Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 17/11/2016 alle 13:27

Come si sa, per quel poco che conta, voterò si al prossimo referendum pur mantenendo intatte le mie critiche a Renzi, critiche che non sono 'integraliste', avendo riconosciuto anche meriti al ex sindaco di Firenze. Posizione, la mia, per qualcuno 'dorotea', per altri...'bizantina', comunque incoerente. Non mi interessano affatto giudizi del genere in quanto posso esprimermi in assoluta libertà. Non perché io sia uomo politico forte, coraggioso od altro (figuriamoci), sono semplicemente nella favorevole condizione personale di dire la mia, molto liberamente, alla fine di un percorso. Un vero privilegio. Che poi il mio pensiero sia condivisibile o meno è altra faccenda, La possibile vittoria dei no ci porterebbe ad un' incresciosa e tragica situazione di immobilismo che, come nella storia puntualmente ed in modo sistematico avvenuto, pagherebbero sempre e soltanto i più deboli, le categorie sociali più esposte e più in difficoltà. Detto questo non mi piacciono e provo addirittura fastidio, quasi disgusto, per i politici di professione contro la politica, contro il parlamentarismo e/o quant' altro (Renzi, seppur in parte, incluso). Più che segno di pericolo, questi sono infatti manifestazioni di vera e propria 'perniciosa' ambiguità, di debolezza e soprattutto caratteristiche di inequivocabile e sterile rincorsa al potere per il potere. 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 57 commenti -
Che bello potere condividere un SI del genere. Grazie Rossi!!!
Scritto da claudio colombo il 17/11/2016 alle 15:07
Una lettura particolare ma convincente.
Scritto da Federica Campi il 17/11/2016 alle 15:26
Chi votera' Si non si lamenti se ad usufruire delle riforme saranno altri.I partiti di opposizione uniti ora per il No,stanno valutando di abbandonare il Parlamento gia' adesso e di piu' con le riforme approvate e sono decisi a sostenere il candidato piu' forte contro il Pd come hanno fatto a Roma e Torino.Nella lega c'è chi pensa che fare vincere i 5 stelle a tutte le elezioni significa punire in un colpo solo sia il pd di Renzi sia Forza Italia che considera gli alleati come propri dipendenti
Scritto da Marco De Rosa il 17/11/2016 alle 15:39
Voterò NO perchè la riforma è pasticciata e anche illeggibile.NO quindi per il merito.NO perchè,soprattutto da parte del SI,le si attribuiscono illusorie proprietà terapeutiche per la democrazia italiana e il suo sviluppo.NO perchè solo col SI' si volerebbe alto e solo il SI' ci garantirebbe dal diluvio universale.Dopo Renzi ci sarà un Renzi bis,forse meno arrogante, o un Padoan o un Franceschini fino a elezioni che,tra pochi mesi max 1 anno,saranno il vero banco di prova per chi ha governato.
Scritto da rb il 17/11/2016 alle 15:57
Ed ora anche i SI ma.... Che palle e che menata una sinistra così. Sempre spaccare il capello in quattro, sempre restii a tuffarsi con un minimo del minimo di coraggio nel cambiamento sposando finalmente il riformismo italiano.
Scritto da Anacleto il 17/11/2016 alle 16:07
Il disprezzo per la politica vera e per il Parlamento da parte di Renzi è assoluto. Mille interventi e dichiarazioni lo confermano. Renzi è il volto diciamo istituzionale del più bieco grillismo populista. Prima Berlusconi, ora Renzi e in un futuro non remoto ma vicinissimo....Grillo. Uno come Romano Prodi è solo da rimpiangere. Al confronto di questi demagoghi sembra uno statista di stampo e livello mondiale.
Scritto da Guevara il 17/11/2016 alle 16:26
@Anacleto, ma quale 'spaccare il capello in quattro'. Si tratta di ragionare e pensare, anche solo per qualche secondo. Poi ognuno è naturalmente libero di fare ciò che crede, ma attivare il cervello e farsi un' opinione possibilmente non "tagliata giù con il falcetto", a prescindere, un' opinione che non sia frutto di semplice tifoseria calcistica, mi sembra il minimo sindacale. Per carità, di questi tempi...so benissimo che questo modo di ragionare non è più di moda. Gli altri facciano pure come credono, il sottoscritto, con il rispetto dovuto a tutti, se ne fotte.
