Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 8/11/2014 alle 13:25

Nelle sue 'memorie' il leader sovietico Nikita Chruscev riportava una vicenda. Stalin soleva raccontare una storiella al suo entourage, oggi diremmo 'cerchio magico'', del quale faceva parte lo stesso Chruscev: "In un giorno invernale andai a caccia. Eskimo, sci e fucile in spalla. Feci faticosamente dieci chilometri nella neve, finchè vidi 24 pernici appollaiate su un albero. Che iella, avevo solo 12 cartucce. Ne uccisi 12, mi riavviai a casa, giunto nella dacia, presi altre 12 cartucce e, ritornato sul posto, le uccisi tutte...". Nessuno, annotava nel suo libro Chruscev, gli obiettò mai qualcosa, tutti viceversa in gara a lodarne la tenacia, e la mira! Solo quando il dittatore si allontanava dal salone, si chiudevano insieme nella toilette di palazzo e, mentre espletavano la funzione fisiologica, criticavano pesantemente l' esagerazione e la follia del Capo, ignari che questi se ne stava invece appostato fuori, con l' orecchio appoggiato alla porta, annotando mentalmente i commenti più duri e sagaci espressi da chi, nei giorni successivi, sarebbe stato puntualmente epurato. La storiella si ripeteva spesso. Come, ovviamente, l' epurazioni.

 

 

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 33 commenti -
L' ho sempre detto che, in fondo, baffone non era uno stupido!!!
Scritto da Ceresium il 8/11/2014 alle 14:14
Passano gli anni ed i decenni, non cambiano i comportamenti degli uomini.
Scritto da pietro magni il 8/11/2014 alle 14:42
Gustoso l’aneddoto: resta da interpretare la metafora. Ne conosco un altro. Nella Piazza Rossa un uomo inveisce dicendo : “ Sia stramaledetto quell’abominevole dittatore, lui e i suoi baffi”. Viene subito agguantato da due del KGB che lo portano al cospetto di Stalin il quale gli si rivolge chiedendo: “ A chi ti riferivi”? “A Hitler, naturalmente”, fu la geniale risposta. Allora Stalin rivolgendosi agli agenti: “E voi, compagni, a chi pensavate”?
Scritto da Angelo Eberli il 8/11/2014 alle 14:51
Una metafora che @Angelo Eberli, si può adattare a tanti, ai renziani, al renzismo. O no?
Scritto da Guevara il 8/11/2014 alle 16:04
Non ci aspettiamo storielle da un nostro deputato!
Scritto da Veritas il 8/11/2014 alle 16:14
@Veritas, mi sa che dovrai abituarti.
Scritto da paolo rossi il 8/11/2014 alle 16:40
Significativo e soprattutto molto attuale. A Veritas solo un saluto di cortesia. Spero non abbia compreso. Se invece fa il finto tonto sarebbe proprio uno...
Scritto da Federica Campi il 8/11/2014 alle 17:53
Storiella alquanto divertente da prendere sul serio. Sulla stessa ognuno può dare la sua interpretazione, la sua Senatore?
Scritto da claudio colombo il 8/11/2014 alle 18:07
Non c'è molto da interpretare, caro @claudio colombo. In questa storiella si intersecano paraculismo, conformismo e 'prepotentismo'. Proprio come di questi tempi.
Scritto da paolo rossi il 8/11/2014 alle 18:52
E' proprio vero senatore, forse con l' unica differenza che a quei tempi e soprattutto in quei contesti, gli oppositori si eliminavano fisicamente.
Scritto da Giorgio Riva il 8/11/2014 alle 19:32
È' vero senatore, conformismo, paraculismo e prepotentismo. Tutto in un mix attuale come non mai. Aggiungerei un pizzico di leccaculismo, così, tanto per dirla tutta.
Scritto da mario macchi il 8/11/2014 alle 20:36
Una vecchia storiella che dovrebbe aprirci gli occhi. Sempre.
Scritto da pietro magni il 8/11/2014 alle 21:07
@Veritas, ma quanti anni hai? Madonnina del Carmine, mia zia ne ha 95, al tuo confronto è una ragazzina. Di testa, voglio dire, ma mi sa non solo. Sei un compagno che sa di pesce andato a male. Pussa via.
