@Angelo Eberli, è una domanda che devi fare a quelli che adesso ci governano. La libertà è nei popoli, non nelle nazioni. Il popolo ha un' identità forte, una storia, la nazione sta in piedi sulle convenienze. Tornare al popolo significa anche questo. Si può vivere in pace e nel rispetto degli altri senza forzare, globalizzare, miscelare per forza, costringere ad un' unità fittizia, perchè questo provoca un sacco di quelle distorture che viviamo. Renzi è un prestigiatore ma i trucchi alla lunga si scoprono. La Lega ha commesso molti errori dovendo governare con certa gente, ma su alcuni principi è sempre stata salda e questa è ancora, nonostante tutto,la sua forza.
Scritto da Leghista doc il 20/9/2014 alle 17:51
Mi da fastidio sentire docenti universitari battersi per l'abolizione dell'articolo 18 pergli altri ma per loro il posto è fisso per qualifica e sede.Per coerenza bisognerebbe introdurre per il futuro in tutte le Universita' contratti di massimo 20 anni poi si deve cambiare sede o lavoro,mi sembra coerente col predicare l flessibilita' agli altri,è davvero insopportabile sentire parlare di flessibilita' da chi ha un posto intoccabile anche per sede di lavoro su questo sto con Landini..
Scritto da Marco De Rosa il 20/9/2014 alle 17:54
@Leghista doc, sia chiara una cosa. La Padania non esiste ed il suo popolo è un invenzione. Ci sono tanti cittadini che vivono in quella terra, ma è un altra cosa. Il popolo scozzese è un popolo, quello catalano e quello basco. Loro hanno avuto un' altra storia rispetto la nostra. E voi ci rompete gli zebedei con la vostra Topolinia, quella da "fumetti in tv"? Lasa sta lumbard. Si chiedesse ai cittadini di quella padania i cui confini avete disegnato con la matita, se volessero un' ipotetica indipendenza, magari per avere un Nord-Nazione come uno dei paesi più ricchi e benestanti d' Europa, il 90% vi manderebbe a cagare. Ciao Braveheart della Bovisa.
Scritto da Ceresium il 20/9/2014 alle 18:44
Caspita, mi sono perso qualcosa di importante in questi ultimi 15/20 anni: i valori morali ed i princìpi della Lega. Leghista doc, quali sarebbero???? Sinceramente poi tornando sulla CGIL, quali sarebbero le sue colpe??? Quelle della carriere interna per fare politica dei vari sindacalisti è una cosa, ma credo che dal punto di vista di svolgere il loro compito, non abbia più responsabilità di altri sindacati del paltano dei contratti attuale, che pure hanno una buona stampa a loro favore.
Scritto da disillusodallapolitica il 20/9/2014 alle 19:10
@disillusodallapolitica. Forse la CGIL vecchiotta lo è un po' davvero. Non a caso la "categoria" interna più numerosa è quella dei pensionati che porta tanto denaro fresco. Detto questo detto tutto.
Scritto da paperoga il 20/9/2014 alle 20:10
Caro Onorevole, tu che vivi nella Capitale,mi puoi,per piacere,procurare un paio di occhiali speciali ?Per quanto mi sforzi la vista infatti,non riesco a vedere in Italia una politica di Destra.... A Leghista doc ricordo che il suo partito si è sempre trovato a proprio agio con "certa gente",sopratutto a tavola..... Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 20/9/2014 alle 20:59
I sindacati, con le loro nostalgie vetero comuniste più o meno accentuate , pigliano per il culo i lavoratori da anni . Predicano bene e razzolano male . Comunque , in emergenza assoluta , Renzi ha il diritto-dovere di cambiare posizione sull'art.18 . Certamente i seguaci di Bersani e I nostalgici di D'Alema non si ritrovano per nulla nel Renzi-pensiero , hanno a che fare con un segretario-premier che è ben lontano dalle loro logiche di partito padre-padrone.
