Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 25/4/2011 alle 19:07

Dopo la mattinata alle celebrazioni ufficiali a Varese e, come ogni anno al circolo di Giubiano, questo pomeriggio sono stato a Milano per il tradizionale corteo del 25 Aprile. C'era molta gente e si respirava un clima positivo. Quest'anno la festa della liberazione è speciale anche perchè si inserisce nelle celebrazioni del 150esimo dell'Unità d’Italia.
La nostra Resistenza, infatti, viene ricordata come secondo Risorgimento perchè ha permesso di tenere unito il Paese dopo la seconda guerra mondiale, non come in Germania dove la divisione si è mantenuta fino al crollo del muro di Berlino.
Resistenza dunque, ma anche senso nazionale.
Proprio su questo aspetto il Presidente Napolitano ha voluto richiamare l’attenzione: “La difficoltà delle sfide di oggi e del futuro richiedono nuovo senso di responsabilità nazionale, una rinnovata capacità di coesione nel libero confronto delle posizioni alla ricerca di ogni terreno di convergenza”.
Questa frase ci ricorda che la nostra responsabilità è ancora più grande perché il fascismo nato in Italia è stato il primo regime totalitario del '900, il ricordo di quel periodo storico deve essere condiviso.
La memoria ci deve aiutare a non ripetere gli errori ed i drammi del secolo scorso.

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