Fai vincere la lealtà verso i cittadini e verso il Paese.
Paolo Rossi   rossi_paolo@camera.it
inserito il 5/3/2018 alle 01:46

Le elezioni hanno stabilito con chiarezza vincitori e vinti. Il M5S ha ottenuto un risultato inequivocabile che è andato ben oltre le più rosee previsioni. La Lega (nazionale) di Salvini ha trovato un risultato che non può essere misconosciuto. Forza Italia arranca, il Pd di matrice renziana è di gran lunga il partito che esce (più) sconfitto, direi con le ossa rotte. Alla sua sinistra Leu ha raccolto poco e niente: gli elettori di centro-sinistra e di sinistra delusi, sono andati infatti verso i grillini. Questa orrenda legge elettorale (che non ho votato) ha oltretutto regalato al Paese una pericolosa instabilità giacché non si intravedono per ora maggioranze praticabili e, sul piano politico, non è azzardato sostenere che questo voto sarà devastante in ambito europeo. Dalla mia parte del campo il renzismo è riuscito nella brillante impresa di distruggere non tanto il Pd e se stesso, ma tutto il centro sinistra. Renzi in pochi anni ha dimezzato i voti del suo partito. Non basta accontentarsi di dire che ora se ne andrà all' opposizione. Un politico serio e normale, questa volta, dovrebbe riconoscere il disastro e abbandonare immediatamente  il campo. Non avverrà per sua spontanea volontà. Per il bene del centro sinistra mi auguro che lo costringano subito alla resa. Il centro sinistra è un' area che va ricostruita senza di lui. Da possibile risorsa del riformismo italiano, l' ex sindaco di Firenze (insieme al suo gregge) è diventato non semplicemente UN problema, ma IL problema per la dignità di un centro sinistra degno di tale nome.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 54 commenti -
Qualche tempo, e commento, addietro avevo pronosticato il 18%. Mi ero sbagliato. Su Renzi, e sulla sua assoluta mediocrità, come persona prima ancora che come politico, avevo visto giusto già cinque anni fa. Che dire e, soprattutto, che fare? La tua ricetta è giusta, ma il Pinocchio di Rignano non si farà da parte, neppure stavolta. Non ha nessuna dignità. Ed ancor meno quelli che, ben vedendo i suoi difetti, lo votano.
Scritto da domenico nitopi il 5/3/2018 alle 08:26
Caro onorevole un commento duro ma inevitabile che non fa una grinza. Se Renzi rimane il PD è morto per sempre, come tutta la sinistra italiota.
Scritto da claudio colombo il 5/3/2018 alle 08:37
Complimenti a Renzi. Centro sinistra distrutto e Paese ingovernabile. Ora cosa crede di fare con i suoi 100 deputati? Una vergogna.
Scritto da mario macchi il 5/3/2018 alle 11:49
Tranquilli ragazzi, Matteo Renzi numero uno in nefandezze politiche. Questo è solo l' antipasto.
Scritto da Ceresium il 5/3/2018 alle 12:15
Mi interesso di politica da tempo. Ho sempre rigettato le analisi giustificatorie del giorno dopo. Il voto è il voto ed i dati elettorali sono i dati elettorali. Ha vinto il m5s, ha vinto la Lega. Il PD è drammaticamente crollato. Quando si perde in modo netto diventa prioritario capire perché, chiedersi come e dove si è sbagliato. E quando si perde in tal modo il capitano sconfitto deve saperne trarre le conseguenze, più che con coraggio, con dignità, sempre che ce ne sia rimasta briciola.
Scritto da Ambrogio il 5/3/2018 alle 12:37
Vorrei poter aggiungere che il dato dal mio punto di vista, inquietante, è rappresentato dalla fine ingloriosa della sinistra italiana dimostrata anche dal risultato irrisorio ottenuto da LEU e compagnia. Sono in sintonia con te Rossi. Ripartire da Renzi sarebbe pura follia. Il dramma è che oggi il Paese faticherà a trovare una maggioranza stabile. Tempi bui, che dico, tempesta all' orizzonte per tutti gli italiani.