Scritto da lucafava il 20/9/2014 alle 22:34
@paperoga, è probabile che altri sindacati non siano stati capaci di mantenere il legame con i prorpi iscritti, e la CGIL si. Ho già in passato chiesto a voi criticoni a prescindere, perchè mai un giovane oggi dovrebbe iscriversi al sindacato, nessuna risposta, come in altre occasioni. Le critiche alla CGIL sono le solite 2: 1° il sincdacato del no, 2° quella di utilizzare gli iscitti pensionati contro la stessa CGIL. francamente è una noia, mai che dite dove sbaglia la CGIL/ FIOM.
Scritto da disillusodallapolitica il 21/9/2014 alle 09:47
@lucafava, se non te ne sei accorto il PD non esiste più. Voi stessi lo confermate, vomitando giudizi negativi, contro coloro che con il loro voto hanno consentito a Renzilvio di arrivare a quel 42% che tanto sbandierate. Ora per voi esiste solo il Renzismo, nulla di nuovo devo dire cose già sperimentate in passato. Può darsi che ci siano dei lavoratori che amano farsi prendre per il naso, sicuramente ci sono tanti elettori che hanno amato provare sensazioni sempre più forti al momento del voto.
Scritto da disillusodallapolitica il 21/9/2014 alle 10:02
@disillusodallapolitica, le critiche sono barbose e sempre le stesse perché i vizi della CGIL sono sempre quelli. Segno, appunto, di staticità e conservazione. Forse sei di quel giro e quindi dovresti sapere. Guarda solo come è concepita e fatta la sua struttura ed organizzazione interna. La stessa identica ed irremovibile di cinquanta anni fa. Paolo Rossi ha ragione in questo Il mondo cambia, loro/voi no. Se a te va bene ok, ma guarda che la maggioranza degli italiani si sono accorti che tutto questo è reperto da soffitta.
Scritto da paperoga il 21/9/2014 alle 11:20
@paperoga, le critiche alla CGIL, sono sempre quelle perchè non sapete cosa dire sui temi concreti. Anche all'interno della stessa CGIL vi sono aperte molte discussioni, come vedi discutere è sintomo di una grande capacità di ascolto, e non faccio parte di quel mondo sindacale. @aldo passarello, credo sia giunto il momento di rispondere alla tua richiesta: hai urgente bisogno di una visita oculistica!!! :):):)
Scritto da disillusodallapolitica il 21/9/2014 alle 12:23
Ma basta, quante balle sulla CGIL. Che dire allora della CISL o della UIL? Non erano anche loro schierati politicamente? Non prendiamoci in giro. Piuttosto in queste ore l' attuale segretario della CISL sembra più emanazione della segreteria di Renzi che capo di un sindacato. Nella CISL è stato sempre così anche in passato. Pretendere che un sindacato non faccia la sua parte sul tema dei diritti dei lavoratori è come chiedere ad un calciatore di non tirare calci ad un pallone. Basta ipocrisie!
Scritto da sindacalista incazzato il 21/9/2014 alle 12:32
Vorrei puntualizzare. Ho diversi amici nella CGIL, gente preparata, onesta e perbene. Non impazzisco per la Camusso (una questione di pelle), ma, per esempio, ammiro e mi piace Landini pur non potendo condividere tutte le sue idee. Penso che la richiesta a questa organizzazione di adeguarsi meglio rispetto ai cambiamenti in atto, non significhi 'bestemmiare in chiesa'. Per storia, formazione e struttura mi sembra faccia un po' fatica a vivere la sua presenza con un minimo di sana autocritica. Non deve necessariamente rispondere alle forti sollecitazioni di Renzi, ma nemmeno liquidarle come 'aria fritta'. Sulla questione 'precari' sembra distante e tiepida, e la sua struttura è concepita 'alla vecchia maniera', mi chiedo semplicemente se tutto questo non stimoli un' azione di rinnovamento. @sindacalista incazzato, su CISL e UIL hai ragione anche se al loro interno, non per meriti ma per condizione, hanno storicamente vissuto una maggiore pluralità 'politica'. Sul segretario CISL con me sfondi una porta aperta. Non mi ha mai entusiasmato, anzi, fuori dall' eufemismo, non mi è mai piaciuto anche perchè, da sindacalista, ha fatto più volte non solo il politico, ma l' uomo di 'corrente'. Infine non penso 'sia cosa buona e giusta' dividere il sindacato, ma non è nemmeno utile e serio stare forzatamente insieme quando le posizioni su questioni 'centrali' sono molto diverse.