Scritto da paolo rossi il 17/11/2016 alle 16:51
Caro Rossi mi sembri particolarmente nervoso.
Scritto da Anacleto il 17/11/2016 alle 17:10
Onorevole, massimo rispetto per la tua posizione, dico sul serio. Non ho mai messo in discussione la tua serietà e la tua onestà politica, mancherebbe anche questa.In più oggi stai molto più a sinistra tu di tanti altri pseudo compagni, a partire dal vecchio consumato Daniele Marantelli. Diciamo allora che intanto con un bel NO proviamo a mandare a casa Renzi, un atto di pulizia politica a sinistra, il giovane è un finto riformista che di fatto sta a destra. Proviamo a fare questa, dopo vedremo.
Scritto da Adriano il 17/11/2016 alle 17:24
Mi tolgono un diritto e dovrei votare si??? Dovrei votare si, per consentire alla destra di fare altrettanto??? Dovrei votare si, per garantire ad alcuni l'immunità parlamentare??? Dovrei votare si, per la barzelletta di un Senato in funzione alle varie autonomie???
Scritto da disillusodallapolitica il 17/11/2016 alle 17:38
Il mio si, invece, è convinto, senza se e senza ma. Se passerà il no di Grillo, Salvini, D' Alema, Brunetta, De Mita, fascisti e compagnia, il Paese si fermerà definitivamente. Fa specie che parte della sinistra italiana non se ne renda conto. Poi, a pensarci bene, i più conservatori dei conservatori sono proprio loro. Una grande tristezza, una grande pena.
Scritto da Giorgio Riva il 17/11/2016 alle 19:26
Renzi, come qualcuno ha scritto anche qui, rappresenta una specie di grillismo che con la demagogia della rottamazione, si è sviluppato nel pd imposesssndosene Se è vero come è vero che il M5S è una pericolosa devianza populista anche il premier la rappresenta. Purtroppo un' altra verità è assoluta: L' inesistenza in Italia di una sinistra moderna ed autentica. Vedere gente progressista vota Grillo o che si è convertita al renzismo fa solo male.
Scritto da Mario V. il 17/11/2016 alle 19:43
Sul referendum ho già detto e scritto tante volte. Piuttosto guardando più più largamente all' attuale situazione mondiale, siamo davanti ad un enorme deriva populista che definirei quasi come nichilista. Un intero sistema globale è in crisi d' identità. A casa nostra questa fase storica propone, in linea con questa tendenza, una politica asfittica, limitata, senza ideali di riferimento e senza una necessaria progettualità. Vince la pancia non solo sulla testa ma anche sul cuore.
Scritto da mario macchi il 17/11/2016 alle 20:01
Posso condividere buona parte delle osservazioni fatte sin qui da molti commentatori, in particolare mi hanno colpito quelle di @Mario V. e @mario macchi. Al primo vorrei però dire, oltre che sinceramente condividere a fatica alcune semplificazioni un po' radicali, che Matteo Renzi un congresso lo ha vinto democraticamente. Lo so bene, il fatto può non piacere a qualcuno, ma rimane tale. Il concetto invece relativo a pancia, testa e cuore, espresso dal secondo, non solo mi trova consenziente, ma provo nei confronti dello stesso breve, ma efficace ragionamento, addirittura un sentimento di appartenenza, pur riconoscendone limiti fisiologici e tutta la nostalgica, oltre che romantica, attuale inefficacia.
Scritto da paolo rossi il 17/11/2016 alle 20:22
Caro Paolo, pensare di votare no mi è impossibile. Dico la verità, sono un po' delusa da Renzi, ma soprattutto sconcertata dai renziani varesini vecchi e nuovi. Quelli di lungo corso totalmente privi di efficacia politica, gli altri velocemente saltati sul carro del vincitore. Sono sincera, mi provocano il vomito, di sicuro l' orticaria. Gente che politicamente odiava profondamente Renzi, oggi lo inneggiano in ogni occasione utile in prima fila ed in bella mostra. caspita, un vero schifo!!!!!
Scritto da una rottamatrice il 17/11/2016 alle 20:57
Carissimo Onorevole, un paese in queste condizioni non si può permettere un no politico di questa essenza e natura, questa la nuda e cruda verità.
Scritto da pietro magni il 17/11/2016 alle 21:12
Piacevole leggere i suoi interventi sensati e precisi.