Scritto da Ambrogio il 5/3/2018 alle 12:41
Sono delusissimo. Anche LeU ha fatto cilecca dimostrandosi vecchio con i vari D' Alema, Bersani e l' inconsistente Grasso. Non parliamo poi della Boldrini. Non sappiamo più che farcene dei radical chic di sinistra. Anche in questa area è necessario un ripensamento profondo e radicale. Il Paese si è spostato a destra. Altro che sinistra e destra non significano più nulla. Sono cambiati i modi di come si presentano ma nella sostanza sinistra e destra hanno ancora presenza e significato. Sveglia!
Scritto da Antonio il 5/3/2018 alle 12:58
Come @ Nipoti, è da tempo che, a mia volta, temevo che con Renzi il Pd andasse a sbattere; in cuor mio speravo di aver torto, che i fatti mi potessero smentire. Invece i fatti si presentano con brutale visibilità. Veltroni si era dimesso con un risultato che oggi, avrebbe portato il Pd a essere il primo partito. Renzi, senza un briciolo di dignità, deve "pensarci su". Forse non gli basta il disastro: non ha ancora sparso il sale sulle rovine.
Scritto da Angelo Eberli il 5/3/2018 alle 13:31
La sinistra è distrutta, grazie a se stessa e a Renzi. Anche dalle nostre parti il PD ha fallito. Eletti solo Alfieri e la Gadda. Il primo da segretario reg. si è garantito un posto sul proporzionale, la seconda, da renziana indefessa (ma prima stava con Bersani) si è guadagnata un posto sicuro. Ho letto le dichiarazioni di Alfieri che ha parlato di un PD deludente. Un po' poco!!! La Gadda, come è quasi sempre avvenuto, è rimasta silente. Nuovi riposizionamenti all' orizzonte? Complimenti.
Scritto da Mario V. il 5/3/2018 alle 13:48
Delusione a tutto campo, sinistra ridotta malissimo, mai così in basso in termini di consenso. Renzi ha fallito in pieno. Andrebbe ammesso. In qualasiasi Paese al mondo definibile normale un politico nelle sue condizioni andrebbe a casa. Non da noi, siamo qui ancora a discuterne. Lo trovo di una gravità e di una pochezza assoluta.
Scritto da pietro magni il 5/3/2018 alle 14:15
Chissà se i signori Ribolzi, Anacleto e Riva sì faranno vivi. Gli attendo con crescente impazienza come quando aspetto i comici di Zelig salire sul palco.
Scritto da Ceresium il 5/3/2018 alle 14:47
Politicamente parlando: Renzi RIP
Scritto da Guevara il 5/3/2018 alle 15:00
Renzi si dimette. Un po' ovunque panico tra i renziani. Anche dalle nostre parti Alfieri, Gadda e altri alla ricerca di un nuovo carro, pardon, carretto.
Scritto da Guevara il 5/3/2018 alle 15:06
Hanno vinto Salvini e Di Maio gli unici leader scelti con le primarie e non e' un caso che il Pd ha perso l'unica volta che non lha fatto primarie pure Berlusconi ha perso perché e' amato dai berlusconiani ma ormai non piu' sopportato anche nella sua stessa coalizione.Salvini ha vinto ma la minoranza della lega ricorda giustamente che ha vinto solo al Nord come partito autonomista e grazie ai governatori piu' che all'idea di una lega nazionale di Salvini subalterna alla destra al Sud..
Scritto da Marco De Rosa il 5/3/2018 alle 18:02
Bene le dimissioni di Renzi, che praticamente erano obbligate. Ora però che non gli venga in mente di ripresentarsi al nastro di partenza.
Scritto da Marcello il 5/3/2018 alle 18:33
@Ceresium, non essere ridicolo. Renzi ha commesso degli errori, ha perso e di conseguenza si è dimesso da segretario del Partito Democratico. Tutti gli altri sono franzolamenti inutili e parole superflue.
Scritto da Giorgio Riva il 5/3/2018 alle 18:48
Matteo Renzi è davvero incorreggibile. Rassegna le dimissioni ma le stesse non avranno esecuzione immediata. Gestirà infatti questa fase delicata fino alla nomina dei Presidenti di Camera e Senato. A differenza di come in passato fecero tutti i segretari dimissionari: via subito. Eppure dovrebbe aver capito che una gestione "furbastra" della politica proprio non paga.