Scritto da paolo rossi il 21/9/2014 alle 12:59
La CGIL, caro Rossi, è sempre stata un' emanazione politica dei comunisti, con un travaso di dirigenti da una parte a quell' altra. Questa è a storia. Renzi è stato duro, tatticamente forse anche troppo, ma ha detto la verità, una verità certa ed inossidabile. Oggi la minoranza del PD fatta solo da tanti ex comunisti e diessini, politicamente ridotta a niente dal segretario PD, si aggrappa alla CGIL per sopravvivere.
Scritto da nostalgiasocialista il 21/9/2014 alle 14:12
Onorevole, rimango sempre ammirato dalle tue argomentazioni. Dico veramente! Si vede la tua scuola democristiana come si nota l' acqua nel mare. Nessun dubbio sulla sua fine intelligenza e furbizia. Un colpo di qui, un colpo di là, un bene di là ed un bene di qui, distinguo, precisazioni, carezze e qualche calcetto, tutto miscelato sapientemente. Solo che questa politica non paga più da un pezzo . Non è tempo di bizantinismi, equilibrismi da circo, è tempo di chiarezza e di decisioni.
Scritto da Veritas il 21/9/2014 alle 14:19
@Veritas, che io sia in parte ancorato ad un mondo politico che non c'è più è assodato. Per me la politica mantiene un fascino irresistibile. Sarà una piccola perversione, del resto ognuno ha la sua. Di certo la politica è da sempre affare serio e maledettamente complicato, da valutare tendendo in modo costante all' obiettività senza per questo rinunciare a proprie convinzioni. Detto questo il 'In medio stat virtus' non è mai stato mio 'motto' di riferimento. La mia vita, politica e non, è intrisa di mediazione, mai di compromessi.
Scritto da paolo rossi il 21/9/2014 alle 15:56
Renzi pensa che valga la pena dividere la sinistra e fare una poltica apprezzata solo da Forza Italia ?Guarda dal punto di vista dei datori di lavoro e non dei lavoratori.Molti operai sarebbero i primi a non voler tornare dove sono stati licenziati se ci fossero molte possibilita' di trovare altri lavori ,questo è possibile per chi fa il cameriere,il barista ecc ma non per chi fa l'operaio tessile.Anche Berlusconi sappia che al di fuori di Forza Italia non lo voterebbe piu' nessuno.
Scritto da Marco De Rosa il 21/9/2014 alle 18:46
@disilluso dalla politica , i vecchi apparati di destra e sinistra con le loro logiche di appartenenza hanno fatto il loro tempo . Perché rivangare Berlusconi ? Non potendolo più attaccare direttamente lo fate attraverso Renzi , mi rendo conto che dev'essere brutto rischiare di non avere bersagli non sapendo di conseguenza come motivare i militanti e l'elettorato duro e puro . I problemi che attanagliano la nostra Patria devono essere affrontati dimenticando gli schieramenti tradizionali .
Scritto da lucafava il 22/9/2014 alle 00:30
@lucafava, intanto devi capire una cosa: io non motivo nessuno e non faccio politica la seguo da privato cittadino e ci ragiono su, ho le mie convinzioni giuste o sbagliate che siano e cerco di argomentarle. Gli slogan lasciano il tempo che trovano, e non aiutano a risolvere nessun problema.
Scritto da disillusodallapolitica il 22/9/2014 alle 09:03
La politica dovrebbe essere più semplice, onorevole. La gente non vi capisce più, siete complicati, menosi, teorici e lontano dai problemi di tutti i giorni. Un po' di sana autocritica dovreste farla per primi voi.
Scritto da Veritas il 22/9/2014 alle 11:21
Certo @Veritas, mi sembra che, seppur lentamente, qualcosa stia però cambiando. Semplificare la politica, nel senso di renderla sempre più comprensibile e maggiormente alla portata di tutti i cittadini, è un obbligo. Che certe sue dinamiche vadano radicalmente cambiate...anche, ma che rimanga, se vogliamo dircela tutta, un ambito 'complesso' e di non semplice gestione, mi sembra anche questo un fatto assodato. Per modificarla e trasformarla efficacemente occorre infatti conoscerla bene.
