Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 7/3/2010 alle 11:00

Dopo l’esclusione delle loro liste dalle competizioni regionali di Lazio e  Lombardia e dopo che le Corti di Appello di Roma e Milano hanno respinto i loro ricorsi, i vertici del Popolo delle Libertà stanno esibendosi in uno spettacolo indegno. Gridano al complotto, minacciano sfracelli, insultano gli avversari. Che la destra italiana non fosse particolarmente sensibile al rispetto delle regole e della legalità lo sapevamo già da un pezzo. Ma questo non rende meno grave quanto sta accadendo. Nessuno può sottovalutare la gravità dell’attacco sferrato dai manipolatori di professione della realtà. Ogni volta che vengono presi con le mani nella marmellata sollevano polveroni e cortine fumogene per occultare i fatti e depistare l’attenzione dai problemi veri. Ma è un gioco estremamente pericoloso che brucia la residua credibilità dei partiti, della politica, delle istituzioni. Con la vicenda delle liste la destra ha dato l’ennesima prova di ciò che è realmente. Le irregolarità, accertate, che hanno portato alla esclusione delle loro liste in Lombardia e nel Lazio vengono banalizzate alla stregua di piccole inadempienze burocratiche come se il rispetto delle procedure e i vincoli posti dalla legge a garanzia degli elettori fossero un orpello burocratico, una inutile perdita di tempo. Ma con il passare delle ore emerge con sempre maggiore chiarezza che quelle irregolarità non sono semplici “distrazioni”, ma il frutto avvelenato di una guerra senza esclusione di colpi che si è consumata fino all’ultima ora all’interno del Popolo delle libertà (sic!) e tra loro e la Lega. Sul “pasticcio” lombardo basta leggersi le dichiarazioni di La Russa e Giorgetti (ed altri numerosi esponenti) per comprendere i termini dello scontro che si è consumato in Lombardia. I ritardi nella consegna della documentazione necessaria o l’irregolarità delle firme non è dovuta a cavilli burocratici ma ad uno scontro interno al centrodestra che si è protratta oltre ogni limite di decenza democratica e tenendo all’oscuro i loro stessi militanti. Invece di fare le vittime e autoproclamarsi paladini della democrazia dovrebbero avere l’onestà morale e politica di riconoscere che solo i loro comportamenti illeciti hanno fatto mancare ad una parte degli elettori i simboli di riferimento.
Adesso il loro capobastone romano, a dispetto della legge, impone un decreto-colpo di spugna che, con atto unilaterale, sana tutti gli errori e, anticipando i TAR nel loro giudizio definitivo, legalizza tutti gli imbrogli. Lo sfascio della destra, a partire dalla Lombardia di Formigoni al quarto mandato, circondato da ex-soubrette e amministratori chiacchierati e indagati, produce solo disastri e disaffezione alla democrazia. Solo uno scatto di dignità ci può salvare

Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 15 commenti -
Collegi e conoscenti di centro destra assicurano che in caso di esclusione delle loro liste essi voterebbero in massa per una lista alternativa al centro sinistra. Magari anche di estrema destra. Sarebbe il colmo, rispondiamo noi. Eh, no, ribattono, è alta democrazia e libertà di voto. E' puramente casuale, si chiedono, che solo nelle regioni più importanti (Lazio, Roma, per politica; Lombardia, Milano, per economia) e in contemporanea ci sia stato questo fattaccio? Che rispondere?
Scritto da Legnanesi e Bustocchi il 6/3/2010 alle 08:20
questi personaggi della politica ci insegnano che le leggi possono essere "interpretate", che si possono cambiare le regole del gioco, che la realtà può essere falsata... è proprio la fine di ogni verità e di ogni dignità? sono schifato e l'unica possibiltà mi pare sia quella di non andare a votare, di lasciare che vincano al 99%, così il mondo si accorga che siamo in un regime simile a quello di tanti dittatori nel mondo... altro che popolo "della libertà". un cittadino deluso e arrabbiato!
Scritto da Matteo Merletto il 6/3/2010 alle 08:23
La legge è uguale per (quasi) tutti? Chi sbaglia, paga (ma non per tutti)? La legge non ammette ignoranza (ma non per tutti)?Avesse coinvolto una piccola formazione politica, ci sarebbe stato il can can mediatico e questo movimento istituzionale? Oppure, e se ci fosse stato un governo di centro sinistra? Oppure se l'esclusione avesse coinvolto il Pd anzichè il Pdl, come sarebbero andate le cose, chiunque fosse al governo? Domandine che si fanno tante persone e che sentiamo in giro...
Scritto da Domandine il 6/3/2010 alle 08:32
Ma come fa Formigoni ad essere così impudente? E' evidente che i brogli sono stati fatti dai suoi,ma chi gli dà il diritto di dire che ci sono irregolarità nelle liste di Penati? La menzogna e la propaganda in malafede sono insopportabili, soprattutto quando sono gestite da politici che si proclamano interpreti e sostenitori di valori religiosi e morali, che gettano alle ortiche per smania di potere.