Scritto da paolo rossi il 5/3/2018 alle 19:18
Di Renzi sarebbe meglio non fidarsi. Ha più volte detto A e fatto B. Ha l' affidabilità di un capanno davanti ad un tifone tropicale.
Scritto da ex-Margherita il 5/3/2018 alle 19:47
Sconfitta prevedibile, non nelle proporzioni. Dal Referendum in avanti Renzi non ne ha imbroccata una ed oggi rassegna dimissioni a scadenza. Non ci siamo. Come ha detto Paolo Rossi lui è il problema che potrebbe impedire una ripresa del centro sinistra riformista italiano.
Scritto da Nostalgiasocialista il 5/3/2018 alle 19:59
Molto significativo inoltre che Zanda presidente del gruppo PD al Senato, da sempre vicino a Renzi, abbia dichiarato pochi minuti dopo la conferenza stampa del Segretario: " Non si danno dimissioni con manovre".
Scritto da Nostalgiasocialista il 5/3/2018 alle 20:03
Ho creduto all' inizio in Matteo Renzi e nella rottamazione. Per questo oggi la mia delusione è assoluta e cocente.
Scritto da una ex rottamatrice il 5/3/2018 alle 20:37
La debacle del PD è tragica. La sua caduta ha travolto tutto un centro sinistra che andrà interamente ricostruito. Renzi ha deciso di gestire questa fase di transizione con dimissioni semicongelate, diciamo pure semivere. Assurdo ed un inutile ultimo giochetto per stare a galla. L' importante è sperare che non sarà lui il prossimo segretario dei democratici, pena la fine definitiva di tutto il C.S. Il ragazzo è pieno di boria, non è scontato che molli. Da noi il segretario regionale Alfieri non ci ha preso da tempo. Non fa niente, sarà premiato con il seggio a Palazzo Madama. Insieme a lui la renziana Gadda eletta alla Camera, fedele con chi comanda ma, vedrete, pronta a nuovi matrimoni, basta aspettare un po'. In Regione forse c'è la farà un altro renziano di ferro, Astuti. Alla fine poca cosa politica sono i rappresentanti del centro sinistra varesino. Sperare di costruire su di loro e come illudersi che si può edificare un grattacielo sulla sabbia.
Scritto da paperoga il 5/3/2018 alle 23:10
Non occorre essere dei politici o esperti di politica per capire che con Renzi la sinistra italiana ha toccato il punto più basso di sempre. In futuro sarà impossibile fare peggio di così. A sinistra del PD la sinistra tradizionale dei vecchi Bersani e D' Alema insieme ai nuovi Grasso e Boldrini, ha raccolto poco ed è politicamente ferita a morte. Il tentativo di raccogliere i voti dei dissidenti democratici è stata pia illusione. Lo scenario è comunque desolante con un Paese che scivola a destra.
Scritto da Federica Campi il 5/3/2018 alle 23:55
Ha vinto il Mov.5Stelle, ma ha vinto la Lega che a differenza dei grillini ha una linea politica precisa e chiara. Senza dimenticare che ha mantenuto anzi aumentato i suoi voti al nord espandendosi in tutta Italia. La linea di Salvini è vincente con buona pace ci voleva confinati in Padania. Di Renzi si capiva fin dall' inizio che era più un furbetto del quartierino che un vero leader.
Scritto da Un leghista doc il 6/3/2018 alle 07:34
Sono una dei tanti che all' inizio c' era cascato. Il Matteo ha fatto e provocato danni irreparabili al suo partito ed a tutto il centro sinistra italiano. Ora ripartire sarà dura per chiunque. Ci vorrebbe un alieno dotato di poteri straordinari!
Scritto da Marcello il 6/3/2018 alle 08:36
Le ha date, non le ha date, vengano siore e siori, si accettano scommesse. Un saluto a Ribolzi e Anacleto.