Scritto da paolo rossi il 22/9/2014 alle 12:42
@veritas condivido , nel caso dell'amico Paolo devo però affermare che è dotato di un forte senso di autocritica unito a una giusta dose di intelligente autoironia . Purtroppo nella maggior parte dei casi prevale l'arroganza e lo scarso rispetto dei cittadini.
Scritto da lucafava il 22/9/2014 alle 13:17
@lucafava, mai entrato in un ufficio pubblico? Mai fatto la spesa al supermercato avendo a che fare con una masnada di cafoni che si aggirano nelle corsie, ed in auto hai mai misurato prepotenza da parte di pazzi scatenati? Al lavoro mai avuto a che fare con un capo arrogante e viscido? Ti è capitato di avere problemi con il vicino di casa ignorante come una capra? Scusami, sono domande retoriche, so che risponderai affermativamente. La Roma politica è semplicemente uno spaccato di questa società di merda (licenza poetica). Pensare che i cittadini italiani siano migliori dei loro politici è come credere che Hitler presiedesse una fondazione filantropa a favore di bambini ebrei.
Scritto da Ceresium il 22/9/2014 alle 13:40
E Roma è anche piena di ignoranti come me che scrivono filantropa anzichè filantropica!
Scritto da Ceresium il 22/9/2014 alle 13:52
Spero che non sia vero che dopo : "l'Unita'" chiudera' anche "Europa" non sarebbe una bella immagine per chi guida il pd. Finche' c'è :"Europa" si puo' utilizzare per fare una prova di primarie e cioè gli elettori di centro-sinistra devono scrivere al giornale subito per indicare un candidato Premier e un candidato Sindaco per la propria citta',questo significa fare un giornale di servizio.Se Renzi è democratico sull'articolo 18 potrebbe fare un referendum tra gli iscritti al pd è importante.
Scritto da Marco De Rosa il 22/9/2014 alle 17:35
@Ceresium, farò del mio meglio per rappresentarti adeguatamente!!!
Scritto da paolo rossi il 22/9/2014 alle 17:55
Caro De Rosa, sarebbe meglio chiudesse l'europa come istituzione,non l'Europa come giornale.. Lo auspica uno di Destra. Buon pomeriggio, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 22/9/2014 alle 18:10
Caro Ceresium, signori si nasce....e Rossi lo nacque(ciao Totò). Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 22/9/2014 alle 18:14
@Ceresium sostanzialmente avendo condiviso il commento di @veritas non posso che essere d'accordo con il tuo commento. Magari pochi , ma non credo che Paolo Rossi sia l'unico politico degno di tale nome ! Riguardo alla società in generale stiamo scivolando verso la cafonaggine diffusa , il problema è che di questa società ne facciamo parte . O cercare restando negli ingranaggi di migliorare qualcosa o in alternativa vivere ai margini . La tentazione per l'opzione numero 2 è forte .....
Scritto da lucafava il 22/9/2014 alle 19:16
@paolo rossi, oggi in Senato per caso è stata votata una specie di condono??? Bersani hai poco da chiedere rispetto, quello lì e i suoi sono peggio del Berlu, prima va a casa e meglio è!!!! e se andasse a casa anche il Presidente Napolitano non sarebbe male.
