Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 29/10/2009 alle 07:36

Il settore dei trasporti in Italia continua ad essere quello a più rapida crescita in termini di emissioni di anidride carbonica. Nel corso dell'anno sarebbero stati circa 50 milioni i veicoli circolanti sulle strade del nostro Paese, di cui 35 milioni sono autovetture, 4,5 milioni i motocicli, 4 milioni gli autocarri, 6 milioni i ciclomotori e 93 mila gli autobus. A fronte di questi numeri si supererebbero, quindi, quota 133 milioni di tonnellate di CO2 liberate nell'aria, con un incremento superiore al 27% rispetto al 1990. A dirlo è una ricerca sulle emissioni di anidride carbonica dei veicoli a motore in circolazione sulla rete viabilistica italiana condotta da Eco-Way, società italiana di consulenza. Un cittadino medio emette 410 kg di CO2, ogni anno, se viaggia in metropolitana, 780 kg se viaggia in autobus e ben 1230 kg se viaggia in automobile. L'Italia detiene il primato mondiale per numero di auto private pro-capite (1.69 abitanti per auto) e mediamente sono 13mila i km percorsi in un anno dal singolo automobilista (+26% rispetto alla media UE). Sebbene la popolazione sia stabile dal 1990, la mobilità delle persone è cresciuta significativamente, insieme ai consumi di energia e, di conseguenza, alle emissioni di gas-serra.
Il settore dei trasporti, la cui domanda è in costante espansione, si dimostra quindi per l'Italia di particolare criticità per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal Protocollo di Kyoto per il 2012.
Cosa può fare ognuno di noi per limitare le emissioni di CO2 della propria auto?
Certamente non usarla quando non necessario e usare piedi, bicicletta, mezzi pubblici. E, quando non se ne può fare a meno, oltre a scegliere veicoli più ecocompatibili, come quelli a combustibile alternativo (metano, GPL e ibrido) o il modello con cilindrata più bassa, sembra che l'adozione di un determinato stile di guida sia un utile fattore per contribuire alla riduzione dei gas serra. Si può arrivare a ridurre i consumi complessivi del 10-15%. Buono comunque a sapersi.


 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 1 commento -
Caro Agostinelli, qualche decennio fa frequentavamo le scuole medie e già allora avevamo un prof , sensibilissimo ai problemi ecologici (era un vero profeta!) , "martellava" per un traffico su rotaie, non su gomma, così come già avveniva in altri Paesi a noi vicini (Svizzera, Germania, Francia...). Ci spiegava che ALTRIMENTI ci sarebbe stato un caos indescrivibile, con danno enorme sul clima, sulle persone, sull'ecosistema... Ora siamo diventati nonnetti e... ah! quel nostro prof! Utopia...
Scritto da I soliti amici al bar il 29/10/2009 alle 12:17
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