La vittoria del centro-sinistra in queste un poco 'anomale' elezioni Provinciali rappresenta ed incarna un successo 'simbolico' di notevole rilevanza. Gli sconfitti si appellano alla vacuità di un voto 'indiretto', ma è indubbio che gli amministratori, con queste elezioni, hanno certificato una scelta precisa e soprattutto non vengono dalla luna, sono tutti detentori di un preciso ed identificabile consenso elettorale ed amministrativo che proviene dalle comunità locali. Lo stesso centro-sinistra, con le dovute ed opportune distinzioni del caso, ha saputo meglio valorizzare il rapporto con il 'civismo' e con la buona amministrazione. Anche in questa terra ormai da tempo di 'destra', sono infatti moltissimi i comuni amministrati da partiti e liste posizionati dall' altra parte del campo. Ora arrivano i risultati. Il neo Presidente Gunnar Vincenzi non ha in tasca tessere di partito, ma fin dall' inizio ha esibito una sua precisa e chiara, oltre che legittima, collocazione dentro lo scenario politico provinciale. Chi lo ha votato ne era pienamente consapevole. Il vento sta girando in una direzione diversa. Innegabile l' influenza anche dell' effetto Renzi e quello del nuovo Pd (anche nel resto della Lombardia il centro-sinistra ha stravinto) pur dentro alcuni limiti e qualche contraddizione. La Lega in particolare ha subito una battuta d' arresto per i tanti errori commessi, ma in particolare per la totale mancanza di risultati concreti a favore dei cittadini pur avendo gestito fino ad ora e per oltre vent'anni, un potere diffuso e considerevole. Naturalmente siamo solo nella prima fase. Ora è necessario amministrare con senso di responsablità mettendo in campo competenze ed assoluto impegno. Si è infatti classe dirigente capace e davvero rappresentativa se si producono risultati continui e tangibili per la propria comunità. E la gente ne è consapevole, anche ben oltre le magliette di appartenenza.