Scritto da Nostalgiasocialista il 17/11/2016 alle 21:25
Sto alla larga dalle urne per via di una fastidiosa intolleranza che mi ha assalito fin dalla pubertà. In mancanza di cure, non mi avvicinerò al seggio nemmeno il 4 dicembre, il giorno dell' Apocalisse. A dire il vero negli anni, quella che credevo fosse una malattia, è divenuta una protezione salutare. Di Renzi ho già detto quel che penso. Qualcuno lo ha adeguatamente definito Renzilvio. La sua alternativa è il m5stalle. Pur amando campagna ed animali nel caso di un loro successo mi trasferirò nella vicina terra elvetica.
Scritto da Ceresium il 18/11/2016 alle 07:54
A questo punto temo che i no prevarranno e qualcuno, su come è stata impostata questa campagna elettorale referendaria, dovrà recitare il mea culpa. La conseguenza non sarà tragica ma il nostro paese ripiomberà in una fase di instabilità. Avevamo bisogno di tutto tranne che di questo.
Scritto da Massimo Cova il 18/11/2016 alle 09:32
Quella del no rimane una pattuglia di conservatori antiriformisti. Se vinceranno gli italiani si meriteranno tutto quello che arriverà dopo.
Scritto da paperoga il 18/11/2016 alle 12:36
Che pessimismo. Confido ancora nella maturità degli italiani. Dovrebbero infatti sapere molto bene, passasse il no, che non cambierà nulla per anni ed anni.
Scritto da piero ribolzi il 18/11/2016 alle 13:13
Cari signori renziani, se essere di centro sinistra significa comportarsi come il Berlusca, allearsi con Verdini e portare a compimento questo tipo di riformismo, meglio non averci a nessun livello a che fare a partire da domenica 4 dicembre.
Scritto da Alberto il 18/11/2016 alle 14:28
Vale il mio commento di qualche settimana fa. La sinistra italiana, o almeno una sua parte, sbaglia a votare no. Mi sembra tutta gente che non considera tanto il quesito referendario ma solo l' ipotesi di azzoppare il Presidente del Consiglio. Non molto per un' area politica che denuncia limiti evidenti, che ha perso riferimenti con l' elettorato di sinistra che a sua volta preferisce sostenere il movimento di Grillo, una realtà che a me sembra incarnare una specie di moderno peronismo.
Scritto da CarloEmme il 18/11/2016 alle 14:52
Da giovane idealista non ho sposato nemmeno il partito comunista che mi ha visto impegnato fin da ragazzo, figuriamoci se ora posso sposare Renzi ed il suo "renzismo". Fatta questa premessa credo che il voto di dicembre dovrebbe attenersi al quesito che troveremo sulla scheda. Non tutto mi convince, ma la bilancia pende con sufficiente decisione da una parte. Voterò si.
Scritto da Ambrogio il 18/11/2016 alle 15:26
Anche Berlusconi votera' Si perché dice che e' contro:L'Uomo solo al comando,per questo i suoi alleati gli fanno notare che la vittoria del No significhera' dire addio all'uomo che decide da solo anche in ogni partito e coalizione e per non perdere tempo,la lega ,invita a scrivere gia' oggi una lettera ai giornali di Berlusconi e non solo per chiedere di fare le primarie di destra ed indicare gia' un candidato Premier preferito,occorre giocare d'anticipo prima che le primarie vengano tolte.
Scritto da Marco De Rosa il 18/11/2016 alle 15:47
Voterò NO perché non vedo ne' progresso democratico né rinascita né il sol dell avvenire se vince il SI ma solo un decennio sicuro di Renzisilvio.La riforma è giudicata pessima dai maggiori costituzionalisti italiani: mi basta il loro parere.Solo il Cnel si può abolire: un po' poco.Il resto è plebiscito pro o contro il Fiorentino,che così ha voluto e,spero,mal gli andrà. Se avesse fatto una riforma diversa e condivisa non saremmo al giorno del giudizio il 4 dicembre.NO NO NO NO NO NO.
Scritto da lele il 18/11/2016 alle 18:12
Un SI' diverso, pacato, comunque sofferto, al momento della conta avrà lo stesso peso di un SI' convinto e contribuirà, pure esso, alla modifica peggiorativa della Costituzione. E sarà anche grazie a SI' di tal guisa, non espressi per ragioni di merito, che, alla fine, prevarrà il SI'.
