Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 17/3/2010 alle 11:02

Roberto Maroni, ministro dell’Interno,  interverrà il giorno 18 marzo ad una assemblea studentesca del Liceo Scientifico di Varese, che, per quanto mi consta, si terrà addirittura al cinema Vela. Tema: la legalità. Non è previsto un altro relatore di altra parte politica, che contribuisca a portare argomenti diversi da quelli di Bobo da Lozza. Il Ministro è stato invitato da una componente degli studenti e il preside Militello ha supinamente  accolto la richiesta. Ovviamente gli studenti, o anche una loro componente minoritaria, purché con l'accordo della maggioranza dei responsabili, ha il diritto di invitare chi vuole. Il Preside però ha il dovere di garantire il pluralismo delle opinioni e di valutarne l'opportunità. L’iniziativa è stridente  e inopportuna per tre motivi: 1) siamo in piena campagna elettorale; 2) non è previsto contraddittorio; 3) il tema, la legalità, è quanto mai delicato. Si parlerà di immigrati o di evasori fiscali? Di decreti ad listam e di leggi ad personam o di come il governo ha colpito la mafia in Sicilia? Dei respingimenti o di quanto è sicura l’Italia da quando un varesino col fazzoletto verde è Ministro degli Interni? Io chiede al Ministro che, d’accordo con un Preside così incauto, rinvii l’assemblea a dopo le elezioni e con un qualificato contraddittorio. Io per primo mi rendo disponibile. Si dice che il Preside abbia anche stabilito che chi non parteciperà all'assemblea dovrà restare a scuola per tutta la mattinata, anche se non saranno garantite le attività didattiche, perché di fatto i docenti sono quasi tutti "precettati" per accompagnare e o sorvegliare gli alunni al Vela, così da garantire che sia ben pieno.
Trovo tutto questo grave e sintomo di una arroganza ormai purtroppo subita in silenzio, che fa il paio con l’invito ad una cena a sostegno di  Formigoni organizzata dal presidente della Fiera di Milano e con l’invito rivolto a tutta la Consulta Femminile Provinciale per un incontro con Cattaneo. Ma davvero si può tollerare una così insopportabile invasione dei potenti nell’ambito delle istituzioni e della scuola?

Categoria: Lombardia, Persone
Commenti dei lettori: 10 commenti -
Incredibile! Il ministro in camicia verde viene in campagna elettorale a parlare agli studenti di un liceo cittadino e il Preside e i genitori non hanno niente da eccepire? Ma siamo proprio alla Repubblica delle banane!
Scritto da Carmelo il 17/3/2010 alle 08:55
Mi serviranno più interventi per alcune precisazioni - sulla base delle informazioni in mio possesso - sulla nota di Mario Agostinelli. 1. Il tema dell'incontro con il ministro Maroni non è la legalità ma la lotta alla mafia. 2. L'incontro è stato promosso da alcuni studenti della scuola (facile che dietro vi fosse, tramite il figlio che lì studia, lo stesso ministro, indispensabile per contattare gli altri relatori inizialmente previsti).
Scritto da Valerio Crugnola il 17/3/2010 alle 12:20
3. Inizialmente erano previsti quali relatori, oltre al ministro, il capo della Polizia Manganelli e un magistrato impegnato contro la mafia, Grasso. 4. In base a questi nominativi il Consiglio di Istituto ha accolto all'unanimità la proposta, pur registrando il suggerimento di alcuni circa l'inopportunità della data prescelta vista la sua coincidenza con la campagna elettorale. 5. Grasso non è poi risultato disponibile (sarebbe da vedere se è stato effettivamente contattato).
Scritto da Valerio Crugnola il 17/3/2010 alle 12:29
6. In suo luogo è stato invitato un comandante dei Carabinieri. E' evidente che non è la stessa cosa, che l'equilibrio tra le componenti istituzionali è stato alterato, che difficilmente si potranno ascoltare in queste condizioni voci critiche. 7. Il preside non ha però ritenuto opportuno sottoporre di nuovo l'iniziativa, nei termini mutati, alla approvazione da parte del Consiglio di Istituto, e non ha inteso ascoltare le numerose critiche avanzate nei suoi riguardi da diversi insegnanti.
Scritto da valerio.crugnola il 17/3/2010 alle 12:34
8. Il Preside, sempre a quanto mi si dice da parte di alcuni insegnanti, avrebbe effettivamente impedito la pubblicazione sul giornalino studentesco, "Il Galileo", di un articolo di uno studente, incentrato sui (presunti) rapporti intrattenuti da Berlusconi e Dell'Utri con la mafia e sul noto (da almeno due decenni) "caso Mangano", lo "stalliere di Arcore". Mi scuso di queste precisazioni sia con Mario (erano dovute) sia con i lettori (troppo lunghe, ma dovute anche a loro). Ora un mio commento.
Scritto da Valerio Crugnola il 17/3/2010 alle 12:40
Come Mario, trovo grave la vicenda. E' vero che l'iniziativa ha una copertura istituzionale, ma tale copertura è squilibrata, data l'assenza di un qualunque magistrato antimafia, e per giunta del calibro e del valore di Grasso. Difficile che due uomini che dipendono dal governo, e uno direttamente dal ministro, esprimano un qualche parere non consonante con quello del ministro. L'iniziativa giunge poi inopportuna, e assicura al ministro una platea in piena campagna elettorale.
Scritto da Valerio Crugnola il 17/3/2010 alle 12:47
Infine trovo sbagliato il comportamento del preside Micalizzi, deciso ad ogni costo a condurre in porto la cosa, nonostante le critiche di merito di vari insegnanti, alcuni dei quali apprezzati per il loro valore (Pignatale, Freni, Zuccoli...). L'intervento censorio è di gravità assoluta. Si tratta di una scelta diseducativa, dettata da acquiescenza, dal prostrarsi davanti ai poteri locali esistenti, senza curarsi dello scopo più alto della scuola secondo Dewey: educare alla democrazia.
Scritto da Valerio Crugnola il 17/3/2010 alle 12:57
Perdonate un'ultima precisazione. Il preside del Liceo Scientifico si chiama Micalizzi, non Militello, preside di altra scuola superiore. Ho avvisato Agostinelli delle mie precisazioni. Poiché sono stato io ad informare Mario (e altri consiglieri o candidati consiglieri), con varie mail via via più dettagliate, e inzialmente non complete e in parte inesatte, delle imprecisioni di Mario sono in qualche modo responsabile. Troppa posta ha ingenerato qualche pasticcio. Non sparate su Mario!
Scritto da Valerio Crugnola il 17/3/2010 alle 13:14
Avevo mandato un'ultima precisazione, ma non appare e la riscrivo. a) Il preside dello Scientifico si chiama Micalizzi, non Militello. b) Responsabile di questa e delle altre imprecisioni sono io stesso. Informato da vari amici insegnanti, ho inviato a Mario e altri una prima mail con dati imprecisi. Poi li ho corretti in altre mail, ma la troppa posta ha causato qualche cortocircuito comunicativo. Nessuno dunque per favori spari su Mario, che spende tutte le sue energie in cause nobili e giuste
Scritto da Valerio Crugnola il 17/3/2010 alle 15:07
ha dell'incredibile, ma abbiamo visto con le vicende sulle liste che l'arroganza di questo governo non ha limiti. Io un limite comincio a metterglielo non votandolo alle prossime elezioni.
Scritto da luisa il 17/3/2010 alle 17:28
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