Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 23/1/2010 alle 09:00

All’uso politico delle catastrofi e dei soccorsi siamo ormai abituati.
È una (cattiva) abitudine che non comincia neanche col Berlusconi dell’Aquila, ma certo è stata una dominante della strategia comunicativa del presidente del consiglio per tutto il 2009 fino a oggi. La cosa, per quanto fastidiosa, può risultare quasi accettabile finché riguarda catastrofi di casa nostra, e a patto di avere come contropartita rapidità, efficacia, sollievo per le popolazioni colpite. Roberto Formigoni negli ultimi giorni ha introdotto una innovazione, in questa già discutibile abitudine:Dove naturalmente l’utile di chi invia gli aiuti è evidente e immediato, mentre il sollievo della gente colpita – in questo gli haitiani di Port-au-Prince – è remoto ed eventuale. La polemica con Bertolaso ha messo in luce una voglia smodata e irresponsabile di arrivare primo, anche mettendo a rischio la sicurezza e l’efficacia dell’intervento generoso dei volontari. Insomma, della corsa in avanti isolata dei soccorritori della Regione Lombardia verso i Caraibi rimane soprattutto il sapore amaro della strumentalizzazione. Dovremmo dare davvero tutto, per aiutare quel popolo disgraziato. Ma con modestia, con pudore, in silenzio. Vallo a spiegare a uno come Formigoni. 


Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 5 commenti -
Ma a Formigoni non bastava farci credere che il nuovo grattacielo a Milano l'ha costruito lui nel tempo libero tra una delibera e l'altra, visto che al TG3 di ieri ci ha detto che è un suo regalo (sic!) ai cittadini lombardi (ma con i soldi suoi o nostri?). Naturalmente grattacielo e soccorsi a Haiti sono un pezzo di campagna elettorale...mica siamo scemi!
Scritto da Adrian Zanolla il 23/1/2010 alle 10:12
Quando la gente saprà vedere "oltre"... allora ogni fatto contingente sarà valutato nella sua oggettiva realtà. Della serie: meglio essere che sembrare. Un principio che deve riguardare tutti. Forse sarebbe pretendere troppo... ma almeno cominciamo a ragionarci su.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 23/1/2010 alle 10:49
Bravi, Legnanesi e Bustocchi: cominciamo davvero a ragionarci su! Qui si amministra per andare in TV e sui giornali, non per rispondere alle speranze - e dico speranze, valori, passioni civili - dei cittadini elettori. Formigoni si comporta come se fosse un "brand" - come si direbbe in pubblicità - buono per il lancio di tutti i suoi prodotti.
Scritto da Carmela, stanca della propaganda il 23/1/2010 alle 12:28
@ Carmela. Ottime osservazioni che vanno nella direzione giusta. Tutti, quindi anche gli sponsor politici (o i politici sponsor), rischiano sempre grosso perchè il famoso detto ammonice: chi si loda... si imbroda! Spetta alla gente, a ciascuno di noi, sapere e volere vedere nei fatti concreti la coerenza delle campagne promozionali o pubblicitarie... E poi, in concreto, acquistare o no; votarli o no...
Scritto da Rosella e Carlo il 23/1/2010 alle 12:56
Formigoni aiuta Haiti perchè ad Haiti ci sono i suoi amici ciellini di AVSI. Il cattolicesimo vero dice di non vantarsi dei propri atti, come fanno Zanotelli, don Ciotti e gli altri che fanno del bene. Chi si vanta del bene che fa per me non è un cattolico, è un esibizionista. Come tutti i ciellini.
Scritto da Francy il 23/1/2010 alle 18:59
Archivi:
Ultimi post:
(23/5/2012 - 12:46)
(22/5/2012 - 11:37)
(21/5/2012 - 14:41)
(18/5/2012 - 10:23)
(17/5/2012 - 14:09)
(16/5/2012 - 13:10)
(15/5/2012 - 12:05)
(13/5/2012 - 22:00)
(11/5/2012 - 18:35)
(10/5/2012 - 13:50)