Scritto da domenico nitopi il 18/11/2016 alle 18:13
Lo so bene caro @domenico nitopi, un si, pacato o non pacato che sia, rimane tale. Per questo non chiedo comprensione o 'sconti'. Ho solo cercato di motivarne, probabilmente con debolezza, personali ragioni. Sulle previsioni non so che dire. I sondaggi negli ultimi periodi hanno 'cannato' un po' ovunque e l' ipotetico vantaggio dei no potrebbe valere relativamente. Noto che, in particolare presso il mio posto di lavoro, una certa arrogante baldanza delle truppe renziane è venuta meno. Da tempo dico ad alcuni di loro che assisteremo ad un testa a testa. Fino ad un mesetto fa mi dicevano, un tantino sprezzanti, che capivo poco di politica...ora noto sui volti di molti una malcelata preoccupazione.
Scritto da paolo rossi il 18/11/2016 alle 22:44
Dei sondaggi, come abbiamo visto proprio nella loro patria, meglio infischiarsene perché tanto contano molto. Andrà come dovrà andare. Renzi per me rimarrà in sella, non è uno che molla la presa tanto facilmente. Dopo aver perso la prima volta le primarie del pd in molti lo davano per finito. Abbiamo visto come è andata a finire.
Scritto da Francesco il 19/11/2016 alle 09:42
Renzi si sta accorgendo che questo referendum rischia di perderlo. La baldanza di qualche settimana fa è finita in soffitta. Ora promesse a tutti e disperato tentativo di convincere gli indecisi. Su queste cose è bravissimo al pari di Berlusconi. Il finale sarà pirotecnico, ma forse non basterà. Quello che avverrà dopo è un' incognita. Siccome oggi come oggi, piaccia o non piaccia, l' unica alternativa sono i pentastellati, penso anch''io sia meglio non per il pd ma per gli Italiani, di votare SÌ.
Scritto da ex-Margherita il 19/11/2016 alle 12:55
Piuttosto che un finto uomo di sinistra come Renzi, meglio un minimo di instabilità che seguirà alla sua caduta dopo il 4 di dicembre.
Scritto da F.M. il 19/11/2016 alle 16:40
@Francesco, è andata a finire che si sta giocando al gioco delle coppie, tra quelle brutte e cattive che non hanno ragioni di essere, contro la coppia al potere, non solo, è andata anche a finire, che si tifa per una bassa partecipazione al voto referendario, pur di sperare alla vittoria. Il quadro è abbastanza desolante e preoccupante.
Scritto da disillusodallapolitica il 19/11/2016 alle 16:44
Paolo, NO,NO,NO.... Ascoltami,non gettare nel vento....
Scritto da aldo passarello il 19/11/2016 alle 16:59
Caro @rossi, ognuno ha le sue ragioni, per carità! Io, semplicemente, ne faccio una questione di merito e, prima ancora, di metodo, pensando che la Carta è, meglio dovrebbe essere, la legge di tutti. Certe "ragioni", però, fatico a comprenderle: la paura dei grillini, ad esempio. Che, anzi e proprio per questo, bisognerebbe votare NO. Pensa, Renzi già spadroneggia nell'attuale sistema; figurati cosa potrebbe accedere, con Grillo o altri, in un sistema senza adeguati "checks and balances".
Scritto da domenico nitopi il 19/11/2016 alle 17:31
Salviamo l'Italia votando si al referendum? Personalmente mi vergognerei a sostenere una cosa del genere!
Scritto da disillusodallapolitica il 19/11/2016 alle 18:13
Renzi per cercare di raccogliere voti sta cercando di superare il M5S atteggiandosi contro politici e facendo dell' antipolitica spiccia senza rendersi conto che la gente sceglierà sempre l' originale e non le imitazioni dell'ultima ora messe in azione per racimolare qualche consenso.
Scritto da F.M. il 19/11/2016 alle 19:01
È vero, pochi ragionano sul contenuto referendario, ma il primo a farlo è stato proprio Matteo Renzi. Ora sembra pentirsene, ma è troppo tardi. "Chi piange dei suoi mal pianga se stesso"
Scritto da Un leghista doc il 20/11/2016 alle 11:20
E Renzi insiste ancora sul fatto che se vincono i no cade il governo. Se la sta cercando, questo è il classico invito a nozze. Non condivido proprio.
Scritto da pietro magni il 20/11/2016 alle 14:28
Vincessero i no e cadesse Renzi sono certo che in giro scorrerebbero fiumi di lacrime coccodrillate.
