Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 12/2/2010 alle 10:21

Come ultimo atto della legislatura in Consiglio si è tenuta la relazione della Commissione d’inchiesta sulla bonifica dell’area ex-Sisas appaltata all’imprenditore Grossi, sotto inchiesta per esportazione illegale di valuta e per illeciti compiuti nella esecuzione di opere pubbliche. La Sisas, azienda chimica che produceva solventi e plastificanti, ha operato per decenni ai confini di Milano, nei comuni di Pioltello e di Rodano. Le sue produzioni sono cessate a causa di fallimento. L'azienda ci ha però lasciato in eredità un enorme quantitativo di rifiuti industriali. Per la precisione circa 350.000 tonnellate, depositate in tre discariche abusive all'interno del perimetro industriale. A causa della sua inerzia nel procedere alla bonifica del sito o ad imporla ai responsabili, lo Stato Italiano è stato condannato dalla Corte Europea di giustizia al pagamento di una multa che ammonta a diciannove milioni di euro circa, più 192.000 euro per ogni giorno di ritardo accumulato nelle operazioni relative agli interventi necessari per ripulire l'area. Al fine di ripulire l’area senza incorrere nella sanzione, la Regione è ricorsa senza gara nel 2007 ad un privato – l’impresa Zunino – che si è impegnato ad eseguire l’opera di bonifica senza oneri. Senonchè, a distanza di tre anni, ci si accorge che Regione e Governo hanno speso 196 milioni per compensare i costi di una riprogettazione della bonifica, che è finita nelle mani di Grossi, su cui oggi sta indagando la magistratura. La Commissione Consigliare d’inchiesta ha appurato gravissime scorrettezze nelle procedure adottate: mancanza di gare, direzioni lavori coincidenti con funzioni di controllo, appalti e verifiche nelle mani delle stesse persone, compensazioni urbanistiche in barba ai piani regolatori, impossibilità di accertamenti. E ha redatto, nero su bianco, le proprie preoccupate conclusioni trasferite al Consiglio. Ma nelle ultime due ore della legislatura, alle soglie della campagna elettorale, Pdl e Lega hanno di fatto esautorato la Commissione di inchiesta sulle bonifiche, impedendo una conclusione unitaria dell’indagine svolta. Il tutto con la clamorosa assenza dell’assessore all’ambiente Ponzoni e del presidente Formigoni. Eppure, l’esito del lavoro rigoroso della Commissione è chiaro. I costi della bonifica ex-Sisas non hanno riscontro in perizie oggettive. Il contributo pubblico - ben 196 milioni di Euro! - appare determinato assai più dalle richieste del gestore dell’appalto che da un esame preventivo degli oneri effettivi da parte della Regione nel ruolo di controllore. Non ci sono tracce di gare trasparenti. E l’esame accurato della documentazione avvalora in pieno l’inchiesta della Magistratura, che, oltre ad aver portato in carcere l’assessore di Pavia, moglie dell’ex plenipotenziario della sanità lombarda Giancarlo Abelli, lambisce i piani alti del Pirellone. Così, la maggioranza di centrodestra all’ultimo minuto ha votato un suo documento contrapposto a quello uscito dalla Commissione, che assolve se stessa e Grossi, mentre occulta malamente uno dei tanti scandali che costellano questo fine mandato. L’ennesimo episodio di prevaricazione, oltre che di copertura degli interessi del mondo degli affari.

Categoria: Lombardia
Commenti dei lettori: 4 commenti -
E mentre dovrebbe rispondere a delle domande legittime sull'operato suo e della sua giunta Formigoni preferisce correre ad inaugurare ospedali, distributori, opere stradali..Pare sia stato visto inaugurare per la terza o quarta volta la stessa cosa! Una macchietta che conosce molto bene il potere..
Scritto da curzio rosso il 12/2/2010 alle 11:52
Bonificare la Regione... dalla vostra sinistra estremista e inconcludente!
Scritto da Cesare il 12/2/2010 alle 23:35
Vorrei comunicare al signor Cesare che malgrado lei sia fiducioso nella buona gestione delle sostanze inquinanti in Lombardia da parte di chi probabilmente ha votato,da quel che si può comprendere dal suo commento,i problemi non si cancellano semplicemente bendandosi gli occhi e contando sul fatto che sicuramente gli altri avrebbero fatto di peggio.La Lombardia dal punto di vista del rischio ambientale è una delle regioni più sensibili al problema.Lo chieda ad un ingegnere.Il fatto che non...
Scritto da francesca il 14/2/2010 alle 10:49
...(continuo del commento precedente) stazionino sotto casa sua in dei sacchi della pattumiera i rifiuti pensando che allora la situazione sia a regola di legge,non può esimerla dall'osservare che lei,come me,e come altri lombardi e sopratutto ogni giorno i figli dei lombardi,respirano sostanze che superano di gran lunga la tossicità consentita dai livelli di legge e non solo in fatto di polveri sottili...ringrazi le persone che ha eletto signor Cesare anche per questo
Scritto da francesca il 14/2/2010 alle 10:53
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