Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 11/10/2009 alle 08:41

"The Female Factor" è il titolo a piena pagina della copertina del settimanale Newsweek del 21 settembre; e nel sottotitolo si suggerisce che “il potere di spesa delle donne potrebbe salvare il mondo dalla crisi”. L’articolo che sviluppa questa ipotesi presenta statistiche e proiezioni interessanti. Soprattutto rilevante per l’argomentazione che si propone, e anche insolito, è il dato che mette in luce quale sia la quota di denaro per il funzionamento della vita familiare gestita dalle donne: negli Stati Uniti, in Australia, in Germania si tratta di oltre il 70%. Intorno al 60% in Giappone, Italia, Gran Bretagna, Russia. Più basso, ma comunque consistente, in Cina. Non si tralascia inoltre di notare che, a livello mondiale, la cifra relativa ai redditi maschili è ancora oggi pari al doppio di quella di cui dispongono le donne. Ma si indica anche che nel prossimo futuro il dato cambierà in modo radicale: assisteremo “all’emergere di un mercato che sarà il più vasto e più potente, quello costituito dalle donne: la ripresa dei consumi e dunque dell’intero sistema economico dipende da loro”. E si avanza questa ipotesi: “l’emergere di un mercato gestito dalle donne che supera i confini nazionali potrebbe avere effetti altrettanto rilevanti dei cambiamenti introdotti nell’economia dai due paesi a cui oggi si rivolge maggiore attenzione, India e Cina”. Le donne, si conclude, sono “catalizzatori per processi di crescita di molti settori produttivi e da quando è aumentata la presenza femminile nelle sedi politiche, sia nazionali sia locali, i criteri di investimento e di spesa si orientano verso i settori della sanità, dell’istruzione, della produzione di beni di base. Dunque non si tratta soltanto di implicazioni per l’economia, ma anche di scelte e di processi relativi all’ organizzazione sociale in senso più complesso: è a voci di spesa che producono benessere, condizioni migliori per la salute, accesso all’istruzione che le donne danno priorità. Inoltre hanno maggiore capacità di risparmio, e sono più attente, negli investimenti, ai fattori di rischio.

Categoria: Persone
Commenti dei lettori: 1 commento -
Ci fosse davvero una decisa e radicale svolta a favore di una maggiore presenza della donna in ogni settore! Dalla poltica, dal sociale, in ogni campo. E in generale una nuova mentalità e cultura a favore della presenza femminile ovunque. E' sempre il tempo dell'angelo del focolare, che oggi non è (più) soltanto la casa intesa come dimora e famiglia; è un Villaggio Globale dove la presenza della donna è assolutamente indispenabile, essenziale, vitale.
Scritto da Carlo e amici al bar il 11/10/2009 alle 11:06
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