Scritto da Anacleto il 20/11/2016 alle 16:11
Anacleto, in quel caso (incrocio le dita), quelle di Verdini secondo me sarebbero vere!
Scritto da disillusodallapolitica il 20/11/2016 alle 18:04
Ha solo ragione da vendere Matteo Renzi quando dice a Landini che anche lui è schierato con chi vuole difendere la casta e non cambiare nulla, aggiungendo che molti di coloro che oggi propongono un no lamentando che la riforma poteva essere fatta meglio, pur avendo avuto nel recente passato importanti responsabilità istituzionale e di governo, sono proprio quelli che non hanno fatto un bel niente per cambiare. Più chiaro e vero di così si muore!!!
Scritto da piero ribolzi il 20/11/2016 alle 18:34
Penso anch'io che Renzi abbia impostato male questa campagna referendaria fin dall'inizio. Sembrava avesse corretto il tiro in corsa ed invece ora ha ripreso con la personalizzazione.
Scritto da mario macchi il 20/11/2016 alle 21:22
Mi sembra evidente che un' eventuale vittoria dei No costringerebbe il Premier Renzi alle dimissioni. Un No che rappresenterebbe un fatto politico significativo ed un diniego degli italiani al progetto. Ora, volendo guardare bene, la parte "valoriale" della Costituzione, se prevalessero i Si, non verrà come ovvio sfiorata. Ci sono nella riforma cambiamenti importanti e significativi, questo è vero, ma mente chi sostiene che questi ultimi in caso di approvazione stravolgerebbero la vita democratica italiana o una sua limitazione in senso "autoritariale". Siamo sinceri, una forzatura stonata, di questa politica.
Scritto da R.C. il 21/11/2016 alle 08:15
Renzi ha detto che chi vota No difende la casta pensavo fosse una battuta invece diceva sul serio,e' incredibile dire questo,se si vuole un Senato con senatori nominanti,senza poteri,avranno solo l'immunita' parlamentare delle cose che ci sono oggi e si accusa di difendere la casta.Nel centro-destra Forza Italia dice che votera' No ma molti lavorano per il Si soprattutto per fare un dispetto a quella parte di destra che non voterebbe piu' candidati senza primarie,preferisce perdere come nel 2013
Scritto da Marco De Rosa il 21/11/2016 alle 17:46
Il PD, si è preso la responsabilità pesante di mettere mano alla Costituzione, già di per sé un fattore ad alto rischio, a sentire Renzi potevano fare qualcosa di meglio: ne è valsa la pena, forzare così tanto la mano per qualcosa di deludente, incompleto e pasticciato?
Scritto da disillusodallapolitica il 21/11/2016 alle 18:10
E ti pareva che il @ribolzi non dava la colpa a quelli di prima.Dimentica il fan di Matteo che sia Berlusconi che il Centro sinistra(2006 e 2001)fecero una riforma,una bocciata dal popolo, l'altra approvata.Adesso il trio R/B/Verdini fa la sua parte,in gran parte male,eccezione per Cnel e poco altro.Farla meglio,visti i precedenti e con qualche consenso in più,NO?Non saremmo a questa perniciosa divisione a sx,e non solo. p.s.:per fortuna tra 15 gg. tutto è finito.
Scritto da fin-meccanico il 21/11/2016 alle 20:08
Renzi ha i giorni contati. Almeno spero.
Scritto da Guevara il 21/11/2016 alle 22:58
In tarda serata ho letto l' articolo di Ilvo Diamanti proposto oggi in prima pagina da Repubblica. Il tema non è tanto o semplicemente, quello del referendum, ma più generale quello riferito all' attuale 'condizione democratica' nel nostro Paese (e non solo). 'L' elogio della mediazione', questo il titolo del pezzo in questione. Un titolo che apparentemente potrebbe portarci alla 'conservazione' ed alla 'vecchia politica'. Non è così. In mezzo a campane (molte delle quali stonate) che suonano forti in questi giorni per il sì o per il no, alimentando allo stesso tempo volgare semplificazione e feroce scontro, il tentativo di analizzare, capire, approfondire. Sinceramente un ragionamento che avrei voluto tanto venisse da qualche attore politico calcante la scena nazionale. Da quelle parti invece demagogia o, peggio ancora, vuoto. Come Diamanti provo disagio per questo stato di 'amnesia contenutistica' ed in aggiunta vera e propria 'nostalgia' (in altro modo non saprei definirla) per la politica rappresentativa, per la cultura della mediazione che oggi fanno posto a personalizzazione e populismo sfrenato, riducendo oltre misura la stessa partecipazione sostituita da un distorto, ma soprattutto pericolo, 'feticcio mediatico' (che anche in questo caso non saprei diversamente definire). Notte.
