Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 21/3/2010 alle 09:51

Mentre dopo Copenhagen la comunità scientifica, il mondo della politica, delle lobby e delle organizzazioni non governative portano avanti il dibattito sul futuro del pianeta, emerge un dato di fatto: l’opinione pubblica dei cambiamenti climatici si è già dimenticata. Perché? I motivi sono diversi e meriterebbero un’analisi approfondita delle dinamiche sociali ma di certo una delle cause va ricondotta al fatto che da quel 19 dicembre, data di chiusura della COP 15, sono nate e morte migliaia di nuove notizie a cui appassionarsi. Eppure la statistica relativa ai 27 paesi della UE ci dice che i maggiori problemi a livello mondiale sono la povertà, al primo posto e i cambiamenti climatici, al secondo. I dati relativi al nostro bel Paese invece ci spiegano che gli italiani sono in linea con il resto dell’Europa solo per quanto concerne la povertà. Infatti al secondo posto viene messa la paura del futuro, al terzo il terrorismo, al quarto la crisi economica e solo al quinto i cambiamenti climatici. Senza scomodare Freud e la psicologia, possiamo dire che normalmente noi dimentichiamo le cose che non riteniamo importanti oppure accantoniamo quelle che risultano scomode. Per i cambiamenti climatici possiamo considerare entrambe le ipotesi: non interessano e vengono accantonati tra i pensieri difficili da gestire. L’opinione pubblica è abituata ormai a seguire le notizie dei tg e dei giornali (di Minzolini e Fede!) come una telenovela. Quando l’isola di Tuvalu, quel puntino di Polinesia i cui parlamentari avevano convocato una seduta sott’acqua per denunciare l’innalzamento dei mari, non è stata più mandata in onda, ci siamo appassionati di nuovo soltanto ai guai giudiziari di Berlusconi: intanto Tuvalu è stata abbandonata da ormai tutti i suoi abitanti.

Categoria: Economia
Commenti dei lettori: 5 commenti -
Tuvalu ma in che squadra gioca?Agostinelli perchè non parli mai di calcio magari qualche giovane ti segue. Scherzi a parte ho cercato nel sistema interbibliotecario della provincia il tuo libro L'energia felice ne ho trovata una copia sempre disponibile cioe nessuno lo legge,vero che non sei l'unico che scrive di ecologia altrettanto vero,che anche a sinistra il concetto di crisi ecologica fatica ad entrare PS e il lambro che fine ha fatto?
Scritto da angelo m il 21/3/2010 alle 11:37
Caro Angelo, provo a rispondere. In effetti parlo di calcio: di una partita (la politica) giocata sempre da giocatori professionisti e che "gli altri" seguono da spettatori. Per questo a volte non parlo solo della partita teletrasmessa, ma di quella che bisogna giocare mettendosi la maglia. Il cambiamento climatico e il futuro sono più importanti dei numeri di Piazza San Giovanni. O forse dobbiamo sempre stare all'agenda che ci impone Berlusconi, lamentandoci poi dell'impotenza della sinistra?
Scritto da Mario Agostinelli il 21/3/2010 alle 20:59
bravo Mario, restare sui veri problemi della gente, la sinistra francese ha vinto perchè si è preoccupate dei problemi della gente comune,Obama ha finalmente convinto gli americani che il profitto delle compagnie assicurative può essere secondario rispetto ai 32 milioni di persone senza assistenza sanitaria... a pensarci bene.. la democratica america si comporta come molti paesi africani dove non esiste assistenza sanitaria gratuita.ma è democrazia pensare che il dio danaro prevale su tutto??
Scritto da franco zanellati il 22/3/2010 alle 07:12
Per me ha ragione Mario. Non ci si deve abituare alla politica dei politicanti che si parlano addosso commentando sempre e solo se stessi. Anzi, io apprezzo questo blog perchè non è solo il commento del quotidiano, ma fornisce materia per discutere e riflettere senza essere considerati solo spettatori di partite in cui le squadre sono sempre le stesse.
Scritto da Adrian zanolla il 22/3/2010 alle 08:30
caro mario non ci simo capiti,la battuta su tuvalu voleva essere solo una battuta tesa piu a sdammatizzare un momento di tensione ,che trovo anche nella tua risposta ,che altro.Cosi come l,episodio del libro,che io ho prenotato e leggero a breve Vero che non dobbiamo seguire l'agenda di Berlusconi ma io ti ho parlato di un argomento che fatica ad entrare nella testa dei militanti di sinistra l'ecologia e tu mi tiri in ballo i numeri di piazza san giovanni
Scritto da angelo m il 22/3/2010 alle 11:35
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