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inserito il 11/5/2008 alle 12:17

«La cultura è cibo sostanzioso di cui lo spirito ha bisogno»: con queste parole Giovanni Reale ha aperto ieri sera, sabato 10, il ciclo di incontri Amor di Politica, nuovo corollario di Amor di Libro che prova a ridare un'immagine pura e significativa all'arte democratica. E di cultura, nell'appuntamento al Teatrino di via Sacco, ne è arrivata una buona razione, grazie alla lezione magistrale di questo filosofo. 

Quando la filosofia si occupa di politica, non ci sono solo belle parole, ma anche risposte ai problemi reali di questa società. Così tra una citazione e l'altra, Reale si è ritrovato a parlare del rapporto insegnanti-studenti, considerato fondamentale per riaccendere l'interesse per la politica, anche se «Instaurare una relazione costruttiva tra la cultura tradizionale della scuola e quella dei giovani è difficile, per una differenza di paradigmi». Giovanni Reale conosce bene i ragazzi, ed ama parlare con loro, fin dai suoi primi insegnamenti nelle scuole superiori che, ci tiene a ricordare, sono iniziati proprio a Varese.

L'attualità è stata sfiorata toccando anche un altro tema, che ha coinvolto le cronache varesine, quello della mancanza di comunicazione persino tra vicini di casa, che porta agli estremi di morti ignorate per anni. «Nell'era dei single, nonostante i grandi mezzi di comunicazione, ci siamo ritrovati in una società anonima, con un'assistenza alla persona ugualmente anonima».

Il vero tema della serata, però, è stato quello più caro a Reale in questo periodo, cioè quello delle radici culturali d'Europa. La sua tesi è nota: l'Europa si fonda sulla cultura greca e cristiana, non su quella illuminista. «Solamente una cultura cristiana avrebbe potuto produrre un Voltaire e un Nietzsche». Proprio nella riscoperta delle radici e nel pluralismo, cosa ben diversa dal multiculturalismo, starebbe la chiave di volta per l'integrazione di culture distanti come quella islamica: «Il legame tra apertura al diverso e ritormo alle origini è inscindibile».

Dopo questa lezione magistrale, introdotta da Claudio Bonvecchio dell'Università dell'Insubria, a Reale sono state rivolte le domande del pubblico, composto anche da qualche giovane, oltre a quelle poste dai lettori sul blog di VareseNews. Con una riflessione finale preziosa per chi, come gli organizzatori di Amor di Politica, sta cercando una via per riaccendere la reputazione della politica nei confronti delle nuove generazioni: «Per parlare ai giovani bisogna raggiungere il loro animo».

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