Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 30/4/2010 alle 16:15

Ieri ero ad un dibattito a Telelombardia e l’80% dei telespettatori affermava di temere il contagio della crisi greca. Il nostro governo continua a fare spallucce, ma la gente capisce che qualcosa non torna.  Come era prevedibile, la crisi greca sta precipitando, ma non si dice abbastanza chiaro dove sta il bubbone. Le cifre economiche sono modeste, ma su di esse si è abbattuta una speculazione che approfitta del fatto che non c’è abbastanza risparmio privato per difendere quella sfortunata popolazione. La dimensione del collasso ellenico è facilmente rappresentabile. Il debito pubblico ha superato il 120 % del PIL, ma non siamo molto al di sopra della situazione italiana. Anche gli acquirenti del debito pubblico italiano sono ormai in maggioranza all'estero, con una dipendenza dai mercati finanziari internazionali e una influenza del giudizio delle agenzie di rating che devono preoccupare. Cosa accadrebbe allora se improvvisamente il vento girasse e gli acquirenti esteri smettessero di acquistare i titoli pubblici italiani ? Dopo la Grecia e il Portogallo anche l’Italia potrebbe entrare in osservazione - come Irlanda e Spagna - e l'ottimismo di maniera servirebbe a poco. Certo il Governo greco precedente (di destra) aveva truccato i conti ma lo aveva fatto con il compiacente aiuto (con lauti guadagni) di grandi banche internazionali che hanno costruito strumenti finanziari ingannevoli. Non a caso oggi Goldman Sachs, forse la più grande banca d'affari del mondo, è sotto inchiesta. La Grecia è stato il primo obiettivo e la speculazione non mollerà facilmente la presa, sia perchè ormai la speculazione finanziaria ha sborsato molti soldi per portare la Grecia al collasso finanziario, sia perchè l'Europa ha reagito troppo tardi e male, con l'atteggiamento di chi pensa che il "peccatore" deve pagare lui stesso il prezzo della crisi.  L'Europa sembra non avere capito che in gioco c'è l'euro, debole nei cambi, e l'Unione stessa che al suo interno non può non avere una politica di solidarietà e di coesione sociale. Per questo l'Italia dovrebbe riflettere con più serietà sul caso greco, con meno supponenza, preoccupandosi della speculazione, ma anche dell’inesistenza di una politica economica europea a salvaguardia di tutti.

La Grecia quindi ci riguarda, eccome. Il debito pubblico massicciamente collocato all'estero crea una dipendenza oggettiva. Per di più il debito pubblico italiano cresce senza fare nulla per sostenere l'economia. Il paese regredisce nei grandi numeri e nel tenore di vita. Se la speculazione dovesse girare verso di noi cosa accadrebbe ?

 

 

Categoria: Economia
Commenti dei lettori: 5 commenti -
E' incredibile, ma le agenzie di rating che ammazzano la Grecia sono istituti privati! Siamo cioè di fronte a agenzie coinvolte nei benefici della speculazione che determinano la vita di milioni di persone che si sono elette un governo, il quale non ha altra possibilità che obbedire ai sacerdoti del capitale. Ma dove va questo mondo?
Scritto da Enrico il 30/4/2010 alle 08:46
dato che politica ed economia sono un binomio inscindibile, penso che le colpe di un tracollo economico di alcuni paesi europei dovrebbero intaccare alcune visioni politiche antistoriche e controproducenti per la popolazione. non mi spiego come mai le masse di cittadini non si accorgano di come le persone al potere non stiano facendo i loro interessi ma semplicemente perseguano dei fini privati. è ora di aprire gli occhi sulla realtà, prima che la vera crisi ci investa tutti!
Scritto da angela il 30/4/2010 alle 09:13
L'Europa è stata "socialista" con le banche, ma ora scopre il suo volto liberista con i lavoratori e i pensionati. Ma che popolo europeo è quello che non batte ciglio se la crisi viene pagata sempre dal mondo del lavoro mentre il mondo della finanza e dell'impresa se la cavano comunque, se addirittura non ci guadagnano?
Scritto da Marisa il 30/4/2010 alle 20:02
Mi spiace Sig Agostinelli ma lei è un disco rotto, per caso l'ho ascoltata anche in Tv e da quanto posso capire non le interessa niente di niente ha un' idea che continua a ripetere forse solo per convinzione personale o solo per lo stipendio....
Scritto da Arturo il 30/4/2010 alle 23:39
@Arturo. Agostinelli ti ha cortesemente ospitato, nonostante la tua pesante critica... potresti, se puoi, essere più esplicito e chiarire il tuo pensiero? Non crediamo infatti che Mario sia "un disco rotto", anzi! Ci fossero persone tanto sensibili a certi temi! Grazie, comunque.
Scritto da Amici da Robecco sul Naviglio il 1/5/2010 alle 11:37
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