Scritto da Goffredo il 6/3/2010 alle 08:41
con questo andazzo, si sta creando una cultura diffusa che invita a fare di tutto per essere il più forte o stare con il più forte, cosi la legge la si fa su propria misura. Quanti danni nelle coscieze delle nuove generazioni, E TUTTO AVVIENE CON LA CONNIVENZA DELLA LEGA NORD. GRIDIAMO FORTE LEGA ROMANA LADRONA-IL POPOLO NON PERDONA.
Scritto da robinews il 6/3/2010 alle 10:40
@robinews. Giuste considerazioni che condividiamo in pieno. Ma noi siamo sempre persuasi che soltanto le persone più sensibili avvertono queste ingiustizie. Alla gran parte della gente, a quanto sembra, importa soltanto il proprio orticello di egoistiche sicurezze sociali ed economiche e se ne straffotte, pare, di qualsisi altro problema. Quello che ci spaventa è questa mentalità e non-cultura di menefreghismo e lassismo generale. Certo, vorremmo tanto sbagliarci.
Scritto da Rosella e Carlo il 6/3/2010 alle 12:12
Napolitano e' Vittorio Emanuele terzo detto sciabletta. Popolo di sinistra siamo soli. Tutti alle cinque in piazza del tribunale a Varese. Vi venga un accidente se non ci siete. Claudio
Scritto da claudio il 6/3/2010 alle 13:07
noi di sinistra il nostro indegno spettacolo lo abbiamo gia dato in occasione del congresso di rifondazione con il risultato che oggi abbiamo Agostinelli da una parte e Agnoletto dall'altra Attenti ad attaccare Napolitano senza di lui,oggi,saremmo davvero alla canna del gas,pur essendo vero che alla canna del gas siamo molto molto vicini
Scritto da angelo m il 6/3/2010 alle 13:41
@claudio. D'accordo con te, anche se non ci siamo per distanza geografica. Se puoi, se ti ricordi, se vuoi, riferiscici di quella manifestazione. Noi siamo piuttosto amareggiati per il clima di quietismo lassista che sembra dominare i più, tutti presi a seguir alri clima, i primi soli di prossima primavera...
Scritto da Robecco sul Naviglio il 6/3/2010 alle 14:57
@claudio. D'accordo con te, anche se non ci siamo per distanza geografica. Se puoi, se ti ricordi, se vuoi, riferiscici di quella manifestazione. Noi siamo piuttosto amareggiati per il clima di quietismo lassista che sembra dominare i più, tutti presi a seguir alri clima, i primi soli di prossima primavera...
Scritto da Robecco sul Naviglio il 6/3/2010 alle 14:57
@angelo. Hai ragione. Gli imperatori romani l'avevano come tattica per poter governare senza problemi: "divide et impera". Ora noi continuiamo a dividerci e a restare sempre più frazionati, e lo facciamo tutto da soli senza che nessuno ce lo impone d'autorità. Continuando a stare divisi, chi comanda continua bellamente e facilmente a farlo. Mea culpa... maxima culpa!
Scritto da Divisi e soli il 6/3/2010 alle 16:40
Sabato pomeriggio Sinistra Ecologia Libertà (SEL-Vendola) ha manifestato davanti ai tribunali di tutta la Lombardia. Anche a Varese, come riferisce Varesenews e in particolare a Milano dove ha guidato un corteo di tremila persone (v. Corriere della Sera). Vuol dire che la gente comincia a reagire e che SEL comincia ad esserci davvero!
Scritto da Carolina Salvati il 7/3/2010 alle 09:02
Caro Mario, io penso che le manifestazioni non bastano più! Occorre iniziare una campagna di disobbedienza civile di massa, occorre una risposta molto più forte, pacifica ma forte. Sono anni che le destre erodo e sconquassano la democrazia e al massimo la nostra risposta è una manifestazione o un presidio. Loro agiscono e tolgono spazio democratico reale, noi rispondiamo con l'indignazione virtuale! Ripeto: disobbedienza civile di massa. E poi diciamolo: Napolitano è complice del golpe!
Scritto da Massimo Tafi il 7/3/2010 alle 11:45
@Massimo Tafi. Noi ci indignamo, protestiamo, ci incavoliamo, gridiamo, manifestiamo... e poi alle elezioni vincono sempre gli altri. O noi siamo in pochi anche se sembriamo in tanti o loro sono in tanti anche se sembrano pochi. Non ti sembri un sarcasmo, ma in definitiva ci par di capire che alla gente, che è opinione pubblica, non interessa nulla o granchè di quello che invece a noi "rodedentro". Disobbedienza civile di massa? Forse sarebbe un boomerang. Troppo lassismo e menefreghismo.
Scritto da Boomerang? il 7/3/2010 alle 15:02
Non è un caso che sia successo solo in Lombardia e nel Lazio , perchè la guerra intestina all'interno del pdl in queste regioni e più aspra ........questi sicuramente (si evince anche dall'intervista fatta dal Corriere all'addetto che aveva il compito di consegnare il plico all'ufficio elettorale a Roma).....alle 11.30 non avevano ancora composto la lista e questi ha ritardato perchè , a detta dello stesso era uscito a mangiare un panino , più verosimile che dovesse fare delle modifiche ai docum
Scritto da mimmo il 7/3/2010 alle 19:19
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