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			 inserito il 29/3/2010 alle 15:09 
				Molti lettori di questo blog conoscono Stefano Mele, un compagno generoso, passionale, pugliese. Tre caratteristiche che ne descrivono bene la caratura. Dico compagno come si è sempre detto di chi conserva ideali forti e mantiene rispetto per quelli degli altri e di chi è capace di grandi amicizie e possiede un “fiuto politico” che corregge e giustifica ogni irruenza. Alle ore 0:15 del 27 Marzo all’ospedale di Bollate è deceduta a 95 anni Recchia Marianna, la sua mamma. Una donna che aveva radunato 7 figli nella periferia milanese, facendo perno sulla autorevolezza della sua figura matriarcale per inserirli in una società che negli anni ’60 e ’70 ha saputo fondere locali e immigrati in un processo di crescita popolare oggi purtroppo non più imitato. Marianna potrebbe ricordare la madre di Rocco del film di Visconti, così amorevole e così fiera delle sue origini quando si affacciava sulle ringhiere e sui sogni delle case popolari. Oggi, dopo le esequie a Novate ritorna a Presicce con il nostro saluto e tutto l’affetto per Stefano. 
 Categoria: Persone 
				
				
						Stefano Mele l'ho conosciuto nel 1977, allora era responsabile del PCI a Busto. In questi giorni siamo stati  insieme per la campagna elettorale di Sinistra Ecologia Libertà. Stefano non è cambiato affatto. Stessa passione per la politica come trent'anni fa, stessa generosità di allora, un ottimismo della volontà enorme e capacità organizzative fuori del comune. Non conoscevo sua mamma, conosco sua moglie Lina e i figli: splendide persone, spledidi ascendenti. Gli sono vicino con affetto. Pino 
					
					Scritto da Pino Vanacore il 29/3/2010 alle 17:33 
						A Stefano, nell'impossibilità di manifestargli la mia vicinanza al momento in altro modo, un forte abbraccio. Valerio 
					
					Scritto da Valerio Crugnola il 29/3/2010 alle 19:04 
						Negli anni ho conosciuto Stefano in tante, forse troppo sfuggevoli occasioni, ma sempre cogliendo la sua pulizia, generosià e capacità.
Un abbraccio affettuoso 
					
					Scritto da giorgio malnati il 30/3/2010 alle 08:53 
						Questa è la storia di una 'bella vita'. Popolare. Una storia di gente perbene, uno spaccato del quale il nostro Paese deve andare fiero e orgoglioso. Soprattutto un esempio che può aiutarci a crescere esaltando il lavoro, il sacrificio, la famiglia e la capacità di vivere in una comunità, nonostante i problemi, in modo armonico e civile. 
					
					Scritto da paolo rossi il 31/3/2010 alle 10:58 
						Questa è la storia di una 'bella vita'. Popolare. Una storia di gente perbene, uno spaccato del quale il nostro Paese deve andare fiero e orgoglioso. Soprattutto un esempio che può aiutarci a crescere esaltando il lavoro, il sacrificio, la famiglia e la capacità di vivere in una comunità, nonostante i problemi, in modo armonico e civile. 
					Scritto da paolo rossi il 31/3/2010 alle 10:58  | 
		
		
			
			 
						
						
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