Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 9/2/2010 alle 16:33

“Commercio di armi”. Con uno dei più sanguinari regimi africani, quello eritreo di Asmara. Che dà “appoggio logistico e militare a gruppi legati ad Al Qaeda”. E i soldi delle presunte mediazioni “utilizzati poi per finanziare parte della campagna elettorale del Ministro della Difesa”. E’ il quadro sconcertante che, secondo quanto pubblicato sul settimanale L’espresso, vedrebbe coinvolto direttamente l’ex assessore regionale Prosperini, già in carcere per una presunta tangente ricevuta da Tv private nella stipula di contratti per promuovere il turismo lombardo. E vedrebbe implicato anche il suo ufficio con sede al Pirellone. Paladino a parole della lotta al terrorismo, ma in affari con le lobby che potrebbero perfino sostenere e addestrare i talebani somali. In sostanza,  Prosperini sarebbe stato il mediatore tra imprenditori europei e governo eritreo per la vendita di armi. E a curare le operazioni, il suo segretario personale. Il tutto al riparo di una carica istituzionale e, addirittura, forse, di accordi di programma tra Regione Lombardia ed Eritrea. La qual cosa deve essere assolutamente chiarita, dissipando qualsiasi ombra  possa essere anche solo incautamente avanzata, come ha fatto l’Espresso. Occorre cioè, al di là delle responsabilità personali, togliere qualsiasi sospetto sul ruolo della Regione e su eventuali sue ulteriori implicazioni in questa sconvolgente vicenda. Dopo lo scandalo di Oil for Food e del coinvolgimento di uno dei più stretti collaboratori di Formigoni - condannato per corruzione internazionale - con il regime di Saddam Hussein, quest’altra circostanza di traffici con una dittatura sotto embargo dell’Onu genera allarmi per la credibilità dell’istituzione lombarda, al punto che la sua tutela richiede  un immediato chiarimento ed una responsabile quanto urgentissima presa di distanza dei massimi livelli. Finora, però, solo silenzio, imbarazzo e rimozione, annegati nel frastuono dell’ormai avviata campagna elettorale.

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 2 commenti -
Caro Mario, non mi stupisco di quanto scrivono i giornali sui legami tra Prosperini e Afewerki. Non si tratta del rapporto episodico tra un trafficante, nonché pessimo politicante, e un dittatore, ma di vincoli organici tra la giunta regionale, con il sistema di potere che rappresenta, e una dittatura, con il suo sistema di sopravvivenza e legittimazione interna, ossia la guerra come strumento di oppressione e dominio e come business privato della lobby militare. Ma ai lombardi va bene così! (?)
Scritto da Valerio Crugnola il 9/2/2010 alle 09:22
Il silenzio di Regione Lombardia è imbarazzante e imbarazzato.. Formigoni invece di inaugurare ogni giorno dieci nuove propaggini regionali realizzate con le nostre risorse dovrebbe rispondere alle domande che pone lei Agostinelli.. E poi vediamo di capire meglio dove arrivano le lunga manus del potere in Lombardia che da una parte combatte il terrorismo e dall'altra lo fomenta con l'azione scellerata dei sui politici!
Scritto da curzio rosso il 9/2/2010 alle 14:27
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