Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 13/2/2010 alle 19:05

Il costo di un'abitazione in affitto è diventata una corsa al massacro in una jungla senza nessun tipo di regole, dove ognuno spara il prezzo che vuole. E se qualcuno solleva un'obiezione la risposta è sempre la stessa: "E' il mercato..". Eppure in teoria questo benedetto mercato dovrebbero farlo proprio gli inquilini e non i proprietari senza scrupoli, specialmente in questi tempi di crisi economica, in cui anche per coloro che sborsano quattrini per l'esoso canone con regolare contratto registrato, sta diventando un problema drammatico. Gli affitti, infatti, sono aumentati a dismisura. Negli ultimi vent'anni, secondo il recente rapporto elaborato da Nomisma, addirittura del 105%, mentre il potere delle famiglie italiane ha registrato un aumento nello stesso periodo solo del 18%. La media nazionale d'incidenza sui costi di vita, stando a quanto riportato da Nomisma, calcolata su un'abitazione di 70 metri quadrati è passata dal 12,5% del 1991 al 27,8% del 2009, con un incremento di oltre il 121%. Ma anche qui le percentuali citate sono sicuramente in difetto, perchè oggi se una famiglia composta da 4 persone guadagna 1.600 euro al mese e arriva a pagarne 800 per l'affitto, l'incidenza è pari al 50% dell'intero reddito ( e si stima che siano 4 milioni le famiglie in queste condizioni). Eppure per il Governo della Lombardia, sembra che a crescere debba essere solo l’edilizia privata. Basta vedere il piano casa approvato sei mesi fa: volumetrie e incentivi ai privati, niente per l’edilizia residenziale pubblica. Per l'Anci (Associazione dei Comuni Italiani) un piano casa deve rispondere alle esigenze di chi vive in affitto, dato che il potere contrattuale degli inquilini è tremendamente diminuito ed essi vengono esposti a richieste esose e in nero non calmierate. E questo quadro, viste le nere previsioni occupazionali, è destinato a peggiorare nei prossimi anni. Basta guardare la situazione degli sfratti.  ‘’Nel nostro Paese - scrive l’ANCI -  quasi il 90% degli sfratti e’ per morosita’, mentre l’incidenza dell’affitto sul reddito per le fasce basse e’ il più alto di Europa”.

Categoria: Lombardia, Economia
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Leggo solo oggi il blog di ieri sull'inchiesta per le tangenti sulle bonifiche in regione Lombardia. E mi ha colpito un commento che accusa l'autore di estremismo e inconcludenza. Leggendo ora la nota sugli affitti vorrei dire: quale estremismo? Qui ci sono dati e vita reale da cui partire. E le ombre gettate sulla Giunta Regionale per un giro di 196 milioni di euro fuori controllo non è tema da discutere seriamente, se è frutto di una Commissione d'inchiesta del Consiglio?
Scritto da Adrian Zanolla il 13/2/2010 alle 09:22
Certo che se l'affitto incide per il 30% sui costi di vita, come leggo qui, e le buste paga sono rimaste al palo, bisognerebbe intervenire in tempi di crisi anche sulla voce casa, come se si trattasse di un bene sociale da assicurare come diritto. Siamo tutti così ricchi in Lombardia da non sentirne parlare proprio? Se foste come me giovane, sapreste che la casa di proprietà dei genitori obbliga noi a fare i "bamboccioni", ma non certo a vivere autonomamente, visti i costi insostenibili.
Scritto da Un ventiduenne il 13/2/2010 alle 19:36
Post come questi sono un invito a considerare prioritario il problema della casa, assieme al lavoro, da parte di tutte le forze sociali. Note scontate e risapute ma che vanno nel dimenticatoio dei fatti concreti che invece bisogna dire e ribadire e fare. La sensibilità dei politici in questo campo va sempre sostenuta ed appoggiata con ogni mezzo. Quello che più ci deprime è l'indifferenza dei media, e non solo, difronte a realtà gravi come queste.
Scritto da Carlo A. A. il 13/2/2010 alle 20:59
Mario, è vero che ti ricandidi alle regionali? Io e i miei amici al bar ne saremmo proprio conenti
Scritto da Luciano e gli amici del bar il 14/2/2010 alle 09:04
@Un ventiduenne. Osservazioni ponderate, giuste, da condividere. Soprattutto il riferimento alla indifferenza nel voler parlarne e "da non sentirne parlare": quando attorno è tutto opulenza ed apparenza, i valori veri (cioè i NON valori) sembrano appunto ben altri! - - Genitori di due figlioli della tua età, (26 e 21 anni), che si sforzano di non essere bamboccioni. Auguroni sinceri anche a te. Ciao.
Scritto da Genitori provincia di Milano il 14/2/2010 alle 09:23
Questo articolo è collegabile a quello sulla patente a punti degli stranieri...il sistema Italia rende difficile ai suoi cittadini la possibilità di possedere una casa,figuriamoci a chi si illude venendo da altri paesi di trovare condizioni di vita più rosee della propria.Siamo un paese occidentalizzato a cui manca la mentalità civile da paese occidentalizzato.
Scritto da francesca il 14/2/2010 alle 11:01
Lo scandalo in particolare in Lombardia io vorrei sollevarlo sulla città di Milano.Questa città ha:Università degli Studi,Univesità cattolica del Sacro Cuore,Iulm,Bocconi,Accademia di Brera,Politecnico,Ied.Sono sette poli di formazione post diploma.Altre città d'Italia posseggono la nomina di "Città universitaria" con molte meno facoltà a disposizione e le persone,anche non studenti,usufruiscono dalle agevolazioni date sugli affitti grazie a questo riconoscimento.
Scritto da francesca il 14/2/2010 alle 11:08
Da parte del comune di Milano non c'è nessun interesse a riconoscersi città universitaria,negando la propria realtà cittadina,perchè gli studenti che vengono da altre città e regioni non votano alle comunali,mentre i padroni delle abitazioni locate in nero sì.Questo è l'esempio di come il Comune di Milano per l'arricchimento dei suoi elettori vessi sulle condizioni economiche di altre famiglie italiane che devono mantenere i propri figli in questa città che è già cara per il costo della vita.
Scritto da una ragazza all'università il 14/2/2010 alle 11:12
@francesca. @una ragazza all'università. - Non conoscevamo questo aspetto particolare e, come noi, crediamo moltissimi altri non sanno. Sarebbe invece un tema da approfondire, oggettivamente, poichè coinvolge tantissime famiglie e muove interessi colossali. Un argomento in qualche modo conseguente al tema del post odierno e un invito all'attento e sensibilissimo Mario di voler dare a tutti, se possibile, l'opportunità di scoprire questa realtà, di estrema attualità. Grazie.
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 14/2/2010 alle 13:41
Hanno cercato di convincere chi vive in Lombardia che le magnifiche sorti e progressive avrebbero dato vita ad una società di proprietari, di benestanti al riparo dalla povertà e dall'indigenza. La realtà è diversa:" ci sono quelli che salgono sui tetti è hanno il coraggio di lottare per il posto di lavoro". Tanti altri non hanno neppure un tetto su cui salire, il posto di lavoro perso e l'affitto da pagare. La Lombardia vista ad altezza d'uomo, non è quella di Formigoni. Pino
Scritto da Pino Altieri il 15/2/2010 alle 16:50
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