Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 29/4/2009 alle 15:01

Piazza Duomo a Milano è sempre stato il luogo delle grandi espressioni di consenso o dissenso, di esternazione del conflitto o di esplosione della gioia collettiva. Dal sindacato alla politica, dai raduni religiosi, alle proteste degli inquilini, alle feste per lo scudetto di Inter o Milan. Fare un comizio in piazza Duomo – io da sindacalista ne ho tenuti due – era come per un calciatore giocare a San Siro. Tra le sciocchezze del nostro tempo – e verrà un momento che le riconosceremo – c’è la direttiva Maroni di fare una mappa di “luoghi sensibili” da proteggere da manifestazioni pubbliche, varata dopo la preghiera islamica in piazza di qualche mese fa. Naturalmente, si pensa di cominciare dal Duomo di Milano, con la Moratti a tracciare un perimetro rosso dentro cui far compere con “griffe”, fare lo struscio vestiti all’ultima moda, parcheggiare a più non posso, ma non introdurre lo scandalo di palchi, striscioni o comizi. La vita pubblica dimezzata, epurata dal conflitto e dalla critica attiva: tutti a vedere la TV (o le TV del Cavaliere) e a far da spettatori, dalle elezioni fino ai contratti di lavoro avvallati senza il voto dei lavoratori. Ormai si sta svolgendo un piano autoritario pericolosissimo a cui bisogna democraticamente reagire. Non si può scambiare la democrazia con il canone Tv o con gli enormi spazi pubblicitari acquistabili solo da candidati nababbi. Una testa un voto è anche andare in Piazza e mettersi insieme mettendoci la faccia e lo striscione, non scambiare persone con numeri e cancellare i luoghi della tradizione democratica per paura e per la voglia di farci stare immobili nelle case, come ebeti davanti al Grande Fratello. C’è poi una cosa che non mi va giù. Nel provvedimento Maroni-Moratti si dice che si vuole rispondere “tanto ai diritti di manifestare quanto, contemporaneamente, alla tutela del patrimonio artistico e storico della città”. Manifestanti uguale vandali? Ma fatemi il piacere e andate a vedere il Primo Maggio dalla Madonnina per assistere ad una festa dignitosa gremita e pacifica di chi lavora da mattino a sera.

Categoria: Lombardia
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