Scritto da disillusodallapolitica il 22/9/2014 alle 20:19
@disillusodallapolitica, non sono a Palazzo Madama ma a Montecitorio. A me non risulta che oggi ci fosse seduta al Senato. Per loro i lavori riprenderanno nel pomeriggio di domani. A mezzogiorno, infatti, le camere riunite sono nuovamente convocate per esprimere l' indicazione dei componenti la Corte Costituzionale ed il Consiglio Superiore della Magistratura. Una votazione che è in ballo da diversi giorni e che ha visto una 'fumata nera' dietro l' altra, con ben tredici votazioni andate a vuoto. Oltretutto quel sistema di voto è a dir poco arcaico. I quasi mille parlamentari vengono chiamati uno alla volta ad esprimere la loro preferenza su una scheda che va poi depositata nell' urna posta sotto la Presidenza. Le operazioni, spoglio incluso, durano mediamente 4/5 ore. I lavori delle camere sono nel frattempo ovviamente congelati. Si potrebbe votare elettronicamente, basterebbe fornire i parlamentari di una tastierina da max 20 euro per ogni deputato da posizionare vicino alla pulsantiera che normalmente si utilizza per tutte le votazioni. Si voterebbe velocemente (c'è oltretutto un sistema già collaudato per mantenere il voto segreto), non si bloccherebbero per così tanto tempo i lavori delle Camere (ogni votazione durerebbe infatti un minuto scarso) risparmiando tempo ed un sacco di denaro pubblico. Ma certi riti laici sono molto più sacri (se così può essere lecito definirli) di alcune cerimonie religiose. Ho chiesto ad alcuni colleghi e funzionari se fosse possibile cambiare una procedura oramai obsoleta ed anche abbastanza onerosa, mi hanno guardato come se venissi da Uranio.
Scritto da paolo rossi il 22/9/2014 alle 21:02
Disillusodallapolitica, se Napolitano andasse a casa sarebbe semplicemente SPLENDIDO. Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 22/9/2014 alle 21:28
@paolo rossi, chiedo scusa oggi ho sentito alla radio una notizia che diceva che le lobby del gioco d'azzardo, avevano ricevuto un bel favore dal voto in Senato, meglio così. La votazione va per le lunghe non certo per il sistema di voto, almeno credo. @aldo passarello, in passato non ho mai parlato male del Presidente Napolitano, ma quello che ha detto oggi sui giovani e il mondo del lavore è sconfortante, per uno che dovrebbe aver il pugno della situazione del paese. Però ha il suo perchè.
Scritto da disillusodallapolitica il 22/9/2014 alle 22:14
@disillusodallapolitica. Mi devo essere spiegato male. Lo so anch'io che le 'fumate nere' per i componenti della Corte Costituzionale e CSM, si sono verificate per ragioni non legate al 'meccanismo di voto'. Ho approfittato della circostanza per sottolineare come certe lentezze tecniche blocchino comunque, o rallentino molto, i lavori parlamentari. Senza il quorum necessario i componenti di quegli organismi non verrebbero mai eletti, ma una maggiore rapidità di voto consentirebbe al Parlamento di avere più tempo per lavorare.
Scritto da paolo rossi il 22/9/2014 alle 22:34
@paolo rossi, la spiegazione era perfetta e molto chiara. Era solo per mettere in evidenza, che la questione della lungaggine non è solo una questione pratica e tecnica. Volevo sollevare una piccola questione "morale" che riguarda chi è del PD: gli uomini del Berlu sono pronti ad aiutare Renzi sulla riforma contro i lavoratori. Questo non vi fa pensare, che in fondo ci sia qualcosa di sbagliato in quello che state ostinatamente perseguendo???
Scritto da disillusodallapolitica il 22/9/2014 alle 22:50
Certo @disillusodallapolitica, la 'lungaggine' non è solo un fatto 'tecnico' anche se regole più adeguate e 'moderne' potrebbero migliorare la stagnante situazione disincentivando alcune oggettive 'negativita'. Sull' abolizione del' art.18 credo nel post di aver manifestato con chiarezza il mio pensiero. Una scelta che non penso agevoli più di tanto le imprese, ma sicuramente toglie un diritto importante ai lavoratori. Come ho detto le imprese avrebbero bisogno soprattutto d'altro e chi lavora meriterebbe sempre, nei casi di ingiusto licenziamento, protezione e tutela. Oltre al contenuto non vi è dubbio che politicamente la disponibilità di Berlusconi e dei suoi a sostenere il provvedimento mi infastidisce, ma soprattutto mi preoccupa.
