Lo ha ribadito oggi, in una lettera al Sole 24 Ore, Pierluigi Bersani che «siamo in una situazione drammatica, non solo per quanto riguarda mercati, titoli e borse, ma anche per l'economia reale, quindi per l'occupazione, per i redditi per il lavoro delle imprese». L'Italia è in difficoltà. Noi proponiamo un radicale rinnovamento politico per ripartire con nuovi programmi e nuove energie. Poi la riforma fiscale, le politiche industriali orientate alla costruzione di reti tecnologiche e ricerca. E, urgentissimo, rivedere la manovra economica. Non si può pensare di andare avanti così fino al 2013, anno a cui è stato anticipato il pareggio del bilancio «accelerando» una manovra che si abbatte sui lavoratori e le famiglie, quindi sulle fasce più deboli. Pensiamo, per esempio, ai tagli di 20 miliardi sul welfare (la scure si abbatterà sulle pensioni di invalidità e gli assegni di maternità, al nucleo familiare e al salario). Non è penalizzando i lavoratori che si facilita la ripresa economica, la nostra situazione desta preoccupazioni anche a livello internazionale.
Domani (domenica, nell'area feste di Cardano al Campo, alle 10.30) sarò tra i relatori di un convegno sul tema, dal titolo: «Imprese e lavoro nella morsa della crisi: come fare per ripartire». Con me ci saranno Franco Stasi (segretario provinciale Cgil), Giorgio Merletti (Presidente regionale di Confartigianato) e Fabrizio Sala (segretario del Pd di Cardano). Le proposte per ripartire partono anche da questi incontri.