Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 14/12/2009 alle 13:07

La faccia insanguinata di Berlusconi domina i quotidiani di oggi e richiama una nota canzone di Gaber: “un’aria che manca l’aria”. Non avremmo mai voluto arrivare a questo, ad un gesto inconsulto che dalla mano di un folle delinea uno scenario drammatico in cui il dibattito politico può precipitare, alla ricerca di una giustificazione di toni e iniziative politiche che hanno proprio nella parte oggi colpita dalla violenza un  motore senza freni. Forse ci si rende conto di come allontanarsi dalla Costituzione e dalla funzione unificatrice e civile del suo messaggio porti a scenari inimmaginabili, gravidi di scontri che vanno a radici che, una volte scoperte, alimentano inquietudini e tensioni ulteriori. Da queste note ho ogni giorno alluso all’insostenibilità di una cultura della separazione, dell’esclusione in un mondo come quello odierno che non si può chiudere in alcun confine. Ho sottolineato come l’attacco alla separazione dei poteri e il restringimento della politica al proprio personale e ai propri interessi porti lontano dal patto sociale che rende il dibattito democratico fecondo e profondamente civile. Oggi siamo ad un punto molto critico ed occorre riscoprire e introiettare tutta la forza della democrazia sociale della repubblica uscita dalla guerra antifascista per fare di ciascuno di noi i protagonisti di uno sforzo di ricostituzione della convivenza, esasperata da un gesto che speriamo rimanga un unicum nella storia del Paese, ma anche minata dall’instancabile irresponsabilità di un leader - a cui diamo la nostra solidarietà in queste ore  amare - che purtroppo non ama abbastanza questa democrazia. 
 

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 3 commenti -
No, non mi piace mario. non mi piace perchè non si può richiamarsi alla guerra partigiana e poi fare i bebè per un cazzotto. non mi piace perchè uno che è stato (stato) in cura psichiatrica non è automaticamente un folle. non mi piace perchè il piduista mafioso non ha affatto bisogno della tua o mia solidarietà. scusa, mario, ma tu, antico compagno di strada, sei più intelligente di questa nota venuta malino. un abbraccio.
Scritto da Emanuela Risari il 14/12/2009 alle 14:10
Caro Mario, condivido quasi tutto. Solo, la difesa della democrazia non è compito esclusivo delle sinistre. Anche la destra (non solo un'altra sinistra, ma anche un'altra destra è possibile, o questo paese implode) può, deve farlo suo, Per questo valorizzo con forza il tuo passo contro "la cultura della separazione". La politica è sì demarcazione (ma non muri e frontiere invalicabili), ma anche fluidità, convergenza, e ragionevolezza sempre, o è il buio, e noi quel buio l'abbiamo già visto!
Scritto da Valerio Crugnola il 14/12/2009 alle 14:40
Sono pienamente d'accordo con quello che dici. Siamo giovani e la storia tra fascisti e antifascisti l'hanno vissuta i nostri nonni. Parlerei pero' di nazione e non di paese!
Scritto da marco vitali il 14/12/2009 alle 23:36
Archivi:
Ultimi post:
(23/5/2012 - 12:46)
(22/5/2012 - 11:37)
(21/5/2012 - 14:41)
(18/5/2012 - 10:23)
(17/5/2012 - 14:09)
(16/5/2012 - 13:10)
(15/5/2012 - 12:05)
(13/5/2012 - 22:00)
(11/5/2012 - 18:35)
(10/5/2012 - 13:50)