Scritto da Ceresium il 8/11/2014 alle 21:34
Caro Paolo, vecchie e nuove storie che fatalmente si intrecciano e ci ricordano che il lupo perde il pelo ma non il vizio . La politica "insegna" e il mondo del lavoro non è da meno . Che tristezza .
Scritto da lucafava il 8/11/2014 alle 21:47
Questa è la storia di una politica che oggi sopravvive ancora, sebbene in forme diverse.
Scritto da piero ribolzi il 8/11/2014 alle 22:21
Solo in apparenza divertente. Sono modalità attuali e quotidiane.
Scritto da paperoga il 9/11/2014 alle 10:38
La storia è gradevole oltre che facilmente esportabile. Sono situazioni che, grosso modo, riguardano anche la politica che stiamo vivendo, Renzi e renzismo inclusi?
Scritto da ex-Margherita il 9/11/2014 alle 18:50
E adesso mi dite cosa c.... caspita c' entra Renzi!!!!!
Scritto da una rottamatrice il 9/11/2014 alle 20:03
I cerchi magici sono sempre esistiti, anche nel Pd. Veltroni, Bersani, ora Renzi. Pretoriani che stanno vicino al capo più che per consigliarlo, per leccarselo un po' su, così magari portano a casa qualcosa per loro. Per la verità succede ed è successo un po' da tutte le parti ed in tutti i tempi. Penso, che ne so, a Berlusconi, a Bossi. Nel recente passato mi viene in mente, per esempio, Bettino Craxi. Quando poi il leader di turno tanto amato cade in disgrazia, spariscono come neve al sole e si riciclano, o tentano di farlo, da altre parti. Niente di nuovo, il mondo è pieno di approfittatori senza palle. Il mondo è pieno di mediocri.
Scritto da nostalgiasocialista il 9/11/2014 alle 21:37
Se è una storia inventata, complimenti per la fantasia, se, come credo, è vera, diventa decisamente ancor più significativa.
Scritto da Federica Campi il 9/11/2014 alle 23:15
La storia è simpatica. Queste sono condizioni che ritroviamo con una certa frequenza non solo nella politica ma anche nel lavoro. Un po' sono naturali, fino a quando non raggiungono livelli parossistici, per altro molto frequenti.
Scritto da Massimo Cova il 10/11/2014 alle 10:40
I comunisti, quella si che era gente seria. Stalin si è forse lasciato prendere un po' la mano ma per il resto...
Scritto da Adriano il 10/11/2014 alle 18:40
È vero, è una situazione che si verifica ovunque, a partire dalla Lega, ma è normale, a meno che si faccia ipocrisia.
Scritto da Leghista doc il 10/11/2014 alle 21:09
La politica è dominata da paragoni animaleschi,Renzi si ricordi cosa dissero di Andreotti; .è una volpe ma tutte le volpi finisconi in pellicceria e Berlusconi rispetto a Renzi è il gatto o un altra volpe?Di certo al di fuori del pd e Forza Italia non c'è piu' nessuno disposto ad allearsi con loro o si augurano una loro sconfitta.Diciamo che gli ex alleati sono come avvoltoi che aspettano che uno tra Renzi e Berlusconi finisca o entrambi,Di sicuro le lotte di potere non finiscono mai.
Scritto da Marco De Rosa il 10/11/2014 alle 23:53
Cerchi magici si o cerchi magici no, io spero solo che alla fine ci sia un risultato positivo per i cittadini, e spero prevalga la buona politica quella che in Italia ora finalmente si intravede. Dal punto di vista mediatico il presidente del consiglio, segretario del PD, è molto bravo e convincente. È' chiaro che saranno i fatti e solo questi a misurarlo nell' immediato futuro.
Scritto da Borghi S. il 11/11/2014 alle 14:51
@una rottamatrice, come mai quasi tutti i collaboratori di Renzi piazzati in posti importanti e chiave nello scacchiere politico, sono toscani e molti di loro, per la precisione, fiorentini oltre che amici personali del nostro premier? Forse un caso o forse quella terra, rispetto ad altre, produce politici di prima qualità. In questo il buon Matteo è uguale identico a tutti quelli che lo hanno preceduto. Possiamo dire che su questo versante il nuovo Berlusca è un super conservatore.
