Un grafico al giorno leva lo spread di torno
Mario Agostinelli   agostinelli.mario@gmail.com
inserito il 20/5/2010 alle 12:32

Da giorni sto proponendo sul blog una riflessione sulle catastrofi nella produzione di energia. Ora passo, con alcune note per i prossimi giorni, alla tipologia nucleare, portata all’attenzione degli Italiani con le promesse del duo Scajola-Berlusconi ,oggi decapitato del primo. E’ interessante come nella sua strategia di comunicazione il Cavaliere abbia scelto l’anniversario di Chernobyl per annunciare un accordo con la Russia di Putin. La tragedia di Chernobyl è costata finora 60.000 morti e
6.000.000 di contaminati, come ben sanno anche le famiglie dei varesini che ospitano bambini dell’Ucraina. Si è tentato di cancellarla di un sol colpo. Si è affermato che gli effetti terribili sono stati provocati da un operatore ubriaco e non da una tecnologia intrinsecamente insicura, che non potrà mai escludere l’incidente catastrofico. Si sono poi diffusi dati minimizzanti ( i morti accertati sarebbero solo “un centinaio”. Quindi si è gettato un po’ di fumo negli occhi dichiarando che Italia e Russia parteciperanno al “ progetto Ignitor”(da realizzarsi in Russia) per la fusione nucleare. La panzana serve per i media filonucleari, in quanto quel progetto – già abbandonato dalla UE per gli enormi costi e zero risultati – non ha alcuna rilevanza ai fini industriali. Si è poi affermato che Enel-Italia è interessata a partecipare alla realizzazione di una centrale nucleare in Russia, a Kaliningrad. Un annuncio non si nega a nessuno ! C’è da scommettere, che a breve si saranno similari annunci relativi a Canada , Cina ed India! Dunque l’incontro affaristico-amoroso tra Berlusconi e Putin è finalizzato a risollevare le sorti della lobby nucleare, oltre ad eliminare gli ostacoli frapposti all’enorme business del gas russo. Ma stante - 1) la crisi che rischia di sfasciare la UE, a partire dal crack Grecia ; 2) la riduzione dei consumi elettrici dovuti al drastico taglio dei redditi e dell’occupazione ; 3) le casse vuote dell’Enel, a fronte dell’enorme esposizione debitoria per l’acquisto di Endesa e altre centrali nucleari in Slovacchia,Bulgaria e Russia - la nuda realtà è che il governo intende giustificare l’elargizione (come per il Ponte sullo Stretto) di milioni di euro alla lobby nucleare, agli sponsor del centrodestra, ai media compiacenti per organizzare una martellante campagna pubblicitaria, sottraendo risorse preziose allo sviluppo delle energie rinnovabili. E’ quella delle rinnovabili la vera leva di un movimento che ragioni, faccia informazione e perciò contrasti il ritorno all’atomo finalizzato a mantenere illusoriamente inalterato il modello di consumi attuale. L’inizio travolgente della campagna referendaria “ l’acqua non si vende” è il segnale di avvio del cambiamento possibile.

Commenti dei lettori: 5 commenti -
Mi interessa molto una informazione sulla vicenda nucleare, spuntata dal nulla dal cappello del mago della comunicazione e oggi oggetto di grandi elogi, come quello di scienziati come Margherita Hack. Mi aspetto da lei informazioni obiettive. grazie.
Scritto da Camillo il 20/5/2010 alle 12:28
Io credo che la questione delle catastrofi energetiche non dipenda solo dalle tecniche utilizzate, ma dall'eccesso di consumo e di aspettative materiali che l'umanità insegue. Se poi tutti i sei miliardi di abitanti del pianeta dovessero comportarsi come chi vive nei Paesi ricchi, la terra non basterebbe proprio. Comunque il nucleare è l'illusione più pericolosa
Scritto da Antonello il 20/5/2010 alle 13:29
mi aveva impressionato il fatto che il "cavaliere" avesse affermato che si sarebbe adoperato per convogliare l'opinione pubblica e far accettare agli italiani la possibilità di centrali nucleari... davvero assurdo. Adesso pensa anche di poter cambiare il nostro modo di pensare? davvero non si hanno limiti!
Scritto da Eleonora Milano il 20/5/2010 alle 13:34
in realta il nucleare è gia,a livello economico, una tragedia ,per l'italia fortunatamente limitata dato lo scarso numero di centrali esistente,La Sogin societa nata per la chiusura del ciclo di vita delle centrali nucleari,prevede nei prossimi 30 anni un mercato mondiale del decommissionig superiore ai 300 miliardi di euro somma a cui vanno poi aggiunti i costi di costruzione e gestione dei depositi definitivi delle scorie.
Scritto da motta a il 20/5/2010 alle 15:40
In questi giorni, si è finalmente aperta una finestra di critica sulla "dipendenza energetica" dell'Italia dalla Russia di Putin. Il tuo post, partendo da una corretta analisi dei fatti di Cernobil è entrata nel merito delle strategie necleari di Berlusconi e dei rapporti con Putin. Io credo che oltre ad evidenziare i dati drammatici e certi del nucleare bisognerà indagare appunto anche le problematiche della dipendenza energetica del paese e della sua autonomia e non essere schiavi di Putin.
Scritto da robinews il 20/5/2010 alle 17:48
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