Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 20/12/2009 alle 07:38

E’ ancora presto per commentare gli esiti molto deludenti del vertice di Copenhagen e lo faremo appena le notizie saranno più esaurienti. A prima vista questo presunto accordo è un fiasco ed è anche un passo indietro rispetto al protocollo di Kyoto. Il direttore generale di Greenpeace, il francese Pascal Husting, alla prima lettura del testo finale dell’accordo di Copenhagen ha affermato: “Se un capo di stato proverà a dire che questo accordo è un successo, vincerà la Palma d’Oro per la comunicazione più menzognera dell’anno”. In verità nella bozza circolata spariscono gli impegni vincolanti e collettivi e al loro posto c’è solo un elenco delle disponibilità di ogni singolo stato. Non c’é un solo punto in cui si parla di obbligatorietà degli accordi. Il protocollo di Kyoto era insufficiente, ma almeno era vincolante. Questo testo sembrerebbe la prova che gli egoismi nazionali prevalgono ed è anche la versione più debole tra quelle circolate nelle due settimane di Copenhagen. I dati scientifici sono certi e condivisi e non possono cambiare: ma se dopo tanti anni si arriva a questo significa che la politica ha fallito. Questo era il messaggio della straordinaria manifestazione popolare di Sabato scorso, che si può visionare qui. Allora ci sono solo due possibilità: o si cambiano i politici che ci governano o entra in campo decisamente il protagonismo dei cittadini e dei popoli del pianeta o tutte e due le cose. Questa, in fondo, è la svolta che ci si aspetta dopo le difficoltà di queste ore. Invece Berlusconi la soluzione l'ha già trovata: "Se cambia il clima il mio dolore non è inutile". Evidentemente parlava soltanto del clima di tensione a cui lui contribuisce per primo – quotidianamente - con i suoi attacchi alla Costituzione. Ma se l’orizzonte del pensiero di un Presidente del Consiglio è così angusto e così piegato ai suoi interessi e destini personali, la sfortuna per il Paese e l’impotenza dei suoi cittadini di fronte al futuro appaiono ancora più tragiche delle battute di arresto, spero temporanee, sulla strada dell’accordo mondiale sulle emissioni climalteranti.

Categoria: Idee e proposte
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Gentile agostinelli mi fa vomitare il "clima" in cui viviamo in questo strano Paese dove l'unico problema sono i guai pubblici e privati del signor B.. Non posso che condividere le sue parole e reagire con ancora più fermezza e coraggio alle politiche che ci vengono imposte dal Governo.
Scritto da curzio rosso il 19/12/2009 alle 23:47
Cattivo clima, politico e atmosferico. Forse, se ce ne occupiamo tutti, qualcosa può cambiare, come sembra voler dire il video che è contenuto nella sua nota di oggi
Scritto da Matteo Porta il 20/12/2009 alle 08:22
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