Scritto da Ceresium il 6/3/2018 alle 16:10
Singolari davvero le dimissioni di Matteo Renzi. Non saranno immediate come hanno invece fatto i suoi predecessori Veltroni e Bersani, dimissionari "per molto meno", ma "partiranno"... dopo. Vuole gestire lui le trattative per la nomina dei Presidenti delle camere, come quelle relative alle nomine dei Presidenti dei gruppi di Camera e Senato (del resto la maggior parte degli eletti del partito sono stati scelti direttamente da lui!). Però, guarda caso, lunedì non si presenterà in direzione lasciando il compito di reggere la baracca al vice Martina. Insomma, rassegno le dimissioni, ma decido io da quando saranno effettive, intanto se la vedrà il sottoscritto come determinare gli incarichi di gruppo e trattare le elezioni delle cariche istituzionali. In direzione, dove dovrei affrontare le questioni relative alla disfatta, dove dovrei argomentare politicamente la debacle, non parteciperò perché sono dimissionario. Sono formalmente uno corretto, quindi se la veda il più indeterminante dei vice in circolazione. Un po' comodo vero? Un po' da "paraculi" o sto esagerando? Oggi ho letto che una deputata del Pd varesino ha dichiarato (giustamente) che dobbiamo interrogarci tutti sul perché del nostro distacco dalla gente dopo il voto". Beh, non ci vuole molto a trovare una risposta. Quel distacco si chiama Matteo Renzi e la sua politica, una politica che ha trovato sempre tra i suoi fedelissimi, strada libera, mai una critica, accondiscendenza supina. Atteggiamentoi espressi il più delle volte per non inimicarsi il Capo e magari ottenere un po' di luce. Davvero un bel modo di far politica. Questa non è tanto vecchia politica, questa è orrenda politica.Ma che razza di partito è diventato questo Pd?
Scritto da paolo rossi il 6/3/2018 alle 23:43
Nessuna autocritica dai fondatori di LEU. Pretendevano di raccogliere la somma degli aderenti ai 4 movimenti fondatori: hanno preso a malapena quelli di SEL. Dovevano raccogliere i voti in uscita dal PD: hanno steso un tappeto rosso verso i 5Stelle. La scissione dava per certo la sconfitta del centro-sinistra: tanto valeva votare per questi ultimi. Ed ora pontificano che il centro-sinistra, per senso di responsabilità, appoggi Di Maio dopo averlo aiutato nel tiro al piccione anti PD !!!!!!!!!!!
Scritto da margheritanostalgico il 7/3/2018 alle 11:45
E certo @margheritanostalgico, il PD ed il centro sinistra hanno perso per colpa dei fuoriusciti e per responsabilità di LeU. Sarebbe come dire che l' Italia non parteciperà ai prossimi mondiali di calcio perché nell' ultima e decisiva partita contro la Svezia, il magazziniere non ha lucidato bene le scarpette dei calciatori azzurri.
Scritto da Ceresium il 7/3/2018 alle 12:36
Condivido Onorevole su tutto il fronte. Nulla da aggiungere. Le considerazioni invece di @Margheritanostalgico non le fanno nemmeno al bar del mio paese alla sera tardi dopo che qualcuno ha alzato il gomito.
Scritto da Mario V. il 7/3/2018 alle 12:54
Commentatori del blog di una supponenza incredibile. Mi consolano le dichiarazioni intelligenti di Calenda di queste ore.
Scritto da margherita nostalgico il 7/3/2018 alle 16:53
Quousque tandem abutere patientia nostra?
Scritto da domenico nitopi il 7/3/2018 alle 17:31
@ Ceresium- Penso che i magazzinieri della nazionale si offenderebbero ad essere paragonati a Speranza, Fratoianni e Civati.
Scritto da margheritanostalgico il 7/3/2018 alle 18:16
@margheritanostalgico, quelli di Leu sono dei conservatori senza speranza, certo che non riuscire a vedere le corbellerie macroscopiche della politica renziana sarebbe impossibile anche per il cieco di Sorrento. Io ne sono contento, ma chi ha mandato a gambe all' aria la sinistra italiana ha un nome e cognome.
Scritto da Ceresium il 8/3/2018 alle 13:08
@Nitopi. Non mi è chiaro chi sia "Catilina" oggetto dl tuo anteama. Mi piace pensare che sia l'Inneffabile; al quale inderizzerei anch'io tanti "quousque tandem".
