Ascoltare e lavorare insieme.
Stefano Tosi   tosi@tosi.it
inserito il 18/5/2012 alle 15:34

Stiamo cominciando a fare i conti con l’imposta municipale unica. Ieri, a Varese, gli sportelli sono stati presi d’assalto in cerca di chiarezza.
Gli enti locali devono dare maggiore assistenza possibile per la compilazione delle dichiarazioni e per i pagamenti. Colpisce, infatti, l’incertezza che si è creata, sia sul valore globale delle entrate, sia sulle aliquote che i cittadini dovranno pagare.
I sindaci sono pronti a manifestare dal momento che, secondo i calcoli di Fondazione dell'Anci per la finanza locale, ai comuni rischiano di arrivare addirittura 2,5 miliardi in meno rispetto a quanto incassavano con la vecchia Ici.
Nello stesso tempo, si teme un aumento delle aliquote.
Quello che è certo è che l’Imu, di fatto, diventa una patrimoniale sulla ricchezza immobiliare da pagare ogni anno e , senza essere progressiva, interessa 8 famiglie su 10. Superata l’emergenza del periodo, è importante che l’Imu diventi uno strumento completamente a disposizione degli enti locali, andando a superare così la logica dei trasferimenti centrali e nazionali;
permettendo una maggiore semplificazione e un chiaro legame fra quanto si paga e i servizi resi.
 

Categoria: Economia
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