Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 18/3/2012 alle 18:29

Il welfare integrativo e la contrattazione di secondo livello sono all’ordine del giorno. La sfida è quella di trovare nuove politiche di welfare e adeguarle alle esigenze di un mercato del lavoro che cambia.
Si dibatte sull’articolo 18. Si pensa a come razionalizzare la previdenza obbligatoria in vista di un’età pensionabile più alta. Si discute della riforma dell’indennità di disoccupazione e della cassa integrazione, tutele che dovrebbero essere estese anche ai lavoratori atipici. Nonché della possibilità di introdurre un reddito minimo (o un’integrazione al reddito) per i soggetti inoccupati o inattivi.
Abbiamo di fronte uno scenario tutto da riscrivere, per il quale si richiede la collaborazione dei sindacati, delle associazioni di categoria e di tutti i soggetti coinvolti.
Lo sforzo è quello di uscire dalle logiche di un tempo, modernizzando il sistema, senza cadere in pregiudizi ideologici e senza mai dimenticare che al centro deve esserci il lavoratore, anche quello atipico e quello che lavora con partita Iva.
Il welfare integrativo è uno dei temi principali nel dibattito sul lavoro e sulle misure riguardanti l’economia; Governo e Regione lo affronteranno questa settimana.
L’argomento sarà oggetto anche di una tavola rotonda che si svolgerà a palazzo Pirelli, a Milano, venerdì prossimo (orario: dalle 9.30 alle 13). Parteciperanno il segretario regionale del Pd Maurizio Martina, Emilio Gabaglio presidente forum lavoro del Pd, sindacati e associazioni di categoria. Io introdurrò i lavori.
 

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