Scritto da Antonio il 11/11/2014 alle 15:58
@Antonio, ma ti attacchi al nulla, questo discorso non ha senso e non sta in piedi. Che un leader abbia intorno uomini di sua stima e fiducia è normale. Capisco che bruci a qualcuno ma è sempre stato così. Con Bersani non andava in questo modo? E con Veltroni? Piantiamola con le stupidate ed andiamo sui contenuti, se ne siamo capaci.
Scritto da una rottamatrice il 11/11/2014 alle 19:28
Ma dai @una rottamatrice, anche come Ministro degli Esteri Renzi voleva una ragazzina, brava fin che si vuole, ma di soli trent'anni e senza esperienza. Così se la controllava meglio e salvava il solito discorso dell' immagine. Abboccare ancora al canto delle sirene di Matteorenzi è da ingenui, almeno per chi sta a sinistra, gli altri invece.......abbocchino pure.
Scritto da Antonio il 12/11/2014 alle 08:27
La mia impressione è che è venuto il tempo dei giovani, che spero riescano a combinare qualcosa di buono là dove i vecchi hanno fallito. Per questo Renzi ha preferito circondarsi di gente giovane, che la pensa come lui e che riesce meglio a controllare.Certamente ci sono parecchi che,come sempre,sono saliti sul carro del vincitore per mera convenienza personale e come anche la storiella insegna. Credo che il "fiuto" politico di Renzi saprà presto smascherarli,senza ricorrere ai metodi staliniani
Scritto da giovanni dotti il 12/11/2014 alle 09:51
La sinistra alla quale ti riferisci tu, caro @Antonio, è quanto di più conservatore è vecchio possa esistere nel Paese. Bisognerà che ve ne rendiate conto, altrimenti il rischio è quello di continuare a dire corbellerie. Avete un' idea della politica che è ancora ideologica, un' idea che è ancora quella di voler modellare la società sull' ordine di un proprio credo. Si può essere post-ideologici e al tempo stesso di sinistra? Direi di si, ma quelli come te non lo potranno mai accettare.
Scritto da paperoga il 12/11/2014 alle 12:36
Non ho capito chi è la volpe o pernice tra Renzi e Berlusconi,il quale è gia' al lavoro per rifare la grande ammucchiata di destra come nel 1994 anche in una sola lista se la legge lo obblighera'.Agli altri partiti puo' andare bene,perche' se si vince il merito è anche loro e vorranno poltrone e leggi a loro gradite se si perde ricoderanno che la legge elettorale l'ha fatta lui con Renzi e se è un vero leader come dicono alcuni si asuma la responsabilita' e si congedi come fece Prodi e Bersani.
Scritto da Marco De Rosa il 13/11/2014 alle 09:21
@giovanni dotti, nella vita è importante vivere avendo fiducia negli altri. Così si sta più sereni.Tanti anni fa avevo una fidanzata che amavo moltissimo. Sembrava che anche lei nutrisse nei miei confronti lo stesso sentimento. Per la verità negli ultimi periodi aveva assunto comportamenti poco decifrabili, stranetti, ma ero accecato dalla passione e non vedevo niente. Quando l'ho ho trovata in intimità con uno dei miei migliori amici, un classico, mi è tornata la vista. Occhio Giuan.
Scritto da Ceresium il 13/11/2014 alle 10:32
@ Ceresium. Rispetto alla risposta data a @Giovanni Dotti, che io stimo, pur non avendo il piacere di conoscerlo di persona. Nella vita ci si può compiacere di identificarsi in varie metafore o anche rifarsi a proverbi; ciascuno sceglie a suo piacimento, “secondo che aggrada”. Giovanni Dotti sembra rifarsi a “Spes ultima dea”. Altri al noto “chi vive sperando muore ca… (variazioni sul tema)”. Non ne sono sicuro ma forse, l’ultimo adagio citato, appartiene al “Dolce Stil Novo”.
Scritto da Angelo Eberli il 13/11/2014 alle 13:53
Archivi:
Ultimi post:
(30/4/2017 - 23:56)
(18/3/2017 - 23:20)
(26/2/2017 - 12:05)
(19/2/2017 - 21:29)
(31/1/2017 - 23:46)
(14/1/2017 - 00:03)
(2/1/2017 - 12:35)
(28/12/2016 - 00:49)
(5/12/2016 - 00:46)
(26/11/2016 - 12:34)
Links: