Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 7/4/2012 alle 17:21

Oggi si ricordano i vent’anni dell’inizio dell’assedio di Sarajevo, 1395 giorni sotto i colpi serbo-bosniaci nel primo tragico conflitto scoppiato dopo il 1945 a qualche centinaio di chilometri dai nostri confini.
Ho un ricordo personale di quei giorni. Mi trovavo in Dalmazia e stavo rincasando dalle ferie. Le parole scambiate con la gente tradivano che sarebbe stato uno scontro viscerale.
In quel momento in Europa si muovevano grandi speranze dopo la caduta del muro di Berlino, ma i nuovi orizzonti non impedirono al sangue di scorrere. Da quel giorno, a Sarajevo, sono morti in 11.541.
Questo è un ammonimento da non dimenticare. La guerra e la violenza possono essere vicinissime a noi. Possono covare sotto la cenere e scoppiare.
In questa Pasqua ricordiamolo.
 

Categoria: Persone
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