Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 15/5/2011 alle 14:40

Crescita zero per l’Italia. L’economia italiana segna il +0,1% nel primo trimestre 2011. Un gap enorme ci separa dalla Germania, che segna il + 1,5%. L’Italia cresce meno anche dell’Europa, che segna il +0,8%. La lentissima ripresa italiana è trainata dalle esportazioni. Nello specifico, la locomotiva della crescita è guidata dall’agricoltura. L’industria e il settore terziario dei servizi sono ancora fermi e non fa ben sperare per l’immediato futuro. Noi siamo in basso nella classifica, ma dietro di noi c’è ancora il Portogallo che è in piena recessione e che segna un -0,7%, sia sul trimestre che sull’intero anno.
Tornando alla Germania: si può parlare di un vero e proprio boom economico. Il dato annuo segna una crescita del 4,9% (battendo le stime del 4,2%). La Volkswagen ha avuto una parte importante in questo processo, aumentando le vendite del 14% nei primi mesi dell’anno. In Italia, invece, assistiamo alla totale mancanza di politiche volte a potenziare le nostre aziende. Dov’è il Governo? Perché continua a dimostrarsi assente? Avevo già sottolineato il problema della lentissima crescita lombarda. Non si può perdere altro tempo. Aiutare le aziende ad esportare ed aumentare la domanda interna sono gli obbiettivi fondamentali da perseguire. La Regione deve intervenire semplificando l’accesso ai fondi disponibili per le imprese, sostenendo il credito, semplificando l’amministrazione, riducendo il carico fiscale, indirizzando le scelte di politica industriale e riuscendo ad attrarre investimenti esteri.
E, per le famiglie, basta aumenti tariffari che in ogni settore stanno gravando e preoccupando per la tenuta del nostro potere d’acquisto.
 

Categoria: Economia
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