Scritto da paolo rossi il 21/11/2016 alle 23:30
Caro Rossi condivido. Provo anch'io nostalgia per la politica di qualche tempo fa, non perché fosse convincente, tutt'altro, non perché ero semplicemente più giovane, ma perché rappresentava un metodo che, dal punto di vista della democrazia pur in presenza di divisioni, faceva crescere in modo più omogeneo la società. Una democrazia diretta come quella odierna è teorica ed apparente. Vorrei dire quasi manipolabile e fragile. Mi fermo.
Scritto da claudio colombo il 22/11/2016 alle 08:31
Non avevo dubbi onorevole sul fatto che tu potessi approvare considerazioni come quelle espresse da Ilvo Diamanti. Fra conservatori ci si intende!!!
Scritto da Anacleto il 22/11/2016 alle 09:12
Caro Rossi, ho molto apprezzato il tuo articolo in prima pagina sulla Prealpina di oggi. Sento di condividerlo in modo integrale perché ben sospeso tra storia, sociologia e politica.
Scritto da mario macchi il 22/11/2016 alle 11:08
Grazie mille @mario macchi. @Anacleto, ognuno ha le sue opinioni. Il sottoscritto, rispetto a quelli che la pensano e ragionano come te, a dire il vero, si sente un appartenente a Sendero Luminoso, ad occhio e croce dunque piuttosto lontano, per fare un esempio, dagli anglosassoni "Tory" uno spazio che, viceversa, vedo ben occupato da altri nel panorama politico italiano. L' incapacità di uscire da certi paradigmi è piuttisto uno dei veri problemi della nostra democrazia. E dai paradigmi non si esce semplicemente annunciandolo...per poi rimanere fatalmente legati a comportamenti 'gattopardeschi'.
Scritto da paolo rossi il 22/11/2016 alle 11:32
Incredibile, un renziano di periferia che dispensa patenti di progressismo e conservatorismo dall' alto della sua Cattedra. Mi manca di vedere Brunetta nei Los Angeles Lakers e poi ho proprio visto tutto.
Scritto da Ceresium il 22/11/2016 alle 15:33
Le ultime dal fronte renziano dicono che se vince il no si va a elezioni anticipate nel giro di sei mesi, portati a quella scadenza da un nuovo governo tecnico/istituzionale che avrà come più importante se non unico compito, quello di fare la nuova legge elettorale. Non mi sembra questa una grande idea. In tempi ravvicinati il PD rischia elettoralmente di consegnare il paese a Grillo perché l' onda del dissenso popolare, che sta sempre più montando, sarà ancora lunga e non concederà quindi a breve tregua e scampo al premier. Il rischio di passare alla storia del centro sinistra e del nostro Paese da uomo del possibile grande cambiamento, a quello della disfatta, è tutto fuorché teorico.
Scritto da Massimo Cova il 22/11/2016 alle 23:40
@Massimo Cova, condivido.
Scritto da paolo rossi il 23/11/2016 alle 06:12
Renzi si e svegliato dal letargo molto tardi. Cerca di ricorrere ai ripari ma anche lui ha capito che i no rischiano di prevalere. Sta già minacciando tutti dicendo che se perde l' Italia finirà nell' instabilità, che si andrà a votare presto, che i fautori interni ed esterni del no, sarebbero nel caso i responsabili del dissesto imminente. Comportamenti non da grande leader, ma da semplice capetto, quello che è sempre stato fin da quando si è affacciato alla politica nazionale.
Scritto da Adriano il 23/11/2016 alle 08:03
OK, ho capito conta solo il PD, se gli italiani non lo vogliono al governo pazienza problemi loro! In tanti all'interno del PD con il Senatore in testa, hanno sempre messo in guardia il timoniere che la rotta era sbagliata, qualora ci troveremo in una situazione di elezioni anticipate, per cortesia non metteteci di fronte alle vostre crisi isteriche, ritrovate il nobile valore della Politica dei vari D'Alema e Prodi!
Scritto da disillusodallapolitica il 23/11/2016 alle 17:56
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