Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 8/9/2011 alle 16:38

La manovra finanziaria da 54 miliardi di euro che è passata ieri in Senato è la più pesante della storia italiana, dal 1990. Quantitativamente è simile alla finanziaria “di lacrime e sangue” di 93000 miliardi di lire varata da Amato nel 1992. Ed è molto più pesante di quella di 35 miliardi voluta da Prodi del 2006, una manovra molto criticata dal centro destra, che adesso si trova “curiosamente” ad approvare misure molto peggiori, senza però mettere la stessa energia nel contrastare l’evasione fiscale.
Come se non bastasse, le tasse saranno molto elevate e cadranno come una tegola sulla testa di tutti.
L’incremento dell’Iva aumenterà i prezzi e farà calare i consumi.
L’aumento dell’IVA colpisce beni di uso comune, dalle scarpe ai giocattoli, dalle bevande ai prodotti petroliferi.
Nelle dimensioni generali occorre fra l’altro ricordare che le nuove entrate costituiscono il 65% della manovra ( 36 MLD rispetto ai 18 MLD di riduzione della spesa ).
A tutto questo si accompagna la debolezza di misure a sostegno dello sviluppo. Lo rivelano, tra l’altro, i dati Ocse pubblicati oggi. Dai quali emerge che l'Italia potrebbe registrare un trimestre di retrocessione, con un calo del Pil nel terzo trimestre dello 0,1% e un +0,1% nel quarto.
Resta, quindi, il problema della mancata crescita del Paese.
Roba da “rimandare”, secondo il Governo.
 

Commenti dei lettori: -
Archivi:
Ultimi post:
(27/12/2012 - 18:18)
(14/12/2012 - 17:23)
(12/12/2012 - 20:37)
(10/12/2012 - 17:27)
(4/12/2012 - 16:30)
(1/12/2012 - 16:41)
(30/11/2012 - 15:26)
(29/11/2012 - 15:00)
(26/11/2012 - 14:47)
Links: