Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 12/9/2011 alle 17:28

Primo giorno di scuola. Come ogni anno si torna a parlare di tagli, di servizi che saltano, di docenti precari (uno su otto in provincia di Varese). Ma c’è un altro tema che ci accompagna sempre, da una decina di anni a questa parte. Un tema trasversale all’orientamento del governo, alla finanziaria, al momento storico che stiamo vivendo. Quello del peso delle cartelle e degli zaini. Veri e propri macigni, tanto è vero che ultimamente i ragazzi usano il trolley per non caricare troppo la colonna vertebrale. Con il tempo si è anche aggravato il peso economico delle famiglie per l’acquisto del materiale scolastico.
Sono anni che si parla dei libri di testo in formato digitale, senza mai fare un concreto passo avanti. Certo, ci sono esperienze positive in alcuni istituti, ma la quasi totalità delle scuole è ancora indietro, ancorata ai vecchi manuali di 400 pagine.
La scuola e la società sembrano appartenere a due mondi diversi.
Pensiamo alle e-mail che hanno sostituito la posta tradizionale o alle comunicazioni tra i giovani su social network, ai brevi messaggi. Pensiamo alla popolarità di smartphone, iPad e dispositivi portatili in genere.
L’ufficio scolastico provinciale di Varese ha organizzato un convegno per preparare i docenti all’utilizzo dell’informatica in aula. Bene, ma facciamo di più.
Puntare sulle nuove tecnologie, del resto, consentirebbe un risparmio ed uno slancio verso il futuro e l’innovazione.
 

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