Scritto da paolo rossi il 22/9/2014 alle 23:57
@disillusodallapolitica, in democrazia contano anche i numeri. Il PD ha avviato un nuovo corso, le minoranze interne non vanno bandite, ma rimangono tali. Capisco che infastidiscano le critiche alla CGIL, da sempre direttamente collegata a certa politica, ma il mondo cambia. Renzi in poco tempo ha fatto molto di più dei vecchi ex DS detentori del potere politico nel PD fin dalle origini. Silurato Veltroni credevano di instaurare la solita vecchia politica. È' andata diversamente!!!
Scritto da una rottamatrice il 23/9/2014 alle 15:27
Nel pd ci sono divisioni interne ma nel centrro-destra nessuno ha diritto di fare critiche,gia' alle ultime elezioni politiche tra i "moderati" diversi da Forza Italia c'era chi si e' astenuto apposta per fare perdere Berlusconi pur essendo di destra,chiedete pure ai militanti alle manifestazioni di centro-destra,lo faranno ancora tanto piu' senza le preferenze e le primarie.Avviso con grande anticipo cosi' Berlusconi non si stupira' se perdera' per volonta' di "moderati" non berlusconiani.
Scritto da Marco De Rosa il 23/9/2014 alle 17:31
@paolo Rossi, mi è molto chiara e anche condivisibile la sua posizione sull'atr18. Mi interessa sapere appunto come potete (in generale voi del PD) accettare che Berlu possa essere fondamentale in una possibile votazione, a quel punto oltre alla"vergogna" che farà il PD??? @una rottamatrice,tu che ne pensi del Berlu e dei suoi voti, infondo vi chiede di eliminare la minoranza interna del PD. Il cambiamento per me, non sempre è una cosa positiva e questa voluta da Renzilvio è una sciagura.
Scritto da disillusodallapolitica il 23/9/2014 alle 18:17
Mettiamola in soldoni, io spero che la minoranza del PD vada fino in fondo e consenta ai cittadini di esprimersi a favore o contro l'art.18. Io voterò perchè non venga cambiato, e rimanga in vigore questa tutela per i lavoratori. Siete sicuri che i Renziani votino come fosse una votazione elettorale, oppure penseranno che la questione sia un pò diversa e magari votaranno in maniera non gradita a chi straparla del mondo che cambia???
Scritto da disillusodallapolitica il 23/9/2014 alle 18:44
Scusatemi, ma come avete capito la questione mi prende. Ho letto ora la "fenomenale" richiesta della minoranza del PD:è uno scerzo vero??? A questo punto, fate un emendamento nel quale si stabilisce che non si può essere eletti per più di 2 elezioni, ma tutte le elezioni, dalle regionali alle europee. Chiaro il concetto!?!?!? Il mondo deve cambiare anche per i politici.
Scritto da disillusodallapolitica il 23/9/2014 alle 19:01
@disillusodallapolitica, nessuno vuole eliminare la minoranza interna del PD, sarebbe un' assurdità. I voti del Berlusca? Noi facciamo la nostra politica con le nostre idee, se altri si associano non gli spareremo.
Scritto da una rottamatrice il 23/9/2014 alle 19:25
Bonanni ha annunciato che lascerà la guida della Cisl. Da iscritto a quel sindacato la considero una buona notizia.
Scritto da Angelo Eberli il 23/9/2014 alle 19:33
Direi ottima caro @Angelo Eberli.
Scritto da paolo rossi il 23/9/2014 alle 19:52
@una rottamatrice, mi sembri un pochino confusa. Non è una vs idea eliminare art18, ma di Berlu di circa 15/20 anni fa. Ora scopiazzate le idee (che poi idee non sono) altrui e le fate passare per innovative??? Quando Pezzotta lasciò la CISL ne fui felice, poi dopo no molto, mi sono ricreduto. Quale ruolo per il futuro del sindacato??? Quello voluto dalla Marcegaglia e Marchionne???? quello dei contratti azienda per azienda????
Scritto da disillusodallapolitica il 23/9/2014 alle 20:07
@disillusodallapolitica. La confusione è una cosa le opinioni un'altra. Capisco bene che certo integrismo porta a non rispettarle a prescindere. Per anni una certa sinistra italiana è stata prepotente, tronfia e presuntuosa. Renzi non è per sua natura un modestone, può essere criticato, ma sta cambiando un'idea di progressismo che i conservatori come te soffrono molto. Dire che la sua politica è di destra significa esprimere un legittimo pensiero legato però a vecchi schematismi.
