Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 13/1/2010 alle 08:51

Sulle regioni si sta litigando. Ma in Puglia c’è qualcosa di più: è la sola regione del mezzogiorno che ha un candidato che non è stato il prodotto d'un apparato né di alchimie di vertice, bensì della gente pugliese, e degli sfavoriti, tanti e puliti, e si chiama Nichi Vendola. Ma Pier Ferdinando Casini – che contende la palma di genio macchiavellico a massimo D’Alema - non lo può tollerare. Occorre, dicono il Mestierante di Bologna e la Volpe del Tavoliere dare la Puglia a qualcuno più capace di giravolte e intrighi e disponibile a ridurre la politica ai giochini degli smaliziati capobastone. Come ha scritto Rossana Rossanda, è un errore per l'Europa ma un danno per noi che la UE non abbia assunto come ministro degli esteri il deputato di Gallipoli, perché D'Alema di politica interna e in campo sociale non capisce gran che e perciò, di fronte ad un candidato pulito e amato nella società come Vendola,  preferisce traffici di vertice. Dovrebbero, i miei amici del PD, dirmi come vogliono interpretare positivamente le inquietudini non solo delle sinistre radicali, ma anche dei tanti che votano per Di Pietro o per Grillo o che si raccolgono intorno al colore viola. È tutta gente "nostra": che da anni ci manda a dire che è stufa e inorridita dalle liturgie politiciste, dalle ambiguità tattiche, dalle filiere che custodiscono le preferenze, dalle spartizioni di nomine e poteri. Un ampio sentimento sociale spesso trascurato e sacrificato per comporre equilibri di coalizione, e che ormai non risponde più ai richiami di appartenenza, ma sceglie liberamente e a volte, altrettanto liberamente, rinuncia a scegliere e non va a votare. Il consenso elettorale è necessario andarselo a prendere. Anche in Lombardia, dove il centrosinistra ancora balbetta, Penati sembra correre rassegnato per onore di firma e la sinistra non ha la lungimiranza di riprendersi, non tanto i simboli gloriosi del passato, quanto la rappresentanza unitaria dei bisogni di un mondo del lavoro lasciato alla sua solitudine. E’ l’ora di ripensare a vincere e di riprendersi da un minoritarismo politico e culturale anche nella regione più ricca e più in declino d’Italia, smettendo di rincorrere Formigoni, o facendolo solo per mandarlo a casa.

Commenti dei lettori: 13 commenti -
Caro Agostinelli, oggi D'Alema sui giornali dice che non ci capisce più niente neanche lui. O ha suscitato un vespaio che non è in grado di governare, oppure fa la volpe anche questa volta. Come rimpiango la politica lineare fatta di grandi opzioni e non di trucchi per professionisti! Vendola mi sembra una positiva eccezione
Scritto da Alberto Maesani il 13/1/2010 alle 09:04
non so se la responsabilità dell'attuale disastro pugliese sia da ricercare solo nelle persone di D'Alema e Casini (che ovviamente non mi piacciono) o se ci sia anche una componente locale, di interessi toccati da Vendola. Al di là delle sue doti di narratore dell'alternativa, Vendola credo si sia dimostrato un bravo amministratore e un leader rispettato dal popolo del centrosinistra. Non capisco proprio perchè si debba sacrificarlo all'incerto e infausto accordo con i democristiani di ferro.
Scritto da davide il 13/1/2010 alle 09:53
Mario, scusa la domanda diretta: ma ora sei più vicino al PRC o a Sinistra e libertà?
Scritto da davide il 13/1/2010 alle 09:54
D'Alema sarà la Volpe del Tavoliere ma Vendola è un governatore che non ha brillato nell'amministrazione della Puglia,a cominciare dagli scandali nella Sanità.Forse anche lui,come la Volpe,non capisce molto di politiche interne!!La sua ricandidatura non garantisce niente tranne la minoritaria sinistra pugliese e non; un giretto in Puglia,come ho fatto io a Natale, sarebbe utile per sentire quanto bene vogliono a Vendola le persone "comuni"...
