| 
			 inserito il 25/5/2010 alle 18:09 
				
 A conclusione della carrellata dei blog della scorsa settimana, vorrei portare alcune considerazioni sulla Green economy, alternativa all’economia dei grandi impianti e delle fonti fossili e non rinnovabili (pertrolio, gas carbone e uranio) che è vittima del  ritardo culturale e industriale dell’Italia e dell’incapacità della nostra politica e di parte della nostra classe dirigente di avere una visione nuova e moderna, proiettata verso una vera transizione energetica e per un’economia a basso contenuto di carbonio. Un’idea e una pratica lontanissima anche da quella proposta da 72 persone, tra scienziati, politici e imprenditori di area di centro-sinistra – tra cui Veronesi e Margherita Hack - che in una lettera inviata al segretario Bersani chiedono che il Partito Democratico torni a riconsiderare l’opzione “atomo” in Italia, fra l’altro con argomentazioni debolissime rispetto alle problematiche economiche-finanziarie, tecniche e ambientali che il ritorno dell’energia nucleare comporterebbe nel nostro paese e che ho cercato di esporre nei giorni scorsi. Occorrerebbe far capire al cuore di Confindustria e al mondo politico italiano che c’è una rivoluzione in atto e che non averlo compreso rischia di non farci agganciare il treno dei paesi più avanzati.  
 
						Lei ha davvero ragione. Nel pieno di questa crisi le uniche soluzioni sono ancora lacrime e sangue per quelli che hanno sempre pagato e nessuna previsione di cambiamento. Quindi anche in campo energetico fossili e nucleare per rimpinguare gli interessi delle economie finanziarie e non una economia di territorio, a basso impatto ambientale, favorevole all'occupazione. Grazie per le riflessioni 
					
					Scritto da Gianni e Flavio, da Ispra il 25/5/2010 alle 09:01 
						fa piacere trovare sul blog commenti come quelli di Gianni e Flavio di ispra,dato che non è la prima volta che succede che un commento sul blog sia firmato,di  ispra,forse sarebbe piacevole ritrovarsi insieme a discutere di queste problematiche,ricordo che ad ispra esiste un circolo Legambiente,per informazioni cercare su LA varese 
					
					Scritto da angelo motta ispra il 25/5/2010 alle 11:47 
						Difficile non essere d'accordo. Però sarebbe bello anche conoscere le fonti dei dati. 
					
					Scritto da Alessio il 25/5/2010 alle 13:12 
						istituzioni, imprese e cittadini. Lei trascura il sindacato che una volta sarebbe stato sicuramente della partita. Spero che al più presto si muova. 
					
					Scritto da Giovanni il 25/5/2010 alle 18:04 
						Per quanto riguarda Ispra sono disponibilissimo ad un incontro sulle tematiche di cui stiamo discutendo, anche con l'organizzazione e il coinvolgimento di Legambiente. Per quanto riguarda i dati forniti, compresi quelli del blog che apparirà domani, sono presi da due testi informati: "La corsa della green economy" di Cianciullo e Silvestrini ed. Ambiente e "Energia felice" di Tronconi e Agostinelli, ed. Socialmente 
					Scritto da Mario Agostinelli il 25/5/2010 alle 22:19  | 
		
		
			
			 
						
						
			Archivi: 
					Ultimi post: 
					
				(23/5/2012 - 12:46) 
				(22/5/2012 - 11:37) 
				(21/5/2012 - 14:41) 
				(18/5/2012 - 10:23) 
				(17/5/2012 - 14:09) 
				(16/5/2012 - 13:10) 
				(15/5/2012 - 12:05) 
				(13/5/2012 - 22:00) 
				(11/5/2012 - 18:35) 
				(10/5/2012 - 13:50) 
				 |