Scritto da una rottamatrice il 24/9/2014 alle 09:43
Quello che sta accadendo nel pd è niente confronto a quello che accade nel centro-destra,dove c'è uno scontro meno rumoroso ma dove tutti si accusano a vicenda di essere spiati e spioni anche nello stesso partito e i non berlusconiani dicono che si asterranno alle elezioni se non ci saranno ne preferenze ne primarie .Ci saranno inziative ,la prima è scrivere adesso :"Il Giornale" per dire di volere le primarie ed indicare un candidato preferito o senza primarie meglio perdere per una volta.
Scritto da Marco De Rosa il 24/9/2014 alle 17:41
@una rottamatrice, hai una confusa opinione, e mi sembra che sia abbastanza diffusa tra i sostenitori di Renzi. Siete incapaci di ascoltare e di confrontarvi. Quello che sta facendo Renzi è la politica fatta da Berlusconi 15/20 anni fa, tu come la chiami??? Vuoi dire che Berlu è molto più avanti di voi??? Stai serena, vedrai che alla fine ci saranno anche i voti della Lega contro i lavoratori, proprio una bella ammucchiata.
Scritto da disillusodallapolitica il 24/9/2014 alle 18:55
Cara Rottamatrice, affermare che quella di Renzi è una politica di destra,significa sopratutto dire un'autentica puttanata. Grazie, Aldo Passarello
Scritto da aldo passarello il 24/9/2014 alle 22:05
@disillusodallapolitica, tutte le opinioni sono rispettabili, anche quelle folcloristiche come le tue.
Scritto da una rottamatrice il 24/9/2014 alle 22:51
Nessuno ha messo in discussione il diritto di Renzi e Berlusconi di fare riforme insieme ma e' giusto che altri respingano da ora responsabilita' in caso di sconfitta alle elezioni o se dovessero uscire pessime leggi senza il Senato.Berlusconi questa volta non potra' fare come con Fini su cui ha scaricato tutta la colpa del fallimento del partito unico, adesso la colpa dell'insuccesso sara' solo di chi le ha fatte. Vedi su twitter @renzobossi per le primarie di destra
Scritto da Marco De Rosa il 25/9/2014 alle 09:07
@Marco De Rosa non sei un trattore, sei una corazzata che non devia rotta nemmeno di un centimetro. In buona sostanza un ammirevole "testone".
Scritto da Ceresium il 25/9/2014 alle 09:42
Bei tempi, ma come si sa non durano a lungo!!!! Come era bello quando ve la prendevate con Alfano solo il mese scorso, e incoraggiati dal no del governo vi sentivate sicuri e orgogliosi. Alfano santo subito!!!!!
Scritto da disillusodallapolitica il 25/9/2014 alle 22:08
Renzi ha detto che sull'articolo 18 ha gia' deciso e non vuole sentire nessuno,c'è un proverbio che dice:"chi decide da solo,rimane solo".IL decisionismo ha un difetto che quando le cose vanno male tutti negano di conoscere il decisionista,Nel centro-destra Berlusconi è al lavoro per rifare l'ammucchiata come nel 1994 che da un punto di vista numerico ha funzionato e se dovesse andare male gli alleati ricordano che la legge che favorisce le ammucchiate l'ha fatta lui,ne risponda da vero leader.
Scritto da Marco De Rosa il 26/9/2014 alle 17:45
Mi scuso per aver trascurato negli ultimi tempi questo blog, essendomi impegnato sulle questioni locali anche per il convegno delle "Piccole Vedette Lombarde - Garibaldini per Varese" al Teatro Santuccio del 25 corr.. Questo post è molto interessante, inutile dire che sono per il mantenimento, e se possibile l'estensione dell'art. 18, ritenendo che sono ben altri i problemi da risolvere per far ritornare il lavoro in Italia, come ben dicono l' On. Rossi e tanti altri in questo post.
Scritto da giovanni dotti il 27/9/2014 alle 22:36
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