Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 20/4/2011 alle 00:04

La politica non è un gioco. Non si possono presentare liste con nomi ripetuti, cognomi fittizi, sottoscrizioni non autenticate. I partiti che da anni militano sul territorio rischiano meno, ma per le formazioni minori, con meno esperienza, ci sono più pericoli. Lo dimostra quanto accaduto a Milano, dove la Commissione elettorale, a fronte delle irregolarità riscontrate, ha depennato 5 candidati sindaco, che passano così da 14 a 9 (le liste passano da 39 a 28). Il numero rilevante di candidati che ci sono a Milano, così come a Varese, è segno di vitalità. Ricordiamoci però che la politica richiede competenza. Senza questa si rischia di buttare al vento il desiderio di impegnarsi per il territorio. Non ultimo: la campagna elettorale ha un costo. È vero che la democrazia è importante, ma bisogna stare attenti alle spese. I candidati devono sapere che ai soldi investiti non corrispondono voti in modo proporzionale. Per elaborare un programma congruo con le aspettative dei cittadini bisogna avere capacità di dialogo, conoscere il territorio e i suoi problemi. Requisiti che nella maggior parte dei casi si ottengono in anni, non certo in un mese. Dicendo questo non voglio certo disincentivare il desiderio di partecipazione. Piuttosto, la mia intenzione è quella di lanciare un messaggio di serietà. Libertà è partecipazione, è vero. Ma è anche preparazione.

Commenti dei lettori: -
Archivi:
Ultimi post:
(27/12/2012 - 18:18)
(14/12/2012 - 17:23)
(12/12/2012 - 20:37)
(10/12/2012 - 17:27)
(4/12/2012 - 16:30)
(1/12/2012 - 16:41)
(30/11/2012 - 15:26)
(29/11/2012 - 15:00)
(26/11/2012 - 14:47)
Links: