Il Governo sta pensando a un intervento sul Titolo V della Costituzione, che riguarda le regioni e le autonomie locali. Una revisione è necessaria per ridurre i problemi di sovrapposizione e di competenze che si sono verificati. Sarebbe sbagliato però tornare al passato, a un centralismo non giustificabile in un contesto come quello europeo che punta sulla valorizzazione dei territori.
Una cosa è ridurre i costi della politica, le spese e il numero di assessori e consiglieri, un’altra è fare passi indietro nella valorizzazione delle autonomie locali. Occorre dare ai cittadini la possibilità di valutare ogni livello di governo. Spostare le responsabilità verso livelli più bassi può permettere un giudizio più diretto.
Gli scandali di queste settimane e i loro autori sono da colpire. Occorre valutare le situazioni in cui i costi sono in linea con i servizi resi e quelli in cui i costi non sono proporzionali e quindi insopportabili. Passi indietro rispetto al decentramento e all’autonomia sarebbero sbagliati e figli di una cultura lontana dai processi che stanno avvenendo in Europa.