Scritto da B.Bruni il 13/1/2010 alle 11:03
Caro Mario, c'è da sperare che i miei amici del PD riprendano il buon senso e la smettano di pendere dalle labbra di Casini. E' giusto provare ad allagare la coalizione ma solo su programmi chiari ed alternativi e senza rinunicare ad esperienze come quelle di Vendola in Puglia. Finirà che questa volta vi voto a voi di SEL.
Scritto da Stefano il 13/1/2010 alle 11:30
Caro Mario,lasciamo perdere le volpi e i Penati,cerchiamo noi di fare qualcosa per rendere meno disperante la situazione
Scritto da claudio il 13/1/2010 alle 13:01
Agostinelli ha molto ragione. Vendola è stato ed è uno dei pochi esempi di politica virtuosa che abbiamo visto negli ultimi vent'anni in Italia. E' incredibile (o forse no?) che sia l'oggetto di un attacco così pesante del PD. Credo sia il momento che si dica basta a questa politica dei mestieranti incompetenti e attratti solo dal micropotere e si dia spazio a quelli come Vendola. Ne avremmo bisogno anche in Lombardia....
Scritto da Luca G. il 13/1/2010 alle 14:41
Caro B.Bruni, anche io sono stato in Puglia anche quest'anno e ho ricavato l'immagine opposta a quella di bruni. Citare lo scandalo sanità è una banalità assurda, Vendola ha fatto pulizia rimuovendo non solo le persone indagate, ma anche quelle su cui c'erano solo degli elementi discutibili dal punto di vista dell'etica amministrativa/politica. Si fosse usato lo stesso metodo in Lombardia per lo scandalo bonifiche, si sarebbe svuotato il pirellone
Scritto da Davide L il 13/1/2010 alle 15:10
B.Bruni, io non so di che Puglia parli. Io sono sposato con una donna pugliese, passiamo 3 mesi all'anno in Puglia e Vendola è conisiderato un grande amministratore. Odiato solo da chi ha poteri da conservare. Attaccato dai più ricchi. Evidentemente non l'hai seguita la questione della sanità. Con lo scandalo, Vendola non c'entra assolutamente in nulla, anzi c'entrava solo il PD. E Vendola ha cacciato quelli coinvolti. A me sembra una presa di posizione la tua. Strumentale come quelle di D'alema
Scritto da Ladurie il 13/1/2010 alle 15:16
Ma in Lombardia non ci ficcheremo in una situazione analoga?!? Con giochi e giochini che stanno sempre nelle stanze chiuse e non creano un minimo di passione tra i cittadini bastonati dalla crisi e dai Formigoni-Ceausescu che passano oltre un ventennio al trentesimo piano del Pirellone.
Scritto da Gino Calabretta il 13/1/2010 alle 16:41
Egregio Consigliere, condivido la necessità che sinistra e centrosinistra provino ad uscire insieme dal minoritarismo elettorale e culturale in cui sono. Per fare questo non vi è dubbio che l'esperienza di governo in Puglia è una risorsa. Se Casini non è d'accordo è un errore rincorrerlo. Scenari diversi risultano incomprensibili innanzi agli stessi elettori del PD. Non penso che si tratta di insipienza di D'alema, ma di un errore politico, da rimediare. Sempre con sincera stima. Ginni Bologna
Scritto da Gianni Bologna il 13/1/2010 alle 17:34
Vivo da quasi dieci anni in puglia e ho vissuto in prima persona l'esperienza esaltante di Nichi Vendola. Come altre volte, nuovamente, scelte politiche patrocinate da D'alema metteno a repentaglio l'unico vero e straordinario successo nel panorama disastrato della politica italiana, realizzato con autentica partecipazione popolare. Se in puglia ci saranno 4 candidati (Vendola-Boccia-Poli Bortone-Di Staso) VENDOLA VINCERA' ANCHE SENZA IL PD. Fare assolutamente lo stesso in Lombardia.
Scritto da stefano il 13/1/2010 alle 20:58
14.01.2010, si apprende di altri arresti nell'àmbito dirigenziale della Sanità in Puglia. Ma che cosa sta avvenendo in definitiva in questo vasto e importantissimo settore vitale? E' ormai parecchio tempo che si sta indagando e arrestando... La Sanità è un campo di estrema importanza per tutta la collettività, in Puglia come in Lombardia e ovunque.
Scritto da Ultime notizie il 14/1/2010 alle 14:07
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