Scritto da Angelo Eberli il 8/3/2018 alle 13:17
Cantando fuori dal coro in questo blog ero certo che mi sarei attirato gli strali di molti. Non pensavo si arrivasse a paragonarmi ad alzatori di gomito e di provocare catilinate che mi intimano di smetterla. 50 anni di impegno in politica mi hanno dato una certa abitudine a sopportare questo ed altro per dire liberamente quello che penso ! Le notizie dell'ultimora fanno giustizia di tante elucubrazioni di abitanti di questo blog !
Scritto da margheritanostalgico il 8/3/2018 alle 14:27
@Eberli, sì, mi riferivo a Renzi. Perchè è chiaro che non finisce qua. Farà ancora danni.
Scritto da domenico nitopi il 8/3/2018 alle 21:25
Non raccontiamoci storie. Renzi ha fatto il furbetto fino all' ultimo. Pressato da più parti e con le spalle al muro dopo la disfatta elettorale, ha dovuto per forza mollare. Controlla quasi tutti gli eletti PD in Senato ed alla Camera grazie all' operazione di collocamento da segretario in posti vincenti di tutti i suoi non fedeli, ma fedelissimi. Creerà problemi ed imboscate modello vietcong. Questo farà l' uomo che ha distrutto il cen.sin. italiano.
Scritto da Mario V. il 8/3/2018 alle 23:36
A prescindere dal PD e Renzi, il cui destino era scritto fin dall'inizio del "furto" a Letta, la questione che mi preoccupa è un'altra: l'ingovernabilità di questo paese!
Scritto da disillusodallapolitica il 9/3/2018 alle 11:18
Calenda avrebbe detto "lasciamo governare il M5S, durano due mesi": Mi sembra di sentire Fassino, quando, 10 anni fa, disse "Grillo si faccia un partito, vediamo quanti voti prende". Non capiscono che, se si dovesse tornare alle urne, il M5S sfonderebbe quota 40% e il PD prenderebbe, forse, il 10%. Sarebbe meglio, per loro e principalmente per noi tutti (a meno che non si voglia consegnare il Paese alle destre), si mettessero a disposizione, per recuperare, almeno, un pò della dignità persa.
Scritto da domenico nitopi il 10/3/2018 alle 08:34
@Nitopi, caro Mimmo, è chiaro che questo PD ed il centro sinistra più in generale, per rigenerarsi davvero, dovrebbero trovare un capitano all' altezza. Soprattutto dovrebbero modificare completamente la linea politica. C' è un però grosso come una casa. Il capitano potrebbe essere trovato, ma Renzi è detentore del pacchetto azionario di maggioranza tra senatori e deputati. Il "disfattista" ha infatti piazzato tutti i suoi fedelissimi, L' unica cosa che gli interessava. Visione, come al solito, personalistica e senza respiro, ma da una rapa non può uscire succo di limone al di là della tecnica di spremitura. Il "muoia Sansone con tutti i Filistei" è vicinissimo, alle porte. La situazione è tutt' altro che semplice. Prima dell' incarico che Mattarella dovrà assegnare, con l' elezione di Pesidenti di Camera e Senato, qualcosina potrebbe...dipanarsi. Il problema dei problemi è che la sinistra è mezza defunta. Il M5S ha raccolto molti voti definibili come di sinistra, ma la conduzione di un movimento del genere? Scalfari ha dichiarato, salvo poi ritrarre goffamente, che Di Maio potrebbe essere il capo di una "nuova sinistra". Sarebbe come dire che il sottoscritto sia o possa diventare un astronauta. Sono pronto a ricredermi, ma penso che, dopo qualche tentativo iniziale che presumibilmente fallirà, Mattarella proporrà una sorta di governo tecnico-istituzionale per tirare a campare. Durerà poco ma sarà l' unico modo che potrebbe dare alla sinistra un poco di tempo, non dico per rifarsi, ma minimamente riorganizzarsi. La vedo comunque grigia.
Scritto da paolo rossi il 10/3/2018 alle 11:31
Va rivisto il sistema: chi vince (coalizione o partito), deve governare. Si butti al mare la quota di maggioranza.
