Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 24/7/2010 alle 17:15

Cosa nostra, poi la 'ndrangheta, la camorra e infine il “group stiddari” costituito da una costola di cosa nostra più la nuova camorra ormai perdente. Insieme alle forze dell’ordine, continueremo a vigilare sugli appalti in modo da ostacolare le organizzazioni criminali. Mi sembra giusto ribadire questo messaggio, anche se ne abbiamo parlato appena il 14 luglio scorso, all’indomani della grande operazione che ha portato all’arresto di oltre 304 persone, molte nella nostra Regione. Certo, sappiamo che la polizia e i carabinieri stanno facendo un ottimo lavoro che sta dando eccellenti risultati. Ma la lotta alla criminalità organizzata è una sfida che la politica deve combattere in prima persona. Come? Ad esempio occorre limitare le gare d’appalto al ribasso. Bisogna quindi ostacolare i soggetti che si presentano alle gare “in modo scorretto” con cifre che gli imprenditori onesti non possono sostenere. Questi, non potendo competere con organizzazioni potenti, vedono fallire le proprie attività. Il problema è che la criminalità organizzata è una spirale che continua ad alimentarsi. Ecco perché aspettare che le forze dell’ordine catturino i boss non è abbastanza.
Per discutere di questi temi abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio Regionale perché la lotta per evitare che si formino “zone grigie o indifferenti” nelle istituzioni è fondamentale a Milano come in Provincia di Varese.

Categoria: Lombardia
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