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inserito il 8/5/2008 alle 08:51
Dopo Giovanni Reale, che stiamo aspettando per il 10 maggio, il prossimo appuntamento di Amor di Politica sarà altrettanto interessante. Lunedì 12, alle 21 e sempre al Teatrino di via Sacco, sarà la volta dell'Onorevole Giuseppe Zamberletti
 
Nato a Varese nel 1933, Giuseppe Zamberletti può essere considerato il padre fondatore della Protezione Civile Italiana, in quanto Commissario del Governo incaricato del coordinamento delle migliaia di volontari intervenuti nei terremoti che colpirono il Friuli Venezia Giulia nel 1976 e l’Irpinia nel 1980. Ministro della Protezione Civile nei Governi Spadolini, Craxi e Fanfani, ha fatto parte della Commissione di Difesa della Camera dei Deputati, dell’Assemblea dell’Atlantico del Nord e della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi.
 
Nel 1987 viene nominato Presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture, centro di studi e ricerche che riunisce i soggetti pubblici e privati coinvolti nel processo di realizzazione di grandi opere infrastrutturali. In tale veste assume nel 1996 anche la Presidenza del Forum Europeo delle Imprese Generali, carica che tuttora ricopre.
 
Capitano di Corvetta della Marina Militare Italiana, il 21 maggio 1996 gli viene conferita dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce.  Nel maggio 2002 viene nominato Presidente del consiglio d’amministrazione della Società Stretto di Messina con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Attualmente detiene ancora questa carica, insieme a quella di Presidente Vicario della Commissione per l’informazione sugli Italiani residenti all’estero.
 
I temi da affrontare sono quindi davvero tanti. Alcuni spunti? La sicurezza in Italia, le infrastrutture e il ruolo degli italiani residenti all'estero. Ma a fare le domande a Zamberletti sarete voi. Cosa vorreste sapere da lui? Scrivetelo nei commenti, e tutte le domande saranno girate al moderatore dell'incontro Claudio Bonvecchio.
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Considerata la Sua carica nella Società "Stretto di Messina", nonché il fervente dibattito "pro-contro" la costruzione del Ponte, quest'imponente infrastruttura servirà davvero a qualcosa? O piuttosto è soltanto l'ennesima manovra economico-politica che esaurirà in breve tempo i suoi decantati effetti positivi? Ma soprattutto, nel caso di una sua realizzazione, quali saranno i costi in termini di impatto ambientale?
Scritto da Strega dell'Ovest il 8/5/2008 alle 13:02
Protezione Civile e volontariato: c'è una rispondenza tra i giovani?
Scritto da Marco il 8/5/2008 alle 13:05
Ripensando ad alcuni eventi catastrofici italiani - cito a titolo di esempio il Vajont - possiamo dire che ci sono state, e ci sono tuttora, delle serie (ir)responsabilità umane? Se sì, vengono punite?
Scritto da Franco il 8/5/2008 alle 13:18
A proposito di "ponte sullo stretto" -premesso che io sono sempre stao favorevole all'iniziativa-continuerà senatore ad occuparsene attivamente?
Scritto da giorgio il 9/5/2008 alle 00:59
Come vengono gestiti i cospicui fondi devoluti dal Governo per le catastrofi, se consideriamo ad esempio che ci sono ancora i baraccati del terremoto di Messina (1908)?
Scritto da Nadia il 9/5/2008 alle 07:59
Come risponde la popolazione dinnanzi alle catastrofi?
Scritto da Diego il 9/5/2008 alle 12:55
Quotidianamente l'informazione propone messaggi inquietanti sul cambiamento climatico globale e sulle conseguenze a cui potrà condurre; spesso si scontrano posizioni diametralmente opposte tra chi prefigura scenari apocalittici (riscontrando nelle attività antropiche la causa primaria) e chi invece fa rientrare questi cambiamenti entro un naturale processo di modificazione climatica terrestre. Quale sarà a suo avviso il futuro della società dal punto di vista ecologico?
Scritto da Davide il 10/5/2008 alle 15:33
L'aeroporto di Malpensa: quali soluzioni concrete propone per il rilancio della struttura e per un reale coinvolgimento del nostro territorio? Intendendo come "nostro territorio" quello della provincia di Varese, visto che molti sembrano dimenticarsi che Malpensa non è in provincia di Milano.
Scritto da Frank il 12/5/2008 alle 13:21
In una sua intervista lei ha dichiarato che "Noi di prevenzione parliamo sempre tutte le volte che c'è una tragedia. Poi, appena si spengono i riflettori, ci facciamo prendere dalle urgenze quotidiane e non pensiamo più al lavoro faticoso e oscuro di lungo periodo". Credo che una responsabilizzazione personale del cittadino sia doverosa, ma lei non crede che in primis si dovrebbe parlare di una responsabilizzazione delle Istituzioni? E questa in Italia pare esser molto, ma molto carente...
Scritto da Erminia il 12/5/2008 alle 14:53
Per ciò che attiene alle tesi sulla bomba di Ustica, qual è la Sua opinione sugli avvenimenti di quegli anni? E perché in Italia sembra non emergere mai una "Verità definitiva" ?
Scritto da Nino il 12/5/2008 alle 14:59
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