Scritto da disillusodallapolitica il 10/3/2018 alle 13:27
In campo c' è un evidente problema politico. Il sottigliamento evidente ed elettorale della sinistra, una sinistra tradizionale, a dire il vero, che arranca in tutto il continente. Caduti i vecchi parametri e paradigmi che l' hanno tenuta in piedi fino ad oggi, non ha saputo rigenerarsi ed il suo flusso elettorale ha percorso nuove vie. A mio avviso sul fatto che M5S non sia di sinistra e sia più effetto di una crisi che soluzione della stessa, non ci piove. Indubbio però il fatto che i grillini hanno saputo o si sono ritrovati "alveo naturale" in grado di attirare un voto appunto di sinistra. Il Pd, all' inizio, era riuscito a rappresentare un risposta moderna ed adeguata ad un rinnovamento a sinistra, ma la sciagurata gestione renziana ha la responsabilità di averla atrofizzata. Il risultato di LeU dimostra per esempio l' inadeguatezza di una presenza a sinistra conservatrice e tradizionale. Il popolo di sinistra, quello che va più di pancia, non ha trovato in quel ambito un saldo riferimento. La situazione europea non favorisce alcunché, ma attenzione. Se la sinistra italiana non si porrà in maniera assolutamente rinnovata, rischierà l' estinzione e quell' elettorato cercherà nuovi lidi come ha fatto in questa circostanza. Renzi, dal suo punto di vista, sceglierà intanto altre strade e cercherà di aggregare i delusi di Forza Italia giacché la Lega ha cannibalizzato il voto moderato di centro destra. Questo, temo, lo scenario. Il problema a sinistra è però di contenuto. Faccio un esempio: bene sostenere l' integrazione, male sostenerla con una sterile evocazione di diritti senza scendere nel concreto. Privilegiare questo aspetto trascurando per esempio "gli italiani poveri" o in condizioni di difficoltà, rappresenta un errore epocale. E potrei fare altri esempi che manifestano limiti ed inadeguatezze contenutistiche di questa parte politica alla quale i sento con delusione di appartenere.
Scritto da paolo rossi il 11/3/2018 alle 10:27
Giusto Rossi, Renzi ha le sue belle responsabilità, lascerà la guida del PD o di quello che rimane. Quasi la totalità dei parlamentari eletti sono però sua diretta emanazione, un problema. Che la crisi della sinistra sia globale è evidente a tutti, un fatto inconfutabile. Spagna, Francia, Germania, Olanda, paesi scandinavi, Austria, Grecia, per stare in Europa, hanno registrato la quasi scomparsa della sinistra o una forte crisi. Il PD poteva essere qualcosa di originale e diverso, ma Renzi ha mal giocato questa diversità, soprattutto dal 4 dicembre 2016 in avanti.
Scritto da Ambrogio il 11/3/2018 alle 13:58
La crisi della sinistra è internazionale. La socialdemocrazia è in difficoltà in tutti i paesi dove ha governato per anni, Germania su tutti. Assolutamente vero che i suoi elettori hanno scelto nuovi lidi, più o meno nuovi ma nel complesso ha perso consistenza. Quello del Partito Democratico è stato un ambito per molti versi innovativo. Poi è arrivato Renzi che ha spostato al centro questo partito rinunciando al suo elettorato di sinistra che adesso si è spostato soprattutto sul M5S.
Scritto da claudio colombo il 12/3/2018 alle 08:37
So per diretta conoscenza che molte persone di sinistra hanno votato in questa occasione perché delusi da tutti Di Maio ed i suoi, ma mi rifiuto di pensare che il M.5s possa essere un soggetto riconducibile alla sinistra. Una cosa sono gli elettori altra la politica di un gruppo del genere che pesca nel malcontento e non si capisce che linea abbia. Europa, immigrazione, boh. Se poi la politica sociale ed economica è rappresentata da quella baggianata del reddito di cittadinanza andiamo bene!!!
Scritto da mario macchi il 12/3/2018 alle 16:59
Renzi con vera codardia non si è presentato in direzione PD inviando le dimissioni e dichiarando che abbandona ma non molla. Nel privato uno che fa così lo mandano subito a raccogliere le patate. In più ha fatto pervenire una sua risposta ad una lettera di un certo Paolo, un giovane malato di SLA, che lo esorta a rimanere perché lui non ha alcuna responsabilità sulla sconfitta. Che vergogna, adesso tira in ballo anche le persone malate. Sono disgustato, ma non c'è limite alla vergogna????
Scritto da mario macchi il 12/3/2018 alle 17:14
Hai ragione @claudio macchi, il termine "disgustoso" rende bene l' episodio della lettera. Aggiungerei...patetico. Questo la dice lunga sulla dimensione umana. Per quanto riguarda la politica, oltre a non presentarsi in direzione come un qualsiasi politico serio, anzi normale, avrebbe fatto, ha dichiarato (al pari deii suoi fedelissimi "pappagalli") che la "sconfitta è stata netta". Ma grazie, questo lo hanno constatato anche i bimbi della materna. Un minimo di analisi autocritica? Figuriamoci. E così hanno fatto a "scalare" diversi rappresentati del renzismo sul territorio, anche nella nostra provincia. Una manifestazione di mediocrità ed ignavia a dimostrazione che il "pecorismo" è un male profondo è radicato.
Scritto da paolo rossi il 12/3/2018 alle 17:31
Ultimissime ANSA. -Avvistati in Antartide i signori Anacleto e Ribolzi. Sono solo un po' dimagriti, ma stanno bene. Pare stessero cercando di fondare in zona un circolo del PD. Le foche residenti hanno tempestivamente avvisato le autorità-.
Scritto da Ceresium il 13/3/2018 alle 08:33
Bersani nel 2013 doveva "smacchiare il giaguaro". Renzi, fatto eleggere Mattarella, ha donato all'Italia 3 governi a guida PD che ci hanno fatto attraversare il deserto. Mi auguro che Bersani & C abbiano la dignità di dimettersi da parlamentari, togliere il disturbo ed andarsene in pensione. Di danni, dal no al referendum in avanti, ne hanno fatti tanti.L'inconsistenza politica raccolta a queste elezioni è significativa. Più rispetto per i 6 milioni di elettori PD nonostante Renzi !
Scritto da margheritanostalgico il 14/3/2018 alle 09:24
Caro Paolo, ora che fare? Quello che molti di noi avevano paventato, si è verificato al di là delle pur pessimistiche previsioni. Ora si tratterebbe di agire. Mi rendo conto che in questo blog scrivono una quarantina di persone. Ignoro quanti possano essere i contatti. Potremmo essere “massa critica” per far risorgere quel Pd, (magari con altro nome), nel quale ci siamo riconosciuti e impegnati, prima che un nefasto Narciso riuscisse nel compito di ridurlo ai minimi termini?
Scritto da Angelo Eberli il 14/3/2018 alle 12:18
@Angelo Eberli, caro Angelo, già...che fare adesso? Domanda semplIce e più che legittima, il problema è rappresentato dalla risposta. Una risposta che deve prima di tutto essere personale per poi, eventualmente, divenire collettiva. Per quanto mi riguarda credo di aver bisogno di "decantazione", di riflettere, di leccarmi le ferite. Il sogno di credere in una grande forza popolare e riformista temo purtroppo rimanga tale. Ho iniziato a far politica a 19 anni, ne sono passati velocemente ben 41, la "bestia" dentro di me probabilmente si è solo assopita, ma sono stanco e la caduta in letargo questa volta potrebbe essere definitiva. Non credo proprio che (rovesciando i ruoli della fiaba) una qualche principessa, baciandomi, possa provocare il risveglio.
Scritto da paolo rossi il 14/3/2018 alle 15:49
Intervista del On. Maria Chiara Gadda su VareseNews. È da leggere per comprendere il surrealismo renziano. Una chicca da non perdere.
Scritto da Ceresium il 15/3/2018 alle 22:08
Nel partito democratico varesino si è visto di tutto. Bersaniani divenire dalla sera alla mattina renziani per grandi convinzioni politiche, gente che teneva il piedi in due scarpe ecc. ecc., altri che hanno ripudiato il loro passato in nome del nuovo che avanzava. E ora vedremo il loro comportamento politico. C' è da scommettere che cambieranno ancora mantenendo il loro galleggiamento..
Scritto da Guevara il 16/3/2018 alle 07:54
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